L'Udinese esonera de Biasi - Milan, Leonardo: una parola e me ne vado
Pagina 1 di 1
L'Udinese esonera de Biasi - Milan, Leonardo: una parola e me ne vado
La Stampa.it
1) L’Udinese ha esonerato Gianni De Biasi. Al suo posto torna in panchina Pasquale Marino. La società, che ha reso nota la decisione tramite il suo sito, ringrazia De Biasi per l’impegno e la professionalità profusi nell’attività svolta. L’Udinese ieri è stata sconfitta 3-0 a Genova, in uno degli anticipi della serie A. Marino era stato esonerato lo scorso 22 dicembre.
2) Il presunto yes-man è diventato il ribelle. Nessuno nella storia del Milan berlusconiano aveva reagito con tanta fermezza e tempestività alle critiche del presidente più influente d’Italia e proprio in un giorno non comune perché il 20 febbraio di 24 anni fa il Milan fu salvato dal fallimento proprio da Berlusconi. Leonardo da ieri ha sorpassato a destra Josè Mourinho per come ha difeso la sua squadra. A differenza del portoghese non ha sparato sui nemici esterni per proteggere il gruppo ma bensì sul suo datore di lavoro.
Berlusconi nell’ultimo mese ha parlato due volte di Milan e in entrambe le occasioni non è stato tenero, prima ha bocciato l’acquisto di Amantino Mancini e poi ha dichiarato che questo Milan va fatto giocare bene. Il sarto distratto Zaccheroni osò ribellarsi quando gli fecero notare che l’idea di Boban trequartista era stata un’imposizione di Berlusconi, il suo «Non ricordo…», adesso, suona come una dichiarazione d’amore rispetto a ciò che ieri ha esternato il giovane brasiliano. E cosa dire, invece, del pacioso Ancelotti che non rivendicò la paternità degli appunti tattici della finale di Manchester? Il Cavaliere li fece suoi di fronte alle telecamere di Bruno Vespa e Carletto rimase in silenzio. La verità si è letta soltanto a maggio, quando è uscita l’autobiografia «Preferisco la Coppa», ma ormai il rapporto tra i due era finito.
Alla vigilia della trasferta di Bari, Leonardo si è presentato in conferenza stampa per ribadire un concetto che ha sempre avuto chiaro in testa fin dall’inizio della sua avventura: vuole massima autonomia, ritiene che certe invasioni di campo siano dannose per la squadra ed è pronto a tutto per difendere la sua truppa. Se Berlusconi ha cambiato idea sul suo conto, non ci sono problemi, Leo è pronto a dimettersi. «Sono sempre molto tranquillo, i nostri accordi sono molto ma molto chiari. È stata stabilita una politica e io non ho nessun problema: se il presidente vuole che mi metta da parte, basta una sua parola». «Per andare avanti - prosegue Leonardo - ci vuole la cosa più importante, ci vuole tranquillità e queste cose non fanno bene alla squadra. Ma forse neanche male, perché è una squadra matura. Sono da 13 anni in questa società e basta una parola del presidente, una. Non sono un costo aggiunto, la società vista la politica adottata non pagherà mai due allenatori, se vado via io arriverà un altro. Nel frattempo, voglio essere concentrato sulla squadra che va difesa perché loro quest’anno hanno fatto cose eccezionali, di più di quanto richiesto e di più rispetto alle loro potenzialità anche fisiche».
