News da Brescia città e provincia
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Re: News da Brescia città e provincia
L'assessore nella bufera
per il «bianco» Natale
COCCAGLIO. Mentre l'amministratore leghista respinge le accuse di razzismo. «White Christmas», la campagna di controllo sulla posizione degli immigrati ha scatenato una raffica di pesanti critiche
Claudio Abiendi
Coccaglio. La giunta di centrodestra decide di dare concreta attuazione a una delle norme della discussa recente legge sulla sicurezza e succede il finimondo. L'operazione di controllo della posizione degli immigrati avviata dall'amministrazione comunale di Coccaglio e ribattezzata con un nome «White Christmas», Bianco Natale, dagli echi inquietanti , ha portato la cittadina alla ribalta nazionale, fino a sollecitare un intervento in Parlamento.
In paese e su alcuni blog c'è chi accusa apertamente l'amministrazione di Franco Claretti (che ieri si è affrettato a precisare «White Christmas è una denominazione assolutamente casuale, a cui la polizia locale è pervenuta in modo informale e scherzoso per coincidenze cronologiche») di xenofobia per aver inviato gli agenti di Polizia locale a verificare casa per casa se i 400 stranieri con permesso di soggiorno scaduto da oltre 6 mesi effettivamente risiedano ancora a Coccaglio. E, se del caso, a notificargli la richiesta di avviare l'iter di regolarizzazione della propria posizione entro 30 giorni. O, diversamente, una volta fatte tutte le verifiche del caso a cancellarli dalle liste dell'anagrafe comunale.
«Tanta attenzione e clamore sono assurdi - ribatte stizzito alle accuse l'assessore leghista alla Sicurezza, Claudio Abiendi - perché, al di là del nome forse non felicissimo dato all'operazione avviata lo scorso 25 ottobre e denominata così perché si concluderà prima di Natale, qui non c'è nessun razzismo o caccia al clandestino, contrariamente alle assurde dicerie di qualcuno che sta artatamente mettendo in giro. È solo un'operazione di anagrafe, non di certo un'operazione di Polizia : stiamo semplicemente applicando un decreto del 1989 del Presidente della Repubblica in materia di regolamento d'anagrafe e la recente legge sulla sicurezza che ha fissato in 6 mesi il periodo di tolleranza dalla scadenza del permesso».
«Stiamo solo controllando chi davvero risiede a Coccaglio, per evitare - insiste Abiendi - che persone che nella realtà vivono a Canicattì ma che risultano ancora residenti a Coccaglio possano accedere a contributi comunali o altri vantaggi riservati ai residenti. Sapere quanti stranieri sono realmente i residenti stranieri in paese, è fondamentale anche per pianificare le politiche di integrazione, ad esempio di corsi di italiano e di educazione civica. Tanto baccano per nulla. Nel corso dell'operazione White Christmas - fa sapere l'asssessore - i nostri agenti non effettuano alcun controllo reddituale sul nucleo familiare straniero, né, tantomeno sulla sussistenza dei requisiti igienico-sanitari degli alloggi».
Sulla vicenda prende posizione anche il parroco don Giovanni Gritti che ricorda come alcune persone avessero già chiesto conto all'assessore di questa operazione, ricevendone in risposta che si «trattava di un censimento per verificare l'effettiva situazione sul territorio di Coccaglio. Il "bianco" Natale non fa riferimento al colore della pelle di chi lo celebra, ma è la citazione del titolo di una nota canzone per indicare il termine conclusivo delle verifiche. Coccaglio non è razzista. Non mancano alcuni modi di dire sulla bocca della gente che potrebbero fare pensare a tale sentimento, ma in realtà sono espressioni di qualche forma di disagio, giustificato o non. Rimane comunque l'impegno ad educarci a vincere la tentazione dell'intolleranza».
per il «bianco» Natale
COCCAGLIO. Mentre l'amministratore leghista respinge le accuse di razzismo. «White Christmas», la campagna di controllo sulla posizione degli immigrati ha scatenato una raffica di pesanti critiche
Claudio Abiendi
Coccaglio. La giunta di centrodestra decide di dare concreta attuazione a una delle norme della discussa recente legge sulla sicurezza e succede il finimondo. L'operazione di controllo della posizione degli immigrati avviata dall'amministrazione comunale di Coccaglio e ribattezzata con un nome «White Christmas», Bianco Natale, dagli echi inquietanti , ha portato la cittadina alla ribalta nazionale, fino a sollecitare un intervento in Parlamento.
In paese e su alcuni blog c'è chi accusa apertamente l'amministrazione di Franco Claretti (che ieri si è affrettato a precisare «White Christmas è una denominazione assolutamente casuale, a cui la polizia locale è pervenuta in modo informale e scherzoso per coincidenze cronologiche») di xenofobia per aver inviato gli agenti di Polizia locale a verificare casa per casa se i 400 stranieri con permesso di soggiorno scaduto da oltre 6 mesi effettivamente risiedano ancora a Coccaglio. E, se del caso, a notificargli la richiesta di avviare l'iter di regolarizzazione della propria posizione entro 30 giorni. O, diversamente, una volta fatte tutte le verifiche del caso a cancellarli dalle liste dell'anagrafe comunale.
«Tanta attenzione e clamore sono assurdi - ribatte stizzito alle accuse l'assessore leghista alla Sicurezza, Claudio Abiendi - perché, al di là del nome forse non felicissimo dato all'operazione avviata lo scorso 25 ottobre e denominata così perché si concluderà prima di Natale, qui non c'è nessun razzismo o caccia al clandestino, contrariamente alle assurde dicerie di qualcuno che sta artatamente mettendo in giro. È solo un'operazione di anagrafe, non di certo un'operazione di Polizia : stiamo semplicemente applicando un decreto del 1989 del Presidente della Repubblica in materia di regolamento d'anagrafe e la recente legge sulla sicurezza che ha fissato in 6 mesi il periodo di tolleranza dalla scadenza del permesso».
«Stiamo solo controllando chi davvero risiede a Coccaglio, per evitare - insiste Abiendi - che persone che nella realtà vivono a Canicattì ma che risultano ancora residenti a Coccaglio possano accedere a contributi comunali o altri vantaggi riservati ai residenti. Sapere quanti stranieri sono realmente i residenti stranieri in paese, è fondamentale anche per pianificare le politiche di integrazione, ad esempio di corsi di italiano e di educazione civica. Tanto baccano per nulla. Nel corso dell'operazione White Christmas - fa sapere l'asssessore - i nostri agenti non effettuano alcun controllo reddituale sul nucleo familiare straniero, né, tantomeno sulla sussistenza dei requisiti igienico-sanitari degli alloggi».
Sulla vicenda prende posizione anche il parroco don Giovanni Gritti che ricorda come alcune persone avessero già chiesto conto all'assessore di questa operazione, ricevendone in risposta che si «trattava di un censimento per verificare l'effettiva situazione sul territorio di Coccaglio. Il "bianco" Natale non fa riferimento al colore della pelle di chi lo celebra, ma è la citazione del titolo di una nota canzone per indicare il termine conclusivo delle verifiche. Coccaglio non è razzista. Non mancano alcuni modi di dire sulla bocca della gente che potrebbero fare pensare a tale sentimento, ma in realtà sono espressioni di qualche forma di disagio, giustificato o non. Rimane comunque l'impegno ad educarci a vincere la tentazione dell'intolleranza».
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Re: News da Brescia città e provincia
EDIZIONE SPECIALE: DRAMMA A ROVATO
Ultima modifica di Luca95 il Lun Nov 23, 2009 1:56 pm - modificato 1 volta.
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Re: News da Brescia città e provincia
Coppia aggredita a Rovato. In manette il presunto aggressore
Il luogo dell'aggressione
Potrebbe avere già un nome l'autore della grave aggressione ad una giovane coppia nella notte a Rovato. I carabinieri hanno condotto in caserma, prima a Rovato e poi a Chiari un cittadino marocchino che, secondo i primi riscontri potrebbe essere l'autore delle violenze contro i due giovani. Una coppia - 28 anni la ragazza, 19 il ragazzo - è stata aggredita mentre si trovava in auto da uno sconosciuto armato di mazza da baseball. Il ragazzo ha reagito, ha strappato la mazza al malvivente, ma è stato accoltellato all'addome. La donna ha cercato di fuggire, ma è stata inseguita e investita e poi caricata in auto. La 28enne è rimasta in balia del malvivente per tutta la notte, finchè non è stata abbandonata a pochi metri dal luogo dell'aggressione. Il giovane è ricoverato all'ospedale di Chiari, la sua prognosi è di 50 giorni. La 28enne è all'ospedale Civile: è sotto shock e non ricorda quasi nulla di quello che è successo. Attimi di tensione ieri si sono registrati a Rovato quando il presunto autore della violenza è uscito scortato dalla caserma per essere trasferito alla sede della Compagnia dei carabinieri di Chiari: alcuni giovani hanno tentato di aggredirlo trattenuti dai militari.
Il luogo dell'aggressione
Potrebbe avere già un nome l'autore della grave aggressione ad una giovane coppia nella notte a Rovato. I carabinieri hanno condotto in caserma, prima a Rovato e poi a Chiari un cittadino marocchino che, secondo i primi riscontri potrebbe essere l'autore delle violenze contro i due giovani. Una coppia - 28 anni la ragazza, 19 il ragazzo - è stata aggredita mentre si trovava in auto da uno sconosciuto armato di mazza da baseball. Il ragazzo ha reagito, ha strappato la mazza al malvivente, ma è stato accoltellato all'addome. La donna ha cercato di fuggire, ma è stata inseguita e investita e poi caricata in auto. La 28enne è rimasta in balia del malvivente per tutta la notte, finchè non è stata abbandonata a pochi metri dal luogo dell'aggressione. Il giovane è ricoverato all'ospedale di Chiari, la sua prognosi è di 50 giorni. La 28enne è all'ospedale Civile: è sotto shock e non ricorda quasi nulla di quello che è successo. Attimi di tensione ieri si sono registrati a Rovato quando il presunto autore della violenza è uscito scortato dalla caserma per essere trasferito alla sede della Compagnia dei carabinieri di Chiari: alcuni giovani hanno tentato di aggredirlo trattenuti dai militari.
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Re: News da Brescia città e provincia
Rovato, coppietta aggredita:
arrestato un marocchino
Ore 19:20
sabato, 21 novembre 2009
Si è conclusa con l'arresto di una marocchino di 24 anni la caccia all'uomo ingaggiata dai carabinieri della compagnia di Chiari, sulle tracce dell'immigrato che nella notte avrebbe aggredito una coppia di giovani, lui 19 anni e lei 28, appartati in auto a Rovato.
