News Varese e provincia
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Re: News Varese e provincia
Ridurrebbe almeno in parte l'inquinamento atmosferico dei mezzi pubblici a gasolio che fanno quella tratta ogni giono ( circa 900 metri di dislivello dal centro città) per i cittadini!Maurizio ha scritto:E' veramente utile questa funicolare?
Infatti sarebbe una funicolare a corrente elettrica, e poi il binario è già stato realizzato dal 2006!
Mancano solo la locomotiva e le stazioni di arrivo e partenza!
Re: News Varese e provincia
OMICIDIO DI GALLARATE:
Indagini e reazioni dei cittadini:
Omicidio di Gallarate, il parroco:
"Pensiamo ai figli della vittima"
La scena dell'omicidio di via Maroncelli (Foto by varesepress/genuardi)
GALLARATE Il commovente abbraccio della comunità di Cajello al piccolo Nicholas. Ieri mattina l’omelia del parroco don Giorgio Cremona è stata dedicata quasi interamente al figlio più piccolo di Massimo De Presbiteris, il 33enne ucciso venerdì a sangue freddo in un agguato davanti alla sua abitazione di via Maroncelli, a poche centinaia di metri dalla chiesa parrocchiale di Sant’Eusebio. «Il papà? È al lavoro»: la beata innocenza del bambino alla domanda del parroco, che ha cercato di spiegargli che «il papà è su in cielo vicino a Gesù, mentre la mamma è ancora qui con te». Don Giorgio dal pulpito ha poi ammonito la comunità di Cajello:«Nessuno giudici la vittima». Il riferimento è ai precedenti di De Presbiteris.
Re: News Varese e provincia
Allora che abbia a farsi!Lele Comabbio ha scritto:Ridurrebbe almeno in parte l'inquinamento atmosferico dei mezzi pubblici a gasolio che fanno quella tratta ogni giono ( circa 900 metri di dislivello dal centro città) per i cittadini!Maurizio ha scritto:E' veramente utile questa funicolare?
Infatti sarebbe una funicolare a corrente elettrica, e poi il binario è già stato realizzato dal 2006!
Mancano solo la locomotiva e le stazioni di arrivo e partenza!
Re: News Varese e provincia
UFO SUL LAGO??:
Misteriose sfere di luce sul lago
A Gavirate è subito ufo-mania
GAVIRATE Strane luci in movimento nei cieli sopra il lago di Varese. Delle sfere luminose che hanno fluttuato nell’aria per circa dieci minuti. Sono quelle che hanno visto decine di persone nell’ultimo fine settimana. Per ben due sere: venerdì e sabato. «Di sicuro c’è una spiegazione scientifica. Ma per il momento non riusciamo a trovare un senso in quello che abbiamo visto». Di sicuro F. F., 49 e M. A., 47 anni, entrambi di Varese, non si sono inventati quello che raccontano. Loro hanno contattato “La Provincia di Varese” e della loro identità ci hanno chiesto di pubblicare sole le iniziali per ragioni professionali. Rimanendo comunque a disposizione di chiunque volesse dei chiarimenti. E poi, confermano, «quello che abbiamo osservato noi lo hanno visto altre persone».
Venerdì sera, poco dopo le undici, e sabato qualche decina di minuti prima della mezzanotte. Questi gli orari degli avvistamenti riferiti dalle due persone. Racconti simili vissuti in prima persona ad un giorno di distanza uno dall’altro. «Venerdì sera – conferma M. A. – ho notato queste sfere in movimento proprio sopra il lago di Varese. Ero sulla Provinciale che lo costeggia, quando per caso ho guardato fuori dal finestrino. E ho visto queste luci. Ho subito pensato ai classici fari delle discoteche, ma poi le ho viste muoversi compiendo traiettorie che mi sono sembrate impossibili da riprodurre. Fino a sparire». Ancor più dettagliato il racconto di F. F. Lui, questa volta sabato sera, le ha intercettate fin da Gavirate. «Arrivavo da Laveno Mombello – chiarisce – poi all’altezza di Gavirate, alle 23.45 ho visto queste palle di luce. Tre: una più grande e le altre di dimensioni analoghe. Non ci ho dato peso fino a quando all’altezza del campo volo di Calcinate del Pesce l’immagine si è fatta più nitida. Allora mi sono accodato ad una decina di auto in sosta sulla provinciale. E anche quelle persone, circa una ventina, stavano guardando la stessa cosa».
Così F. F., superata la diffidenza iniziale verso quello che i propri occhi stavano osservando, ha continuato a scrutare il cielo. «E il movimento delle sfere luminose - ricorda - si è fatto più rapido. Finché sono sparite». Così dopo aver scambiato qualche opinione con gli altri osservatori ognuno è ripartito. «Se fossi stato da solo - ripete F. F. - avrei avuto più di un dubbio perché sono scettico per natura. Ma anche altra gente guardava quello che guardavo io. Ora cerco una spiegazione razionale».
