News da Brescia città e provincia
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Re: News da Brescia città e provincia
Assolutamente no!!Maurizio ha scritto:Io non ho festeggiato Halloween! Tu Luca? Ti sei conciato come quei pazzi?
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
neanchio, è una festa celtica, e io non sono celtico
comunque per l'occasione 2000 bambini alla casa Bianca, con Michelle e Barack Obama che hanno partecipato ai festeggiamenti
comunque per l'occasione 2000 bambini alla casa Bianca, con Michelle e Barack Obama che hanno partecipato ai festeggiamenti
Re: News da Brescia città e provincia
Scontro tra treni a Vello di Marone: dodici feriti non gravi
Le Ferrovie Nord hanno ricostruito l'accaduto. Aperta un'inchiesta. Le prime testimonianze: "I ferrovieri ci hanno preparato all'urto. Ci hanno detto: reggetevi forte. Alcune persone sono svenute dallo spavento"
Lo scontro ferroviario a Vello di Marone
Sono complessivamente dodici le persone rimaste ferite nell’incidente ferroviario avvenuto intorno alle 7.30 stamani a Vello di Marone. Un treno delle Ferrovie nord, con a bordo circa 130 passeggeri si è scontrato frontalmente con un locomotore merci delle stesse Ferrovie nord. Le conseguenze dell’impatto sono state limitate dall’azionamento del freno di emergenza da parte del macchinista del treno passeggeri. I 12 feriti, che avrebbero comunque riportato solo contusioni lievi, sono ricoverati negli ospedali di Iseo, Ome e Brescia. La circolazione ferroviaria, secondo quanto precisano Le Nord, è interrotta tra Marone e Pisogne, dove il servizio è comunque assicurato da autobus sostitutivi. È stata inoltre aperta dalle Ferrovie Nord un’inchiesta interna sull’accaduto. Si sta verificando in particolare se, secondo quanto si era diffuso nelle fasi immediatamente successive allo schianto, la motrice fosse in movimento senza alcuna persona a bordo. Altri passeggeri sono stati ospitati nella sala consiliare del comune di Marone, messa a disposizione dal sindaco. I sanitari del 118 sono dovuti intervenire anche per crisi di panico tra i passeggeri. Drammatiche le testimonianze dei passeggeri sul convoglio. "Io mi trovavo sulla prima carrozza del treno, dove si trova anche la cabina di guida del convoglio - ha raccontato Luca Bartolini ai microfoni di Sky Tg24 -. Ad un certo punto ho sentito suonare il treno: pensavo lo facesse per avvertire un'auto che aveva impegnato un passaggio a livello, invece sono arrivati i ferrovieri che ci hanno detto "sta arrivando un treno reggetevi forte, reggetevi forte". Così ci siamo preparati all'urto. Per i passeggeri delle altre carrozzze deve essere stato tremendo. Molti quando sono scesi si sono sentiti male dallo spavento".
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Scontro fra treni a Vello di Marone,
undici persone in ospedale
Ore 11:01
giovedì, 05 novembre 2009
Grande spavento questa mattina, intorno alle 7.40 a Vello di Marone, dove un convoglio delle Ferrovie Nord proveniente da Edolo, su cui viaggiavano numerosi studenti e pendolari, si è scontrato con una locomotova in sosta sui binari. Una ventina le persone ferite, undici delle quali sono state ricoverate in ospedale.
Sul posto sono intervenuti l'elicottero del 118, i volontari di Sale Marasino, l'infermierizzata di Pisogne e un mezzo sanitario di Sarnico. Undici i feriti che sono stati dirottati alle strutture di Iseo, Lovere e Esine. Altre nove persone sono state visitate.
La linea delle Ferrovie Nord è interrotta: inevitabili i pesanti ritardi sulla circolazione.
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
EDIZIONE SPECIALE: IL PAPA E' A BRESCIA
8/11/09
8/11/09
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
Il Papa è a Brescia, la provincia in festa sotto la pioggia
Con l'arrivo all'aeroporto militare di Ghedi è iniziata la visita di Benedetto XVI a Brescia, prima tappa a Botticino per un omaggio a San Tadini, poi il pomeriggio sarà a Concesio per venerare la figura di Paolo VI
- 07/11/2009
Papa Benedetto XVI oggi a Brescia
E'iniziato alle 9,35 all'aeroporto di Ghedi, con l'arrivo dell'Airbus della Repubblica Italiana il pellegrinaggio di Benedetto XVI in ricordo di Paolo VI, papa in odore di santità, e in omaggio ad un piccolo prete che santo lo è già, quell’Arcangelo Tadini che fu nell’800 parroco degli operai a Botticino che neanche la crisi di oggi ha risparmiato: è una visita intensa e densa di significati il ventesimo viaggio in Italia di papa Benedetto XVI, che lo condurrà a Brescia, a Concesio e Botticino. Un viaggio preparato da tempo, in cui papa Ratzinger sarà seguito passo dopo passo dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che l'altro giorno è tornato a ribadire sull’Osservatore romano la «profonda e feconda osmosi» tra Stato e Chiesa in Italia. La visita, che avviene nel trentesimo anniversario della morte di papa Montini, inizia di buon mattino, e vedrà il pontefice pronunciare due discorsi, una omelia e un breve intervento all’Angelus. Previsti anche momenti di preghiera e raccoglimento. Sulla strada per Brescia il papa visita ora;, in veste privata, la chiesa parrocchiale di Botticino Sera, per venerare le spoglie di Sant’Arcangelo Tadini, canonizzato il 26 aprile scorso .Alle 10,15 sarà in piazza Duomo in città, dove saluterà i fedeli sul sagrato, per poi celebrare la messa e l’Angelus. Alle 16 saluterà invece gli organizzatori della visita nel Centro pastorale Paolo VI. Alle 16,45 sarà alla casa natale del pontefice e nella nuova sede dell’istituto Paolo VI a Concesio. Alle 17:30 inaugurerà la struttura, dove sarà assegnato anche il VI premio internazionale intitolato a papa Montini. Infine, papa Ratzinger terrà un discorso nella parrocchia Sant’Antonino, dove Paolo VI fu battezzato . La partenza in aereo per Roma è prevista per le 19. «Vogliamo regalare al Papa una giornata serena», ha scritto il vescovo di Brescia, Luciano Monari, sull’Osservatore romano, mostrandogli «una Chiesa viva». Nella convinzione - ha aggiunto - che il pontificato di Ratzinger stia portando «in qualche modo a compimento il sogno di Paolo VI di un annuncio del Vangelo a una società in continua trasformazione, con la fedeltà alla tradizione, ma anche con la capacità di confrontarsi con i temi e le sfide culturali di oggi».