I militari hanno identificato presunto responsabile della violenza, si tratta di un marocchino in regola con il permesso di soggiorno, con alle spalle alcuni precedenti. I militari lo hanno arrestato nel primo pomeriggio a Erbusco, dove si era rifugiato da alcuni connazionali. Le vittime dell'aggressione - lui è stato accoltellato, lei invece investita con l'auto, sequestrata e violentata per ore, lo avrebbero riconosciuto
arrestato un marocchino
Ore 19:20
sabato, 21 novembre 2009
Si è conclusa con l'arresto di una marocchino di 24 anni la caccia all'uomo ingaggiata dai carabinieri della compagnia di Chiari, sulle tracce dell'immigrato che nella notte avrebbe aggredito una coppia di giovani, lui 19 anni e lei 28, appartati in auto a Rovato.
I militari hanno identificato presunto responsabile della violenza, si tratta di un marocchino in regola con il permesso di soggiorno, con alle spalle alcuni precedenti. I militari lo hanno arrestato nel primo pomeriggio a Erbusco, dove si era rifugiato da alcuni connazionali. Le vittime dell'aggressione - lui è stato accoltellato, lei invece investita con l'auto, sequestrata e violentata per ore, lo avrebbero riconosciuto
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Re: News da Brescia città e provincia
TGCOM
Marocchino aggredisce coppia: preso
Brescia: lui accoltellato, lei stuprata
Brutale aggressione a Rovato (Brescia) ai danni di una coppia di giovani del posto, lui 19 anni, lei 28, che si erano appartati in auto nel parcheggio della piscina comunale. Un marocchino armato di mazza da baseball li ha assaliti con l'intento di rapinarli. Il 19enne ha reagito e per tutta risposta si è preso una coltellata al ventre. La ragazza è stata rapita per qualche ora dal marocchino che l'ha violentata. L'uomo è stato catturato.
I carabinieri della compagnia di Chiari, in provincia di Brescia, avevano infatti subito ingaggiato una caccia all'uomo per rintraccere l'aggressore della coppietta. I militari hanno già identificato il marocchino: si tratta di un uomo intorno ai 30 anni, in regola con il permesso di soggiorno, che alle spalle ha precedenti per droga e reati predatori.
I militari lo hanno arrestato nel primo pomeriggio a Erbusco, paese vicino, dove si era rifugiato da alcuni connazionali. Sono state le stesse vittime dell'aggressione a riconoscerlo.
I due erano stati avvicinati dall'uomo intorno a mezzanotte. A chiamare il 118 era stata la donna, che era stata lasciata libera dal marocchino soltanto alle 7 del mattino, non lontano dal luogo dove era avvenuta l'aggressione.
A soccorrerla sono stati alcuni passanti. Ora si trova ricoverata al Civile in stato di shock. Il fidanzato, invece, è all'ospedale di Chiari e ha una prognosi di 50 giorni
Marocchino aggredisce coppia: preso
Brescia: lui accoltellato, lei stuprata
Brutale aggressione a Rovato (Brescia) ai danni di una coppia di giovani del posto, lui 19 anni, lei 28, che si erano appartati in auto nel parcheggio della piscina comunale. Un marocchino armato di mazza da baseball li ha assaliti con l'intento di rapinarli. Il 19enne ha reagito e per tutta risposta si è preso una coltellata al ventre. La ragazza è stata rapita per qualche ora dal marocchino che l'ha violentata. L'uomo è stato catturato.
I carabinieri della compagnia di Chiari, in provincia di Brescia, avevano infatti subito ingaggiato una caccia all'uomo per rintraccere l'aggressore della coppietta. I militari hanno già identificato il marocchino: si tratta di un uomo intorno ai 30 anni, in regola con il permesso di soggiorno, che alle spalle ha precedenti per droga e reati predatori.
I militari lo hanno arrestato nel primo pomeriggio a Erbusco, paese vicino, dove si era rifugiato da alcuni connazionali. Sono state le stesse vittime dell'aggressione a riconoscerlo.
I due erano stati avvicinati dall'uomo intorno a mezzanotte. A chiamare il 118 era stata la donna, che era stata lasciata libera dal marocchino soltanto alle 7 del mattino, non lontano dal luogo dove era avvenuta l'aggressione.
A soccorrerla sono stati alcuni passanti. Ora si trova ricoverata al Civile in stato di shock. Il fidanzato, invece, è all'ospedale di Chiari e ha una prognosi di 50 giorni
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Re: News da Brescia città e provincia
L'INTERVISTA DEL PADRE DELLA RAGAZZA VIOLENTATA A ROVATO:
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=studioaperto&data=2009/11/21&id=47620&from=aggregatore_programmi_studioaperto_2008
http://www.video.mediaset.it/mplayer.html?sito=studioaperto&data=2009/11/21&id=47620&from=aggregatore_programmi_studioaperto_2008
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Re: News da Brescia città e provincia
Sequestrata e abusata nella notte degli orrori
ROVATO. Una coppia, lei 28 anni, lui 19, è stata sorpresa alle 1,45 di ieri da un uomo che con una mazza da baseball ha infranto il vetro della vettura su cui si trovavano
Lei investita e stuprata, lui accoltellato Nel pomeriggio l'aggressore finisce in manette: è un marocchino. Rischia il linciaggio davanti alla caserma
Il presunto autore dell'aggressione lascia la caserma
È durato meno di mezza giornata il tentativo di sottrarsi alla cattura di Ben Karim Cherkaoui, 24 enne marocchino residente a Cortefranca, che venerdì notte, forse imbottito di cocaina, ha violato l'intimità di una coppia di Rovato accoltellando l'uomo, sequestrando e violentando per ore la donna. I Carabinieri della compagnia di Chiari lo hanno arrestato nei pressi del supermercato «La Girandola», tradito da un ciondolo che aveva strappato alla sua vittima. L'incredibile notte degli orrori è iniziata verso l'1,45, quando lo straniero si è accostato alla Fiat Punto della donna, una 28enne impiegata di Rovato, che si era appartata con il compagno, un 19enne di Chiari nell'area dietro al campo di rugby del paese Franciacortino.
Con una mazza da baseball lo straniero ha sfondato il finestrino del conducente sorprendendo la coppia, che non si era resa conto della sua presenza. Il ragazzo ha reagito, l'aggressore marocchino sfruttando la sorpresa lo ha trascinato all'esterno e colpito con numerose coltellate (tanto da richiedere oltre 100 punti di sutura e 50 giorni di prognosi). La compagna, pur terrorizzata, è riuscita con il telefonino a chiamare il 112, prima di tentare la fuga scendendo dalla vettura. Come una furia, lo straniero dopo essersi liberato dal ragazzo si è messo al volante della vettura della donna e l'ha investita facendola crollare a terra. Mentre dalla centrale dei Carabinieri le pattuglie in servizio venivano indirizzate sul luogo, l'aggressore è sceso dalla vettura e ha caricato la giovane donna allontanandosi rapidamente. Il ragazzo, insanguinato e choccato, è stato soccorso dai Carabinieri e ha fornito una prima ricostruzione dei fatti. Una pattuglia ha raggiunto la famiglia della donna, spiegando al padre quanto stava accadendo, mentre le ricerche della ragazza, coordinate dalla compagnia di Chiari, diventavano capillari.
Pur ferita, violentata (almeno cinque volte, secondo una prima ricostruzione) e in pessime condizioni, la giovane non si è persa d'animo riuscendo a convincere l'aggressore a lasciarla andare. Dopo alcune ore di sequestro (secondo una prima ricostruzione nella zona di Erbusco) l'uomo l'ha abbandonata a bordo dell'auto nel parcheggio di via dei Platani, tra i capannoni e l'impianto sportivo. Allo stremo delle forze, con fratture plurime al bacino e alle costole, la donna ha cercato di richiamare l'attenzione battendo sui vetri, fino a quando un uomo che stava facendo jogging non l'ha scorta e ha dato l'allarme.
In pochi minuti sono arrivati il padre, i carabinieri e l'ambulanza, che verso le 7,30 è partita a sirene spiegate verso l'ospedale di Brescia. Nel frattempo scattava la caccia all'uomo partendo dalla descrizione che la coppia aveva dato dell'aggressore e da quel ciondolo strappato alla vittima. Alle 14,30 il fermo di alcuni magrebini, portati in caserma a Rovato, e l'individuazione dell'aggressore, mentre fuori dalla stazione iniziavano a radurarsi molti amici della coppia. Giovani che all'uscita dell'uomo, ormai in manette, hanno tentato il linciaggio, trattenuti dai militari accorsi in forze per evitare il peggio.
Giancarlo Chiari
ROVATO. Una coppia, lei 28 anni, lui 19, è stata sorpresa alle 1,45 di ieri da un uomo che con una mazza da baseball ha infranto il vetro della vettura su cui si trovavano
Lei investita e stuprata, lui accoltellato Nel pomeriggio l'aggressore finisce in manette: è un marocchino. Rischia il linciaggio davanti alla caserma
Il presunto autore dell'aggressione lascia la caserma
È durato meno di mezza giornata il tentativo di sottrarsi alla cattura di Ben Karim Cherkaoui, 24 enne marocchino residente a Cortefranca, che venerdì notte, forse imbottito di cocaina, ha violato l'intimità di una coppia di Rovato accoltellando l'uomo, sequestrando e violentando per ore la donna. I Carabinieri della compagnia di Chiari lo hanno arrestato nei pressi del supermercato «La Girandola», tradito da un ciondolo che aveva strappato alla sua vittima. L'incredibile notte degli orrori è iniziata verso l'1,45, quando lo straniero si è accostato alla Fiat Punto della donna, una 28enne impiegata di Rovato, che si era appartata con il compagno, un 19enne di Chiari nell'area dietro al campo di rugby del paese Franciacortino.
Con una mazza da baseball lo straniero ha sfondato il finestrino del conducente sorprendendo la coppia, che non si era resa conto della sua presenza. Il ragazzo ha reagito, l'aggressore marocchino sfruttando la sorpresa lo ha trascinato all'esterno e colpito con numerose coltellate (tanto da richiedere oltre 100 punti di sutura e 50 giorni di prognosi). La compagna, pur terrorizzata, è riuscita con il telefonino a chiamare il 112, prima di tentare la fuga scendendo dalla vettura. Come una furia, lo straniero dopo essersi liberato dal ragazzo si è messo al volante della vettura della donna e l'ha investita facendola crollare a terra. Mentre dalla centrale dei Carabinieri le pattuglie in servizio venivano indirizzate sul luogo, l'aggressore è sceso dalla vettura e ha caricato la giovane donna allontanandosi rapidamente. Il ragazzo, insanguinato e choccato, è stato soccorso dai Carabinieri e ha fornito una prima ricostruzione dei fatti. Una pattuglia ha raggiunto la famiglia della donna, spiegando al padre quanto stava accadendo, mentre le ricerche della ragazza, coordinate dalla compagnia di Chiari, diventavano capillari.