Perché quello che è successo potrebbe avere benissimo una spiegazione naturale. Ma ciò non toglie che ha catturato l’attenzione di diversi occhi. «Sabato sera - sottolineano dal Centro Geofisico Prealpino - anche noi abbiamo osservato il cielo ma senza notare nulla di anomalo. Certo potrebbe essersi trattato benissimo di alcune sorgenti luminose riflesse dalle nuvole. Un fenomeno normale che appare curioso ma che non nasconde segreti». L'ipotesi dei riflessi, magari dei fari delle auto in lontananza, è sostenuta anche dagli esperti dell'osservatorio astronomico di Tradate.
Re: News Varese e provincia
OMICIDIO DI GALLARATE:
Omicidio De Presbiteris
Tutti sotto torchio
Via Maroncelli, a Gallarate, teatro dell'omicidio (Foto by varesepress/genuardi)
GALLARATE Oggi, martedì 6 ottobre, sarà eseguita l’autopsia sul cadavere di Massimo De Presbiteris, 33 anni, calabrese residente a Gallarate, freddato venerdì sera in via Maroncelli sotto casa sua da un killer.
Nessuno è ancora stato fermato per il delitto. Gli inquirenti mantengono le bocche cucite ma l’impressione è che un’ipotesi investigativa esista.
La polizia sta ascoltando e riascoltando i due testimoni diretti dell’accaduto. Sotto torchio anche i familiari di De Presbiteris che pare non avesse mai chiuso con i vecchi giri di spaccio di coca alla Gallarate bene, nonché i vecchi “compagni” della vittima.
Gli agenti, coordinati dal sostituto procuratore Roberto Pirro, riascolteranno anche i due paramedici del 118 che hanno soccorso De Presbiteris.
Gli inquirenti stanno battendo la pista relativa ai vecchi precedenti di De Presbiteris. Un regolamento di conti, non collegabile alla criminalità organizzata, quindi non in stile mafioso, forse collegato a questioni di droga. Se la vittima spacciava ancora potrebbe aver pestato i piedi ad un concorrente e per il Calabrese, non sarebbe nemmeno la prima volta. Non si esclude, però, la pista passionale: De Presbiteris pare fosse un donnaiolo uso ad offrire piccole quantità di droga a ragazze conosciute in discoteca per ottenerne l’attenzione.
Re: News Varese e provincia
CRONACA:
Un volo da 12 metri
Morto Pietro Colombo
Il corpo di Pietro Colombo nel cortile di via Varese (Foto by daniele belosio/varese press srl)
GALLARATE Il volo dal tetto, da almeno dodici metri d’altezza, non gli ha lasciato scampo. Il 65enne Pietro Colombo, protagonista di una delle più intricate vicende giudiziarie degli ultimi anni, è morto ieri poco dopo le 16 in via Varese 55. Quasi certamente si è trattato di una disgrazia.
Colombo era l’imprenditore accusato dell’omicidio volontario della compagna Giuseppina Nicolini, annegata nel mare greco nella notte fra il 21 e il 22 maggio 2004 durante un viaggio sulla barca a vela Delfino Bianco. Lo scorso 24 febbraio era stato assolto in primo grado dalla Corte d’Assise.
Secondo la prima ricostruzione, Colombo sarebbe scivolato mentre, dal tetto, tentava di raggiungere il balconcino del soggiorno di casa sua usando una scala a pioli. Nell’appartamento, in quel momento, non c’era nessuno: la moglie era uscita da qualche minuto.
L’uomo sarebbe salito sul tetto per pulire la grondaia. E' bastato un piede in fallo, o un giramento di testa, per fargli perdere l’equilibrio e per farlo precipitare al suolo.
La palazzina al civico 55 di via Varese, dove Colombo abitava, è alta quattro piani. Il 65enne è morto praticamente sul colpo.
Re: News Varese e provincia
TEATRO:
Quel signore coi baffi
che voleva cambiare il mondo
- 5 ottobre 2009
- [url=https://ragiongeografica.forumattivo.com//publisher/Cultura e Spettacoli/section/]Cultura e Spettacoli[/url]
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Gino Paoli, in arrivo a Gallarate (Foto by RED)
GALLARATE Baffi e capelli bianchi ormai da un po’. Gli occhiali indossati sin da ragazzo per correggere la miopia da talpa e smessi da qualche tempo grazie ad un intervento chirurgico sono il piccolo cambiamento di chi non ha mai badato al look, ma che dà al personaggio un lieve tocco di novità. Ma Gino Paoli ha settantadue anni portati splendidamente. E cinquant’anni di carriera nel cassetto. Gallarate si prepara a festeggiarli con lui, il 17 ottobre alle 21, al teatro Condominio Vittorio Gassmann dove da qualche giorno è già cominciata la corsa per accaparrarsi un biglietto, ma ci sono ancora pochi posti disponibili (da 40 a 60 euro, informazioni allo 0331.78.41.40). A sei anni dall’ultimo album, Gino Paoli torna sul palco accompagnato da Vittorio Riva alla batteria, Marco Caudai al basso, Carlo Fimiani alle chitarre, Dari Picone al piano e tastiere e i GnuQuartet (quartetto formato da Francesca Rapetti al flauto, Roberto Izzo al violino, Raffaele Rebaudengo alla viola e Stefano Cabrera al violoncello) per presentare il suo nuovo cd intitolato «Storie», che dà il nome anche al tour, proponendo i suoi ultimi brani, ma anche i successi di sempre, per proseguire la sua di storia, quella lunga e intensa intrapresa cinquant’anni fa, con la musica.
