News da Brescia città e provincia
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News da Brescia città e provincia
In questo 3d posterò le notizie principali provenienti da Brescia provincia e città. Le testate giornalistiche da cui prenderò le notizie saranno:
Il Giornale di Brescia: http://www.giornaledibrescia.it/
Bresciaoggi: http://www.bresciaoggi.it/
Il Giornale di Brescia: http://www.giornaledibrescia.it/
Bresciaoggi: http://www.bresciaoggi.it/
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Re: News da Brescia città e provincia
Tragedia all'Air Show, giovedì i funerali di Marzio Maccarana
Foto Eden Gabriele Strada
Ore 18:26
martedì, 08 settembre 2009
Saranno celebrati giovedì, alle 15,30 nella parrocchiale della piccola frazione di Ronco a Gussago, i funerali di Marzio Maccarana, vittima domenica scorsa di un terribile incidente aereo durante le esibizioni per il Brixia Air Show.
Difficile che la piccola chiesa dedicata a San Zenone riesca a contenere il dolore di un'intera comunità, sconvolta da una
tragedia a cui è difficile trovare risposta. Una tragedia che ha visto portare via all'affetto dei propri cari ragazzo di 26 anni, proprio dalla passione di bambino, un ragazzo che tutti ricordano parlare della libertà del volo con gli occhi scintillanti.
La salma di Marzio è tornata nella casa natale di via Mariola, dove mercoledì alle 20 si terrà la veglia funebre.
Foto Eden Gabriele Strada
Ore 18:26
martedì, 08 settembre 2009
Saranno celebrati giovedì, alle 15,30 nella parrocchiale della piccola frazione di Ronco a Gussago, i funerali di Marzio Maccarana, vittima domenica scorsa di un terribile incidente aereo durante le esibizioni per il Brixia Air Show.
Difficile che la piccola chiesa dedicata a San Zenone riesca a contenere il dolore di un'intera comunità, sconvolta da una
tragedia a cui è difficile trovare risposta. Una tragedia che ha visto portare via all'affetto dei propri cari ragazzo di 26 anni, proprio dalla passione di bambino, un ragazzo che tutti ricordano parlare della libertà del volo con gli occhi scintillanti.
La salma di Marzio è tornata nella casa natale di via Mariola, dove mercoledì alle 20 si terrà la veglia funebre.
Ultima modifica di Luca95 il Mer Set 09, 2009 10:13 am - modificato 1 volta.
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Re: News da Brescia città e provincia
Pendolari, via al piano investimenti
Ore 14:16
martedì, 08 settembre 2009
La "Giornata del trasporto ferroviario regionale" porta promesse di novità e investimenti per i pendolari faticosamente in viaggio sulle tratte a breve e media percorrenza. I due miliardi di euro messi in campo per l'acquisto di treni e locomotori e per l'ammodernamento delle carrozze costituiscono un inedito impegno per Trenitalia.
Saranno acquistati 840 nuovi mezzi (tra locomotori, carrozze e convogli) e saranno sottoposte a restyling più di 2.550 carrozze, secondo il programma annunciato ieri, in occasione della Giornata.
Il quadro lombardo di Rete ferroviaria italiana (società del gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce le infrastrutture) si caratterizza per un reticolo di 1.646 chilometri di linee in esercizio, di cui 751 a doppio binario e 1.368 elettrificate. Sono 295 le stazioni con servizi per i viaggiatori, investimenti significativi sono stati compiuti negli ultimi anni per l'innovazione tecnologica: il sistema di controllo della marcia dei treni funziona su 1.345 chilometri, il telecomando della circolazione su 700.
Tra le opere in cantiere e i traguardi indicati ieri da Rfi, per i viaggiatori bresciani ha una particolare importanza la linea ad Alta Velocità/Alta Capacità Milano-Verona, prevista in funzione dal 2014. Il progetto definitivo della tratta Treviglio-Brescia è stato approvato dal Cipe nel luglio scorso e l'investimento di due miliardi di euro è previsto nel Contratto di programma 2007-2011. Per i 2.800 milioni necessari alla Brescia-Verona bisognerà attendere il reperimento delle risorse.
La Giornata del trasporto ferroviario regionale purtroppo non è stata esente da disagi per i pendolari in viaggio, che nel quotidiano tam-tam delle lamentele segnalano un ritardo di 35 minuti nell'arrivo a Milano del treno regionale 2090.
Ore 14:16
martedì, 08 settembre 2009
La "Giornata del trasporto ferroviario regionale" porta promesse di novità e investimenti per i pendolari faticosamente in viaggio sulle tratte a breve e media percorrenza. I due miliardi di euro messi in campo per l'acquisto di treni e locomotori e per l'ammodernamento delle carrozze costituiscono un inedito impegno per Trenitalia.
Saranno acquistati 840 nuovi mezzi (tra locomotori, carrozze e convogli) e saranno sottoposte a restyling più di 2.550 carrozze, secondo il programma annunciato ieri, in occasione della Giornata.
Il quadro lombardo di Rete ferroviaria italiana (società del gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce le infrastrutture) si caratterizza per un reticolo di 1.646 chilometri di linee in esercizio, di cui 751 a doppio binario e 1.368 elettrificate. Sono 295 le stazioni con servizi per i viaggiatori, investimenti significativi sono stati compiuti negli ultimi anni per l'innovazione tecnologica: il sistema di controllo della marcia dei treni funziona su 1.345 chilometri, il telecomando della circolazione su 700.
Tra le opere in cantiere e i traguardi indicati ieri da Rfi, per i viaggiatori bresciani ha una particolare importanza la linea ad Alta Velocità/Alta Capacità Milano-Verona, prevista in funzione dal 2014. Il progetto definitivo della tratta Treviglio-Brescia è stato approvato dal Cipe nel luglio scorso e l'investimento di due miliardi di euro è previsto nel Contratto di programma 2007-2011. Per i 2.800 milioni necessari alla Brescia-Verona bisognerà attendere il reperimento delle risorse.
La Giornata del trasporto ferroviario regionale purtroppo non è stata esente da disagi per i pendolari in viaggio, che nel quotidiano tam-tam delle lamentele segnalano un ritardo di 35 minuti nell'arrivo a Milano del treno regionale 2090.
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Re: News da Brescia città e provincia
Cattedre vacanti, e il 14 si avvicina
IL PUNTO. Molte cattedre sono ancora libere, si attende una seconda e ultima convocazione per questa settimana. Ma non basterà per risolvere tutti i problemi
Secondo i sindacati, i tagli effettuati dal ministro Gelmini «influiranno pesantemente sulla qualità dell'offerta»
Lunedì prossimo, 14 settembre, l’anno scolastico potrebbe iniziare nel Bresciano con un buon numero di cattedre vuote
Brescia. Non è affatto scontato che lunedì 14, al suono della prima campanella, tutti gli insegnanti saranno in cattedra. Dopo il tour de force degli incarichi annuali, molte cattedre sono ancora libere e si attende una seconda e ultima convocazione per questa settimana.