Pur ferita, violentata (almeno cinque volte, secondo una prima ricostruzione) e in pessime condizioni, la giovane non si è persa d'animo riuscendo a convincere l'aggressore a lasciarla andare. Dopo alcune ore di sequestro (secondo una prima ricostruzione nella zona di Erbusco) l'uomo l'ha abbandonata a bordo dell'auto nel parcheggio di via dei Platani, tra i capannoni e l'impianto sportivo. Allo stremo delle forze, con fratture plurime al bacino e alle costole, la donna ha cercato di richiamare l'attenzione battendo sui vetri, fino a quando un uomo che stava facendo jogging non l'ha scorta e ha dato l'allarme.
In pochi minuti sono arrivati il padre, i carabinieri e l'ambulanza, che verso le 7,30 è partita a sirene spiegate verso l'ospedale di Brescia. Nel frattempo scattava la caccia all'uomo partendo dalla descrizione che la coppia aveva dato dell'aggressore e da quel ciondolo strappato alla vittima. Alle 14,30 il fermo di alcuni magrebini, portati in caserma a Rovato, e l'individuazione dell'aggressore, mentre fuori dalla stazione iniziavano a radurarsi molti amici della coppia. Giovani che all'uscita dell'uomo, ormai in manette, hanno tentato il linciaggio, trattenuti dai militari accorsi in forze per evitare il peggio.
Giancarlo Chiari
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Re: News da Brescia città e provincia
Rabbia e dubbi in Franciacorta dopo l'aggressione alla coppietta
Ore 09:23
lunedì, 23 novembre 2009
All'indomani di quanto accaduto a Rovato dai municipi escono frasi dure, richieste di giustizia. Non sempre, non da tutti, ma la sensazione è che all'impotenza di qualcuno faccia da contraltare la voglia di "dire basta" di molti. Rovato, Erbusco, Roccafranca e Chiari: la Franciacorta che va a braccetto con la Bassa. La brutale aggressione di venerdì ha messo in allarme i sindaci della zona, che non nascondono preoccupazione per la sicurezza dei cittadini, e dà nuova linfa al dibattito sui temi dell'immigrazione e integrazione.
Intanto la comunità di Rovato si stringe intorno alle due giovani vittime di una notte da incubo, aggredite da un nordafricano che prima ha accoltellato il giovane 19enne provocandogli diverse ferite all'addome. Quando la ragazza, di 28 anni, ha cercato di fuggire correndo, l'agressore si è seduto al volante dell'auto e l'ha investita più volte, provocandole alcune fratture: al bacino, alle costole, ad una spalla e pure ad una gamba.
Quindi l'ha caricata sull'auto e l'ha portata tra i vigneti della Franciacorta dove l'ha violentata. Fino a mattina, quando ha riportato la giovane donna a Rovato e l'ha lasciata, dolorante, in una via nella zona industriale del paese. Qui, due persone che facevano jogging hanno raccolto il suo grido d'aiuto e chiamato immediatamente i soccorsi.
Le indagini e le ricerche dell'aggressore da parte dei carabinieri della Compagnia di Chiari si sono concluse nel pomeriggio, con l'arresto di un marocchino di 24 anni, accusato della feroce aggressione.
Ore 09:23
lunedì, 23 novembre 2009
All'indomani di quanto accaduto a Rovato dai municipi escono frasi dure, richieste di giustizia. Non sempre, non da tutti, ma la sensazione è che all'impotenza di qualcuno faccia da contraltare la voglia di "dire basta" di molti. Rovato, Erbusco, Roccafranca e Chiari: la Franciacorta che va a braccetto con la Bassa. La brutale aggressione di venerdì ha messo in allarme i sindaci della zona, che non nascondono preoccupazione per la sicurezza dei cittadini, e dà nuova linfa al dibattito sui temi dell'immigrazione e integrazione.
Intanto la comunità di Rovato si stringe intorno alle due giovani vittime di una notte da incubo, aggredite da un nordafricano che prima ha accoltellato il giovane 19enne provocandogli diverse ferite all'addome. Quando la ragazza, di 28 anni, ha cercato di fuggire correndo, l'agressore si è seduto al volante dell'auto e l'ha investita più volte, provocandole alcune fratture: al bacino, alle costole, ad una spalla e pure ad una gamba.
Quindi l'ha caricata sull'auto e l'ha portata tra i vigneti della Franciacorta dove l'ha violentata. Fino a mattina, quando ha riportato la giovane donna a Rovato e l'ha lasciata, dolorante, in una via nella zona industriale del paese. Qui, due persone che facevano jogging hanno raccolto il suo grido d'aiuto e chiamato immediatamente i soccorsi.
Le indagini e le ricerche dell'aggressore da parte dei carabinieri della Compagnia di Chiari si sono concluse nel pomeriggio, con l'arresto di un marocchino di 24 anni, accusato della feroce aggressione.
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Re: News da Brescia città e provincia
http://www.giornaledibrescia.it/Contenuti/484484.html?idnews=12650
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Re: News da Brescia città e provincia
La violenza di venerdì notte:
Rovato si interroga e si divide
UN PAESE SGOMENTO. A unire le diverse anime politiche e sociali c'è soltanto la solidarietà con le due giovani vittime
Il parroco invoca la conoscenza e invita al rispetto reciproco Dalla destra si punta l'indice sul mancato controllo del territorio
Le persone infuriate in attesa dello stupratore dopo l’arresto
Rovato. Tutta Rovato ieri esprimeva, con diversi accenti e sensibilità, solidarietà alla ragazza di 28 anni e al fidanzato 19enne che venerdì notte hanno subito l'aggressione di un 24 enne marocchino in regola e residente a Corte Franca. E la brutale vicenda, conclusasi col rapido arresto dell'immigrato, era ovviamente al centro dei commenti di tutti: dal sagrato della chiesa al gazebo leghista per la raccolta di firme a sostegno del crocifisso nelle scuole.
Durante la messa della Festa del ringraziamento, poco prima della benedizione dei mezzi agricoli, in una parrocchiale di Santa Maria nella quale non c'era un solo posto a sedere disponibile il prevosto don Gianmario Chiari ha chiesto sostegno cristiano alla giovane coppia, e non solo: «È un fatto talmente crudele e assurdo da interrogare la coscienza di tutti. Evitando innanzitutto di fare di ogni erba un fascio, dobbiamo interrogarci su come viviamo - ha invitato il religioso -. Dobbiamo superare l'isolamento che ci porta a chiuderci nelle nostre case e ritornare nelle strade e nelle piazze per partecipare alla vita della comunità incontrandoci e parlando. Dobbiamo cercare di capire chi viene a lavorare da noi - ha concluso -, promuovere la reciproca conoscenza e il rispetto di tutti, e dobbiamo sempre ricordare che il cristiano si riconosce dal rispetto del comandamento che Gesù ci ha dato, amare il prossimo come se stessi. Questo è il suo comandamento e in base a questo saremo giudicati».
Sul sagrato della chiesa i commenti della gente comune oscillavano tra l'orrore e la preoccupazione; per la perdita di valori e per gli effetti di una immigrazione che non riesce a integrare gli stranieri. Portando la solidarietà del sindaco (che tornerà oggi da un viaggio all'estero) e dell'amministrazione comunale, il vicesindaco Eligio Costanzi e Milena Musati, assessore all'Istruzione, hanno fatto visita ai genitori della ragazza, tuttora ricoverata nell'ospedale civile di Brescia, e al ragazzo, già tornato a casa dopo il ricovero nell'ospedale di Chiari. «Voglio andare da lei al più presto, è lei quella di noi due che sta peggio», avrebbe confidato il giovane.
E prevedibilmente, l'opposizione ha fatto un discorso di ordine pubblico. «La Cassa paritetica edile di Brescia ha riferito che duemila immigrati non sono più registrati: è l'effetto della crisi - ha detto l'ex vicesindaco Emanuele Rossi, Pdl -. Gli stranieri che restano senza lavoro aumentano, e la gente che li vede in giuro si domanda come facciano a mantenersi: in questa situazione occorre stringere i controlli».
«In questi anni l'amministrazione comunale ha allentato la pressione: il sindaco, che è responsabile dell'ordine pubblico, ha abbassato la guardia e questo episodio è la conseguenza del mancato controllo capillare del territorio», ha aggiunto l'ex sindaco Manenti.
Vittore Martinelli, leader di Rovato Futura: «Sono molto addolorato per le vittime, alle quali va la mia solidarietà, e ringrazio i carabinieri per l'ottimo lavoro che hanno svolto. Ma la sicurezza, più che da loro, dipende dall'educazione e dalla formazione: occorre che tutti rispettino le regole». Infine il gazebo del Carroccio: «La Lega chiede che l'amministrazione prenda in mano la situazione - hanno commentato Roberto Bertelli e Dario Fogazzi - dando indicazioni precise alla polizia locale. Intanto, insieme al Pdl stiamo valutando l'organizzazione di una nuova fiaccolata».
Rovato si interroga e si divide
UN PAESE SGOMENTO. A unire le diverse anime politiche e sociali c'è soltanto la solidarietà con le due giovani vittime
Il parroco invoca la conoscenza e invita al rispetto reciproco Dalla destra si punta l'indice sul mancato controllo del territorio
Le persone infuriate in attesa dello stupratore dopo l’arresto
Rovato. Tutta Rovato ieri esprimeva, con diversi accenti e sensibilità, solidarietà alla ragazza di 28 anni e al fidanzato 19enne che venerdì notte hanno subito l'aggressione di un 24 enne marocchino in regola e residente a Corte Franca. E la brutale vicenda, conclusasi col rapido arresto dell'immigrato, era ovviamente al centro dei commenti di tutti: dal sagrato della chiesa al gazebo leghista per la raccolta di firme a sostegno del crocifisso nelle scuole.
Durante la messa della Festa del ringraziamento, poco prima della benedizione dei mezzi agricoli, in una parrocchiale di Santa Maria nella quale non c'era un solo posto a sedere disponibile il prevosto don Gianmario Chiari ha chiesto sostegno cristiano alla giovane coppia, e non solo: «È un fatto talmente crudele e assurdo da interrogare la coscienza di tutti. Evitando innanzitutto di fare di ogni erba un fascio, dobbiamo interrogarci su come viviamo - ha invitato il religioso -. Dobbiamo superare l'isolamento che ci porta a chiuderci nelle nostre case e ritornare nelle strade e nelle piazze per partecipare alla vita della comunità incontrandoci e parlando. Dobbiamo cercare di capire chi viene a lavorare da noi - ha concluso -, promuovere la reciproca conoscenza e il rispetto di tutti, e dobbiamo sempre ricordare che il cristiano si riconosce dal rispetto del comandamento che Gesù ci ha dato, amare il prossimo come se stessi. Questo è il suo comandamento e in base a questo saremo giudicati».
Sul sagrato della chiesa i commenti della gente comune oscillavano tra l'orrore e la preoccupazione; per la perdita di valori e per gli effetti di una immigrazione che non riesce a integrare gli stranieri. Portando la solidarietà del sindaco (che tornerà oggi da un viaggio all'estero) e dell'amministrazione comunale, il vicesindaco Eligio Costanzi e Milena Musati, assessore all'Istruzione, hanno fatto visita ai genitori della ragazza, tuttora ricoverata nell'ospedale civile di Brescia, e al ragazzo, già tornato a casa dopo il ricovero nell'ospedale di Chiari. «Voglio andare da lei al più presto, è lei quella di noi due che sta peggio», avrebbe confidato il giovane.