STESSA PASSIONE
E Gino Paoli continua a fare con passione il mestiere del cantautore, quello di chi trova le parole giuste e le coniuga con la musica per poi cantarle, come fanno gli artigiani che producono pezzi unici e non in serie. «Storie» può sembrare all’apparenza un titolo generico, ma che restituisce invece il significato più puro dell’album in cui il cantautore genovese si affida alla formula dell’allegoria, del racconto emblematico, della fiaba che va ben oltre sé stessa per collocarsi tra la leggerezza del sogno e l’aspro bordo della realtà. Che poi è il modo cui i bimbi affidano la loro conoscenza del mondo. Non a caso fu proprio Paoli, in un disco di molti anni fa, a definirsi «un bambino dai capelli bianchi che parla d’amore». Già allora.
RACCONTARE STORIE
Ma nelle dodici «Storie», tanto visionarie quanto vere, sono poche quelle inserite a parlare di sentimenti, insieme alle altre che, piuttosto, affrontano tematiche più forti. Come la tanto discussa «Il pettirosso» al quale consegna l’amore inatteso di un vecchio verso una bimba. E’ la storia di uno stupro in cui alla fine il vecchio muore e la ragazzina ne ha pietà. O «La paura» dove si chiede se la cattiveria esista davvero e se l’uomo nero non sia piuttosto un’invenzione degli adulti, qui smentita dalla lungimiranza d’un bambino. Insomma un disco, come nella miglior tradizione "paoliana", senza punti esclamativi, ricco invece di interrogativi, proposti senza alcuna pretesa di risolverli. «Raccontare storie mi diverte - ha detto Paoli in una recente intervista - e mi dà modo di dire tante cose in più, per mettere meglio a fuoco la mia antica, indomita, sempreverde anarchia». La seconda parte del concerto sarà dedicata quindi all’interpretazione dei successi che hanno firmato le più belle pagine della musica italiana grazie alle quali, al di là dei lievi cambiamenti, Paoli, rimane ancorato alle cose in cui ha sempre creduto e in cui continua a credere: l’amore e la libertà.
Barbara Rizzo
Re: News Varese e provincia
OMICIDIO DI BORSANO:
le indagini:
Delitto di Borsano
Christian vuole parlare
I funerali di Giuseppe Sporchia (Foto by daniele belosio/varese press srl)
BUSTO ARSIZIO «Chiederemo di essere ascoltati dal pubblico ministero». Così dichiara Roberto Donetti, legale di Christian Palatella, il bustese di 19 anni accusato in concorso con la madre Daniela Craici, 40 anni, e l’amico Luca Modena, 25, dell’omicidio di Giuseppe Sporchia e del tentato omicidio di Bambina Berra. Ieri mattina Christian ha avuto il suo primo colloquio con il difensore e oggi toccherà a sua madre, detenuta a Monza. Un colloquio durato un’ora e un quarto circa. «Il ragazzo è sconvolto – dice l’avvocato – anche perché sta realizzando ora la gravità dell’accusa a lui imputata. In passato il mio assistito non aveva avuto mai problemi così gravi con la giustizia».
L’avvalersi della facoltà di non rispondere in sede di udienza di garanzia non sarebbe stato un modo per sottrarsi alla giustizia, ma una difesa in assenza di un colloquio con il difensore stesso. Il pm aveva infatti aveva vietato ogni contatto sino al primo interrogatorio.
Re: News Varese e provincia
Aggiornamento 08/10/2009
CRONACA E SOLIDARIETA'
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Un messaggio dell'Inter per Daniele
Domani a Tronzano l'addio ai due amici
Il messaggio di Milito per Daniele (Foto by varesepress/scaringi)
Tronzano Lago Maggiore Diego Milito e tutta l'Inter tifano per Daniele, unico sopravvissuto del terribile incidente che nella tarda serata di venerdì ha spezzato le vite dei suoi amici Andreas Fiore e Antonio Petraccaro, entrambi di 19 anni. Erano tutti tifosissimi nerazzurri, ora ne è rimasto solo uno a poter vivere la passione che li ha uniti per una vita. E a lui, a Daniele, il bomber di Mourinho a nome di tutta la squadra ha voluto esprimere parole di incoraggiamento attraverso un cartellone autografato che recita: forza Daniele, noi tifiamo per te. Il pensiero del Principe, messo al corrente di quanto accaduto, vola anche ai due ragazzi che non ce l'hanno fatta e si fa più carico di affetto nel cercare di trasmettere un po' di forza a nome suo e della squadra al diciassettenne. Le cui condizioni lentamente migliorano. E' ancora ricoverato in Rianimazione a Gallarate, ma le sue condizioni si stanno stabilizzando tanto che i medici ritengono che il peggio sia passato. Non sa ancora tutto dell'incidente, ovviamente. E chissà che un semplice gesto come quello del campione argentino possa servire a regalare qualche attimo di serenità lungo il lento e faticoso cammino di ripresa che dovrà compiere Daniele.