«Dubito fortemente che si farà in tempo, soprattutto per i docenti di sostegno», afferma il segretario provinciale della Cisl scuola, Enrico Franceschini.
Ma se pure accadesse, «è la qualità della scuola che ci preoccupa fortemente - aggiunge -, i tagli (69 posti solo nella primaria in provincia) effettuati dal ministero di Mariastella Gelmini influiranno pesantemente sulla qualità dell'offerta formativa, e se la cosa non sarà percepita all'esterno, sarà soltanto merito della passione e dedizione del personale, non certo del Governo e dell'Amministrazione scolastica».
LE POCHE NOMINE in ruolo sono state fatte da tempo. A Brescia hanno avuto incarico definitivo 28 maestre delle materne, 33 della primaria e 29 docenti tra secondaria di primo e secondo grado. «Sono briciole», commenta il segretario provinciale del sindacato scuola Cgil Paolo Begni, mentre aggiunge che con il sostegno «si arriva a cento, ma sempre pochi sono».
Anche se si contano i cento del personale Ata pure immessi in ruolo. Pochi, soprattutto a fronte di quattromila incarichi annuali (i precari), effettuati di corsa entro il 31 agosto.
IL PRECARIATO NON riguarda solo i docenti. A fronte dei 100 assistenti e collaboratori scolastici che hanno trovato sistemazione definitiva «ce ne sono 900 disponibili - dice Begni - e 200 posti sono stati tagliati, mettendo in grave difficoltà le scuole con più plessi, che in alcuni casi dovranno fare i salti mortali per aprire gli edifici al mattino».
Come che sia, la girandola delle nomine non è ancora finita.
In questi giorni si rimetterà mano alle graduatorie permanenti e si andrà a «scorrimento» fino alle cosiddette «code», vale a dire gli insegnanti che hanno fatto domanda da altre province, finiti in coda negli elenchi per gli incarichi (con conseguenti ricorsi al Tar ancora pendenti).
Nella scuola dell'infanzia bresciana - calcola Begni -, sono stati convocati i 250 della graduatoria a esaurimento, «ma non tutti si sono presentati e sono rimasti spezzoni e qualche cattedra da coprire».
Nella primaria le convocazioni d'agosto sono state 999, e sono rimasti 77 posti vuoti. Con i tagli, peraltro, la situazione dell'anno scorso non fa più testo, e i sindacati non riescono a prevedere neanche quanti supplenti dovranno cercare i dirigenti scolastici per coprire i posti eventualmente rimasti vuoti dopo l'ultima tornata.
ALLE MEDIE E ALLE superiori, «tutte le cattedre sono diventate di 18 ore - aggiunge il segretario Cgil -, e ciò ha portato a una riduzione sostanziale dei posti per precari rispetto all'anno scorso». Se tutte le ore vengono spese per la lezione frontale, «non ci saranno più spazi per il rinforzo e le sostituzioni - osserva Begni -, soprattutto non ci saranno ore da dedicare alle attività alternative alla religione cattolica, salvo in quelle scuole dove dirigenti accorti hanno chiesto un docente in più».
Ma non è accaduto dappertutto. E tempi grigi si prospettano pure per gli Ata. Gli assistenti amministrativi «si sono ridotti e hanno più incarichi di competenza, perché tante pratiche dell'Ufficio scolastico provinciale sono state trasferite alle scuole», sottolinea Begni. E osserva che «se molti hanno pensato che la riforma sia stata fatta solo per fare cassa, non hanno immaginato che ci avrebbe restituito una scuola diversa».
TANTO DIVERSA CHE Franceschini continua a lanciare il suo allarme.
«Le scuole sono sballottate tra provvedimenti non certi, o certi ma di cui non si conosce l'attuazione, sono demotivate da continui attacchi, non si sentono al centro delle politiche del Governo e dell'attenzione della società. E un Paese che non mette al centro la scuola - conclude - è davvero un Paese che non ha futuro».
IL PUNTO. Molte cattedre sono ancora libere, si attende una seconda e ultima convocazione per questa settimana. Ma non basterà per risolvere tutti i problemi
Secondo i sindacati, i tagli effettuati dal ministro Gelmini «influiranno pesantemente sulla qualità dell'offerta»
Lunedì prossimo, 14 settembre, l’anno scolastico potrebbe iniziare nel Bresciano con un buon numero di cattedre vuote
Brescia. Non è affatto scontato che lunedì 14, al suono della prima campanella, tutti gli insegnanti saranno in cattedra. Dopo il tour de force degli incarichi annuali, molte cattedre sono ancora libere e si attende una seconda e ultima convocazione per questa settimana.
«Dubito fortemente che si farà in tempo, soprattutto per i docenti di sostegno», afferma il segretario provinciale della Cisl scuola, Enrico Franceschini.
Ma se pure accadesse, «è la qualità della scuola che ci preoccupa fortemente - aggiunge -, i tagli (69 posti solo nella primaria in provincia) effettuati dal ministero di Mariastella Gelmini influiranno pesantemente sulla qualità dell'offerta formativa, e se la cosa non sarà percepita all'esterno, sarà soltanto merito della passione e dedizione del personale, non certo del Governo e dell'Amministrazione scolastica».
LE POCHE NOMINE in ruolo sono state fatte da tempo. A Brescia hanno avuto incarico definitivo 28 maestre delle materne, 33 della primaria e 29 docenti tra secondaria di primo e secondo grado. «Sono briciole», commenta il segretario provinciale del sindacato scuola Cgil Paolo Begni, mentre aggiunge che con il sostegno «si arriva a cento, ma sempre pochi sono».
Anche se si contano i cento del personale Ata pure immessi in ruolo. Pochi, soprattutto a fronte di quattromila incarichi annuali (i precari), effettuati di corsa entro il 31 agosto.
IL PRECARIATO NON riguarda solo i docenti. A fronte dei 100 assistenti e collaboratori scolastici che hanno trovato sistemazione definitiva «ce ne sono 900 disponibili - dice Begni - e 200 posti sono stati tagliati, mettendo in grave difficoltà le scuole con più plessi, che in alcuni casi dovranno fare i salti mortali per aprire gli edifici al mattino».
Come che sia, la girandola delle nomine non è ancora finita.
In questi giorni si rimetterà mano alle graduatorie permanenti e si andrà a «scorrimento» fino alle cosiddette «code», vale a dire gli insegnanti che hanno fatto domanda da altre province, finiti in coda negli elenchi per gli incarichi (con conseguenti ricorsi al Tar ancora pendenti).
Nella scuola dell'infanzia bresciana - calcola Begni -, sono stati convocati i 250 della graduatoria a esaurimento, «ma non tutti si sono presentati e sono rimasti spezzoni e qualche cattedra da coprire».