E prevedibilmente, l'opposizione ha fatto un discorso di ordine pubblico. «La Cassa paritetica edile di Brescia ha riferito che duemila immigrati non sono più registrati: è l'effetto della crisi - ha detto l'ex vicesindaco Emanuele Rossi, Pdl -. Gli stranieri che restano senza lavoro aumentano, e la gente che li vede in giuro si domanda come facciano a mantenersi: in questa situazione occorre stringere i controlli».
«In questi anni l'amministrazione comunale ha allentato la pressione: il sindaco, che è responsabile dell'ordine pubblico, ha abbassato la guardia e questo episodio è la conseguenza del mancato controllo capillare del territorio», ha aggiunto l'ex sindaco Manenti.
Vittore Martinelli, leader di Rovato Futura: «Sono molto addolorato per le vittime, alle quali va la mia solidarietà, e ringrazio i carabinieri per l'ottimo lavoro che hanno svolto. Ma la sicurezza, più che da loro, dipende dall'educazione e dalla formazione: occorre che tutti rispettino le regole». Infine il gazebo del Carroccio: «La Lega chiede che l'amministrazione prenda in mano la situazione - hanno commentato Roberto Bertelli e Dario Fogazzi - dando indicazioni precise alla polizia locale. Intanto, insieme al Pdl stiamo valutando l'organizzazione di una nuova fiaccolata».
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Re: News da Brescia città e provincia
http://rovato.org/
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Re: News da Brescia città e provincia
INTERVENIRE NELL' APPOSITO THREAD...GRAZIE.
https://ragiongeografica.forumattivo.com/attualita-f3/rovato-coppia-aggredita-lui-accoltellato-lei-investita-e-sequestrata-per-tutta-la-notte-t1795-10.htm#38232
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Re: News da Brescia città e provincia
Coccaglio, lo scontro va in diretta tv
IMMIGRAZIONE. Insulti e repliche decise nel collegamento televisivo sulla controversa operazione «White Christmas»
Un momento della diretta tv
Coccaglio. La diretta pomeridiana di «Domenica 5», avvenuta ieri dal municipio di Coccaglio, è servita solo a mantenere le distanze e a innalzare il tono dello scontro verbale, e quando è iniziato il collegamento con lo studio del format Mediaset, nel quale erano schierati tra gli altri Daniela Santanché e Vittorio Sgarbi, lo scambio pesante di accuse già visto nei giorni scorsi si è moltiplicato, con slogan del tipo «Siete dei razzisti, vergogna», e repliche ufficiali: «È solo un normalissimo atto amministrativo di anagrafe, è ora di finirla con questa storia che è solo una montatura». Insulti e repliche, inutile ricordarlo «prendevano spunto» dall'operazione «White Christmas» per la verifica delle posizioni degli immigrati residenti in paese.
I toni si sono rapidamente innalzati quando dallo studio di Cologno Monzese sono iniziate a piovere accuse dirette alla giunta coccagliese di centrodestra, imputata di aver varato un'operazione di stampo razzista. «Non permetto che nessuno ci accusi di essere razzisti - si è scaldato il sindaco Franco Claretti - stiamo solo facendo un'iniziativa basata su una legge di Prodi. Abbiamo inviato raccomandate ai cittadini stranieri residenti col permesso di soggiorno scaduto da più di sei mesi, invitandoli a mettersi in regola e informandoli che, diversamente, li avremmo cancellati dall'anagrafe. Poi, visto che le raccomandate spesso tornavano indietro, abbiamo inviato direttamente gli agenti sul posto a verificare la situazione».
«Nessuno dice che i controlli che state facendo contrastino con le leggi - ha replicato il capogruppo dei Popolari e Democratici per Coccaglio Claudio Rossi -: sono inaccettabili le dichiarazioni che li hanno accompagnati; a iniziare dal nome scelto, con un assessore alla Sicurezza che dichiara che per lui il Natale non è la festa dell'accoglienza».
Si è andati avanti così per tutta la durata della diretta, aperta da un cittadino che ha gridato «Mandateli via subito, anche prima di Natale», e con un tifo da stadio a sostenere la giunta.
ANCHE QUI INTERVENIRE NELL' APPOSITO THREAD
https://ragiongeografica.forumattivo.com/politica-f8/bufera-a-coccaglio-t1789-20.htm#38233
IMMIGRAZIONE. Insulti e repliche decise nel collegamento televisivo sulla controversa operazione «White Christmas»
Un momento della diretta tv
Coccaglio. La diretta pomeridiana di «Domenica 5», avvenuta ieri dal municipio di Coccaglio, è servita solo a mantenere le distanze e a innalzare il tono dello scontro verbale, e quando è iniziato il collegamento con lo studio del format Mediaset, nel quale erano schierati tra gli altri Daniela Santanché e Vittorio Sgarbi, lo scambio pesante di accuse già visto nei giorni scorsi si è moltiplicato, con slogan del tipo «Siete dei razzisti, vergogna», e repliche ufficiali: «È solo un normalissimo atto amministrativo di anagrafe, è ora di finirla con questa storia che è solo una montatura». Insulti e repliche, inutile ricordarlo «prendevano spunto» dall'operazione «White Christmas» per la verifica delle posizioni degli immigrati residenti in paese.
I toni si sono rapidamente innalzati quando dallo studio di Cologno Monzese sono iniziate a piovere accuse dirette alla giunta coccagliese di centrodestra, imputata di aver varato un'operazione di stampo razzista. «Non permetto che nessuno ci accusi di essere razzisti - si è scaldato il sindaco Franco Claretti - stiamo solo facendo un'iniziativa basata su una legge di Prodi. Abbiamo inviato raccomandate ai cittadini stranieri residenti col permesso di soggiorno scaduto da più di sei mesi, invitandoli a mettersi in regola e informandoli che, diversamente, li avremmo cancellati dall'anagrafe. Poi, visto che le raccomandate spesso tornavano indietro, abbiamo inviato direttamente gli agenti sul posto a verificare la situazione».
«Nessuno dice che i controlli che state facendo contrastino con le leggi - ha replicato il capogruppo dei Popolari e Democratici per Coccaglio Claudio Rossi -: sono inaccettabili le dichiarazioni che li hanno accompagnati; a iniziare dal nome scelto, con un assessore alla Sicurezza che dichiara che per lui il Natale non è la festa dell'accoglienza».
Si è andati avanti così per tutta la durata della diretta, aperta da un cittadino che ha gridato «Mandateli via subito, anche prima di Natale», e con un tifo da stadio a sostenere la giunta.
ANCHE QUI INTERVENIRE NELL' APPOSITO THREAD
https://ragiongeografica.forumattivo.com/politica-f8/bufera-a-coccaglio-t1789-20.htm#38233
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Re: News da Brescia città e provincia
Fonte: La Stampa
Due persone sono rimaste ferite per un'esplosione che si e' verificata poco prima delle 14 al piano terra di una palazzina a Offlaga, nel Bresciano. All'origine dell'esplosione forse una fuga di gas. Immediato l'intervento dei vigili del fuoco.
Re: News da Brescia città e provincia
«Così sono scampato
a quell'aggressione»
LA VIOLENZA DI ROVATO. Parla il ragazzo sfuggito venerdì ad un primo assalto del marocchino. «Era lui, non dimenticherò mai i suoi occhi spiritati». Gli amici della coppia: stasera corteo ma senza partiti
Alcuni amici della coppia davanti alla caserma sabato pomeriggio
Rovato. È bastato un giorno agli amici della coppia violentata venerdì notte a Rovato per raccogliere via sms e tramite Facebook l'adesione di diverse centinaia di persone alla fiaccolata di solidarietà che partirà oggi alle 20 dal parcheggio dietro al campo di rugby. «Non vogliamo bandiere di partiti, di nessuno partito - ribadiscono gli ideatori della manifestazione al Viper, il bar di piazza Palestro frequentato dalla coppia - la fiaccolata deve essere la testimonianza della nostra solidarietà e del nostro affetto a lei e al suo ragazzo. Ci ritroveremo nei diversi bar di Rovato verso le 19,30 per riunirci tutti nel parcheggio dove qualcuno di noi parlerà prima di partire. Non vogliamo assolutamente che i partiti mettano il loro cappello alla manifestazione: a loro chiediamo di smetterla di scannarsi e di pensare a noi con leggi chiare, risorse per chi deve farle applicare e rispettare e cobn la certezza della pena».
Alla fiaccolata ci sarà anche il 27 enne, che poche ore prima, nello stesso parcheggio, aveva evitato l'aggressione di Ben Karim Cherkaoui. «Venerdì - racconta - mentre ero in macchina con la mia ragazza, poco dopo le 21,30, girandomi ho visto due occhi spiritati e un viso spuntare al finestrino. Aveva qualcosa in mano, ma non sono stato a guardare, ho messo in moto e sono partito subito, mentre lui ha cercato in qualche modo di fermarmi lasciando dei graffi sul vetro. Con il telefonino ho chiamato il 112 che mi ha invitato a raggiungere la prima stazione dei Carabinieri. Sono andato a Rovato e ho raccontato cosa mi ero successo. Sabato mattina i Carabinieri mi hanno chiamato al cellulare alle 5,30, ma non immaginavo cosa fosse successo: ho descritto quella faccia che mi ricordavo bene, tanto che non avevo chiuso occhio. Qualche ora dopo in caserma l'ho riconosciuto in una foto appena scattata: quegli occhi spiritati credo non li dimenticherò facilmente».
Intanto è emerso che il marocchino era stato fermato due volte dalla Polizia Locale di Rovato: nel febbraio 2006, per guida senza patente, e nel 2007, per 3 grammi di hashish, unica conseguenza per quell'uomo con regolare permesso di soggiorno una segnalazione al Prefetto. Sul fronte della mobilitazione, infine, da segnalare un presdio di Forza Nuova, mercoledì alle 20 in stazione, e una fiaccolata organizzata da Pdl e Lega Nord (che ieri hanno firmato una rischiesta di consiglio comunale su "Sicurezza e stranieri") venerdì alle 20 con partenza da Campomaggiore, non lontano dalla zona dell'aggressione.
a quell'aggressione»
LA VIOLENZA DI ROVATO. Parla il ragazzo sfuggito venerdì ad un primo assalto del marocchino. «Era lui, non dimenticherò mai i suoi occhi spiritati». Gli amici della coppia: stasera corteo ma senza partiti
Alcuni amici della coppia davanti alla caserma sabato pomeriggio
Rovato. È bastato un giorno agli amici della coppia violentata venerdì notte a Rovato per raccogliere via sms e tramite Facebook l'adesione di diverse centinaia di persone alla fiaccolata di solidarietà che partirà oggi alle 20 dal parcheggio dietro al campo di rugby. «Non vogliamo bandiere di partiti, di nessuno partito - ribadiscono gli ideatori della manifestazione al Viper, il bar di piazza Palestro frequentato dalla coppia - la fiaccolata deve essere la testimonianza della nostra solidarietà e del nostro affetto a lei e al suo ragazzo. Ci ritroveremo nei diversi bar di Rovato verso le 19,30 per riunirci tutti nel parcheggio dove qualcuno di noi parlerà prima di partire. Non vogliamo assolutamente che i partiti mettano il loro cappello alla manifestazione: a loro chiediamo di smetterla di scannarsi e di pensare a noi con leggi chiare, risorse per chi deve farle applicare e rispettare e cobn la certezza della pena».