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
Dettagli sulla visita a BOTTICINO:
http://www.diocesi.brescia.it/visitapapabenedetto/luoghi/botticino.php
Dettagli sulla tappa di CONCESIO:
http://www.diocesi.brescia.it/visitapapabenedetto/luoghi/concesio.php
http://www.diocesi.brescia.it/visitapapabenedetto/luoghi/botticino.php
Dettagli sulla tappa di CONCESIO:
http://www.diocesi.brescia.it/visitapapabenedetto/luoghi/concesio.php
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
Video di presentazione della visita del PAPA
https://www.youtube.com/watch?v=aCqidNxFCi4
https://www.youtube.com/watch?v=aCqidNxFCi4
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
Ultimo minuto: ORE 10:12
Il Papa è a Botticino
Ore 10:12
domenica, 08 novembre 2009
Papa Benedetto XVI è a Botticino, nella chiesa dove sta rendendo omaggio a Sant'Arcangelo Tadini.
Papa Benedetto XVI è sceso dall'aereo che da Roma l'ha portato a Ghedi è ha iniziato la sua visita nel Bresciano. La papamobile ha lasciato la pista dell'aeroporto di Ghedi, diretta verso Botticino; insieme al Papa, c'è il vescovo di Brescia, mons. Monari.
L'aereo sul quale ha viaggiato Papa Benedetto XVI è atterrato poco le 9.20 all'aeroporto militare di Ghedi
Il Papa è a Botticino
Ore 10:12
domenica, 08 novembre 2009
Papa Benedetto XVI è a Botticino, nella chiesa dove sta rendendo omaggio a Sant'Arcangelo Tadini.
Papa Benedetto XVI è sceso dall'aereo che da Roma l'ha portato a Ghedi è ha iniziato la sua visita nel Bresciano. La papamobile ha lasciato la pista dell'aeroporto di Ghedi, diretta verso Botticino; insieme al Papa, c'è il vescovo di Brescia, mons. Monari.
L'aereo sul quale ha viaggiato Papa Benedetto XVI è atterrato poco le 9.20 all'aeroporto militare di Ghedi
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
Alcune foto:
http://www.giornaledibrescia.it/fotogallery/?idGallery=729
http://www.giornaledibrescia.it/fotogallery/?idGallery=729
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
DIRETTA SU RAI 1!
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
Il Papa è a Brescia, la provincia in festa sotto la pioggia Le prime parole "Grazie per questa accoglienza"
Con l'arrivo all'aeroporto militare di Ghedi è iniziata la visita di Benedetto XVI a Brescia, prima tappa a Botticino per un omaggio a San Tadini, poi il pomeriggio sarà a Concesio per venerare la figura di Paolo VI
Il Papa saluta in piazza Duomo
"Grazie per l'accoglienza vi auguro una buona domenica" sono le prime parole del Papa in terra bresciana sul sagrato della Chiesa di Botticino. Un fuori programma, non era previsto che parlasse,per una visita iniziata alle 9,35 all'aeroporto di Ghedi, con l'arrivo dell'Airbus della Repubblica Italiana. Quello di oggi è il pellegrinaggio di Benedetto XVI in ricordo di Paolo VI, papa in odore di santità, e in omaggio ad un piccolo prete che santo lo è già, quell’Arcangelo Tadini che fu nell’800 parroco degli operai a Botticino che neanche la crisi di oggi ha risparmiato: è una visita intensa e densa di significati il ventesimo viaggio in Italia di papa Benedetto XVI, che lo condurrà a Brescia, a Concesio e Botticino. Un viaggio preparato da tempo, in cui papa Ratzinger sarà seguito passo dopo passo dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che l'altro giorno è tornato a ribadire sull’Osservatore romano la «profonda e feconda osmosi» tra Stato e Chiesa in Italia. La visita, che avviene nel trentesimo anniversario della morte di papa Montini, inizia di buon mattino, e vedrà il pontefice pronunciare due discorsi, una omelia e un breve intervento all’Angelus. Previsti anche momenti di preghiera e raccoglimento.