Nella primaria le convocazioni d'agosto sono state 999, e sono rimasti 77 posti vuoti. Con i tagli, peraltro, la situazione dell'anno scorso non fa più testo, e i sindacati non riescono a prevedere neanche quanti supplenti dovranno cercare i dirigenti scolastici per coprire i posti eventualmente rimasti vuoti dopo l'ultima tornata.
ALLE MEDIE E ALLE superiori, «tutte le cattedre sono diventate di 18 ore - aggiunge il segretario Cgil -, e ciò ha portato a una riduzione sostanziale dei posti per precari rispetto all'anno scorso». Se tutte le ore vengono spese per la lezione frontale, «non ci saranno più spazi per il rinforzo e le sostituzioni - osserva Begni -, soprattutto non ci saranno ore da dedicare alle attività alternative alla religione cattolica, salvo in quelle scuole dove dirigenti accorti hanno chiesto un docente in più».
Ma non è accaduto dappertutto. E tempi grigi si prospettano pure per gli Ata. Gli assistenti amministrativi «si sono ridotti e hanno più incarichi di competenza, perché tante pratiche dell'Ufficio scolastico provinciale sono state trasferite alle scuole», sottolinea Begni. E osserva che «se molti hanno pensato che la riforma sia stata fatta solo per fare cassa, non hanno immaginato che ci avrebbe restituito una scuola diversa».
TANTO DIVERSA CHE Franceschini continua a lanciare il suo allarme.
«Le scuole sono sballottate tra provvedimenti non certi, o certi ma di cui non si conosce l'attuazione, sono demotivate da continui attacchi, non si sentono al centro delle politiche del Governo e dell'attenzione della società. E un Paese che non mette al centro la scuola - conclude - è davvero un Paese che non ha futuro».
Ultima modifica di Luca95 il Mer Set 09, 2009 10:11 am - modificato 1 volta.
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Re: News da Brescia città e provincia
Veramente un'ottima iniziativa, se per te va bene, potrei fare lo stesso io con Ivrea e dintorniLuca95 ha scritto:In questo 3d posterò le notizie principali provenienti da Brescia provincia e città. Le testate giornalistiche da cui prenderò le notizie saranno:
Il Giornale di Brescia: http://www.giornaledibrescia.it/
Bresciaoggi: http://www.bresciaoggi.it/
Re: News da Brescia città e provincia
Certo, va benissimo
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Re: News da Brescia città e provincia
9 settembre 2009
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Re: News da Brescia città e provincia
A Brescia da "critico d'arte" e "alpino ad honorem"
Ospite all'inaugurazione della mostra "America" nel 2007 e insignito del cappello con la penna all'adunata nazionale del 2000
Una foto di archivio di Mike Bongiorno alle finali regionali di Miss Italia nel Bresciano (Ansa)
Ore 10:11
mercoledì, 09 settembre 2009
Mike Bongiorno presentatore di show, ospite d'onore di serate di gala, addirittura critico d'arte e perfino... alpino ad honorem. Non mancano le curiosità tra le presenze bresciane del "papà dei quiz tv". Ultima in ordine di tempo, nel giugno dello scorso anno, una "ospitata" alle Terme di Boario, dove Mike rievocò il proprio trascorso da partigiano e la prigionia a San Vittore.
Curiosamente, spulciando nell'archivio del nostro giornale, proprio a Boario Mike presentò nell'agosto 1974 un concorso canoro per voci nuove.
Fu in veste di "critico d'arte", ovviamente sui generis, che Bongiorno fece tappa al Museo della città di Santa Giulia, nel novembre 2007, per l'inaugurazione della mostra "America!" curata da Marco Goldin. Da Americano doc, Mike ripercorse davanti ai dipinti la memoria della propria giovinezza, quando visitava le cascate del Niagara immortalate da Church ("una volta siamo arrivati lì sotto con il barchino e ci siamo bagnati tutti..."), o l'incontro nella cittadina di Cody con un pronipote di Buffalo Bill ("uguale a lui, identico") con cui era uscito per una passeggiata a cavallo. Non fosse lui, si stenterebbe a crederci.
Un salto a Edolo nel luglio 2007, per presenziare ad una tappa del concorso di Miss Italia che avrebbe presentato in tv di lì a pochi mesi. Il Premio Catullo alla carriera ricevuto a Sirmione nel 2003. E, ancora indietro, la nomina ad "alpino ad honorem" - suggellata dalla consegna di un cappello d'alpino in bronzo -, nel 2000, in occasione dell'adunata nazionale che si tenne nella nostra città. La cronaca del nostro giornale riporta l'immancabile "Allegria!" con cui Mike salutò il pubblico, e la promessa fatta dal presentatore di portare un cappello d'alpino con la penna fino al Polo Nord, meta di una progettata spedizione.
Ospite all'inaugurazione della mostra "America" nel 2007 e insignito del cappello con la penna all'adunata nazionale del 2000
Una foto di archivio di Mike Bongiorno alle finali regionali di Miss Italia nel Bresciano (Ansa)
Ore 10:11
mercoledì, 09 settembre 2009
Mike Bongiorno presentatore di show, ospite d'onore di serate di gala, addirittura critico d'arte e perfino... alpino ad honorem. Non mancano le curiosità tra le presenze bresciane del "papà dei quiz tv". Ultima in ordine di tempo, nel giugno dello scorso anno, una "ospitata" alle Terme di Boario, dove Mike rievocò il proprio trascorso da partigiano e la prigionia a San Vittore.
Curiosamente, spulciando nell'archivio del nostro giornale, proprio a Boario Mike presentò nell'agosto 1974 un concorso canoro per voci nuove.
Fu in veste di "critico d'arte", ovviamente sui generis, che Bongiorno fece tappa al Museo della città di Santa Giulia, nel novembre 2007, per l'inaugurazione della mostra "America!" curata da Marco Goldin. Da Americano doc, Mike ripercorse davanti ai dipinti la memoria della propria giovinezza, quando visitava le cascate del Niagara immortalate da Church ("una volta siamo arrivati lì sotto con il barchino e ci siamo bagnati tutti..."), o l'incontro nella cittadina di Cody con un pronipote di Buffalo Bill ("uguale a lui, identico") con cui era uscito per una passeggiata a cavallo. Non fosse lui, si stenterebbe a crederci.
Un salto a Edolo nel luglio 2007, per presenziare ad una tappa del concorso di Miss Italia che avrebbe presentato in tv di lì a pochi mesi. Il Premio Catullo alla carriera ricevuto a Sirmione nel 2003. E, ancora indietro, la nomina ad "alpino ad honorem" - suggellata dalla consegna di un cappello d'alpino in bronzo -, nel 2000, in occasione dell'adunata nazionale che si tenne nella nostra città. La cronaca del nostro giornale riporta l'immancabile "Allegria!" con cui Mike salutò il pubblico, e la promessa fatta dal presentatore di portare un cappello d'alpino con la penna fino al Polo Nord, meta di una progettata spedizione.