Intanto è stata fissata la data dei funerali di Andrea ed Antonio: venerdì 9 ottobre alle 16, nel piazzale accanto al cimitero di Tronzano. Un luogo scelto per poter accogliere la folla immensa che parteciperà alla cerimonia. Tante, tantissime persone che vorranno accompagnare i due amici, ancora una volta uniti, nel loro ultimo viaggio.
Re: News Varese e provincia
GRANE DEI VIP:
Non paga gli alimenti alla Oxa
Condannato ex dei New Trolls
Anna Oxa in tv (Foto by cantu)
VARESE Prima erano 250 mila lire al mese, poi sono diventati 500 euro, per aiutare a mantenere i figli. Soldi arrivati solo per un certo periodo. Un classico caso di "alimenti" e di dissidi tra genitori, quello del quale si è discusso ieri in tribunale a Cantù. Ma i protagonisti non sono da "tutti i giorni". Da una parte la madre: Anna Oxa, la celebre cantante di 48 anni. Dall’altra il padre: Gianni Belleno, 60 anni, uno degli storici fondatori dei New Trolls, nonché batterista della band e autore di brani anche per la stessa Oxa, con la quale ha convissuto per 7 anni. Il musicista, nativo di Genova ma da anni residente in provincia di Varese, è stato chiamato a rispondere del reato di violazione degli obblighi di assistenza familiare, a seguito di una denuncia presentata dall’ex convivente il 7 marzo 2007. È stata proprio Anna Oxa a raccontare in aula quello che le è avvenuto in questi anni. «Ci fu un primo accordo - ha raccontato in aula - per avere 250 mila lire per i figli, che poi nel 2002 venne rivalutato in 500 euro per entrambi i figli (una femmina che ora ha 18 anni e un maschio che adesso ha 14 anni, ndr). Inizialmente, per un primo periodo, ha pagato questi soldi. Poi, basta. Ma c’è di più: c’è stata una mancata assistenza affettiva. Lui non ha mai avuto la volontà di costruire un rapporto con i figli». Dal canto suo, l’avvocato Claudio Bossi, che assieme al collega Enrico Aina difendeva Belleno, ha portato varie testimonianze sul fatto che l’ormai ex batterista dei New Trolls fosse in una condizione economica «disastrosa», tanto da doversi far prestare soldi. Il Pm d’udienza, Davide Bartulli, ha chiesto 3 mesi di reclusione e 300 euro di ammenda. Il giudice Ilaria Guarriello ha condannato Gianni Bellone a 6 mesi e 800 euro di multa, al quale si aggiungono 5 mila euro di danni morali ad Anna Oxa e al figlio minore, e 25 mila euro di danni materiale alla figlia maggiore.
Re: News Varese e provincia
POLITICA:
Saronno, il centrosinistra è unito
Testa a testa tra Porro e Proserpio
Luciano Porro ed Angelo Proserpio (Foto by daniele belosio/varese press srl)
SARONNO Il sogno di Luciano Porro e del Pd di un centrosinistra unito alle prossime elezioni si avvia a grandi passi a diventare realtà. Martedì sera in prima riunione l’ex sindaco rimasto in carica 14 giorni ha iniziato a presentare il suo progetto alle sette liste, dalla Sinistra Saronnese a Tu@Saronno, che aveva unito intorno al sé al ballottaggio.
«È stata una prima riunione necessariamente interlocutoria – spiega Porro che sono pochi giorni fa a dato la propria disponibilità ad essere l’uomo del Pd candidato alla poltrona di primo cittadino – abbiamo fatto un’analisi dalla situazione politica dopo le dimissioni in massa dei consiglieri di centrodestra e il commissariamento del comune e, ovviamente, abbiamo iniziato a parlare del futuro». L’obiettivo è chiaro: riunire tutte le anime del centrosinistra per schierarsi compatti alla prossima tornata elettorale: «L’idea è quella di vincere per poi governare la città – continua Porro – per cui dobbiamo allargare il più possibile la base andando a recuperare tutte quelle persone che vogliono il cambiamento». Un progetto che ha trovato proseliti in tutto il centrosinistra da Annamaria Nappo ex candidata della Sinistra Saronnese che ha definito l’incontro «produttivo ed interessante per trovare un percorso comune» a Giuseppe Nigro del Partito Socialista che parla della volontà di creare «una coalizione in grado di superare sul centrodestra ottenendo finalmente non solo la vittoria ma anche la maggioranza in consiglio comunale».