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
Il Papa in piazza Duomo. Il vescovo Monari: "Lei è a casa sua". L'omaggio ai morti di piazza Loggia
Il papa in piazza Duomo con il vescovo Monari
E' arrivato in città Papa Benedetto XVI poco prima delle 11, nel corso della sua visita a Brescia. Entrando da via San Faustino, il Papa ha fatto una piccola sosta in piazza Loggia: una preghIera ai morti della Strage del 1974. Un fuori programma che ha scaldato i cuori dei bresciani nonostante la pioggia insistente della mattinata. "Lei è a casa sua" è stato il saluto del vescovo Luciano Monari
Il papa in piazza Duomo con il vescovo Monari
E' arrivato in città Papa Benedetto XVI poco prima delle 11, nel corso della sua visita a Brescia. Entrando da via San Faustino, il Papa ha fatto una piccola sosta in piazza Loggia: una preghIera ai morti della Strage del 1974. Un fuori programma che ha scaldato i cuori dei bresciani nonostante la pioggia insistente della mattinata. "Lei è a casa sua" è stato il saluto del vescovo Luciano Monari
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
Benedetto XVI a Botticino: "Tadini sia un esempio per tutti noi"
Il Papa a Botticino
“Grazie per la calorosa accoglienza, buona domenica tutti” sono le prime parole del Papa. Uno dei tanti fuori programma di questa visita. Le pronunciate sul sagrato della Chiesa davanti ad almeno duemila persone, che lo hanno salutato con calore, incuranti della pioggia. A Botticino il Papa ha reso omaggio alle spoglie mortali di Sant’Arcangelo Tadini, il parroco santo che aveva scelto le fabbriche e il lavoro per evangelizzare. “L’esempio di Tadini – ha detto poi il Papa, parlando a braccio sul sagrato – deve essere un esempio per tutti noi. Ci invita tutti a lavorare per gli altri, per il nostro prossimo”
Il Papa a Botticino
“Grazie per la calorosa accoglienza, buona domenica tutti” sono le prime parole del Papa. Uno dei tanti fuori programma di questa visita. Le pronunciate sul sagrato della Chiesa davanti ad almeno duemila persone, che lo hanno salutato con calore, incuranti della pioggia. A Botticino il Papa ha reso omaggio alle spoglie mortali di Sant’Arcangelo Tadini, il parroco santo che aveva scelto le fabbriche e il lavoro per evangelizzare. “L’esempio di Tadini – ha detto poi il Papa, parlando a braccio sul sagrato – deve essere un esempio per tutti noi. Ci invita tutti a lavorare per gli altri, per il nostro prossimo”
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
Il Papa a Ghedi "ferma" per un po' anche la pioggia
Il Papa si avvicina alla città
Ore 9,35, anche la pioggia sembra aver dato un po’ di tregua per permettere all’airbus della Repubblica Italiana di atterrare in tranquillità all’aeroporto militare di Ghedi, la base dell’aeronautica che da anni accoglie le personalità che visitano la nostra provincia. Benedetto XVI, che ha viaggiato in compagnia del Sottosegretario alla Presidenza del consiglio Gianni Letta, è sceso dall’aereo e ha salutato la pattuglia di autorità che ai piedi della scaletta lo hanno accolto in questa visita bresciana: il presidente della Regione Roberto Formigoni, il presidente della Provincia, Daniele Molgora, il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, quello di Ghedi, le autorità locali, dal prefetto al questore, dai comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, al comandante dell’aerobase ghedese. Un saluto rapido, ma cordiale, poi in Papamobile via verso Botticino per l’omaggio a Sant’Arcangelo Tadini. A Ghedi tornerà nel tardo pomeriggio per il ritorno a Roma, al termine di una giornata di festa e del grande abbraccio dei bresciani.
Il Papa si avvicina alla città
Ore 9,35, anche la pioggia sembra aver dato un po’ di tregua per permettere all’airbus della Repubblica Italiana di atterrare in tranquillità all’aeroporto militare di Ghedi, la base dell’aeronautica che da anni accoglie le personalità che visitano la nostra provincia. Benedetto XVI, che ha viaggiato in compagnia del Sottosegretario alla Presidenza del consiglio Gianni Letta, è sceso dall’aereo e ha salutato la pattuglia di autorità che ai piedi della scaletta lo hanno accolto in questa visita bresciana: il presidente della Regione Roberto Formigoni, il presidente della Provincia, Daniele Molgora, il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, quello di Ghedi, le autorità locali, dal prefetto al questore, dai comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, al comandante dell’aerobase ghedese. Un saluto rapido, ma cordiale, poi in Papamobile via verso Botticino per l’omaggio a Sant’Arcangelo Tadini. A Ghedi tornerà nel tardo pomeriggio per il ritorno a Roma, al termine di una giornata di festa e del grande abbraccio dei bresciani.
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
Benedetto XVI a Concesio
Ore 17:17
domenica, 08 novembre 2009
Papa Benedetto XVI è giunto a Concesio, nella casa natale di Paolo VI, dove ha incontrato i familiari del pontefice bresciano prima di recarsi all'inaugurazione dell'Istituto intitolato al pontefice bresciano.Fin dal primissimo pomeriggio numerosissimi fedeli si erano radunati dietro le transenne che delimitano il percorso del Santo Padre.
Il programma prevede alle 16.45 la visita alla Casa natale
di Papa Montini e, a seguire, l'inaugurazione della nuova sede dell'Istituto Paolo VI. Alle 18.15 è invece programmata la visita alla Chiesa parrocchiale di Concesio Pieve, dove fu battezzato
G. Battista Montini.
Ore 17:17
domenica, 08 novembre 2009
Papa Benedetto XVI è giunto a Concesio, nella casa natale di Paolo VI, dove ha incontrato i familiari del pontefice bresciano prima di recarsi all'inaugurazione dell'Istituto intitolato al pontefice bresciano.Fin dal primissimo pomeriggio numerosissimi fedeli si erano radunati dietro le transenne che delimitano il percorso del Santo Padre.
Il programma prevede alle 16.45 la visita alla Casa natale
di Papa Montini e, a seguire, l'inaugurazione della nuova sede dell'Istituto Paolo VI. Alle 18.15 è invece programmata la visita alla Chiesa parrocchiale di Concesio Pieve, dove fu battezzato
G. Battista Montini.
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
No, sai che casino che ci sarà stato, e poi poveva pure!Maurizio ha scritto:Sei andato a vederlo?
