Economia in crescita in Italia negli ultimi mesi
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Economia in crescita in Italia negli ultimi mesi
lastampaI provvedimenti presi nell'ultimo anno per fronteggiare la dura crisi economica cominciano a portare i primi frutti. Nel secondo trimestre del 2010, il Pil è aumentato dello 0,4 % rispetto al trimestre precedente e dell’1,1 % rispetto al secondo trimestre del 2009. Il risultato rappresenta il dato più alto dal terzo trimestre 2007, quando il Pil aveva segnato un +1,5%, da quanto emerge dalle stime preliminari diffuse oggi dall’Istat: l’aumento congiunturale del prodotto interno lordo italiano è il risultato di un aumento del valore aggiunto dell’industria e dei servizi e di una diminuzione del valore aggiunto dell’agricoltura. La crescita acquisita per il 2010 è pari a 0,8 per cento; in particolare, il secondo trimestre del 2010 ha avuto una giornata lavorativa in più sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto al secondo trimestre 2009.
Nel mese di giugno si è registrato un notevole balzo in avanti della produzione industriale, che è aumentata dello 0,6 % rispetto a maggio 2010 e ha rilevato un incremento dell’8,2% a un anno di distanza. È quanto emerge dalle rilevazioni diffuse oggi dall’Istat. La variazione della media del secondo trimestre rispetto a quella del trimestre precedente è pari a più 2,2 per cento.
L’indice della produzione corretto per gli effetti di calendario ha, dunque, registrato a giugno un aumento tendenziale dell’8,2 per cento (i giorni lavorativi sono stati 21, come a giugno 2009), mentre nel primo semestre 2010 la variazione rispetto allo stesso periodo del 2009 è stata di più 5,5 per cento (i giorni lavorativi sono stati 125, contro i 124 del 2009). L’indice grezzo della produzione industriale ha registrato un aumento dell’8,1 per cento rispetto a giugno 2009. Nel confronto tendenziale relativo al primo semestre, l’indice è aumentato del 6,2 per cento.
Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie registrano variazioni congiunturali positive per i beni strumentali (più 2,3 per cento), per i beni intermedi (più 0,9 per cento) e per l’energia (più 0,8 per cento). L’unica variazione negativa ha riguardato i beni di consumo (meno 1,1 per cento, con variazioni di meno 3,1 per cento per i beni durevoli e di meno 0,8 per cento per i beni non durevoli). L’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, nel confronto con giugno 2009, aumenti in tutti i raggruppamenti principali di industrie: più 12,9 per cento per i beni strumentali, più 10,0 per cento per i beni intermedi, più 4,8 per cento per l’energia e più 2,9 per cento per i beni di consumo (più 3,0 per cento i beni non i durevoli, più 2,5 per cento i beni durevoli).
Nel confronto tra il primo semestre 2010 e lo stesso periodo dell’anno precedente vi sono stati incrementi dell’8,6 per cento per i beni intermedi, del 4,4 per cento per i beni strumentali, del 3,5 per cento per i beni di consumo (più 4,1 per cento i beni non durevoli, più 0,7 per cento i beni durevoli) e del 2,7 per cento per l’energia.
Nel mese di giugno 2010, l’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, variazioni positive in tutti i settori. Gli incrementi più marcati hanno riguardato i macchinari e attrezzature n.c.a (più 27,1 per cento), le apparecchiature elettriche e non elettriche (più 22,6 per cento), la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (più 12,4 per cento) e la metallurgia e prodotti in metallo (più 10,3 per cento). Nel confronto tra il primo semestre del 2010 e il corrispondente periodo del 2009, gli aumenti maggiori hanno interessato i settori delle apparecchiature elettriche e non elettriche (più 14,5 per cento), dei prodotti chimici (più 11,2 per cento) e dei computer e prodotti di elettronica e ottica (più 9,2 per cento). Le uniche variazioni negative hanno riguardato l’attività estrattiva (meno 4,6 per cento) e l’industria del legno, carta e stampa (meno 0,9 per cento).
«Dato positivo che, però, non sembra preludere ad una ripresa forte - ha commentato l’Ufficio Studi di Confcommercio - Senza un consolidarsi della ripresa dei consumi è difficile prevedere ulteriori accelerazioni e incrementi del Pil. Con questi ritmi di crescita, dunque, la ripresa appare ancora lenta a meno che non si avvii una stagione di riforme, prima fra tutte quella fiscale».