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Re: News da Brescia città e provincia
Violenza: la polizia
arresta due stranieri
Il dirigente della Mobile Carmine Grassi
Due immigrati sono stati arrestati nelle scorse ore dalla polizia per violenza. A Castenedolo un ghanese ha picchiato la moglie, minacciandola anche di morte con un coltello per farla abortire. Stando all'accusa ha picchiato i figli con cavi elettrici. Dopo la denuncia della donna l'arresto da parte degli agenti della squadra Mobile coordinati dal funzionario Carmine Grassi.
In città gli agenti della Volante hanno arrestato stanotte in città vun immigrato per violenza sessuale e rapina.
arresta due stranieri
Il dirigente della Mobile Carmine Grassi
Due immigrati sono stati arrestati nelle scorse ore dalla polizia per violenza. A Castenedolo un ghanese ha picchiato la moglie, minacciandola anche di morte con un coltello per farla abortire. Stando all'accusa ha picchiato i figli con cavi elettrici. Dopo la denuncia della donna l'arresto da parte degli agenti della squadra Mobile coordinati dal funzionario Carmine Grassi.
In città gli agenti della Volante hanno arrestato stanotte in città vun immigrato per violenza sessuale e rapina.
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
Ho notato che si parla della morte di Mike anche nelle testate locali...Luca95 ha scritto:A Brescia da "critico d'arte" e "alpino ad honorem"
Ospite all'inaugurazione della mostra "America" nel 2007 e insignito del cappello con la penna all'adunata nazionale del 2000
Una foto di archivio di Mike Bongiorno alle finali regionali di Miss Italia nel Bresciano (Ansa)
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mercoledì, 09 settembre 2009
Mike Bongiorno presentatore di show, ospite d'onore di serate di gala, addirittura critico d'arte e perfino... alpino ad honorem. Non mancano le curiosità tra le presenze bresciane del "papà dei quiz tv". Ultima in ordine di tempo, nel giugno dello scorso anno, una "ospitata" alle Terme di Boario, dove Mike rievocò il proprio trascorso da partigiano e la prigionia a San Vittore.
Curiosamente, spulciando nell'archivio del nostro giornale, proprio a Boario Mike presentò nell'agosto 1974 un concorso canoro per voci nuove.
Fu in veste di "critico d'arte", ovviamente sui generis, che Bongiorno fece tappa al Museo della città di Santa Giulia, nel novembre 2007, per l'inaugurazione della mostra "America!" curata da Marco Goldin. Da Americano doc, Mike ripercorse davanti ai dipinti la memoria della propria giovinezza, quando visitava le cascate del Niagara immortalate da Church ("una volta siamo arrivati lì sotto con il barchino e ci siamo bagnati tutti..."), o l'incontro nella cittadina di Cody con un pronipote di Buffalo Bill ("uguale a lui, identico") con cui era uscito per una passeggiata a cavallo. Non fosse lui, si stenterebbe a crederci.
Un salto a Edolo nel luglio 2007, per presenziare ad una tappa del concorso di Miss Italia che avrebbe presentato in tv di lì a pochi mesi. Il Premio Catullo alla carriera ricevuto a Sirmione nel 2003. E, ancora indietro, la nomina ad "alpino ad honorem" - suggellata dalla consegna di un cappello d'alpino in bronzo -, nel 2000, in occasione dell'adunata nazionale che si tenne nella nostra città. La cronaca del nostro giornale riporta l'immancabile "Allegria!" con cui Mike salutò il pubblico, e la promessa fatta dal presentatore di portare un cappello d'alpino con la penna fino al Polo Nord, meta di una progettata spedizione.
Re: News da Brescia città e provincia
Già, è stata una grande perdita anche per la provincia di Brescia
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Re: News da Brescia città e provincia
sicuro che e in piemonte?Maurizio ha scritto:Verrà però seppellito ad Arona, in Piemonte...
pensavo che era in provincia di varese...perchè proprio in piemonte a mike lo seppelliscono?
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Re: News da Brescia città e provincia
E' di origini torinesi... comunque Arona è vicino al Lago Maggiore
Re: News da Brescia città e provincia
nevemania ha scritto:sicuro che e in piemonte?Maurizio ha scritto:Verrà però seppellito ad Arona, in Piemonte...
pensavo che era in provincia di varese...perchè proprio in piemonte a mike lo seppelliscono?
vedi risposta nel TD apposito!
Re: News da Brescia città e provincia
letto..grazie!Lele Comabbio ha scritto:nevemania ha scritto:sicuro che e in piemonte?Maurizio ha scritto:Verrà però seppellito ad Arona, in Piemonte...
pensavo che era in provincia di varese...perchè proprio in piemonte a mike lo seppelliscono?
vedi risposta nel TD apposito!
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Re: News da Brescia città e provincia
Il Comune riduce le auto e lo smog
LA SFIDA. Palazzo Loggia ha deciso di rinnovare il proprio parco automezzi: dai motocarri alle «auto blu», dai camion ai rimorchi. Il totale scende da 350 a 320
Rottamati 84 mezzi ormai obsoleti per emissioni, costi di manutezione e chilometri percorsi
NICOLA ORTO
L’assessore Nicola Orto con alcuni nei nuovi mezzi comunali parcheggiati in piazza della Loggia
Fuori le vecchie auto inquinanti con il contachilometri ormai fuori giri, dentro le vetture fresche di concessionaria e soprattutto amiche dell'ambiente. E per dentro s'intende nelle rimesse che fanno capo a Palazzo Loggia.
Il parco auto del Comune di Brescia si rinnova e lo fa nella logica di un'ecosostenibilità che da tempo è diventata il baluardo di campagne elettorali e polemiche ambientaliste: 84 i mezzi rottamati (69 autoveicoli e 15 autocarri), 55 quelli arrivati a sostituirli nei parcheggi degli assessorati e delle partecipate pubbliche. Perché il fine non è solo risparmiare sui costi e ridimensionare il numero dei veicoli per evitare sprechi, ma anche ridurre le immissioni di anidride carbonica che derivano dai tubi di scappamento: 288 le tonnellate di CO2 generate in un anno dal parco auto comunale. Diventeranno 226 proprio grazie ai nuovi mezzi.
«Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dall'amministrazione nel suo complesso», dichiara l'assessore alla Mobilità Nicola Orto, dividendo i meriti sul progetto con i colleghi di Ambiente e Bilancio.
RINNOVARE la flotta dei mezzi della Loggia è costato la bellezza di 786.600 euro, 210 mila a carico della Regione Lombardia (170 mila sborsati dalla Direzione Qualità dell'Ambiente, gli altri 40 mila dalla Direzione fiere, mercati e tutela del consumatore) e 114.137 euro prelevati dalla Cassa Depositi e Prestiti. Gli incentivi previsti per la rottamazione dei veicoli pronti per la pensione consentono alla Loggia di risparmiare 54 mila euro. E un ulteriore risparmio deriva dalla demolizione di 28 veicoli: dal momento in cui manutenzione ordinaria e straordinaria costano in media 1.800 euro per ogni mezzo, le casse della Loggia recupereranno 50.700 euro all'anno.