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
Inquinamento, solo Milano
peggio di Brescia
L'ALLARME. L'indagine dell'Arpa sullo stato dell'ambiente in Lombardia assegna la maglia nera alla nostra provincia, penultima in regione per raccolta differenziata. Migliora leggermente la qualità dell'aria (sempre oltre i limiti Ue) e dell'acqua, ma aumentano i siti da bonificare e i rifiuti «indivisi»
Ambiente, maglia nera alla nostra provincia in Lombardia
Brescia. Negli ultimi anni a Brescia-città e in provincia è migliorata leggermente la qualità dell'aria e delle acque, ma l'industria ha lasciato sul territoriocirca 160 siti inquinati. Non solo: ogni anno mettiamo nell'atmosfera circa 13 milioni di tonnellate di gas serra e la percentuale di raccolta differenziata di Brescia è la penultima in Lombardia. Nel complesso. dopo Milano, siamo la provincia più inquinata di Lombardia: questa la sintesi estrema del rapporto Arpa sullo stato dell'ambiente in Lombardia che è stato presentato a Milano, alla presenza del presidente della Regione Roberto Forgoni e dell'assessore all'Ambiente Massimo Ponzoni.
«Sulla Lombardia - ha ricordato Formigoni - gravano fattori di pressione ambientale come una densità abitativa tre volte superiore alla media nazionale, la presenza di quasi un milione di imprese, la circolazione di milioni di veicoli. Nonostante ciò, emettiamo meno inquinamento di altre Regioni, come risulta dai controlli effettuati da Arpa, a dimostrazione della efficacia delle nostre scelte politiche».
IL RAPPORTO. Lo studio, corposo e dettagliato, scandaglia provincia per provincia le diverse fonti di inquinamento presenti in Regione suddividendole in macrosettori: industria, agricoltura, trasporti, energia, turismo, per poi andare a vedere le conseguenza su aria, acqua suolo.
«Un simile rapporto contiene tutti gli elementi necessari per poter affrontare serenamente le decisioni da prendere per migliorare la qualità dell'ambiente - commenta il direttore dell'Arpa di Brescia Giulio Sesana - . Il rapporto regionale ha il pregio di analizzare il trend degli indicatori. Nella provincia di Brescia alcune cose fatte stanno dando dei risultati, Penso alle verifiche Aia (autorizzazione integrata ambientale, ndr) per le quali siamo primi in Lombardia». Ma ci sono ancora molti buchi neri, a partire dalla bassa percentuale di raccolta differenziata: «Si tratta di scelte degli amministratori che devono essere guidate - commenta Sesana -. Questo rapporto è un valido strumento per capire dove intervenire».
ARIA INQUINATA. Nonostante un significativo miglioramento della qualità dell'aria in Lombardia negli ultimi 20 anni, la situazione resta critica. Gli inquinanti che più preoccupano sono le polveri sottili e l'ozono. A Brescia capoluogo è in calo il numero dei giorni in cui le Pm10 sono fuorilegge (98 giorni nel 2008 contro i 145 del 2006) ma pur sempre lontani dai limiti Ue (35 giorni l'anno). Anche per l'ozono la media 2004-2008 è in leggero calo (di circa 2 microgrammi l'ora per metro cubo) rispetto al periodo 2003-2007. Un po' datati (risalgono al 2005) i dati riguardanti l'immissione in atmosfera di gas serra: Brescia emette quasi 13 milioni di tonnellate l'anno (ben 91 milioni in Lombardia). Un aspetto su cui si dovrà agire nel rispetto degli obiettivi del protocollo di Kyoto che impone la riduzione del 20 per cento di tali inquinanti entro il 2020.
Il rapporto Arpa mette in guardia sulle ricadute in termini sanitari: «L'inquinamento dell'aria è associato a numerosi effetti sulla salute dell'uomo - avverte -. L'esposizione alle concentrazioni spesso presenti in aree metropolitane può contribuire allo sviluppo di patologie o all'aggravamento di condizioni preesistenti».
SITI DA BONIFICARE. A Brescia non c'è solo l'area Caffaro: sono ben 63 i siti contaminati in provincia e ben 158 quelli «potenzialmente inquinati». Sono aree che presentano potenziale contaminazione e sono quindi soggette alle indagini e alle analisi preliminari. «Si tratta molto spesso di siti inquinati a seguito delle attività connesse all'adduzione dei carburanti e alla conduzione dei relativi impianti di stoccaggio (leggi distributori di benzina, ndr) ma la grande maggioranza dei casi di contaminazione è riconducibile alla presenza di aree industriali dismesse», sottolinea il rapporto.
ACQUA AI NITRATI. Altro problema evidenziato dallo studio riguarda la qualità delle acque; le fonti principali di inquinamento sono le fogne (il 35 per cento degli scarichi civili in provincia non è depurato) e gli allevamenti intensivi (nei reflui animali è altissima la concentrazione di sostanze azotate). Così in molte falde superficiali si sfiora il limite di legge per la concentrazione di nitrati (50 microgrammi/litro). Qunato al bacino dell'O- glio è tutto sommato promosso con voto medio, ma non mancano le sonore bocciature (che corrispondono al voto di «pessimo») riguardanti per lo più l'affluente Mella.
