Situazione meteo attuale...
Situazione meteo attuale...
Fonte : METEOGIORNALE
Nonostante la rimonta anticiclonica in azione sul comparto occidentale europeo, continua a scendere aria fresca dal Mare del Nord verso le nazioni centro-orientali europee. Tale discesa instabile è collegata con il perno depressionario sulla Penisola Scandinava, mentre un nuovo minimo ciclonico si propone fra l'Islanda e la Scozia. Le nuove aree cicloniche dovranno tuttavia fare i conti con l'alta pressione in elevazione dalla Penisola Iberica verso la Francia.
L'aria fresca d'origine nord-atlantica, dopo essersi addossata sull'Arco Alpino, è sconfinata anche verso il nostro Paese, ma senza dar luogo ad un significativo peggioramento in quanto non ha debilitato del tutto il campo anticiclonico pre-esistente. Una prima zona di forte instabilità ha interessato nella giornata di ieri le Alpi Friulane, con precipitazioni molto ingenti che hanno interessato anche una vasta zona, oltre i nostri confini, compresa fra l'Austria, la Slovenia e l'Ungheria. Sull'area slovena al confine con il Friuli sono caduti anche oltre 150 millimetri di pioggia.
Il fronte freddo si va propagando verso sud/est, con forti celle temporalesche che pertanto, dopo aver colpito la Croazia, stanno interessando Serbia, Bosnia e si apprestano a portarsi verso l'Albania e la parte settentrionale della Grecia. Si tratta di temporali in sviluppo lungo la fascia di forte convergenza fra masse d'aria di differente origine, in quanto dal Basso Mediterraneo seguita l'afflusso di correnti decisamente più calde ed umida.
La parte terminale della linea temporalesca sta marginalmente interessando anche parte delle nostre regioni centro-meridionali adriatiche: al momento i temporali più consistenti stanno colpendo l'Abruzzo, il Molise e la Puglia settentrionale, senza trascurare alcune zone costiere, in quanto un malloppo temporalesco si è sviluppato con decisione anche in mare aperto, probabilmente favorito nella genesi dalle acque piuttosto calde dell'Adriatico.
Altre nubi si sono generate su tutta la dorsale appenninica con qualche rovescio sul Lazio, mentre le condizioni meteo al Nord sono decisamente migliorate. Già da ieri il cielo si era aperto sul Nord-Ovest per il favonio, ma quest'oggi ha fatto irruzione la Bora dal Golfo di Trieste verso l'Alto Adriatico e la Val Padana. Il vento ha toccato finora raffiche massime di 90 km/h sul capoluogo friulano e sta facendo convogliare aria man mano più fresca.
I venti settentrionali hanno poi raggiunto intensità notevoli allo sbocco delle valli lombarde e piemontesi, mentre è segnalato molto teso anche il Maestrale sulla Sardegna. L'irruzione fresca sta facendo fatica a propagarsi con decisione sul nostro Paese, in quanto c'è stato un rallentamento nell'entrata delle nuove correnti, dovuto all'azione di contenimento dell'aria fresca a nord delle Alpi.
Lo spostamento ulteriore di tutto il fronte verso sud/est farà calare la relativa culla depressionaria sul Centro-Sud d'Italia, consentendo una maggiore spinta dell'ingresso fresco nord/orientale fin dalla giornata di domani. Le ultime resistenze calde saranno così sconfitte: quest'oggi i valori più alti si sono rilevati in alcune aree del Sud e delle Isole Maggiori, con punte di 35 gradi.Mauro Meloni
Nonostante la rimonta anticiclonica in azione sul comparto occidentale europeo, continua a scendere aria fresca dal Mare del Nord verso le nazioni centro-orientali europee. Tale discesa instabile è collegata con il perno depressionario sulla Penisola Scandinava, mentre un nuovo minimo ciclonico si propone fra l'Islanda e la Scozia. Le nuove aree cicloniche dovranno tuttavia fare i conti con l'alta pressione in elevazione dalla Penisola Iberica verso la Francia.
L'aria fresca d'origine nord-atlantica, dopo essersi addossata sull'Arco Alpino, è sconfinata anche verso il nostro Paese, ma senza dar luogo ad un significativo peggioramento in quanto non ha debilitato del tutto il campo anticiclonico pre-esistente. Una prima zona di forte instabilità ha interessato nella giornata di ieri le Alpi Friulane, con precipitazioni molto ingenti che hanno interessato anche una vasta zona, oltre i nostri confini, compresa fra l'Austria, la Slovenia e l'Ungheria. Sull'area slovena al confine con il Friuli sono caduti anche oltre 150 millimetri di pioggia.