Insomma a differenza dell’anno scorso dove tutti avevano voglia di correre da soli, nonostante le richieste della città di una maggiore unione, questa volta l’obiettivo è arrivare in campagna elettorale insieme. I nodi da sciogliere però non mancano a partire dalla definizione del candidato sindaco: «Non ne abbiamo ancora parlato - spiega Porro - sarà un tema che affronteremo nella prossima riunione che si terrà molto a breve». Già perché in casa centrosinistra si vuole fare in fretta e forse anche per questo Angelo Proserpio, che potrebbe insidiare la leadership di Porro, non si pronuncia su una sua possibile candidatura: «È un tema a cui non siamo arrivati: è stata una prima riunione decisamente strategica, per i nomi e le candidature c’è ancora tempo».
Sara Giudici
Re: News Varese e provincia
La Provincia di Varese è tradizionalmente una roccaforte della Lega... sarà difficile che il centrosinistra si imponga
Re: News Varese e provincia
DESTINO FATALE:
Si ferma per guasto sull'A8
e viene travolto da un'auto
L'incidente tra Olgiate e Castellanza (Foto by belosio K2)
OLGIATE OLONA E’ morto sul colpo Danilo Marini, pistoiese di 63 anni, travolto ieri notte poco dopo l’una lungo l’Autolaghi nelle vicinanze dello svincolo sud di Busto Arsizio. Il tratto è compreso tra i territori di Olgiate Olona e Castellanza: il pedone è stato investito lungo la carreggiata che corre in direzione Varese. A tradirlo sarebbe stata la sua Fiat Uno ritrovata dagli agenti della polizia stradale a poche centinaia di metri di distanza dal luogo dove Marini è stato travolto.
UN GUASTO
Stando ai primi accertamenti l’auto potrebbe essersi fermata: non è chiaro se a causa di un guasto o a causa di una distrazione dell’autista che potrebbe anche essere rimasto senza benzina. Stando a quanto ricostruito sino ad ora dagli inquirenti un Marini sobrio sarebbe sceso dalla sua vettura e si sarebbe incamminato in direzione dello svincolo di Gallarate. Perché non abbia usato il cellulare per chiedere aiuto resta un mistero: forse ha creduto di poter raggiungere il casello e lì chiedere di essere soccorso. Al casello, però, non ci è mai arrivato: a circa 300 metri di distanza dalla sua vettura ferma Marini è stato travolto da una Lancia Y guidata da un sessantenne residente in provincia di Varese. La vittima pare camminasse sul bordo della carreggiata forse senza giubbotto rifrangente e il sessantenne alla guida della Lancia Y, a causa del buio, non l’avrebbe scorto investendolo. Il sessantenne, tra l’altro, ha immediatamente chiamato i soccorsi: scosso per l’accaduto, assolutamente sorpreso dall’essersi trovato un pedone in autostrada, l’investitore (risultato negativo all’alcoltest), ha cercato sino all’ultimo di salvare la vittima.
NULLA DA FARE
Quando le ambulanze inviate dal 118 sono arrivate sul posto, però, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del sessantatrèenne forse in zona per ragioni di lavoro. Sull’incidente, come da prassi, è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo: nei prossimi giorni il magistrato di turno affiderà l’incarico per l’esecuzione dell’autopsia sul cadavere di Marini. Il traffico, data l’ora, non ha avuto ripercussioni a causa dell’incidente.
Simona Carnaghi
Re: News Varese e provincia
TECNOLOGIA:
Addio cartelle cliniche
Al Circolo c'è il bracciale
Il nuovo braccialetto elettronico al Circolo di Varese (Foto by varesepress/genuardi)
VARESE Dal primo ottobre è attiva al pronto soccorso dell’ospedale di Circolo, una nuova procedura d’identificazione dei pazienti. L’azienda ospedaliera, in linea con le indicazioni del ministero della Salute, ha avviato un progetto per facilitare la migliore accettazione dei pazienti tramite un braccialetto applicato al momento dell’accettazione. Un bracciale di plastica, rosso o verde a seconda della provenienza del paziente, che dovrebbe agevolare le operazioni di lettura della cartella clinica.
PIU’ RAPIDI E CON MENO ERRORI
Colori diversi per percorsi diversi. Il rosso identifica il paziente del pronto soccorso; quello verde, invece, individua chi è già ricoverato in ospedale. Sul bracciale, inoltre, è applicata un’etichetta che riporta i dati indispensabili per identificare la persona assistita. Il tutto racchiuso in un codice a barre contenente anche il numero di referto del pronto soccorso o della cartella clinica del paziente, indicazioni sulle possibili allergie o l’uso di particolari farmaci.
Le informazioni contenute vengono rilevate dagli operatori tramite una penna. Un lettore ottico che traduce le informazioni contenute nel codice a barre del bracciale. Varese, quindi, si allinea alle altre aziende ospedaliere, tutte entro la fine dell’anno dovranno «etichettare» i loro pazienti, e fa un passo avanti per favorire lo snellimento della burocrazia e la riduzione degli errori.