RIFIUTI. Brescia e Pavia sono le uniche due province a non avere rispettato gli obiettivi Ue in fatto di raccolta differenziata: nel 2007 la percentuale di riciclo era di poco superiore al 35 per cento, contro una media regionale di ben 10 punti in più. Di questo passo è arduo arrivare all'obiettivo del 60 per cento da perseguire entro il 2011. «Un modesto incremento della raccolta differenziata potrebbe derivare dal miglioramento dell'intercettazione delle frazioni di carta, plastica e vetro ancora presenti nei rifiuti indifferenziati, ma la vera svolta quantitativa può essere garantita solo dalla raccolta differenziata della frazione organica», dice il rapporto. In questo i Comuni bresciani scontano un grave ritardo, anche se nell'ultimo anno le cose stanno cambiando
peggio di Brescia
L'ALLARME. L'indagine dell'Arpa sullo stato dell'ambiente in Lombardia assegna la maglia nera alla nostra provincia, penultima in regione per raccolta differenziata. Migliora leggermente la qualità dell'aria (sempre oltre i limiti Ue) e dell'acqua, ma aumentano i siti da bonificare e i rifiuti «indivisi»
Ambiente, maglia nera alla nostra provincia in Lombardia
Brescia. Negli ultimi anni a Brescia-città e in provincia è migliorata leggermente la qualità dell'aria e delle acque, ma l'industria ha lasciato sul territoriocirca 160 siti inquinati. Non solo: ogni anno mettiamo nell'atmosfera circa 13 milioni di tonnellate di gas serra e la percentuale di raccolta differenziata di Brescia è la penultima in Lombardia. Nel complesso. dopo Milano, siamo la provincia più inquinata di Lombardia: questa la sintesi estrema del rapporto Arpa sullo stato dell'ambiente in Lombardia che è stato presentato a Milano, alla presenza del presidente della Regione Roberto Forgoni e dell'assessore all'Ambiente Massimo Ponzoni.
«Sulla Lombardia - ha ricordato Formigoni - gravano fattori di pressione ambientale come una densità abitativa tre volte superiore alla media nazionale, la presenza di quasi un milione di imprese, la circolazione di milioni di veicoli. Nonostante ciò, emettiamo meno inquinamento di altre Regioni, come risulta dai controlli effettuati da Arpa, a dimostrazione della efficacia delle nostre scelte politiche».
IL RAPPORTO. Lo studio, corposo e dettagliato, scandaglia provincia per provincia le diverse fonti di inquinamento presenti in Regione suddividendole in macrosettori: industria, agricoltura, trasporti, energia, turismo, per poi andare a vedere le conseguenza su aria, acqua suolo.
«Un simile rapporto contiene tutti gli elementi necessari per poter affrontare serenamente le decisioni da prendere per migliorare la qualità dell'ambiente - commenta il direttore dell'Arpa di Brescia Giulio Sesana - . Il rapporto regionale ha il pregio di analizzare il trend degli indicatori. Nella provincia di Brescia alcune cose fatte stanno dando dei risultati, Penso alle verifiche Aia (autorizzazione integrata ambientale, ndr) per le quali siamo primi in Lombardia». Ma ci sono ancora molti buchi neri, a partire dalla bassa percentuale di raccolta differenziata: «Si tratta di scelte degli amministratori che devono essere guidate - commenta Sesana -. Questo rapporto è un valido strumento per capire dove intervenire».
ARIA INQUINATA. Nonostante un significativo miglioramento della qualità dell'aria in Lombardia negli ultimi 20 anni, la situazione resta critica. Gli inquinanti che più preoccupano sono le polveri sottili e l'ozono. A Brescia capoluogo è in calo il numero dei giorni in cui le Pm10 sono fuorilegge (98 giorni nel 2008 contro i 145 del 2006) ma pur sempre lontani dai limiti Ue (35 giorni l'anno). Anche per l'ozono la media 2004-2008 è in leggero calo (di circa 2 microgrammi l'ora per metro cubo) rispetto al periodo 2003-2007. Un po' datati (risalgono al 2005) i dati riguardanti l'immissione in atmosfera di gas serra: Brescia emette quasi 13 milioni di tonnellate l'anno (ben 91 milioni in Lombardia). Un aspetto su cui si dovrà agire nel rispetto degli obiettivi del protocollo di Kyoto che impone la riduzione del 20 per cento di tali inquinanti entro il 2020.
Il rapporto Arpa mette in guardia sulle ricadute in termini sanitari: «L'inquinamento dell'aria è associato a numerosi effetti sulla salute dell'uomo - avverte -. L'esposizione alle concentrazioni spesso presenti in aree metropolitane può contribuire allo sviluppo di patologie o all'aggravamento di condizioni preesistenti».
SITI DA BONIFICARE. A Brescia non c'è solo l'area Caffaro: sono ben 63 i siti contaminati in provincia e ben 158 quelli «potenzialmente inquinati». Sono aree che presentano potenziale contaminazione e sono quindi soggette alle indagini e alle analisi preliminari. «Si tratta molto spesso di siti inquinati a seguito delle attività connesse all'adduzione dei carburanti e alla conduzione dei relativi impianti di stoccaggio (leggi distributori di benzina, ndr) ma la grande maggioranza dei casi di contaminazione è riconducibile alla presenza di aree industriali dismesse», sottolinea il rapporto.
ACQUA AI NITRATI. Altro problema evidenziato dallo studio riguarda la qualità delle acque; le fonti principali di inquinamento sono le fogne (il 35 per cento degli scarichi civili in provincia non è depurato) e gli allevamenti intensivi (nei reflui animali è altissima la concentrazione di sostanze azotate). Così in molte falde superficiali si sfiora il limite di legge per la concentrazione di nitrati (50 microgrammi/litro). Qunato al bacino dell'O- glio è tutto sommato promosso con voto medio, ma non mancano le sonore bocciature (che corrispondono al voto di «pessimo») riguardanti per lo più l'affluente Mella.