Tra auto, autocarri, ciclomotori e rimorchi, i mezzi comunali scendono da 350 a 320: più chilometri per ogni motore, ma meglio distribuiti.
«Analizzando l'impiego delle nostre auto ci siamo accorti che se il Comando di Polizia Locale percorre oltre 20 mila chilometri all'anno, altri settori come per esempio il comparto Marconi che riunisce Lavori Pubblici e Gestione del Territorio, o ancora i musei, le biblioteche e il Decentramento, superano a mala pena i 3 mila - rivela Orto -. Ecco perchè abbiamo introdotto la gestione condivisa dei veicoli».
In tutto il Comune ha acquistato 46 Fiat Panda (45 a metano e una elettrica), una Multipla a metano e 8 autocarri (4 a metano, 3 bimodali e uno elettrico). Degli oltre 300 mezzi in dotazione alla Loggia dopo la revisione del parco 89 sono Euro 3, 74 Euro 4 e 69 Euro 2. Ben 161 sono a benzina, rigorosamente verde, e 62 a gasolio. Ma la vera novità è rappresentata da tre mezzi ibridi (diesel/elettrico), mentre raddoppia il numero dei mezzi elettrici (da uno a due).
«IL BANDO regionale incentiva e sostiene la realizzazione di interventi che limitino le immissioni nocive nell'aria e Brescia ha risposto in modo positivo con un -8,5 per cento», sottolinea Barbara Fraschetta, responsabile del Settore Qualità e Ambiente della Lombardia. Ma non finisce qui. Rinnovato il parco auto, ora si punta su pedali e condivisione, vale a dire biciclette e car-sharing. Un nuovo modo di vivere l'auto, che ancora fa gola a pochi. «Solo tre Comuni in Lombardia hanno deciso di investire su questa formula - si rammarica Fraschetta -. Brescia, però, ci crede e si mette in gioco».
«A disposizione delle Amministrazioni è stato indetto un altro bando - anticipa Giuseppe Meroni di Anci Lombardia -: 3 milioni 600 mila euro la somma stanziata, e sarà possibile presentare domanda dal 14 settembre al 30 giugno 2009. Nessuna graduatoria, è un bando a sportello: chi ha i requisiti può chiedere il contributo. E chi arriva prima ha più possibilità di accedere al finanziamento. La precedenza -precisa Meroni - sarà data, per due mesi fino a novembre, ai Comuni che rientrano nell'area A1 e A2, Brescia compresa: sono 570 su 1.546. La gamma dei beneficiari peraltro aumenta: al bando saranno ammessi non solo Comuni e Province, ma anche unioni di Comuni, Consorzi, partecipate, Asl e aziende ospedaliere. 300.600 euro la somma massima erogabile. Conditio sine qua non di ammissibilità: aderire al monitoraggio costante sui livelli di immissioni inquinanti nell'aria». Una sfida subita raccolta da Orto: «La Loggia ha cofinanziato per 400 mila euro il rinnovo del proprio parco auto e aderirà a questo nuovo bando per ammortizzare i costi, ma soprattutto per puntare su pedalata assistita, Bici Mia e car-sharing».
LA SFIDA. Palazzo Loggia ha deciso di rinnovare il proprio parco automezzi: dai motocarri alle «auto blu», dai camion ai rimorchi. Il totale scende da 350 a 320
Rottamati 84 mezzi ormai obsoleti per emissioni, costi di manutezione e chilometri percorsi
NICOLA ORTO
L’assessore Nicola Orto con alcuni nei nuovi mezzi comunali parcheggiati in piazza della Loggia
Fuori le vecchie auto inquinanti con il contachilometri ormai fuori giri, dentro le vetture fresche di concessionaria e soprattutto amiche dell'ambiente. E per dentro s'intende nelle rimesse che fanno capo a Palazzo Loggia.
Il parco auto del Comune di Brescia si rinnova e lo fa nella logica di un'ecosostenibilità che da tempo è diventata il baluardo di campagne elettorali e polemiche ambientaliste: 84 i mezzi rottamati (69 autoveicoli e 15 autocarri), 55 quelli arrivati a sostituirli nei parcheggi degli assessorati e delle partecipate pubbliche. Perché il fine non è solo risparmiare sui costi e ridimensionare il numero dei veicoli per evitare sprechi, ma anche ridurre le immissioni di anidride carbonica che derivano dai tubi di scappamento: 288 le tonnellate di CO2 generate in un anno dal parco auto comunale. Diventeranno 226 proprio grazie ai nuovi mezzi.
«Sono molto soddisfatto del lavoro svolto dall'amministrazione nel suo complesso», dichiara l'assessore alla Mobilità Nicola Orto, dividendo i meriti sul progetto con i colleghi di Ambiente e Bilancio.
RINNOVARE la flotta dei mezzi della Loggia è costato la bellezza di 786.600 euro, 210 mila a carico della Regione Lombardia (170 mila sborsati dalla Direzione Qualità dell'Ambiente, gli altri 40 mila dalla Direzione fiere, mercati e tutela del consumatore) e 114.137 euro prelevati dalla Cassa Depositi e Prestiti. Gli incentivi previsti per la rottamazione dei veicoli pronti per la pensione consentono alla Loggia di risparmiare 54 mila euro. E un ulteriore risparmio deriva dalla demolizione di 28 veicoli: dal momento in cui manutenzione ordinaria e straordinaria costano in media 1.800 euro per ogni mezzo, le casse della Loggia recupereranno 50.700 euro all'anno.
Tra auto, autocarri, ciclomotori e rimorchi, i mezzi comunali scendono da 350 a 320: più chilometri per ogni motore, ma meglio distribuiti.
«Analizzando l'impiego delle nostre auto ci siamo accorti che se il Comando di Polizia Locale percorre oltre 20 mila chilometri all'anno, altri settori come per esempio il comparto Marconi che riunisce Lavori Pubblici e Gestione del Territorio, o ancora i musei, le biblioteche e il Decentramento, superano a mala pena i 3 mila - rivela Orto -. Ecco perchè abbiamo introdotto la gestione condivisa dei veicoli».
In tutto il Comune ha acquistato 46 Fiat Panda (45 a metano e una elettrica), una Multipla a metano e 8 autocarri (4 a metano, 3 bimodali e uno elettrico). Degli oltre 300 mezzi in dotazione alla Loggia dopo la revisione del parco 89 sono Euro 3, 74 Euro 4 e 69 Euro 2. Ben 161 sono a benzina, rigorosamente verde, e 62 a gasolio. Ma la vera novità è rappresentata da tre mezzi ibridi (diesel/elettrico), mentre raddoppia il numero dei mezzi elettrici (da uno a due).