Ed eccoci alla parte più importante, Berlusconi oltre a mettere in dubbio le qualità di Amantino Mancini, ha denigrato il gioco espresso dei rossoneri. Il brasiliano non ci sta: «La squadra ha prodotto in un certo periodo un gioco straordinario e questo va difeso. Ha giocato meglio del Manchester e questo va difeso: tutti vogliamo vincere, dal presidente in giù ma le cose vanno analizzate con logica». Poi ha ripetuto: «La mia posizione è questa a prescindere che il presidente abbia detto o no certe frasi. Io lavoro con la mia autonomia, con la mia testa e con la mia libertà che non perderò mai, sono luoghi comuni dire che sono un aziendalista». Alla domanda se sarebbe pronto a dimettersi qualora questa situazione togliesse serenità alla squadra, Leonardo ha risposto: «In quello che ho detto poco fa c’è la risposta. Io cerco la tranquillità, solo questo». Berlusconi è avvertito. Le elezioni si avvicinano e quindi sarà importante per lui capire da che parte sta la gente e cosa dicono i sondaggi sull’argomento. Ieri il canale tematico rossonero si è schierato a favore dell’allenatore, stesso atteggiamento è stato tenuto dai tifosi interrogati sia da SkySport24 che da vari siti internet. Il fatto che Berlusconi non si presenti più a San Siro preoccupa molto il popolo milanista, i suoi figli non sono interessati a ereditare il giocattolo e quindi si pone la questione del futuro societario che appare alquanto incerto. Leonardo con il suo sfogo a tinte forti ha voluto lanciare un messaggio ben preciso. Adesso si aspetta una reazione: dalla sua squadra che ha difeso a spada tratta e dal suo padrone. Il fallimento del suo progetto del resto sarebbe il fallimento di tutti, a partire da chi l’ha «inventato» allenatore.
1) L’Udinese ha esonerato Gianni De Biasi. Al suo posto torna in panchina Pasquale Marino. La società, che ha reso nota la decisione tramite il suo sito, ringrazia De Biasi per l’impegno e la professionalità profusi nell’attività svolta. L’Udinese ieri è stata sconfitta 3-0 a Genova, in uno degli anticipi della serie A. Marino era stato esonerato lo scorso 22 dicembre.
2) Il presunto yes-man è diventato il ribelle. Nessuno nella storia del Milan berlusconiano aveva reagito con tanta fermezza e tempestività alle critiche del presidente più influente d’Italia e proprio in un giorno non comune perché il 20 febbraio di 24 anni fa il Milan fu salvato dal fallimento proprio da Berlusconi. Leonardo da ieri ha sorpassato a destra Josè Mourinho per come ha difeso la sua squadra. A differenza del portoghese non ha sparato sui nemici esterni per proteggere il gruppo ma bensì sul suo datore di lavoro.
Berlusconi nell’ultimo mese ha parlato due volte di Milan e in entrambe le occasioni non è stato tenero, prima ha bocciato l’acquisto di Amantino Mancini e poi ha dichiarato che questo Milan va fatto giocare bene. Il sarto distratto Zaccheroni osò ribellarsi quando gli fecero notare che l’idea di Boban trequartista era stata un’imposizione di Berlusconi, il suo «Non ricordo…», adesso, suona come una dichiarazione d’amore rispetto a ciò che ieri ha esternato il giovane brasiliano. E cosa dire, invece, del pacioso Ancelotti che non rivendicò la paternità degli appunti tattici della finale di Manchester? Il Cavaliere li fece suoi di fronte alle telecamere di Bruno Vespa e Carletto rimase in silenzio. La verità si è letta soltanto a maggio, quando è uscita l’autobiografia «Preferisco la Coppa», ma ormai il rapporto tra i due era finito.
Alla vigilia della trasferta di Bari, Leonardo si è presentato in conferenza stampa per ribadire un concetto che ha sempre avuto chiaro in testa fin dall’inizio della sua avventura: vuole massima autonomia, ritiene che certe invasioni di campo siano dannose per la squadra ed è pronto a tutto per difendere la sua truppa. Se Berlusconi ha cambiato idea sul suo conto, non ci sono problemi, Leo è pronto a dimettersi. «Sono sempre molto tranquillo, i nostri accordi sono molto ma molto chiari. È stata stabilita una politica e io non ho nessun problema: se il presidente vuole che mi metta da parte, basta una sua parola». «Per andare avanti - prosegue Leonardo - ci vuole la cosa più importante, ci vuole tranquillità e queste cose non fanno bene alla squadra. Ma forse neanche male, perché è una squadra matura. Sono da 13 anni in questa società e basta una parola del presidente, una. Non sono un costo aggiunto, la società vista la politica adottata non pagherà mai due allenatori, se vado via io arriverà un altro. Nel frattempo, voglio essere concentrato sulla squadra che va difesa perché loro quest’anno hanno fatto cose eccezionali, di più di quanto richiesto e di più rispetto alle loro potenzialità anche fisiche».