RIFIUTI. Brescia e Pavia sono le uniche due province a non avere rispettato gli obiettivi Ue in fatto di raccolta differenziata: nel 2007 la percentuale di riciclo era di poco superiore al 35 per cento, contro una media regionale di ben 10 punti in più. Di questo passo è arduo arrivare all'obiettivo del 60 per cento da perseguire entro il 2011. «Un modesto incremento della raccolta differenziata potrebbe derivare dal miglioramento dell'intercettazione delle frazioni di carta, plastica e vetro ancora presenti nei rifiuti indifferenziati, ma la vera svolta quantitativa può essere garantita solo dalla raccolta differenziata della frazione organica», dice il rapporto. In questo i Comuni bresciani scontano un grave ritardo, anche se nell'ultimo anno le cose stanno cambiando
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Re: News da Brescia città e provincia
Brutte notizie quindi per quanto riguarda la tutela dell'ambiente!
Re: News da Brescia città e provincia
Schianto tra due auto in città
Muore anziana, due i feriti
L'INCIDENTE. Scontro verso le 17.30 in piazzale Pola, all'intersezione tra via Cipani e via Marconi. Terribile il bilancio
La vittima è una 92enne che era sul sedile posteriore di uno dei mezzi coinvolti; gravi il conducente e l'altra passeggera. Illesi i tre a bordo del secondo veicolo
Gli agenti della municipale alle prese con i rilievi in piazzale Pola
Brescia. Due automobili sfasciate, lamiere sull'asfalto, vetri frantumati e una piccola, incredula, folla di curiosi ai lati della strada. Così si presentava ieri piazzale Pola dopo il terribile incidente in seguito al quale una 92enne di Torbole Casaglia ha perso la vita e altre due persone sono rimaste gravemente ferite.
LA DINAMICA. Lo schianto è avvenuto intorno alle 17.30. Appena prima del semaforo, una Mazda che si stava immettendo da via Cipani si è scontrata con una Golf Variant che arrivava da via Monte Suello e si stava dirigendo verso via Marconi. All'origine potrebbe esserci, secondo i primi rilievi, una precedenza non rispettata. Ma per ora siamo nel campo delle ipotesi. L'impatto è stato incredibilmente violento, considerando che l'incidente si è verificato in una strada cittadina. Forse uno dei conducenti stava viaggiando ad una velocità troppo elevata. Fatto sta che la parte anteriore di entrambi i veicoli è andata distrutta. La Mazda, dopo essersi girata, è finita contro i cassonetti, con il parabrezza sbriciolato.
I SOCCORSI. Non appena ricevuto l'allarme, i soccorritori del 118 hanno capito che la dinamica dello schianto era importante. Perciò in piazzale Pola sono intervenute due ambulanze insieme ad un'auto medicalizzata. Anche i vigili del fuoco si sono portati sul posto. I rilievi sono toccati agli agenti della municipale.
IL BILANCIO. I tre passeggeri della Mazda sono stati estratti dall'abitacolo in condizioni particolarmente gravi e trasportati in codice rosso al vicino ospedale Civile. Secondo la ricostruzione dei vigili, alla guida c'era Luigi Piceni, 66enne di Torbole Casaglia che si trova attualmente ricoverato nel reparto di Chirurgia. Al suo fianco Palma Brioni, 63 anni, ricoverata nel reparto di Rianimazione del nosocomio cittadino. Sul sedile posteriore la vittima di cui, in attesa del riconoscimento ufficiale, non sono ancora state rese note le generalità complete: A.B., 92 anni, pure di Torbole Casaglia è morta poco dopo lo schianto. Alla guida della Golf Variant c'era invece un 31enne romeno, che trasportava la fidanzata e un altro connazionale. I tre stranieri sono praticamente illesi.
Muore anziana, due i feriti
L'INCIDENTE. Scontro verso le 17.30 in piazzale Pola, all'intersezione tra via Cipani e via Marconi. Terribile il bilancio
La vittima è una 92enne che era sul sedile posteriore di uno dei mezzi coinvolti; gravi il conducente e l'altra passeggera. Illesi i tre a bordo del secondo veicolo
Gli agenti della municipale alle prese con i rilievi in piazzale Pola
Brescia. Due automobili sfasciate, lamiere sull'asfalto, vetri frantumati e una piccola, incredula, folla di curiosi ai lati della strada. Così si presentava ieri piazzale Pola dopo il terribile incidente in seguito al quale una 92enne di Torbole Casaglia ha perso la vita e altre due persone sono rimaste gravemente ferite.
LA DINAMICA. Lo schianto è avvenuto intorno alle 17.30. Appena prima del semaforo, una Mazda che si stava immettendo da via Cipani si è scontrata con una Golf Variant che arrivava da via Monte Suello e si stava dirigendo verso via Marconi. All'origine potrebbe esserci, secondo i primi rilievi, una precedenza non rispettata. Ma per ora siamo nel campo delle ipotesi. L'impatto è stato incredibilmente violento, considerando che l'incidente si è verificato in una strada cittadina. Forse uno dei conducenti stava viaggiando ad una velocità troppo elevata. Fatto sta che la parte anteriore di entrambi i veicoli è andata distrutta. La Mazda, dopo essersi girata, è finita contro i cassonetti, con il parabrezza sbriciolato.
I SOCCORSI. Non appena ricevuto l'allarme, i soccorritori del 118 hanno capito che la dinamica dello schianto era importante. Perciò in piazzale Pola sono intervenute due ambulanze insieme ad un'auto medicalizzata. Anche i vigili del fuoco si sono portati sul posto. I rilievi sono toccati agli agenti della municipale.
IL BILANCIO. I tre passeggeri della Mazda sono stati estratti dall'abitacolo in condizioni particolarmente gravi e trasportati in codice rosso al vicino ospedale Civile. Secondo la ricostruzione dei vigili, alla guida c'era Luigi Piceni, 66enne di Torbole Casaglia che si trova attualmente ricoverato nel reparto di Chirurgia. Al suo fianco Palma Brioni, 63 anni, ricoverata nel reparto di Rianimazione del nosocomio cittadino. Sul sedile posteriore la vittima di cui, in attesa del riconoscimento ufficiale, non sono ancora state rese note le generalità complete: A.B., 92 anni, pure di Torbole Casaglia è morta poco dopo lo schianto. Alla guida della Golf Variant c'era invece un 31enne romeno, che trasportava la fidanzata e un altro connazionale. I tre stranieri sono praticamente illesi.