«IL BANDO regionale incentiva e sostiene la realizzazione di interventi che limitino le immissioni nocive nell'aria e Brescia ha risposto in modo positivo con un -8,5 per cento», sottolinea Barbara Fraschetta, responsabile del Settore Qualità e Ambiente della Lombardia. Ma non finisce qui. Rinnovato il parco auto, ora si punta su pedali e condivisione, vale a dire biciclette e car-sharing. Un nuovo modo di vivere l'auto, che ancora fa gola a pochi. «Solo tre Comuni in Lombardia hanno deciso di investire su questa formula - si rammarica Fraschetta -. Brescia, però, ci crede e si mette in gioco».
«A disposizione delle Amministrazioni è stato indetto un altro bando - anticipa Giuseppe Meroni di Anci Lombardia -: 3 milioni 600 mila euro la somma stanziata, e sarà possibile presentare domanda dal 14 settembre al 30 giugno 2009. Nessuna graduatoria, è un bando a sportello: chi ha i requisiti può chiedere il contributo. E chi arriva prima ha più possibilità di accedere al finanziamento. La precedenza -precisa Meroni - sarà data, per due mesi fino a novembre, ai Comuni che rientrano nell'area A1 e A2, Brescia compresa: sono 570 su 1.546. La gamma dei beneficiari peraltro aumenta: al bando saranno ammessi non solo Comuni e Province, ma anche unioni di Comuni, Consorzi, partecipate, Asl e aziende ospedaliere. 300.600 euro la somma massima erogabile. Conditio sine qua non di ammissibilità: aderire al monitoraggio costante sui livelli di immissioni inquinanti nell'aria». Una sfida subita raccolta da Orto: «La Loggia ha cofinanziato per 400 mila euro il rinnovo del proprio parco auto e aderirà a questo nuovo bando per ammortizzare i costi, ma soprattutto per puntare su pedalata assistita, Bici Mia e car-sharing».
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Re: News da Brescia città e provincia
Per curiosità, i comuni della provincia di Brescia sono tutti amministrati dal centrodestra?
Re: News da Brescia città e provincia
Non me ne intendo di politica, comunque credo di siMaurizio ha scritto:Per curiosità, i comuni della provincia di Brescia sono tutti amministrati dal centrodestra?
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Re: News da Brescia città e provincia
Perché di solito sono le giunte di centrosinistra ha prendere iniziative come quelle indicate nell'articolo che hai postato, ma so di contro che Brescia è un'area a prevalenza leghista
Re: News da Brescia città e provincia
10 settembre 2009
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Re: News da Brescia città e provincia
In città sempre più alunni stranieri
LA PRIMA CAMPANELLA. Per 20.368 alunni delle scuole dell'obbligo è il momento di tornare sui banchi. La fotografia dell'assessorato guidato da Andrea Arcai
Sono quasi 1 su 4. Integrazione: la Loggia punta sulle regole di convivenza. E lancia il Patto di cittadinanza con le famiglie
Per i 20mila alunni delle scuole dell'obbligo cittadine è il momento di tornare sui banchi
Le lezioni stanno per ricominciare. Lunedì prossimo la prima campanella suonerà per 20.368 alunni delle scuole dell'obbligo cittadine. A frequentare le materne, le primarie e le secondarie di primo grado saranno quasi mille bambini più del 2008 (erano 19.784). E come ogni nuovo inizio d'anno, le istituzioni si trovano alle prese con il nodo - integrazione. Più passa il tempo, più gli alunni stranieri nelle scuole di città e provincia aumentano. Hanno raggiunto il 24,7 per cento contro il 5 per cento nazionale e l'8 per cento regionale. Per il 2009 - 2010 saranno, nel dettaglio, il 23,9 per cento nelle scuole statali contro il 21,5 dell'anno scorso: come a dire che ormai quasi un alunno su 4 nelle scuole dell'obbligo è figlio di immigrati, anche se molto spesso si tratta di bambini nati in Italia. Ma sono gli asili comunali i più «multietnici»: ormai sono a quota 30,4 per cento di scolari stranieri e la crescita è continua (30.3 nel 2008).
I numeri sono stati illustrati ieri mattina dall'assessore alla Pubblica Istruzione della Loggia Andrea Arcai affiancato dal capo area Francesco Falconi e dallo staff al completo. Il Comune ha un ruolo non secondario nel sistema cittadino: oltre a gestire le materne di competenza, fornisce una serie di servizi dalla mensa, ai trasporti, al pre e doposcuola.
LE MATERNE COMUNALI. Il fiore all'occhiello del sistema restano, secondo l'assessore, i 21 asili comunali: ospiteranno 1.843 bambini contro i 1.057 degli statali e i 1.994 dei convenzionati. I numeri sono in linea con quelli del 2008 il che - secondo Arcai - è dimostrazione di un «appeal che si mantiene nel tempo e di una qualità invariata». La novità, sostiene il responsabile del servizio Pietro Gardani, sta nell'orario che inizia alle 7.30 e ha una chiusura differenziata: 16, 17.30 o 18. L'offerta sarà attivata dove ci saranno esigenze specifiche. «Registriamo - segnala Gardani - numeri ormai molto alti di bambini stranieri anche nella zona Sud, penso alla Bettinzoli (36,4 per cento) o alla Don Bosco (40,. Nella zona di via Milano si arriva anche ben più in su (la Tonini è al 74,3 per cento)». Lo sforzo è di offire simili servizi nei diversi plessi (per esempio per la Trento e la Battisti) in modo da evitare un eccessiva concentrazione.
LE SCUOLE STATALI. Le scuole primarie e le secondarie di primo grado saranno frequentate rispettivamente da 9.330 alunni (di cui 7.482 alle statali e 1.848 alle paritarie) e 6.144 (5.077 alle statali e 1.067 alle paritarie). Nel caso delle statali, si diceva, gli alunni stranieri sono «solo» il 23,9 per cento ma ci sono punte storiche come nel Secondo istituto comprensivo (centro storico), dove si raggiunge il 63.5 per cento.
Le prime tre cittadinanze più rappresentate sono Pakistan, Cina e India seguite da Albania, Bangladesh, Ghana, Romania, Marocco, Moldavia e Filippine.
I PROGETTI DI INTEGRAZIONE. E per facilitare l'integrazione, l'Amministrazione Paroli ha scelto di ricalibrare le iniziative finalizzate all'integrazione.
La più famosa, «A come Accoglienza», ha cambiato nome e ora si chiama «Dall'accoglienza alla cittadinanza». L'obiettivo del Comune - spiega Laura Maffazzoli dell'ufficio per il Diritto allo studio - non è più solo che l'alunno straniero impari la lingua italiana, ma che la lingua stessa diventi «uno strumento per acquisire cultura». «L'integrazione parte dallo studio delle regole fondamentali», incalza Arcai. Anticipando gli orientamenti del ministro Gelmini l'Amministrazione, tra le novità di quest'anno, ha previsto così la stipula di un patto di cittadinanza scolastica scuola - famiglia (che si applicherà ad italiani e stranieri); nuovi strumenti didattici (cd rom, giochi e via dicendo)per l'apprendimento delle norme che stanno alla base delle istituzioni e della convivenza civile; e corsi estivi di italiano full immersion per agevolare l'inserimento dei bimbi stranieri. Resta immutato il progetto dedicato alle mamme immigrate: «L'obiettivo però - aggiunge Maffizzoli - è che prendano almeno il diploma di terza media». L'anno scorso sono stati sei i casi di mamme che ce l'hanno fatta.