Alla fiaccolata ci sarà anche il 27 enne, che poche ore prima, nello stesso parcheggio, aveva evitato l'aggressione di Ben Karim Cherkaoui. «Venerdì - racconta - mentre ero in macchina con la mia ragazza, poco dopo le 21,30, girandomi ho visto due occhi spiritati e un viso spuntare al finestrino. Aveva qualcosa in mano, ma non sono stato a guardare, ho messo in moto e sono partito subito, mentre lui ha cercato in qualche modo di fermarmi lasciando dei graffi sul vetro. Con il telefonino ho chiamato il 112 che mi ha invitato a raggiungere la prima stazione dei Carabinieri. Sono andato a Rovato e ho raccontato cosa mi ero successo. Sabato mattina i Carabinieri mi hanno chiamato al cellulare alle 5,30, ma non immaginavo cosa fosse successo: ho descritto quella faccia che mi ricordavo bene, tanto che non avevo chiuso occhio. Qualche ora dopo in caserma l'ho riconosciuto in una foto appena scattata: quegli occhi spiritati credo non li dimenticherò facilmente».
Intanto è emerso che il marocchino era stato fermato due volte dalla Polizia Locale di Rovato: nel febbraio 2006, per guida senza patente, e nel 2007, per 3 grammi di hashish, unica conseguenza per quell'uomo con regolare permesso di soggiorno una segnalazione al Prefetto. Sul fronte della mobilitazione, infine, da segnalare un presdio di Forza Nuova, mercoledì alle 20 in stazione, e una fiaccolata organizzata da Pdl e Lega Nord (che ieri hanno firmato una rischiesta di consiglio comunale su "Sicurezza e stranieri") venerdì alle 20 con partenza da Campomaggiore, non lontano dalla zona dell'aggressione.
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Re: News da Brescia città e provincia
Rovato, resta in carcere l'accusato della violenta aggressione
Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip
Ore 15:04
martedì, 24 novembre 2009
Rimarrà in carcere il 24enne marocchino accusato della violenta aggressione avvenuta nella notte tra venerdì e sabato scorsi a Rovato ai danni di una coppia.
Lo ha deciso il giudice davanti al quale l'immigrato si è avvalso della facoltà di non rispondere
Si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al Gip
Ore 15:04
martedì, 24 novembre 2009
Rimarrà in carcere il 24enne marocchino accusato della violenta aggressione avvenuta nella notte tra venerdì e sabato scorsi a Rovato ai danni di una coppia.
Lo ha deciso il giudice davanti al quale l'immigrato si è avvalso della facoltà di non rispondere
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Re: News da Brescia città e provincia
Rovato.org
Aggressione di Rovato: sono tre le iniziative di piazza. Martedì corteo dalle Piscine, mercoledi presidio FN e venerdì fiaccolata RDL. Richiesta apposita discussione in prossimo consiglio comunale.
Posted in Cronaca, Varie | Lunedì, Novembre 23rd, 2009 | Trackback
Non c’è solo il corteo di martedì 24 novembre fra le iniziative di piazza nate sull’onda del terribile episodio della notte fra venerdì e sabato a Rovato.
Mercoledi 25, alle 20, Forza Nuova organizzerà un presidio presso piazza Cavour di Rovato. Venerdì 27, invece, alle 20, fiaccolata di “Rovato delle Libertà” (Popolo della Libertà e Lega Nord) con partenza da via dei Platani / via Campomaggiore, nel luogo in cui è stata ritrovata la ragazza all’alba di sabato. Arrivo previsto in piazza Cavour.
MERCOLEDI’ PRESIDIO FORZA NUOVA - Mercoledi quindi in piazza ci sarà la federazione bresciana di Forza Nuova, partito di destra radicale che ribadirà “la propria opposizione all’immigrazione ed alla tanto incensata società multietnica, negative a priori in ambito identitario ed economico, ed ancora più odiose in casi di crimini efferati come in questa situazione.
Intendiamo inoltre sottolineare il nostro sconcerto di fronte all’atteggiamento dei partiti di governo, capaci solo in chiacchiere di opporsi al fenomeno migratorio, per poi smentirsi vergognosamente nei fatti…”
L’intero comunicato, redatto dall’ufficio stampa di FN Brescia, lo trovate qui:
fn-bs-mercoledi-25-nov.doc
PDL E LEGA NORD: FIACCOLATA VENERDI’ - Intanto i consiglieri comunali di Rovato delle Libertà (Conter, Capoferri, Danesi, Fogliata e Lazzaroni) hanno diffuso un comunicato ufficiale che di seguito riportiamo:
rdl-rovato-comunicato.doc
Sempre Rovato delle Libertà (che unisce PdL, Lega Nord e “Rinascita Sociale” dell’ex sindaco di Rovato Roberto Manenti) ha richiesto ufficialmente l’inserimento, nel prossimo consiglio comunale di lunedi 30 novembre, di un apposito punto per discutere di (testuale) “Sicurezza ed extracomunitari nel nostro paese”.
“I consiglieri di RdL - si legge infine in una nota diffusa in serata - organizzano venerdì 27 novembre alle 20 una fiaccolata con
partenza da Via Campomaggiore per portare solidarietà alle famiglie colpite da questo fatto criminoso e rivendicare il diritto alla sicurezza”.
Aggressione di Rovato: sono tre le iniziative di piazza. Martedì corteo dalle Piscine, mercoledi presidio FN e venerdì fiaccolata RDL. Richiesta apposita discussione in prossimo consiglio comunale.
Posted in Cronaca, Varie | Lunedì, Novembre 23rd, 2009 | Trackback
Non c’è solo il corteo di martedì 24 novembre fra le iniziative di piazza nate sull’onda del terribile episodio della notte fra venerdì e sabato a Rovato.
Mercoledi 25, alle 20, Forza Nuova organizzerà un presidio presso piazza Cavour di Rovato. Venerdì 27, invece, alle 20, fiaccolata di “Rovato delle Libertà” (Popolo della Libertà e Lega Nord) con partenza da via dei Platani / via Campomaggiore, nel luogo in cui è stata ritrovata la ragazza all’alba di sabato. Arrivo previsto in piazza Cavour.
MERCOLEDI’ PRESIDIO FORZA NUOVA - Mercoledi quindi in piazza ci sarà la federazione bresciana di Forza Nuova, partito di destra radicale che ribadirà “la propria opposizione all’immigrazione ed alla tanto incensata società multietnica, negative a priori in ambito identitario ed economico, ed ancora più odiose in casi di crimini efferati come in questa situazione.
Intendiamo inoltre sottolineare il nostro sconcerto di fronte all’atteggiamento dei partiti di governo, capaci solo in chiacchiere di opporsi al fenomeno migratorio, per poi smentirsi vergognosamente nei fatti…”
L’intero comunicato, redatto dall’ufficio stampa di FN Brescia, lo trovate qui:
fn-bs-mercoledi-25-nov.doc
PDL E LEGA NORD: FIACCOLATA VENERDI’ - Intanto i consiglieri comunali di Rovato delle Libertà (Conter, Capoferri, Danesi, Fogliata e Lazzaroni) hanno diffuso un comunicato ufficiale che di seguito riportiamo:
rdl-rovato-comunicato.doc
Sempre Rovato delle Libertà (che unisce PdL, Lega Nord e “Rinascita Sociale” dell’ex sindaco di Rovato Roberto Manenti) ha richiesto ufficialmente l’inserimento, nel prossimo consiglio comunale di lunedi 30 novembre, di un apposito punto per discutere di (testuale) “Sicurezza ed extracomunitari nel nostro paese”.
“I consiglieri di RdL - si legge infine in una nota diffusa in serata - organizzano venerdì 27 novembre alle 20 una fiaccolata con
partenza da Via Campomaggiore per portare solidarietà alle famiglie colpite da questo fatto criminoso e rivendicare il diritto alla sicurezza”.
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Re: News da Brescia città e provincia
Aggressione di Rovato: “solidarietà e giustizia alle vittime” dalle associazioni marocchine di Brescia e provincia
Posted in Cronaca | Martedì, Novembre 24th, 2009 | Trackback
Nel clima non facile di questi giorni a Rovato arriva dalla comunità marocchina di Brescia e provincia un invito a non fare di ogni erba un fascio e a stemperare le tensioni che si respirano in Franciacorta.
Il Forum marocchino per l’integrazione, l’ Associazione migranti di Franciacorta, Associazione Dialogo e convivenza, Associazione Il Futuro e Associazione Aurora (che raccolgono diverse centinaia di migranti, marocchini e non solo) hanno spedito ai mezzi di informazioni una lettera per esprimere ” la piena e ferma condanna del grave episodio di violenza di Rovato.
La nostra solidarietà va prima alle vittime con l’augurio di una buona guarigione e un ritorno alla normalità, e poi ai loro parenti. Non possiamo non essere comprensivi del loro stato d’animo per la brutta tragedia vissuta dai loro figli. Siamo talmente amareggiati e addolorati per questo fatto grave commesso da un nostro “connazionale” che confermiamo, per l’ennesima volta, la nostra convinta e decisa presa delle distanze da qualunque concittadino nostro che si dovesse, anche in futuro, rendere responsabile di qualunque attività illecita”.
Respinta, nel contempo, “ogni forma di strumentalizzazione che porti ad attribuire ad una intera comunità la responsabilità di un episodio criminoso compiuto da una singola persona. Il processo d’integrazione continua sicuramente con la stragrande maggioranza delle persone di buona volontà da una parte e dall’altra”.
Infine, un atto concreto: la richiesta di “una visita alle vittime ed alle loro famiglie per darci l’occasione di portare la nostra solidarietà per il terribile gesto subito“
Posted in Cronaca | Martedì, Novembre 24th, 2009 | Trackback
Nel clima non facile di questi giorni a Rovato arriva dalla comunità marocchina di Brescia e provincia un invito a non fare di ogni erba un fascio e a stemperare le tensioni che si respirano in Franciacorta.
Il Forum marocchino per l’integrazione, l’ Associazione migranti di Franciacorta, Associazione Dialogo e convivenza, Associazione Il Futuro e Associazione Aurora (che raccolgono diverse centinaia di migranti, marocchini e non solo) hanno spedito ai mezzi di informazioni una lettera per esprimere ” la piena e ferma condanna del grave episodio di violenza di Rovato.