Ed eccoci alla parte più importante, Berlusconi oltre a mettere in dubbio le qualità di Amantino Mancini, ha denigrato il gioco espresso dei rossoneri. Il brasiliano non ci sta: «La squadra ha prodotto in un certo periodo un gioco straordinario e questo va difeso. Ha giocato meglio del Manchester e questo va difeso: tutti vogliamo vincere, dal presidente in giù ma le cose vanno analizzate con logica». Poi ha ripetuto: «La mia posizione è questa a prescindere che il presidente abbia detto o no certe frasi. Io lavoro con la mia autonomia, con la mia testa e con la mia libertà che non perderò mai, sono luoghi comuni dire che sono un aziendalista». Alla domanda se sarebbe pronto a dimettersi qualora questa situazione togliesse serenità alla squadra, Leonardo ha risposto: «In quello che ho detto poco fa c’è la risposta. Io cerco la tranquillità, solo questo». Berlusconi è avvertito. Le elezioni si avvicinano e quindi sarà importante per lui capire da che parte sta la gente e cosa dicono i sondaggi sull’argomento. Ieri il canale tematico rossonero si è schierato a favore dell’allenatore, stesso atteggiamento è stato tenuto dai tifosi interrogati sia da SkySport24 che da vari siti internet. Il fatto che Berlusconi non si presenti più a San Siro preoccupa molto il popolo milanista, i suoi figli non sono interessati a ereditare il giocattolo e quindi si pone la questione del futuro societario che appare alquanto incerto. Leonardo con il suo sfogo a tinte forti ha voluto lanciare un messaggio ben preciso. Adesso si aspetta una reazione: dalla sua squadra che ha difeso a spada tratta e dal suo padrone. Il fallimento del suo progetto del resto sarebbe il fallimento di tutti, a partire da chi l’ha «inventato» allenatore.
Argomenti simili
» Leonardo lascia il Milan
» Milan-Juventus 1-2
» Milan 0 - Inter 4
» Crisi mistica del Milan
» Inter-Milan sondaggio
» Milan-Juventus 1-2
» Milan 0 - Inter 4
» Crisi mistica del Milan
» Inter-Milan sondaggio
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Lun Lug 09, 2012 9:01 pm Da marcol200
» NC Canavese: aprile-maggio 2012
Mer Apr 18, 2012 7:22 pm Da Maurizio
» Tramonto mozzafiato - Ivrea, Lago Sirio 12/03/2012
Dom Apr 08, 2012 3:16 pm Da nevemania
» Nowcasting CANAVESANO / marzo 2012
Mer Mar 21, 2012 5:27 pm Da Maurizio
» NowCasting Marzo 2012
Lun Mar 12, 2012 1:05 pm Da nevemania
» Ondata di gelo - gli effetti
Gio Mar 08, 2012 7:46 pm Da Maurizio
» Nowcasting Canavesano - febbraio 2012
Sab Feb 04, 2012 7:15 pm Da Maurizio
» Nowcasting VdA - febbraio 2012
Sab Feb 04, 2012 7:14 pm Da Maurizio
» Nowcasting Canavese e Valli di Lanzo - Dicembre 2011
Lun Gen 09, 2012 3:03 pm Da Maurizio
» Nowcasting Valle D'aosta - Dicembre 2011
Sab Gen 07, 2012 8:03 pm Da Maurizio