I DISABILI. Resta pressoché stabile rispetto allo scorso anno scolastico il numero dei disabili nelle scuole dell'obbligo, che passano da 203 a 207. La maggior parte (77) sono alle primarie. Tutti quanti hanno diritto al trasporto gratuito. Assorbono circa 4.032 ore di lavoro degli operatori per l'integrazione: 1.038 sono gestite direttamente dal Comune e 2.994 affidate in appalto alle cooperative.
LA PRIMA CAMPANELLA. Per 20.368 alunni delle scuole dell'obbligo è il momento di tornare sui banchi. La fotografia dell'assessorato guidato da Andrea Arcai
Sono quasi 1 su 4. Integrazione: la Loggia punta sulle regole di convivenza. E lancia il Patto di cittadinanza con le famiglie
Per i 20mila alunni delle scuole dell'obbligo cittadine è il momento di tornare sui banchi
Le lezioni stanno per ricominciare. Lunedì prossimo la prima campanella suonerà per 20.368 alunni delle scuole dell'obbligo cittadine. A frequentare le materne, le primarie e le secondarie di primo grado saranno quasi mille bambini più del 2008 (erano 19.784). E come ogni nuovo inizio d'anno, le istituzioni si trovano alle prese con il nodo - integrazione. Più passa il tempo, più gli alunni stranieri nelle scuole di città e provincia aumentano. Hanno raggiunto il 24,7 per cento contro il 5 per cento nazionale e l'8 per cento regionale. Per il 2009 - 2010 saranno, nel dettaglio, il 23,9 per cento nelle scuole statali contro il 21,5 dell'anno scorso: come a dire che ormai quasi un alunno su 4 nelle scuole dell'obbligo è figlio di immigrati, anche se molto spesso si tratta di bambini nati in Italia. Ma sono gli asili comunali i più «multietnici»: ormai sono a quota 30,4 per cento di scolari stranieri e la crescita è continua (30.3 nel 2008).
I numeri sono stati illustrati ieri mattina dall'assessore alla Pubblica Istruzione della Loggia Andrea Arcai affiancato dal capo area Francesco Falconi e dallo staff al completo. Il Comune ha un ruolo non secondario nel sistema cittadino: oltre a gestire le materne di competenza, fornisce una serie di servizi dalla mensa, ai trasporti, al pre e doposcuola.
LE MATERNE COMUNALI. Il fiore all'occhiello del sistema restano, secondo l'assessore, i 21 asili comunali: ospiteranno 1.843 bambini contro i 1.057 degli statali e i 1.994 dei convenzionati. I numeri sono in linea con quelli del 2008 il che - secondo Arcai - è dimostrazione di un «appeal che si mantiene nel tempo e di una qualità invariata». La novità, sostiene il responsabile del servizio Pietro Gardani, sta nell'orario che inizia alle 7.30 e ha una chiusura differenziata: 16, 17.30 o 18. L'offerta sarà attivata dove ci saranno esigenze specifiche. «Registriamo - segnala Gardani - numeri ormai molto alti di bambini stranieri anche nella zona Sud, penso alla Bettinzoli (36,4 per cento) o alla Don Bosco (40,. Nella zona di via Milano si arriva anche ben più in su (la Tonini è al 74,3 per cento)». Lo sforzo è di offire simili servizi nei diversi plessi (per esempio per la Trento e la Battisti) in modo da evitare un eccessiva concentrazione.
LE SCUOLE STATALI. Le scuole primarie e le secondarie di primo grado saranno frequentate rispettivamente da 9.330 alunni (di cui 7.482 alle statali e 1.848 alle paritarie) e 6.144 (5.077 alle statali e 1.067 alle paritarie). Nel caso delle statali, si diceva, gli alunni stranieri sono «solo» il 23,9 per cento ma ci sono punte storiche come nel Secondo istituto comprensivo (centro storico), dove si raggiunge il 63.5 per cento.
Le prime tre cittadinanze più rappresentate sono Pakistan, Cina e India seguite da Albania, Bangladesh, Ghana, Romania, Marocco, Moldavia e Filippine.
I PROGETTI DI INTEGRAZIONE. E per facilitare l'integrazione, l'Amministrazione Paroli ha scelto di ricalibrare le iniziative finalizzate all'integrazione.
La più famosa, «A come Accoglienza», ha cambiato nome e ora si chiama «Dall'accoglienza alla cittadinanza». L'obiettivo del Comune - spiega Laura Maffazzoli dell'ufficio per il Diritto allo studio - non è più solo che l'alunno straniero impari la lingua italiana, ma che la lingua stessa diventi «uno strumento per acquisire cultura». «L'integrazione parte dallo studio delle regole fondamentali», incalza Arcai. Anticipando gli orientamenti del ministro Gelmini l'Amministrazione, tra le novità di quest'anno, ha previsto così la stipula di un patto di cittadinanza scolastica scuola - famiglia (che si applicherà ad italiani e stranieri); nuovi strumenti didattici (cd rom, giochi e via dicendo)per l'apprendimento delle norme che stanno alla base delle istituzioni e della convivenza civile; e corsi estivi di italiano full immersion per agevolare l'inserimento dei bimbi stranieri. Resta immutato il progetto dedicato alle mamme immigrate: «L'obiettivo però - aggiunge Maffizzoli - è che prendano almeno il diploma di terza media». L'anno scorso sono stati sei i casi di mamme che ce l'hanno fatta.
I DISABILI. Resta pressoché stabile rispetto allo scorso anno scolastico il numero dei disabili nelle scuole dell'obbligo, che passano da 203 a 207. La maggior parte (77) sono alle primarie. Tutti quanti hanno diritto al trasporto gratuito. Assorbono circa 4.032 ore di lavoro degli operatori per l'integrazione: 1.038 sono gestite direttamente dal Comune e 2.994 affidate in appalto alle cooperative.
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Re: News da Brescia città e provincia
Baglioni, magia di quel piccolo grande amore
LO SHOW. IL CANTAUTORE SUL PALCO IN PIAZZA LOGGIA IN CITTÀ
Una delle canzoni italiane più amate di sempre dà il titolo al grande concerto di questa sera dopo essere diventata anche un libro e un film
Claudio Baglioni salirà sul palco questa sera in Piazza Loggia
L'estate bresciana dei concerti sotto le stelle giunge al suo epilogo sotto il segno di Claudio Baglioni: il cantautore romano è atteso questa sera nella cornice di piazza Loggia con il suo nuovo spettacolo «QPGA», ovvero «Questo piccolo grande amore», parte di un ambizioso progetto di rivitalizzazione creativa dello storico concept-album che nel 1972 trasformò Baglioni in una star. L'appuntamento è alle 21, ed i biglietti, divisi in tre settori, costano 62, 45 e 30 euro. Organizza il Cipiesse di Santo Bertocchi.