La nostra solidarietà va prima alle vittime con l’augurio di una buona guarigione e un ritorno alla normalità, e poi ai loro parenti. Non possiamo non essere comprensivi del loro stato d’animo per la brutta tragedia vissuta dai loro figli. Siamo talmente amareggiati e addolorati per questo fatto grave commesso da un nostro “connazionale” che confermiamo, per l’ennesima volta, la nostra convinta e decisa presa delle distanze da qualunque concittadino nostro che si dovesse, anche in futuro, rendere responsabile di qualunque attività illecita”.
Respinta, nel contempo, “ogni forma di strumentalizzazione che porti ad attribuire ad una intera comunità la responsabilità di un episodio criminoso compiuto da una singola persona. Il processo d’integrazione continua sicuramente con la stragrande maggioranza delle persone di buona volontà da una parte e dall’altra”.
Infine, un atto concreto: la richiesta di “una visita alle vittime ed alle loro famiglie per darci l’occasione di portare la nostra solidarietà per il terribile gesto subito“
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Re: News da Brescia città e provincia
Aggressione di Rovato: corteo dalle Piscine, “nessuna strumentalizzazione e nessun bandiera di partito. Giustizia, non vendetta”.
Posted in Cronaca | Martedì, Novembre 24th, 2009 | Trackback
Diversi lettori ci hanno chiesto tramite sms, facebook o mail di chiarire la vicenda del corteo che stasera, alle ore 20, si muoverà dal piazzale delle piscine di Rovato per solidarietà con la coppia aggredita fra venerdi e sabato notte.
Non è facile dare informazioni dirette, dato che il corteo non ha organizzatori definiti, e quindi invitiamo tutti a prendere le nostre parole con beneficio d’inventario.
IL CORTEO - La manifestazione è nata da un gruppo di amici delle persone coinvolte, in maggioranza giovani, che hanno come punto di ritrovo il bar “Viper Cafè” di piazza Palestro.
Attraverso gli inviti su Facebook, gli sms e il passaparola, è nata l’intenzione di organizzare “qualcosa” per raccogliere anche a livello pubblico lo sgomento e il dolore che in molti, a Rovato, sentono per quanto accaduto a due ragazzi (e due famiglie) come tante.
Da qui l’idea del corteo, che si aprirà alle 20 nel piazzale delle Piscine di Rovato con un breve discorso degli amici della coppia.
“GIUSTIZIA, NON VENDETTA” - Ai tanti che ci hanno chiesto, spaventati da possibili tensioni o strumentalizzazioni politiche, ripetiamo di non poter dare informazioni ufficiali. Il messaggio che però arriva dai giovani vicini alla coppia è chiaro: niente strumentalizzazioni, niente bandiere di partito, niente provocazioni: “Non vogliamo assolutamente - si legge attraverso il tam tam dei social network - che i partiti si approfittino dei fatti o della manifestazione: pensino piuttosto a leggi chiare, fondi per chi dovrà poi applicare e pene certe per chi delinque”.
IL PRECEDENTE - Al corteo ha annunciato la sua presenza anche il 27 enne rovatese che nella tarda serata di venerdì ha evitato per un soffio una serata simile a quella, terribile, poi toccata alla coppia.
Il ragazzo, prima delle 22, era nel parcheggio delle Piscine di Rovato. Verso la sua auto è arrivato il 24enne che poi ha brutalmente aggredito e sequestrato il 19enne e la 28enne ancora in ospedale.
Il 27enne, per sua fortuna, ha messo immediatamente in moto l’auto allontanandosi dal luogo in cui, poche ore dopo, è avvenuta la spaventosa aggressione.
Da chiarire quanto accaduto in seguito: la chiamata al 112, la denuncia di quanto accaduto in Caserma e alle 5 del mattino la chiamata dell’Arma e il riconoscimento della foto segnaletica dell’aggressore dell’altra coppia.
A quel punto, però, il peggio si era già consumato.
Posted in Cronaca | Martedì, Novembre 24th, 2009 | Trackback
Diversi lettori ci hanno chiesto tramite sms, facebook o mail di chiarire la vicenda del corteo che stasera, alle ore 20, si muoverà dal piazzale delle piscine di Rovato per solidarietà con la coppia aggredita fra venerdi e sabato notte.
Non è facile dare informazioni dirette, dato che il corteo non ha organizzatori definiti, e quindi invitiamo tutti a prendere le nostre parole con beneficio d’inventario.
IL CORTEO - La manifestazione è nata da un gruppo di amici delle persone coinvolte, in maggioranza giovani, che hanno come punto di ritrovo il bar “Viper Cafè” di piazza Palestro.
Attraverso gli inviti su Facebook, gli sms e il passaparola, è nata l’intenzione di organizzare “qualcosa” per raccogliere anche a livello pubblico lo sgomento e il dolore che in molti, a Rovato, sentono per quanto accaduto a due ragazzi (e due famiglie) come tante.
Da qui l’idea del corteo, che si aprirà alle 20 nel piazzale delle Piscine di Rovato con un breve discorso degli amici della coppia.
“GIUSTIZIA, NON VENDETTA” - Ai tanti che ci hanno chiesto, spaventati da possibili tensioni o strumentalizzazioni politiche, ripetiamo di non poter dare informazioni ufficiali. Il messaggio che però arriva dai giovani vicini alla coppia è chiaro: niente strumentalizzazioni, niente bandiere di partito, niente provocazioni: “Non vogliamo assolutamente - si legge attraverso il tam tam dei social network - che i partiti si approfittino dei fatti o della manifestazione: pensino piuttosto a leggi chiare, fondi per chi dovrà poi applicare e pene certe per chi delinque”.
IL PRECEDENTE - Al corteo ha annunciato la sua presenza anche il 27 enne rovatese che nella tarda serata di venerdì ha evitato per un soffio una serata simile a quella, terribile, poi toccata alla coppia.
Il ragazzo, prima delle 22, era nel parcheggio delle Piscine di Rovato. Verso la sua auto è arrivato il 24enne che poi ha brutalmente aggredito e sequestrato il 19enne e la 28enne ancora in ospedale.
Il 27enne, per sua fortuna, ha messo immediatamente in moto l’auto allontanandosi dal luogo in cui, poche ore dopo, è avvenuta la spaventosa aggressione.
Da chiarire quanto accaduto in seguito: la chiamata al 112, la denuncia di quanto accaduto in Caserma e alle 5 del mattino la chiamata dell’Arma e il riconoscimento della foto segnaletica dell’aggressore dell’altra coppia.
A quel punto, però, il peggio si era già consumato.
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Re: News da Brescia città e provincia
EDIZIONE STRAORDINARIA
ROVATO, 25/11/09
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Re: News da Brescia città e provincia
Corteo Rovato: 2mila persone in corteo. Tanta partecipazione, ma anche assurda violenza razzista: due migranti maghrebini e una barista italiana aggrediti
Posted in Cronaca | Mercoledì, Novembre 25th, 2009 | Trackback
FLASH: Duemila in corteo a Rovato in solidarietà con le persone colpite dai fatti di venerdi notte.
Tantissimi i rovatesi, in silenzio, diversi con fiaccole in mano.
Ad aprire il corteo, partito dal piazzale delle piscine teatro dell’aggressione, lo striscione “Ora basta”.
Nessun discorso ufficiale, ma silenzi e applausi.
In corteo tanti politici locali, di maggioranza e opposizione, e diversi amministratori comunali, fra cui il sindaco Andrea Cottinelli.
VIOLENZA - Questo il corteo, in poche righe.
Una trentina di persone, incappucciate e con sciarpe, hanno però deciso di rovinare la sfilata composta di tutta la comunità rovatese: la prima aggressione, con tanto di bomba carta, al bar Mandarino di corso Bonomelli.
Picchiati, a colpi di asta, la barista italiana che ha cercato di chiudere la porta del bar,e un’operatore di una tv locale.
Cori razzisti, e copione ancor più grave, nel vicolo di fronte al Comune, via Rose: qui due cittadini di origine maghrebina, appena rientrati dal lavoro, sono stati aggrediti mentre il corteo entrava in piazza Cavour.
Per loro auto in frantumi, tante botte, tanto spavento e le cure del pronto soccorso di Chiari
Poi, per fortuna, i ragazzi che hanno organizzato il corteo sono riusciti a riprendere le redini della serata, riportando le persone al parcheggio delle piscine: compito non facile, vista la tensione e la confusione, e per il quale va reso loro merito.
ORDINE PUBBLICO - Spiace dirlo, ma a tacere si farebbe torto a quanto visto per le strade di Rovato: completamente sorprese le forze dell’ordine, presenti in poche unità per un corteo di duemila persone e con una tensione così palpabile nell’aria.
Qualcosa, nella gestione dell’ordine pubblico, non ha proprio funzionato, a partire dall’assenza di personale preposto ad affrontare momenti di confronto/scontro, come purtroppo accaduto.
L’impressione avuta è quella di una generale sottovalutazione della serata: peccato, soprattutto per le 2mila persone di Rovato e dei paesi vicini che, sinceramente e in silenzio, hanno voluto portare solidarietà alle vittime dei terribili fatti del fine settimana
L’assurda coda di serata, ripresa da numerosi giornalisti di testate locali e nazionali, farà infatti inevitabilmente passare Rovato e i suoi abitanti dalla parte del torto,aggiungendo dolore al dolore, senza allievare di una virgola quello delle famiglie coinvolte
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FLASH: Duemila in corteo a Rovato in solidarietà con le persone colpite dai fatti di venerdi notte.
Tantissimi i rovatesi, in silenzio, diversi con fiaccole in mano.
Ad aprire il corteo, partito dal piazzale delle piscine teatro dell’aggressione, lo striscione “Ora basta”.
Nessun discorso ufficiale, ma silenzi e applausi.
In corteo tanti politici locali, di maggioranza e opposizione, e diversi amministratori comunali, fra cui il sindaco Andrea Cottinelli.
VIOLENZA - Questo il corteo, in poche righe.
Una trentina di persone, incappucciate e con sciarpe, hanno però deciso di rovinare la sfilata composta di tutta la comunità rovatese: la prima aggressione, con tanto di bomba carta, al bar Mandarino di corso Bonomelli.
Picchiati, a colpi di asta, la barista italiana che ha cercato di chiudere la porta del bar,e un’operatore di una tv locale.
Cori razzisti, e copione ancor più grave, nel vicolo di fronte al Comune, via Rose: qui due cittadini di origine maghrebina, appena rientrati dal lavoro, sono stati aggrediti mentre il corteo entrava in piazza Cavour.
Per loro auto in frantumi, tante botte, tanto spavento e le cure del pronto soccorso di Chiari
Poi, per fortuna, i ragazzi che hanno organizzato il corteo sono riusciti a riprendere le redini della serata, riportando le persone al parcheggio delle piscine: compito non facile, vista la tensione e la confusione, e per il quale va reso loro merito.