Eliminando il processo manuale, l’ospedale consente al personale medico di risparmiare tempo, guadagnando una maggiore concentrazione su altri aspetti del proprio lavoro. L’utilizzo di braccialetti per l’identificazione dei pazienti, inoltre, è un’ulteriore garanzia della corretta somministrazione dei farmaci al paziente giusto. I braccialetti scritti a mano, invece, potevano essere letti male, danneggiarsi facilmente e venire addirittura persi.
SPERIMENTAZIONE
Il periodo di sperimentazione della nuova procedura d’identificazione durerà quattro mesi, passati i quali il sistema dovrebbe divenire una prassi. Per ora, però, le penne in dotazione e indispensabili per la lettura dei bracciali, non funzionano. O, per lo meno, non funzionano del tutto.
Attraverso il lettore dovrebbe essere possibile vedere e prenotare anche gli esami necessari alla cura dei pazienti. Ad oggi, invece, è possibile solo leggere la cartella che gli operatori sanitari compilano al momento dell’accettazione. Le altre funzioni non sono ancora state attivate. Ma in un futuro non certo remoto, anche questo gap dovrebbe essere colmato e la tecnologia dovrebbe semplificare la vita di sanitari e pazienti.
Valentina Fumagalli
Re: News Varese e provincia
CRONACA:
Gallarate, muore nei boschi
schiacciato da una quercia abbattuta
Polizia e Forestale si avvicinano al luogo dell'incidente (Foto by daniele belosio/varese press srl)
Gallarate Gita si trasforma in tragedia: Antonio Cirillo, gallaratese di 80 anni, muore schiacciato da una quercia di 30 metri d’altezza mentre raccoglie funghi e castagne. L’incidente è avvenuto nella mattinata di ieri: soltanto intorno alle 12.30 però il taglialegna che aveva abbattuto l’albero si è accorto del corpo rimasto schiacciato dalla caduta nell’area boschiva che costeggia via Assisi lungo la strada che da Gallarate porta a Besnate. Una fatalità quasi incredibile, un destino assolutamente crudele: il taglialegna, infatti, non si era minimamente accorto della presenza dell’anziano che, a sua volta, non si era accorto dell’albero in caduta. Il tagliaboschi, gallaratese di 52 anni, rischia ora un’accusa per omicidio colposo.
Alle 9 di ieri mattina il cinquantaduenne gallaratese, residente a Crenna, inizia a tagliare la base di una grande quercia alta quasi 30 metri. L’area scelta per l’abbattimento è un bosco privato: i proprietari del fondo avevano acconsentito sia all’accesso che all’abbattimento dell’albero. Il cinquantaduenne è avvezzo ad interventi simili: sembra infatti che fosse un frequentatore dell’area boschiva e che avesse già eseguito interventi simili in passato. Per lui nulla di preoccupante: l’uomo avrebbe lavorato per circa 40 minuti con la motosega tagliando l’albero alla base. Al momento non è chiaro se l’abbattimento fosse stato in qualche modo segnalato oppure se esista un regolamento che obblighi la segnalazione di questo tipo di lavori in fondi privati ma non recitanti. Gli agenti del commissariato di Gallarate e gli uomini della Forestale stanno in queste ore accertando il quadro della vicenda. In ogni caso i proprietari del fondo avrebbero accordato l’abbattimento della quercia in questione.
Il taglialegna al lavoro avrebbe ultimato l’abbattimento poco dopo le 9: stando alla sua versione non si sarebbe accorto che nelle vicinanze dell’albero stava Cirillo, intento a raccogliere funghi e castagne, come dimostrato da un cestino ricolmo di questi frutti trovato accanto a lui. Il particolare agghiacciante è che l’albero cadendo ha schiacciato Cirillo, ma il taglialegna ha lasciato la quercia per terra per quasi 3 ore e mezza. Dopo la caduta il cinquantaduenne si sarebbe allontanato per svolgere altra pulizia boschiva: soltanto intorno alle 12.30 l’uomo sarebbe tornato vicino alla quercia pronto a sfrondarla e a farne a pezzi il tronco. E proprio sollevandone i rami il taglialegna ha scorto il corpo schiacciato di Cirillo. A quel punto il cinquantaduenne ha chiamato 118 e 113, ma l’ottantenne era ormai esanime e i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.
Sul posto sono arrivati polizia e guardie forestali che hanno dato il via ai rilievi: il cadavere di Cirillo, intricato nel sottobosco, è stato rimosso soltanto dopo le 16.30. I familiari dell’uomo, che abitano nella zona, hanno raggiunto il bosco con il volto livido. Il cadavere è stato trasportato infine all’obitorio di Gallarate e posto sotto sequestro dall’autorità giudiziaria.
Il taglialegna rischia un’accusa per omicidio colposo; Forestale e polizia, tra l’altro, stanno valutando se la quercia potesse davvero essere abbattuta. Se così non fosse, la situazione potrebbe ulteriormente complicarsi. L’esame dell’esatta dinamica della tragica fatalità, perché di questo si tratta, passerà ora al vaglio dell’autorità giudiziaria.