ARRIVA quindi anche nella Leonessa lo show che Baglioni ha rappresentato negli ultimi mesi in tutte le principali località d'Italia. Baglioni spiega che il concerto è parte di un «quadrigetto», ovvero di un progetto articolato in quattro fasi, che ruota intorno, per l'appunto, all'album «Questo piccolo grande amore»: un disco che fin dall'inizio aveva l'ambizione di essere un concept addirittura doppio, articolato su una struttura narrativa particolarmente estesa e complessa, ed addirittura su un soggetto cinematografico. Ma l'allora ancora poco conosciuto Baglioni non aveva la forza contrattuale per imporre un progetto troppo complicato, che venne quindi ridimensionato ad un disco normale. Si sa come andarono le cose: il brano che dava il titolo al disco divenne una delle canzoni italiane più amate del '900, e col successo Baglioni si ritrovò coinvolto in nuove sfide e nuove avventure. Ma la voglia di rispolverare il progetto originale non è mai svanita: ed è tornata a concretizzarsi appunto quest'anno, quando «Questo piccolo grande amore» è diventato un film ed un libro (scritto dallo stesso artista). La terza fase è quella per l'appunto del live, concepito come una sorta di anteprima del disco nuovo che verrà: un album questa volta veramente doppio, nel quale, oltre al concept originale, ci saranno nuove canzoni, nuovi testi, nuovi arrangiamenti.
UN «GRAN CONCERTO», definizione dello stesso Baglioni, che si configura come opera popolare moderna per raccontare una storia in musica: quella di due ragazzi che si innamorano tra il crepuscolo dell'ideale hippy e il «no future» degli anni di piombo, ma che sono protagonisti di una capacità di sognare che, secondo Baglioni, oggi si è persa: «Cosa c'è che non va nella società di oggi? La disonestà, la stupidità, la superficialità. Semina bellezza, dice il protagonista di QPGA, e raccoglierai bellezza. Credo che questo valga per tutto. La vita è ciò che ne facciamo: è brutta, se siamo "brutti"; è bella se ci sforziamo di essere "belli". È lei che dipende da noi, non viceversa». Ed è proprio con l'invito a ritrovare il valore del sogno e della speranza che Baglioni salirà questa sera sul palco di piazza Loggia.
LO SHOW. IL CANTAUTORE SUL PALCO IN PIAZZA LOGGIA IN CITTÀ
Una delle canzoni italiane più amate di sempre dà il titolo al grande concerto di questa sera dopo essere diventata anche un libro e un film
Claudio Baglioni salirà sul palco questa sera in Piazza Loggia
L'estate bresciana dei concerti sotto le stelle giunge al suo epilogo sotto il segno di Claudio Baglioni: il cantautore romano è atteso questa sera nella cornice di piazza Loggia con il suo nuovo spettacolo «QPGA», ovvero «Questo piccolo grande amore», parte di un ambizioso progetto di rivitalizzazione creativa dello storico concept-album che nel 1972 trasformò Baglioni in una star. L'appuntamento è alle 21, ed i biglietti, divisi in tre settori, costano 62, 45 e 30 euro. Organizza il Cipiesse di Santo Bertocchi.
ARRIVA quindi anche nella Leonessa lo show che Baglioni ha rappresentato negli ultimi mesi in tutte le principali località d'Italia. Baglioni spiega che il concerto è parte di un «quadrigetto», ovvero di un progetto articolato in quattro fasi, che ruota intorno, per l'appunto, all'album «Questo piccolo grande amore»: un disco che fin dall'inizio aveva l'ambizione di essere un concept addirittura doppio, articolato su una struttura narrativa particolarmente estesa e complessa, ed addirittura su un soggetto cinematografico. Ma l'allora ancora poco conosciuto Baglioni non aveva la forza contrattuale per imporre un progetto troppo complicato, che venne quindi ridimensionato ad un disco normale. Si sa come andarono le cose: il brano che dava il titolo al disco divenne una delle canzoni italiane più amate del '900, e col successo Baglioni si ritrovò coinvolto in nuove sfide e nuove avventure. Ma la voglia di rispolverare il progetto originale non è mai svanita: ed è tornata a concretizzarsi appunto quest'anno, quando «Questo piccolo grande amore» è diventato un film ed un libro (scritto dallo stesso artista). La terza fase è quella per l'appunto del live, concepito come una sorta di anteprima del disco nuovo che verrà: un album questa volta veramente doppio, nel quale, oltre al concept originale, ci saranno nuove canzoni, nuovi testi, nuovi arrangiamenti.
UN «GRAN CONCERTO», definizione dello stesso Baglioni, che si configura come opera popolare moderna per raccontare una storia in musica: quella di due ragazzi che si innamorano tra il crepuscolo dell'ideale hippy e il «no future» degli anni di piombo, ma che sono protagonisti di una capacità di sognare che, secondo Baglioni, oggi si è persa: «Cosa c'è che non va nella società di oggi? La disonestà, la stupidità, la superficialità. Semina bellezza, dice il protagonista di QPGA, e raccoglierai bellezza. Credo che questo valga per tutto. La vita è ciò che ne facciamo: è brutta, se siamo "brutti"; è bella se ci sforziamo di essere "belli". È lei che dipende da noi, non viceversa». Ed è proprio con l'invito a ritrovare il valore del sogno e della speranza che Baglioni salirà questa sera sul palco di piazza Loggia.
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Re: News da Brescia città e provincia
Rezzato: sgomberato
campo nomadi
Controlli della polizia locale davanti al campo nomadi.
Intervento dei vigili in via Paolo VI a Rezzato per sgomberare un accampamento nomade abusivo. Quindici giorni fa una dozzina di persone si sono insediate vicino alla tangenziale con camper, roulottes e auto. Tutte sono state denunciate per occupazione di terreno. L'intervento dopo che alle forze dell'ordine erano giunte numerose lamentele.
campo nomadi
Controlli della polizia locale davanti al campo nomadi.
Intervento dei vigili in via Paolo VI a Rezzato per sgomberare un accampamento nomade abusivo. Quindici giorni fa una dozzina di persone si sono insediate vicino alla tangenziale con camper, roulottes e auto. Tutte sono state denunciate per occupazione di terreno. L'intervento dopo che alle forze dell'ordine erano giunte numerose lamentele.
Luca95- Moderatore
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Re: News da Brescia città e provincia
Ai nomadi (che nomadi non sono) si potrebbe dedicare un'area apposita, un "campo" appunto, come è stato affatto qui a Ivrea. Regolare, e non danno fastidio a nessuno (si spera).
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