ORDINE PUBBLICO - Spiace dirlo, ma a tacere si farebbe torto a quanto visto per le strade di Rovato: completamente sorprese le forze dell’ordine, presenti in poche unità per un corteo di duemila persone e con una tensione così palpabile nell’aria.
Qualcosa, nella gestione dell’ordine pubblico, non ha proprio funzionato, a partire dall’assenza di personale preposto ad affrontare momenti di confronto/scontro, come purtroppo accaduto.
L’impressione avuta è quella di una generale sottovalutazione della serata: peccato, soprattutto per le 2mila persone di Rovato e dei paesi vicini che, sinceramente e in silenzio, hanno voluto portare solidarietà alle vittime dei terribili fatti del fine settimana
L’assurda coda di serata, ripresa da numerosi giornalisti di testate locali e nazionali, farà infatti inevitabilmente passare Rovato e i suoi abitanti dalla parte del torto,aggiungendo dolore al dolore, senza allievare di una virgola quello delle famiglie coinvolte
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Re: News da Brescia città e provincia
A Rovato in 2000 per dire: basta
IL CORTEO. Anche il sindaco, assessori e consiglieri comunali all'iniziativa di solidarietà con la coppia di fidanzati
Tantissimi i giovani in corteo La manifestazione guastata da atti di violenza anti-immigrati di una quarantina di persone
Sono stati circa 2.000 i partecipanti alla fiaccolata organizzata ieri sera a Rovato FOTOLIVE
La più riuscita manifestazione degli ultimi anni della Franciacorta, nata a Rovato per protestare contro la violenza ai danni di una 28enne e del fidanzato 19enne si è conclusa con un'escalation di violenze, responsabilità di una quarantina di persone che hanno approfittato del corteo per atti violenti contro il bar «Mandarino», in corso Bonomelli, e poi in via Carampane, a due passi dal municipio. Feriti due operai kosovari, contusi una barista e un operatore tv.
La manifestazione, che gli organizzatori avevano voluto senza bandiere, era iniziata nel grande parcheggio delle piscine, dove erano arrivate oltre duemila persone, non solo da Rovato ma anche dai Comuni vicini. I manifestanti, molte le donne, si sono riuniti con grande compostezza nel parcheggio, rievocando la violenza subita dai due ragazzi: tra loro il sindaco Andrea Cottinelli con gli assessori e i consiglieri comunali. «Ci siamo barricati in casa - hanno detto alcune manifestanti - e abbiamo sbagliato, perché abbiamo lasciato la strada ai poco di buono. In questo modo si sono chiusi i bar, non ci sono cinema e teatri e la gente ha paura a uscire quando diventa buio. Il centro di Rovato è tutto loro». Altre hanno fatto notare che la violenza prende sempre di mira la donne, mentre molti ragazzi hanno espresso il «desiderio di vendicarsi».
IL CORTEO - SCORTATO da polizia municipale e carabinieri - si è formato verso le 20.30. Uno degli organizzatori, salito sul cavalcavia con il megafono, invitando i presenti a muoversi ha spiegato: «Non vogliamo bandiere, non vogliamo che si gridino slogan, seguiamo in silenzio la vettura dei vigili sul percorso che abbiamo concordato fino a piazza Cavour: grazie a tutti per essere intervenuti». In silenzio, dietro allo striscione con la scritta «Ora basta», si è formato un serpentone di circa duemila persone, lungo quanto via Franciacorta, che è sfilato in ordine raggiungendo corso Bonomelli, dove si è verificato il primo episodio di violenza: dal fondo del corteo un gruppo di manifestanti con il bavero rialzato a coprirsi il volto, ha lanciato due petardi contro il bar «Mandarino», il cui botto si è sentito fino alla testa al corteo, poi ha tentato di entrare nel locale. La barista Roberta Bellini, colpita da una bastonata, con l'aiuto degli avventori è riuscita a chiudere la porta, mentre l'operatore di una tv locale, Mattia Prandelli, che stava riprendendo la scena, è stato spinto contro un furgone, restando contuso.
«Sono stata un anno e mezzo senza lavoro - ha affermato Roberta Bellini -. Un cinese me lo ha dato, mentre gli italiani che manifestavano contro la violenza mi hanno dato una bastonata sul braccio». Il corteo ha proseguito la marcia attraversando il paese, ma quando è arrivato in piazza Palestro, lo stesso gruppo di manifestanti si è staccato e in via Carampane prima ha danneggiato una Ford Fiesta, poi ha aggredito due operai kosovari che stavano rientrando, picchiandoli prima di darsi alla fuga. In serata, con una nota, il movimento di estrema destra Forza Nuova ha preso «le distanze dalle tensioni avvenute durante il corteo a Rovato».
IL CORTEO. Anche il sindaco, assessori e consiglieri comunali all'iniziativa di solidarietà con la coppia di fidanzati
Tantissimi i giovani in corteo La manifestazione guastata da atti di violenza anti-immigrati di una quarantina di persone
Sono stati circa 2.000 i partecipanti alla fiaccolata organizzata ieri sera a Rovato FOTOLIVE
La più riuscita manifestazione degli ultimi anni della Franciacorta, nata a Rovato per protestare contro la violenza ai danni di una 28enne e del fidanzato 19enne si è conclusa con un'escalation di violenze, responsabilità di una quarantina di persone che hanno approfittato del corteo per atti violenti contro il bar «Mandarino», in corso Bonomelli, e poi in via Carampane, a due passi dal municipio. Feriti due operai kosovari, contusi una barista e un operatore tv.
La manifestazione, che gli organizzatori avevano voluto senza bandiere, era iniziata nel grande parcheggio delle piscine, dove erano arrivate oltre duemila persone, non solo da Rovato ma anche dai Comuni vicini. I manifestanti, molte le donne, si sono riuniti con grande compostezza nel parcheggio, rievocando la violenza subita dai due ragazzi: tra loro il sindaco Andrea Cottinelli con gli assessori e i consiglieri comunali. «Ci siamo barricati in casa - hanno detto alcune manifestanti - e abbiamo sbagliato, perché abbiamo lasciato la strada ai poco di buono. In questo modo si sono chiusi i bar, non ci sono cinema e teatri e la gente ha paura a uscire quando diventa buio. Il centro di Rovato è tutto loro». Altre hanno fatto notare che la violenza prende sempre di mira la donne, mentre molti ragazzi hanno espresso il «desiderio di vendicarsi».
IL CORTEO - SCORTATO da polizia municipale e carabinieri - si è formato verso le 20.30. Uno degli organizzatori, salito sul cavalcavia con il megafono, invitando i presenti a muoversi ha spiegato: «Non vogliamo bandiere, non vogliamo che si gridino slogan, seguiamo in silenzio la vettura dei vigili sul percorso che abbiamo concordato fino a piazza Cavour: grazie a tutti per essere intervenuti». In silenzio, dietro allo striscione con la scritta «Ora basta», si è formato un serpentone di circa duemila persone, lungo quanto via Franciacorta, che è sfilato in ordine raggiungendo corso Bonomelli, dove si è verificato il primo episodio di violenza: dal fondo del corteo un gruppo di manifestanti con il bavero rialzato a coprirsi il volto, ha lanciato due petardi contro il bar «Mandarino», il cui botto si è sentito fino alla testa al corteo, poi ha tentato di entrare nel locale. La barista Roberta Bellini, colpita da una bastonata, con l'aiuto degli avventori è riuscita a chiudere la porta, mentre l'operatore di una tv locale, Mattia Prandelli, che stava riprendendo la scena, è stato spinto contro un furgone, restando contuso.
«Sono stata un anno e mezzo senza lavoro - ha affermato Roberta Bellini -. Un cinese me lo ha dato, mentre gli italiani che manifestavano contro la violenza mi hanno dato una bastonata sul braccio». Il corteo ha proseguito la marcia attraversando il paese, ma quando è arrivato in piazza Palestro, lo stesso gruppo di manifestanti si è staccato e in via Carampane prima ha danneggiato una Ford Fiesta, poi ha aggredito due operai kosovari che stavano rientrando, picchiandoli prima di darsi alla fuga. In serata, con una nota, il movimento di estrema destra Forza Nuova ha preso «le distanze dalle tensioni avvenute durante il corteo a Rovato».
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Re: News da Brescia città e provincia
Il prefetto: «I reati sono in calo Rovato? Un episodio isolato»
IL COMITATO PER L'ORDINE E LA SICUREZZA. Anche l'escalation di criminalità degli ultimi giorni al centro della seduta
«Lavoreremo per rendere le forze dell'ordine più visibili ai cittadini Con più uomini faremmo meglio ma i risultati sono già meravigliosi»
Il prefetto Narcisa Livia Brassesco Pace. A destra, il comitato riunito
L'aggressione ad una giovane coppia di Rovato è stata un episodio isolato, che non deve far perdere la tranquillità ai cittadini. A Brescia non c'è allarme sicurezza. Lo dimostrano i dati dell'ultimo trimestre: «I reati alla persona registrano un nuovo calo, in linea con quanto evidenziato dopo le ferie estive e l'attività di contrasto dà segnali positivi». Lo ha rivelato ieri mattina il prefetto Narcisa Livia Brassesco Pace al termine della tradizionale riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, a cui hanno partecipato i massimi rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell'ordine. Una seduta che si è tenuta alla vigilia della visita del ministro dell'Interno Roberto Maroni, il cui arrivo è previsto venerdì pomeriggio (probabilmente intorno alle 15, ma il programma è in via di definizione).
IL PREFETTO ha tenuto a precisare tuttavia che il ministro non sarà a Brescia sull'onda dei recenti episodi che hanno coinvolto la provincia e la città, a partire dall'arresto dei due presunti banchieri pachistani dei terroristi che hanno messo a segno l'attentato di Mumbai. «Questa visita è un segnale positivo di attenzione ma non è da collegare a qualche episodio - ha detto Brassesco -. È stata una bella sorpresa. Cercheremo di predisporre un resoconto completo di come sta tutto il settore degli affari interni: sicurezza ma anche attività delle aziende, turismo. Sarà poi il ministro a dirci su cosa intende focalizzare l'attenzione». Certo, il tavolo non mancherà di fare presente i problemi di organico «Le divise rassicurano, sono un deterrente naturale - ha proseguito -. Se avessimo più uomini potremmo fare servizi ancora più idonei. Ma non stento a riconoscere che, con le forze che abbiamo, stiamo ottenendo risultati meravigliosi».
LA SEDUTA si è doverosamente aperta con l'esame dei temi più attuali. Per primo, è stato sentito il sindaco di Coccaglio Franco Claretti nel mirino per l'operazione «White Christmas» e la verifica della posizione degli immigrati in paese. «Il tavolo ha preso atto delle modalità di controllo anagrafico degli stranieri - ha riferito all'uscita -. Coccaglio non ha problemi di criminalità ma quel che è accaduto a Rovato poteva succedere anche da noi. Con la mancanza di lavoro che sta caratterizzando le industrie, gli stranieri si stanno rivelando i soggetti più deboli. Nel nostro Comune non abbiamo mai fatto ronde, facciamo del nostro meglio utilizzando le risorse disponibili. Siamo partiti però con il vigile di quartiere». Quattro uomini suddivisi per zona operativi dalle 8.30 alle 19.30.