Simona Carnaghi
Re: News Varese e provincia
Maurizio ha scritto:Quel braccialetto c'è solo a Varese?
Penso di sì!
Praticamente ti trasformano in un codice a barre!
Re: News Varese e provincia
H1N1 A SCUOLA: ISTITUTI DECIMATI:
ANCHE L'ISIS DALLA CHIESA DI SESTO CALENDE E' PARZIALMENTE VUOTO....
Varese
L'influenza A è arrivata: studenti decimati
Mentre il contagio si diffonde soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione ( da 0 a 15 anni), non si hanno ancora notizie certe circa la campagna vacinale
La nuova influenza è arrivata in provincia. Ne sanno qualcosa le scuole, da quelle dell'infanzia sino alle secondarie, dove i banchi vuoti si contano a decine. Ne sanno qualcosa anche i medici del punto di primo intervento pediatrico di Varese e dei pronto soccorso di Tradate, Busto e Saronno.
Le assenze dalle classi raggiungono anche il 50%. I sintomi sono gli stessi: inizia con un gran mal di testa a cui segue la febbre alta, attorno ai 39/39,5°. In casi più rari si registrano anche problemi di stomaco, con nausea e dissenteria, oppure congiuntivite o tosse secca e mal di gola.
Il malessere dura al massimo tre giorni e la situazione rientra poi nella normalità: « Tra i genitori c'è grande allarme perchè la febbre alta e il mal di testa sono anche i segnali della meningite, malattia decisamente rara ma dalle conseguenze più gravi - spiega il professor Luigi Nespoli, primario di pediatria al Del Ponte - Ai genitori consiglio di controllare i bambini, rivolgersi al pediatra di base e attendere senza patemi d'animo l'evoluzione del virus. I casi che stiamo curando in reparto sono davvero pochissimi». Anche nei tre presidi dell'azienda bustocca gli accessi, soprattutto nell'ultimo week end, sono stati molto elevati ma non è stato trovato alcun caso grave da prevedere un ricovero.
L'influenza, dunque, è ormai arrivata e nelle scuole ( nel grafico della Regione è evidente che sta crescendo il contagio nella fascia da 0 a 15 anni) c'è fermento perchè i genitori chiedono maggior trasparenza: « un altro bambino nella stessa classe di mia figlia - ci ha scritto un lettore -ha preso l'influenza suina. Altri 5 bambini sono a casa e non sanno probabilmente ancora cos'hanno, ma per ora nessuno dice niente. L'altro mio figlio (che gioca a rugby col bambino di cui parlo sopra) ora sta male e domani lo controlleranno i dottori e nella sua classe mancano già in 8... mi pare che la situazione non sia molto bella. Come ripeto, non è il caso di allarmarsi ne di fare isterismi, pero' almeno un po' piu' di informazione si potrebbe dare ai genitori: è vero che è "solo" un'influenza, ma appunto perchè è un'influenza curabile, è giusto a mio avviso informare tutti».
La campagna vaccinale in provincia di Varese ancora non è partita: solo da lunedì ( 2 novembre) arriveranno i vaccini destinati alla popolazione più giovane, tra gli 0 e i 17 anni, mentre si sta procedendo ancora ad immunizzare il personale sanitario.
Solo per i soggetti a rischio, però, inseriti negli elenchi dell'Assessorato alla Sanità della Regione, è previsto il vaccino. Sul sito dell'Asl si possono trovare i codici di esenzione del ticket che danno diritto alla vaccinazione.
L'influenza adesso dilaga
Contagiati gli studenti dei licei
VARESE C’era da aspettarselo. Dopo le elementari, l’influenza contagia anche le superiori. Nelle classi aumentano i banchi vuoti, ma i presidi mantengono la calma e aspettano la giornata di oggi, quando Pierluigi Zeli, direttore generale dell’Asl, farà il punto della situazione in un incontro al liceo Manzoni. «È vero, i virus nella scuola si diffondono velocemente, ma non alimentiamo l’allarmismo altrimenti torniamo ai tempi dei monatti e degli untori» dice Daniela Tam Baj, preside del classico Cairoli. «Sembra un normale autunno con un picco di assenze. Gli studenti stanno a casa massimo tre giorni, poi ritornano sani. È quasi peggio l’influenza stagionale».
