Leonardo lascia il Milan
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Leonardo lascia il Milan
La Stampa
«È tutto molto chiaro, siamo arrivati alla fine». Leonardo annuncia l’addio al Milan. Il tecnico brasiliano, nella conferenza alla vigilia del match con la Juventus, ufficializza la decisione adottata «consensualmente» con la società. «Stamattina ci siamo incontrati e abbiamo deciso», dice Leonardo, seduto accanto ad Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan. Il tecnico brasiliano lascia la panchina rossonera dopo una sola stagione. Un anno fa, Leonardo ha assunto l’incarico succedendo a Carlo Ancelotti. Il verdeoro ha alle spalle una lunga militanza milanista: 13 anni, prima come giocatore e poi come dirigente.
«Non posso vivere con tristezza. Non posso non considerare 13 anni. Il periodo più difficile per uno sportivo è il post-carriera. È stato lui - dice indicando commosso Galliani - a darmi tutte le opportunità. Io sono un prodotto del Milan, non sapevo cosa significasse fare l’allenatore».
«È stata una cosa straordinaria, ma non so se lo farò in futuro. Sicuramente, non nei prossimi anni. Non ho nessuna paura del futuro, non ho nessun pensiero e non ho nessuna offerta. Non c’è niente», dice prima di chiarire: «A me, quello che piace è la gestione. Qui vivevamo una determinata situazione e abbiamo deciso provare. Per me è stato un arricchimento straordinario», aggiunge. «Adesso è arrivato il momento di chiudere con tranquillità, come abbiamo sempre fatto ogni cosa. Staccarmi dal Milan non è semplice, perchè il Milan mi ha dato l’opportunità di fare qualsiasi cosa: tutto quello che ho imparato, l’ho imparato da lui e qui», dice ancora riferendosi a Galliani.
Il rammarico di Galliani
«Mi dispiace molto». Così Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, nella conferenza stampa in cui Leonardo ha annunciato che lascerà il club rossonero a fine stagione. «D’altra parte ho impiegato molta fatica anche l’anno scorso a convincerlo a fare l’allenatore questa stagione. Abbiamo deciso così -prosegue Galliani- diciamo che siamo arrivati naturalmente a questa decisione comune. Non c’è uno che lascia l’altro, è una risoluzione consensuale concordata con amicizia, stima e l’affetto di sempre».
«Leo a 40 anni ha già ricoperto tutti i ruoli possibili, ha fatto tutto il percorso nel Milan prima da giocatore, poi da dirigente e infine da allenatore ed è stato fondamentale per la nascita della fondazione Milan», ricorda Galliani.
Il bilancio del brasiliano alla guida del club rossonero, aggiunge, è positivo: «Leo ha raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissi, senza tutti questi infortuni avremmo lottato per lo scudetto. Abbiamo raggiunto la qualificazione diretta in Champions e questo è un grande risultato. Ha portato grandi innovazioni tecniche, siamo passati dal 4-3-3 al 4-2 fantasia che per un bel pò di tempo ha dato ottimi risultati per punti e per gioco. Direi che è stata assolutamente una stagione positiva».
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mah...le tensioni c'erano da tempo... sentendo quello che si diceva, secondo me ha fatto bene a lasciare. non poteva andare avanti con quel clima di tensione..,.
«È tutto molto chiaro, siamo arrivati alla fine». Leonardo annuncia l’addio al Milan. Il tecnico brasiliano, nella conferenza alla vigilia del match con la Juventus, ufficializza la decisione adottata «consensualmente» con la società. «Stamattina ci siamo incontrati e abbiamo deciso», dice Leonardo, seduto accanto ad Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan. Il tecnico brasiliano lascia la panchina rossonera dopo una sola stagione. Un anno fa, Leonardo ha assunto l’incarico succedendo a Carlo Ancelotti. Il verdeoro ha alle spalle una lunga militanza milanista: 13 anni, prima come giocatore e poi come dirigente.
«Non posso vivere con tristezza. Non posso non considerare 13 anni. Il periodo più difficile per uno sportivo è il post-carriera. È stato lui - dice indicando commosso Galliani - a darmi tutte le opportunità. Io sono un prodotto del Milan, non sapevo cosa significasse fare l’allenatore».
«È stata una cosa straordinaria, ma non so se lo farò in futuro. Sicuramente, non nei prossimi anni. Non ho nessuna paura del futuro, non ho nessun pensiero e non ho nessuna offerta. Non c’è niente», dice prima di chiarire: «A me, quello che piace è la gestione. Qui vivevamo una determinata situazione e abbiamo deciso provare. Per me è stato un arricchimento straordinario», aggiunge. «Adesso è arrivato il momento di chiudere con tranquillità, come abbiamo sempre fatto ogni cosa. Staccarmi dal Milan non è semplice, perchè il Milan mi ha dato l’opportunità di fare qualsiasi cosa: tutto quello che ho imparato, l’ho imparato da lui e qui», dice ancora riferendosi a Galliani.
Il rammarico di Galliani
«Mi dispiace molto». Così Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, nella conferenza stampa in cui Leonardo ha annunciato che lascerà il club rossonero a fine stagione. «D’altra parte ho impiegato molta fatica anche l’anno scorso a convincerlo a fare l’allenatore questa stagione. Abbiamo deciso così -prosegue Galliani- diciamo che siamo arrivati naturalmente a questa decisione comune. Non c’è uno che lascia l’altro, è una risoluzione consensuale concordata con amicizia, stima e l’affetto di sempre».
«Leo a 40 anni ha già ricoperto tutti i ruoli possibili, ha fatto tutto il percorso nel Milan prima da giocatore, poi da dirigente e infine da allenatore ed è stato fondamentale per la nascita della fondazione Milan», ricorda Galliani.
Il bilancio del brasiliano alla guida del club rossonero, aggiunge, è positivo: «Leo ha raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissi, senza tutti questi infortuni avremmo lottato per lo scudetto. Abbiamo raggiunto la qualificazione diretta in Champions e questo è un grande risultato. Ha portato grandi innovazioni tecniche, siamo passati dal 4-3-3 al 4-2 fantasia che per un bel pò di tempo ha dato ottimi risultati per punti e per gioco. Direi che è stata assolutamente una stagione positiva».
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mah...le tensioni c'erano da tempo... sentendo quello che si diceva, secondo me ha fatto bene a lasciare. non poteva andare avanti con quel clima di tensione..,.
luca_93- Pischello
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