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Re: News da Brescia città e provincia
Secondo una statistica, solo poco più del 2% degli incidenti stradali è causato strettamente da guida in stato di ebbrezza
Re: News da Brescia città e provincia
Crescono le piccole capitali: in dieci oltre i 15mila abitanti
LA POPOLAZIONE. L'Istat ha diffuso l'ultimo aggiornamento sui residenti: sono quasi un milione e 300mila
Nel «club» entrano Darfo, Gussago, Lonato, Rovato. L'exploit di Montichiari oltre i 22mila e Ghedi salito a più di 18mila: divisi da pochi chilometri, insieme fanno 40mila persone
Crescono le piccole capitali:
in dieci oltre i 15mila abitanti
Al ritmo di crescita di un migliaio di residenti al mese, la Provincia di Brescia galoppa rapidamente verso il milione e 300 mila abitanti che la collocano nella ristretta graduatoria delle province più popolate d'Italia, subito dietro alla pattuglia dei grandi capoluoghi di Regione: Roma, Milano, Torino, Napoli, Bari, Palermo. Ma il dato più sorprendente dell'ultimo aggiornamento pubblicato dall'Istat (1.235.609 residenti al 31 maggio) racconta dell'impetuoso sviluppo delle «capitali» della provincia, vere e proprie cittadine, tanto che in pochi anni, dal 2001 al maggio scorso appunto, i Comuni con più di 15mila abitanti sono passati da sei a dieci e altri sono a ridosso di questa soglia.
Un traguardo di prestigio, con valenza anche di carattere politico visto che oltre i 15mila si passa all'impegnativo sistema elettorale a doppio turno. Ghedi è l'ultima new entry di questa lista, decretata dal censimento 2001, andando così ad aggiungersi agli storici Desenzano, Lumezzane, Montichiari, Chiari e Palazzolo. Ebbene alle prossime elezioni amministrative, il numero raddoppierà visto che il censimento del 2011 certificherà il superamento dei 15mila abitanti, già avvenuto, di Darfo, Gussago, Lonato e Rovato e non è da escludere che possa farcela pure Concesio, giunto a fine ottobre a 14.737 residenti. E si prenotano anche Leno e Ospitaletto, abbondantemente oltre i 14mila abitanti.
Elezioni a parte, i numeri dell'Istat evidenziano gli exploit nella Bassa di Comuni come Montichiari che è passato dai 19.102 abitanti del 2001 ai 22.696 di fine maggio. In termini assoluti qualcosa come 3.594 residenti in più; e non ha scherzato nemmeno Ghedi, balzato da 15.655 a 18.282 abitanti, + 2627. Un dato ancor più sorprendente se si considera che i due territori sono confinanti; nonostante i grandi spazi, Montichiari ha una superficie di 81 kmq e Ghedi di 60, è motivo di riflessione scoprire che nella zona in pochi anni la popolazione è cresciuta di oltre 6mila unità, ben più che un piccolo paese. E ancora, insieme Ghedi e Montichiari, superano i 40mila abitanti, non molti meno di una cittadina come Mantova, però capoluogo di Provincia. Il che potrebbe indurre a qualche riflessione su eventuali sinergie in termini di servizi ai cittadini.
Non meno significativo l'incremento in Franciacorta di Rovato, il secondo in valori assoluti dopo Montichiari, passato da 14.413 a 17.736 abitanti. E alla porte della città cresce pure Gussago con 16.498 residenti rispetto ai 14.259 del 2001. Il lago di Garda piace sempre, non è una novità quindi la performance di Desenzano fotografato dall'Istat a quota 26.858 residenti, il secondo comune bresciano dopo il capoluogo. In nemmeno otto anni ha registrato un incremento di 3.191 unità, da 23.667 a 26.858 unità. Ma è Lonato a sorprendere: da 12.237 a 15.433 abitanti, il balzo è notevole. Con ogni probabilità hanno contribuito gli spostamenti dai vicini centri rivieraschi dove nel corso degli anni il prezzo della casa ha raggiunto cifre proibitive. Ora, non è che a Lonato regalino le abitazioni, ma gli aggiornamenti dei listini hanno corso di meno rispetto ad altri paesi; per non dire del ricco tessuto produttivo che da sempre attira manodopera e quindi popolazione.
A ovest, Palazzolo ambisce ad entrare presto nel ristretto club degli over 20mila: aveva a maggio 19.313 residenti, quasi duemila in più rispetto al 2001, 17.339. È con ogni probabilità uno dei Comuni con più chance di sviluppo nell'area dell'Oglio e il raggiungimento dei ventimila abitanti appare ravvicinato. Così come Chiari, insidiato nella classifica da Ghedi, salito a 18.561 abitanti rispetto ai 17.399 del 2001. In Valle Camonica ha superato i 15mila Darfo: 15.482 contro i 13.607 del 2001, sempre più indiscussa capitale valligiana. A tutto questo fervore fa da contraltare Lumezzane, in Val Trompia Lumezzane la città del lavoro per antonomasia nel Bresciano e non solo. La capitale della Valgobbia contiene la crescita a un centinaio di abitanti. Nel 2002 era la «reginetta» della Provincia con i suoi 23.786 abitanti davanti a Desenzano. Ora è scesa di un gradino, terza, con 23.944 residenti, appena 158 in più. Anche qui tuttavia bisogna rammentare l'ostacolo naturale allo sviluppo di Lumezzane costituito dalle caratteristiche montuose del territorio, tanto che, per fare un esempio, numerose aziende hanno trasferito l'attività in pianura per poter effettuare degli ampliamenti altrimenti impraticabili in Valle Gobbia.