I NUMERI DEL VIRUS
Ecco qualche dato. All’itpa Casula c’è stato un vero e proprio incremento di assenze. L’8 ottobre, su un totale di 670 studenti, i banchi vuoti erano solo 20, mentre lunedì scorso erano ben 114. All’itc Daverio (ragioneria e geometri), la segreteria riferisce che alcune classi sono dimezzate. E per tutto il giorno c’è un andirivieni di studenti in infermeria per provare la febbre. Su 400 alunni, gli assenti sono circa 50. Al Cairoli ci sono mediamente tre assenti per classe, ad eccezione di un’aula dove i banchi vuoti, ieri, erano il 40%. Anche al linguistico Manzoni ci sono in media tre o quattro assenti per classe, «una percentuale nella norma» commenta la vicepreside Luisa Oprandi. Allo scientifico Ferraris non si registrano particolari problemi. Nonostante le scuole, in alcuni casi, siano visibilmente «deserte», nessun istituto ha però pensato di chiudere per contenere l’epidemia. «Non abbiamo comunicazioni da parte dell’Asl che chiariscano se il motivo delle assenze sia o meno influenza A/H1N1. Registriamo il fatto che ci sono studenti che si fanno venire a prendere a casa abbastanza frequentemente perché non si sentono bene» continua Tam Baj.
INUTILE ALLARME I docenti, invece, ci sono tutti, a parte quelli che sono a casa per patologie di altra natura. Daniela Tam Baj precisa che l’influenza stagionale, normalmente, tiene a casa 100 studenti su 980. «Non sappiamo però se quello di queste settimane sia il picco dell’influenza o meno, ci sono interpretazioni discordanti» aggiunge la preside, secondo cui, con queste condizioni, è meglio non chiudere, «altrimenti si genererebbe un inutile allarme sociale». Per Luisa Oprandi, vicepreside del Manzoni, il numero di malati di questo ottobre è il medesimo degli anni scorsi, «quello che cambia è che i ragazzi adesso stanno a casa ai primi sintomi per evitare di contagiare i compagni. Questo anche a seguito della campagna informativa che sta conducendo Topo Gigio in tv». In ogni classe sono state affisse le regole da osservare e il preside ha incontrato tutti per spiegare come comportarsi. «I ragazzi non sono spaventati, ma stanno a casa più spesso. Per questo penso che non ci siano le condizioni per chiudere la scuola. Tanto più che il numero di assenze non è preoccupante. Nel nostro istituto c’è un clima tranquillo, abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare e i ragazzi stanno attenti».
GLI SCAMPATI
Al liceo scientifico Ferraris, invece, il preside Antonio Micalizzi afferma: «C’è qualche assente ma non siamo ad un livello esagerato. Ritengo che siamo ben lontani dal livello di guardia. Mai dire mai, certo, ma allo stato dei fatti la situazione è sottocontrollo. Non ci sono livelli di assenza che possono far pensare a qualcosa di preoccupante».
Adriana Morlacchi
Gallarate, l'influenza decima
gli alunni presenti sui banchi
Gallarate Se non è un’epidemia, poco ci manca. Saranno i primi freddi, sarà la paura dell’influenza A, ma in questi giorni le classi delle scuole gallaratesi si sono letteralmente svuotate.
Un picco di assenze confermato dalla stessa amministrazione comunale. Cartina di tornasole, la presenza nelle mense: «Normalmente serviamo 2200, 2300 pasti al giorno», spiega l’assessore alla Pubblica istruzione, Luca Carabelli, «in questi giorni ci sono mediamente 600 richieste in meno». Dal che si deduce che «il numero di assenti si avvicina al 30 per cento del totale degli studenti». Un numero molto alto, e non solo per le cifre, comunque «più alte di quanto avvenga normalmente durante la brutta stagione». Il fatto è, conclude l’esponente dell’esecutivo, che «normalmente il picco di assenze si ha tra gennaio e febbraio».
Intanto l’Asl conferma un caso sospetto di influenza suina nel Gallaratese.
La parole di Carabelli trovano conferma in quelle di tutti i dirigenti scolastici delle scuole dell’obbligo dei Due Galli. «Già la settimana scorsa avevamo classi con la metà degli alunni assenti», fa sapere Maria Teresa Cupaiolo, dirigente del V circolo, scuole medie «Ponti» e «Padre Lega». Malessere che ha colpito anche i pari età del IV circolo, che raggruppa le scuole «Majno» e «Cardano». La preside Giovanna Pisano parla di «classi particolarmente decimate, in certi casi con anche metà degli alunni assenti». Va meglio tra gli insegnanti, anche se «registriamo almeno 3 o 4 assenze al giorno su 78 professori». Cifra intorno al 5 per cento.
Dato controcorrente al III circolo, dove il preside Gerardo Abbondandolo parla di «un terzo degli alunni assenti, dalle 4 alle 7 unità per classe, cifra elevata ma minore di quanto ci aspettassimo». Mentre Agnese Ferrario, del I circolo, conferma le «classi dimezzate», ma parla anche di «forti assenze tra i docenti». Situazione definita «insolita, siamo molto in anticipo rispetto al solito periodo di diffusione dell’influenza».
ANCHE L'ISIS DALLA CHIESA DI SESTO CALENDE E' PARZIALMENTE VUOTO....
Re: News Varese e provincia
Maurizio ha scritto:anche da noi...
cosa vuol dire già ISIS?
E' la sigla della scuola dove vado io ( Istituto Scientifico d' Istruzione Superiore )
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