Poi è toccato al primo cittadino di Barbariga, Marco Marchi, alle prese con i problemi che derivano dal centro culturale voluto dalla comunità sikh e realizzato a Frontignano, in zona agricola.
Per ultimo è stato trattato il caso più delicato, quello appunto dell'aggressione di venerdì a Rovato, presente il sindaco Andrea Cottinelli (riferiamo le sue dichiarazioni nella pagina a fianco). Ed è proprio sulla violenza nel comune franciacortino che si è soffermata a lungo Brassesco a fine seduta.
«È un episodio che ha suscitato molto l'emotività - ha detto -. Io stessa come madre mi sono sentita coinvolta. Ma vorrei dare un messaggio di rassicurazione: per quanto efferato e cruento è stato solo un episodio. Non abbasseremo la guardia, anzi, la presenza delle forze dell'ordine sarà ancora più visibile». Parte della riunione è stata dedicata anche ad esaminare alcuni problemi della città. A margine il prefetto ha rivolto un elogio al questore, Vincenzo Montemagno, per l'ottimo lavoro svolto dai suoi uomini nello scovare i presunti finanziatori dei terroristi di Mumbai. Il tavolo si è chiuso con un'analisi delle misure di sicurezza necessarie in vista della visita dei capi di stato stranieri per l'inaugurazione della mostra sugli Inca.
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ULTIMI 2 ARTICOLI, FONTE: BRESCIAOGGI
IL COMITATO PER L'ORDINE E LA SICUREZZA. Anche l'escalation di criminalità degli ultimi giorni al centro della seduta
«Lavoreremo per rendere le forze dell'ordine più visibili ai cittadini Con più uomini faremmo meglio ma i risultati sono già meravigliosi»
Il prefetto Narcisa Livia Brassesco Pace. A destra, il comitato riunito
L'aggressione ad una giovane coppia di Rovato è stata un episodio isolato, che non deve far perdere la tranquillità ai cittadini. A Brescia non c'è allarme sicurezza. Lo dimostrano i dati dell'ultimo trimestre: «I reati alla persona registrano un nuovo calo, in linea con quanto evidenziato dopo le ferie estive e l'attività di contrasto dà segnali positivi». Lo ha rivelato ieri mattina il prefetto Narcisa Livia Brassesco Pace al termine della tradizionale riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, a cui hanno partecipato i massimi rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell'ordine. Una seduta che si è tenuta alla vigilia della visita del ministro dell'Interno Roberto Maroni, il cui arrivo è previsto venerdì pomeriggio (probabilmente intorno alle 15, ma il programma è in via di definizione).
IL PREFETTO ha tenuto a precisare tuttavia che il ministro non sarà a Brescia sull'onda dei recenti episodi che hanno coinvolto la provincia e la città, a partire dall'arresto dei due presunti banchieri pachistani dei terroristi che hanno messo a segno l'attentato di Mumbai. «Questa visita è un segnale positivo di attenzione ma non è da collegare a qualche episodio - ha detto Brassesco -. È stata una bella sorpresa. Cercheremo di predisporre un resoconto completo di come sta tutto il settore degli affari interni: sicurezza ma anche attività delle aziende, turismo. Sarà poi il ministro a dirci su cosa intende focalizzare l'attenzione». Certo, il tavolo non mancherà di fare presente i problemi di organico «Le divise rassicurano, sono un deterrente naturale - ha proseguito -. Se avessimo più uomini potremmo fare servizi ancora più idonei. Ma non stento a riconoscere che, con le forze che abbiamo, stiamo ottenendo risultati meravigliosi».
LA SEDUTA si è doverosamente aperta con l'esame dei temi più attuali. Per primo, è stato sentito il sindaco di Coccaglio Franco Claretti nel mirino per l'operazione «White Christmas» e la verifica della posizione degli immigrati in paese. «Il tavolo ha preso atto delle modalità di controllo anagrafico degli stranieri - ha riferito all'uscita -. Coccaglio non ha problemi di criminalità ma quel che è accaduto a Rovato poteva succedere anche da noi. Con la mancanza di lavoro che sta caratterizzando le industrie, gli stranieri si stanno rivelando i soggetti più deboli. Nel nostro Comune non abbiamo mai fatto ronde, facciamo del nostro meglio utilizzando le risorse disponibili. Siamo partiti però con il vigile di quartiere». Quattro uomini suddivisi per zona operativi dalle 8.30 alle 19.30.
Poi è toccato al primo cittadino di Barbariga, Marco Marchi, alle prese con i problemi che derivano dal centro culturale voluto dalla comunità sikh e realizzato a Frontignano, in zona agricola.
Per ultimo è stato trattato il caso più delicato, quello appunto dell'aggressione di venerdì a Rovato, presente il sindaco Andrea Cottinelli (riferiamo le sue dichiarazioni nella pagina a fianco). Ed è proprio sulla violenza nel comune franciacortino che si è soffermata a lungo Brassesco a fine seduta.
«È un episodio che ha suscitato molto l'emotività - ha detto -. Io stessa come madre mi sono sentita coinvolta. Ma vorrei dare un messaggio di rassicurazione: per quanto efferato e cruento è stato solo un episodio. Non abbasseremo la guardia, anzi, la presenza delle forze dell'ordine sarà ancora più visibile». Parte della riunione è stata dedicata anche ad esaminare alcuni problemi della città. A margine il prefetto ha rivolto un elogio al questore, Vincenzo Montemagno, per l'ottimo lavoro svolto dai suoi uomini nello scovare i presunti finanziatori dei terroristi di Mumbai. Il tavolo si è chiuso con un'analisi delle misure di sicurezza necessarie in vista della visita dei capi di stato stranieri per l'inaugurazione della mostra sugli Inca.
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Re: News da Brescia città e provincia
Il prefetto: Rovato caso isolato. Ma il corteo finisce in violenza
Ore 09:36
mercoledì, 25 novembre 2009
Il prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace invita alla calma sull'aggressione di venerdì notte a Rovato. "Si tratta di un episodio che ha sconvolto i cuori e le intelligenze, ma non potevamo prevederlo nonostante l'impegno capillare delle forze dell'ordine". Il prefetto, che ieri ha riunito il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, invita i bresciani a "non sentirsi meno sicuri, perché non lo sono".
E ieri sera nel paese franciacortino circa duemila persone hanno partecipato al corteo di solidarietà nei confronti dei due giovani aggrediti venerdì notte, organizzato dagli amici.
La stragrande maggioranza della gente ha manifestato pacificamente, ma si è registrato un episodio di intolleranza sul quale stanno indagando polizia e carabinieri. Un gruppo di persone - queste le prime notizie - ha lanciato un petardo verso due immigrati kosovari che si trovavano nei pressi di un bar. I due sono stati anche picchiati ed è stato necessario accompagnarli al pronto soccorso dove sono stati giudicati guaribili in alcuni giorni.
GIORNALEDIBRESCIA
Ore 09:36
mercoledì, 25 novembre 2009
Il prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace invita alla calma sull'aggressione di venerdì notte a Rovato. "Si tratta di un episodio che ha sconvolto i cuori e le intelligenze, ma non potevamo prevederlo nonostante l'impegno capillare delle forze dell'ordine". Il prefetto, che ieri ha riunito il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, invita i bresciani a "non sentirsi meno sicuri, perché non lo sono".
E ieri sera nel paese franciacortino circa duemila persone hanno partecipato al corteo di solidarietà nei confronti dei due giovani aggrediti venerdì notte, organizzato dagli amici.
La stragrande maggioranza della gente ha manifestato pacificamente, ma si è registrato un episodio di intolleranza sul quale stanno indagando polizia e carabinieri. Un gruppo di persone - queste le prime notizie - ha lanciato un petardo verso due immigrati kosovari che si trovavano nei pressi di un bar. I due sono stati anche picchiati ed è stato necessario accompagnarli al pronto soccorso dove sono stati giudicati guaribili in alcuni giorni.
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Breve pusa sul caso di Rovato...nuova violenza sessulale nella bassa
Violenza sessuale su una 23enne a Orzinuovi, arrestato un 35enne di Calcinato
L'uomo, un italiano, ha finto di chiedere indicazioni e ha convinto la giovane a salire in auto, poi l'ha minacciata con un coltello
I carabinieri mostrano i coltelli usati per minacciare la donna
Un italiano di 35 anni residente a Calcinato è stato arrestato dai Carabinieri di Verolanuova con l’accusa di sequestro di persona e violenza sessuale nei confronti di una donna bresciana di 23 anni. I fatti sono avvenuti a Orzinuovi, dove la ragazza è stata avvicinata mentre camminava. L’uomo si trovava in auto e con la scusa di una richiesta di informazioni l’ha convinta a salire. Per persuaderla le ha detto che, essendo in una zona di campagna, non sarebbe riuscito in ogni caso a seguire le sue indicazioni. La vittima ha però capito che l’auto si stava dirigendo in una località isolata e ha provato a scendere: l’automobilista aveva però bloccato le portiere. Sotto la minaccia di un coltello, l’ha poi costretta a subire la violenza sessuale. La ragazza, fatta scendere dall’autovettura, si è poi rivolta ai Carabinieri. Determinanti per le indagini sono state le indicazioni relative all’auto (una Ford blu), che hanno consentito l’identificazione anche grazie ai sistemi di videosorveglianza comunali.
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Come avete potuto leggere, ennesima aggressione.
Su Rovato torneremo dopo.
L'uomo, un italiano, ha finto di chiedere indicazioni e ha convinto la giovane a salire in auto, poi l'ha minacciata con un coltello
I carabinieri mostrano i coltelli usati per minacciare la donna
Un italiano di 35 anni residente a Calcinato è stato arrestato dai Carabinieri di Verolanuova con l’accusa di sequestro di persona e violenza sessuale nei confronti di una donna bresciana di 23 anni. I fatti sono avvenuti a Orzinuovi, dove la ragazza è stata avvicinata mentre camminava. L’uomo si trovava in auto e con la scusa di una richiesta di informazioni l’ha convinta a salire. Per persuaderla le ha detto che, essendo in una zona di campagna, non sarebbe riuscito in ogni caso a seguire le sue indicazioni. La vittima ha però capito che l’auto si stava dirigendo in una località isolata e ha provato a scendere: l’automobilista aveva però bloccato le portiere. Sotto la minaccia di un coltello, l’ha poi costretta a subire la violenza sessuale. La ragazza, fatta scendere dall’autovettura, si è poi rivolta ai Carabinieri. Determinanti per le indagini sono state le indicazioni relative all’auto (una Ford blu), che hanno consentito l’identificazione anche grazie ai sistemi di videosorveglianza comunali.
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Come avete potuto leggere, ennesima aggressione.
Su Rovato torneremo dopo.
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