Grecia a elezioni anticipate
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Grecia a elezioni anticipate
Fonte: LASTAMPA
Il premier greco Costas Karamanlis ha annunciato l’intenzione di indire elezioni anticipate, per poter portare avanti con decisione le riforme necessarie a superare le ripercussioni della crisi globale.
Rompendo un lungo periodo di incertezza con illazioni quotidiane da parte della stampa, Karamanlis ha detto che domani mattina andrà dal presidente della repubblica Karolos Papoulias per chiedergli di sciogliere il parlamento. Il premier non ha indicato date per le nuove elezioni ma gli osservatori parlano del 4 ottobre.
L’annuncio di nuove elezioni ha fatto seguito oggi a due attentati ad Atene e Salonicco compiuti verosimilmente dalla guerriglia anarco-marxista che si è posta come obiettivo di rovesciare il sistema di potere che governa il paese. Ed è coinciso con il previsto incontro oggi a Bruxelles, ai margini dell’Ecofin, fra il ministro delle finanze Yannis Papathanassiou e il Commissario europeo Joaquin Almunia per ottenere tempo fino al 2012 per portare il deficit di bilancio sotto il 3%. Ieri la stampa aveva scritto che dalla risposta di Almunia dipendeva il futuro del governo.
Il premier ha dato l’annuncio cedendo alle pressioni della crisi, dell’opposizione politica e degli ambienti all’interno del suo stesso partito, in un momento in cui secondo i sondaggi i socialisti del Pasok vincerebbero oggi lo scrutinio con il 6% di scarto su Nuova Democrazia (Nd) di Karamanlis. Il leader del Pasok, Giorgio Papandreou, ha detto questa sera che «è giunta la nostra ora» per governare dopo molti anni di opposizione, assicurando di avere le idee e le proposte necessarie per fare uscire il Paese dalla crisi economica e politica.
In un discorso televisivo al Paese, il premier ha affermato che per uscire dalla crisi ci vuole un clima politico stabile e un nuovo governo in grado di portare avanti le «importanti riforme che sono necessarie» in un momento in cui il Paese sta slittando nella recessione dopo anni di crescita fino al 4%. Karamanlis ha addossato le responsabilità del clima politico negativo, che lo costringe ad indire il voto due anni prima della scadenza naturale della legislatura, al Pasok che ha chiesto esplicitamente lo scrutinio anticipato come condizione per rielegge il presidente Papoulias, il cui mandato scade a marzo.
Il premier ha detto che il Paese non può sopportare «una lunga campagna elettorale fino a febbraio». La decisione di Karamanlis, che gode dell’esigua maggioranza di un solo seggio, è in realtà la conseguenza di una graduale e costante erosione del consenso in seguito alla crisi economica, all’insicurezza dovuta alla criminalità comune e al terrorismo, ai problemi migratori. E soprattutto agli scandali che hanno travolto un governo che era stato scelto dopo una campagna fondata sulla lotta alla corruzione. Scandali che, almeno nel caso-Siemens, rischiano tuttavia di coinvolgere anche il Pasok.
Il premier greco Costas Karamanlis ha annunciato l’intenzione di indire elezioni anticipate, per poter portare avanti con decisione le riforme necessarie a superare le ripercussioni della crisi globale.
Rompendo un lungo periodo di incertezza con illazioni quotidiane da parte della stampa, Karamanlis ha detto che domani mattina andrà dal presidente della repubblica Karolos Papoulias per chiedergli di sciogliere il parlamento. Il premier non ha indicato date per le nuove elezioni ma gli osservatori parlano del 4 ottobre.
L’annuncio di nuove elezioni ha fatto seguito oggi a due attentati ad Atene e Salonicco compiuti verosimilmente dalla guerriglia anarco-marxista che si è posta come obiettivo di rovesciare il sistema di potere che governa il paese. Ed è coinciso con il previsto incontro oggi a Bruxelles, ai margini dell’Ecofin, fra il ministro delle finanze Yannis Papathanassiou e il Commissario europeo Joaquin Almunia per ottenere tempo fino al 2012 per portare il deficit di bilancio sotto il 3%. Ieri la stampa aveva scritto che dalla risposta di Almunia dipendeva il futuro del governo.
Il premier ha dato l’annuncio cedendo alle pressioni della crisi, dell’opposizione politica e degli ambienti all’interno del suo stesso partito, in un momento in cui secondo i sondaggi i socialisti del Pasok vincerebbero oggi lo scrutinio con il 6% di scarto su Nuova Democrazia (Nd) di Karamanlis. Il leader del Pasok, Giorgio Papandreou, ha detto questa sera che «è giunta la nostra ora» per governare dopo molti anni di opposizione, assicurando di avere le idee e le proposte necessarie per fare uscire il Paese dalla crisi economica e politica.
In un discorso televisivo al Paese, il premier ha affermato che per uscire dalla crisi ci vuole un clima politico stabile e un nuovo governo in grado di portare avanti le «importanti riforme che sono necessarie» in un momento in cui il Paese sta slittando nella recessione dopo anni di crescita fino al 4%. Karamanlis ha addossato le responsabilità del clima politico negativo, che lo costringe ad indire il voto due anni prima della scadenza naturale della legislatura, al Pasok che ha chiesto esplicitamente lo scrutinio anticipato come condizione per rielegge il presidente Papoulias, il cui mandato scade a marzo.
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