William Geroldi
LA POPOLAZIONE. L'Istat ha diffuso l'ultimo aggiornamento sui residenti: sono quasi un milione e 300mila
Nel «club» entrano Darfo, Gussago, Lonato, Rovato. L'exploit di Montichiari oltre i 22mila e Ghedi salito a più di 18mila: divisi da pochi chilometri, insieme fanno 40mila persone
Crescono le piccole capitali:
in dieci oltre i 15mila abitanti
Al ritmo di crescita di un migliaio di residenti al mese, la Provincia di Brescia galoppa rapidamente verso il milione e 300 mila abitanti che la collocano nella ristretta graduatoria delle province più popolate d'Italia, subito dietro alla pattuglia dei grandi capoluoghi di Regione: Roma, Milano, Torino, Napoli, Bari, Palermo. Ma il dato più sorprendente dell'ultimo aggiornamento pubblicato dall'Istat (1.235.609 residenti al 31 maggio) racconta dell'impetuoso sviluppo delle «capitali» della provincia, vere e proprie cittadine, tanto che in pochi anni, dal 2001 al maggio scorso appunto, i Comuni con più di 15mila abitanti sono passati da sei a dieci e altri sono a ridosso di questa soglia.
Un traguardo di prestigio, con valenza anche di carattere politico visto che oltre i 15mila si passa all'impegnativo sistema elettorale a doppio turno. Ghedi è l'ultima new entry di questa lista, decretata dal censimento 2001, andando così ad aggiungersi agli storici Desenzano, Lumezzane, Montichiari, Chiari e Palazzolo. Ebbene alle prossime elezioni amministrative, il numero raddoppierà visto che il censimento del 2011 certificherà il superamento dei 15mila abitanti, già avvenuto, di Darfo, Gussago, Lonato e Rovato e non è da escludere che possa farcela pure Concesio, giunto a fine ottobre a 14.737 residenti. E si prenotano anche Leno e Ospitaletto, abbondantemente oltre i 14mila abitanti.
Elezioni a parte, i numeri dell'Istat evidenziano gli exploit nella Bassa di Comuni come Montichiari che è passato dai 19.102 abitanti del 2001 ai 22.696 di fine maggio. In termini assoluti qualcosa come 3.594 residenti in più; e non ha scherzato nemmeno Ghedi, balzato da 15.655 a 18.282 abitanti, + 2627. Un dato ancor più sorprendente se si considera che i due territori sono confinanti; nonostante i grandi spazi, Montichiari ha una superficie di 81 kmq e Ghedi di 60, è motivo di riflessione scoprire che nella zona in pochi anni la popolazione è cresciuta di oltre 6mila unità, ben più che un piccolo paese. E ancora, insieme Ghedi e Montichiari, superano i 40mila abitanti, non molti meno di una cittadina come Mantova, però capoluogo di Provincia. Il che potrebbe indurre a qualche riflessione su eventuali sinergie in termini di servizi ai cittadini.
Non meno significativo l'incremento in Franciacorta di Rovato, il secondo in valori assoluti dopo Montichiari, passato da 14.413 a 17.736 abitanti. E alla porte della città cresce pure Gussago con 16.498 residenti rispetto ai 14.259 del 2001. Il lago di Garda piace sempre, non è una novità quindi la performance di Desenzano fotografato dall'Istat a quota 26.858 residenti, il secondo comune bresciano dopo il capoluogo. In nemmeno otto anni ha registrato un incremento di 3.191 unità, da 23.667 a 26.858 unità. Ma è Lonato a sorprendere: da 12.237 a 15.433 abitanti, il balzo è notevole. Con ogni probabilità hanno contribuito gli spostamenti dai vicini centri rivieraschi dove nel corso degli anni il prezzo della casa ha raggiunto cifre proibitive. Ora, non è che a Lonato regalino le abitazioni, ma gli aggiornamenti dei listini hanno corso di meno rispetto ad altri paesi; per non dire del ricco tessuto produttivo che da sempre attira manodopera e quindi popolazione.
A ovest, Palazzolo ambisce ad entrare presto nel ristretto club degli over 20mila: aveva a maggio 19.313 residenti, quasi duemila in più rispetto al 2001, 17.339. È con ogni probabilità uno dei Comuni con più chance di sviluppo nell'area dell'Oglio e il raggiungimento dei ventimila abitanti appare ravvicinato. Così come Chiari, insidiato nella classifica da Ghedi, salito a 18.561 abitanti rispetto ai 17.399 del 2001. In Valle Camonica ha superato i 15mila Darfo: 15.482 contro i 13.607 del 2001, sempre più indiscussa capitale valligiana. A tutto questo fervore fa da contraltare Lumezzane, in Val Trompia Lumezzane la città del lavoro per antonomasia nel Bresciano e non solo. La capitale della Valgobbia contiene la crescita a un centinaio di abitanti. Nel 2002 era la «reginetta» della Provincia con i suoi 23.786 abitanti davanti a Desenzano. Ora è scesa di un gradino, terza, con 23.944 residenti, appena 158 in più. Anche qui tuttavia bisogna rammentare l'ostacolo naturale allo sviluppo di Lumezzane costituito dalle caratteristiche montuose del territorio, tanto che, per fare un esempio, numerose aziende hanno trasferito l'attività in pianura per poter effettuare degli ampliamenti altrimenti impraticabili in Valle Gobbia.
William Geroldi
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Re: News da Brescia città e provincia
Ivrea ha 24.000 abitanti... negli anni '70 si erano sfiorati i 30.000, con l'Olivetti all'apice
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