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purtroppo alcuni problemi come la disoccupazione giovanile sono lungi dall'essere risolti,comunque ben vengano questi segnali
Nel mese di giugno si è registrato un notevole balzo in avanti della produzione industriale, che è aumentata dello 0,6 % rispetto a maggio 2010 e ha rilevato un incremento dell’8,2% a un anno di distanza. È quanto emerge dalle rilevazioni diffuse oggi dall’Istat. La variazione della media del secondo trimestre rispetto a quella del trimestre precedente è pari a più 2,2 per cento.
L’indice della produzione corretto per gli effetti di calendario ha, dunque, registrato a giugno un aumento tendenziale dell’8,2 per cento (i giorni lavorativi sono stati 21, come a giugno 2009), mentre nel primo semestre 2010 la variazione rispetto allo stesso periodo del 2009 è stata di più 5,5 per cento (i giorni lavorativi sono stati 125, contro i 124 del 2009). L’indice grezzo della produzione industriale ha registrato un aumento dell’8,1 per cento rispetto a giugno 2009. Nel confronto tendenziale relativo al primo semestre, l’indice è aumentato del 6,2 per cento.
Gli indici destagionalizzati dei raggruppamenti principali di industrie registrano variazioni congiunturali positive per i beni strumentali (più 2,3 per cento), per i beni intermedi (più 0,9 per cento) e per l’energia (più 0,8 per cento). L’unica variazione negativa ha riguardato i beni di consumo (meno 1,1 per cento, con variazioni di meno 3,1 per cento per i beni durevoli e di meno 0,8 per cento per i beni non durevoli). L’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, nel confronto con giugno 2009, aumenti in tutti i raggruppamenti principali di industrie: più 12,9 per cento per i beni strumentali, più 10,0 per cento per i beni intermedi, più 4,8 per cento per l’energia e più 2,9 per cento per i beni di consumo (più 3,0 per cento i beni non i durevoli, più 2,5 per cento i beni durevoli).
Nel confronto tra il primo semestre 2010 e lo stesso periodo dell’anno precedente vi sono stati incrementi dell’8,6 per cento per i beni intermedi, del 4,4 per cento per i beni strumentali, del 3,5 per cento per i beni di consumo (più 4,1 per cento i beni non durevoli, più 0,7 per cento i beni durevoli) e del 2,7 per cento per l’energia.
Nel mese di giugno 2010, l’indice della produzione industriale corretto per gli effetti di calendario ha segnato, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, variazioni positive in tutti i settori. Gli incrementi più marcati hanno riguardato i macchinari e attrezzature n.c.a (più 27,1 per cento), le apparecchiature elettriche e non elettriche (più 22,6 per cento), la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (più 12,4 per cento) e la metallurgia e prodotti in metallo (più 10,3 per cento). Nel confronto tra il primo semestre del 2010 e il corrispondente periodo del 2009, gli aumenti maggiori hanno interessato i settori delle apparecchiature elettriche e non elettriche (più 14,5 per cento), dei prodotti chimici (più 11,2 per cento) e dei computer e prodotti di elettronica e ottica (più 9,2 per cento). Le uniche variazioni negative hanno riguardato l’attività estrattiva (meno 4,6 per cento) e l’industria del legno, carta e stampa (meno 0,9 per cento).
«Dato positivo che, però, non sembra preludere ad una ripresa forte - ha commentato l’Ufficio Studi di Confcommercio - Senza un consolidarsi della ripresa dei consumi è difficile prevedere ulteriori accelerazioni e incrementi del Pil. Con questi ritmi di crescita, dunque, la ripresa appare ancora lenta a meno che non si avvii una stagione di riforme, prima fra tutte quella fiscale».
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purtroppo alcuni problemi come la disoccupazione giovanile sono lungi dall'essere risolti,comunque ben vengano questi segnali
Re: Economia in crescita in Italia negli ultimi mesi
Almeno alcuni segnali ci sono, bene così!
Luca95- Moderatore
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Re: Economia in crescita in Italia negli ultimi mesi
Luca95 ha scritto:Almeno alcuni segnali ci sono, bene così!
certamente positivi...comunque si dovrebbe investire più sull'istruzione e la ricerca che contribuirebbero a diminuire la disoccupazione giovanile,da noi fra le più alte in europa
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