Il fronte freddo si va propagando verso sud/est, con forti celle temporalesche che pertanto, dopo aver colpito la Croazia, stanno interessando Serbia, Bosnia e si apprestano a portarsi verso l'Albania e la parte settentrionale della Grecia. Si tratta di temporali in sviluppo lungo la fascia di forte convergenza fra masse d'aria di differente origine, in quanto dal Basso Mediterraneo seguita l'afflusso di correnti decisamente più calde ed umida.
La parte terminale della linea temporalesca sta marginalmente interessando anche parte delle nostre regioni centro-meridionali adriatiche: al momento i temporali più consistenti stanno colpendo l'Abruzzo, il Molise e la Puglia settentrionale, senza trascurare alcune zone costiere, in quanto un malloppo temporalesco si è sviluppato con decisione anche in mare aperto, probabilmente favorito nella genesi dalle acque piuttosto calde dell'Adriatico.
Altre nubi si sono generate su tutta la dorsale appenninica con qualche rovescio sul Lazio, mentre le condizioni meteo al Nord sono decisamente migliorate. Già da ieri il cielo si era aperto sul Nord-Ovest per il favonio, ma quest'oggi ha fatto irruzione la Bora dal Golfo di Trieste verso l'Alto Adriatico e la Val Padana. Il vento ha toccato finora raffiche massime di 90 km/h sul capoluogo friulano e sta facendo convogliare aria man mano più fresca.
I venti settentrionali hanno poi raggiunto intensità notevoli allo sbocco delle valli lombarde e piemontesi, mentre è segnalato molto teso anche il Maestrale sulla Sardegna. L'irruzione fresca sta facendo fatica a propagarsi con decisione sul nostro Paese, in quanto c'è stato un rallentamento nell'entrata delle nuove correnti, dovuto all'azione di contenimento dell'aria fresca a nord delle Alpi.
Lo spostamento ulteriore di tutto il fronte verso sud/est farà calare la relativa culla depressionaria sul Centro-Sud d'Italia, consentendo una maggiore spinta dell'ingresso fresco nord/orientale fin dalla giornata di domani. Le ultime resistenze calde saranno così sconfitte: quest'oggi i valori più alti si sono rilevati in alcune aree del Sud e delle Isole Maggiori, con punte di 35 gradi.Mauro Meloni
Re: Situazione meteo attuale...
Gran parte del mese d'Agosto ed il primo scorcio di Settembre si sono rivelati decisamente caldi, in quello che è stato un lungo trend di temperature sopra media che stava facendo ritornare alla memoria l'infinita estate del 2003. Ora tutto sembra rientrare quasi nella normalità, grazie all'afflusso di correnti settentrionali che ha riportato un clima piacevole con temperature più basse ed un notevole abbassamento dei tassi d'umidità.
L'incursione fresca ed instabile ha coinvolto in particolar modo la Penisola Balcanica, sfiorando marginalmente le nostre regioni. L'immagine dal Satellite mostra pienamente il lungo serpentone nuvoloso disteso dalla Russia nord-occidentale fino al nord della Grecia: si tratta di una perturbazione che sta andando incontro a frontolisi (indebolimento) per la chiusura del vortice di bassa pressione appena a sud del Mar Nero.
Nel frattempo, l'alta pressione subtropicale oceanica si sta infatti espandendo sul cuore dell'Europa, fino a raggiungere oramai l'anticiclone dinamico con i massimi barici al suolo attualmente sulla Russia. Questo ponte di alta pressione sta così andando a costruire un blocco nei confronti del flusso atlantico, costretto così a scorrere ad alte latitudini.
Nonostante il blocco anticiclonico, le aree depressionarie atlantiche restano piuttosto organizzate: due perni depressionari di 990 hPa agiscono nei pressi dell'Islanda, a cui si è aggiunta una terza area di bassa pressione ancor più approfondita al suolo (minimo di circa 985 hPa), ad ovest delle Isole Britanniche. La parte avanzata della perturbazione, legata a questa ultima potente depressione, sta facendo irruzione in queste ore sulla Gran Bretagna.
La campana anticiclonica, in espansione sull'Europa, ingloba praticamente del tutto la nostra Penisola e questo ha contribuito a spingere verso sud/est l'area instabile che ha interessato i versanti adriatici e ionici nel corso del fine settimana. In nottata si sono avuti gli ultimi temporali sui versanti ionici di Calabria e Sicilia, localmente di forte intensità, favoriti dal mare molto caldo che ha incrementato l'energia a disposizione per il sostentamento delle celle temporalesco.
Nonostante la ripresa anticiclonica, un moderato gradiente barico fra le zone alpine e la Grecia sta comportando l'afflusso di correnti fresche provenienti dai Balcani. La ventilazione risulta più vivace sui versanti adriatici e sui bacini meridionali, con mari di conseguenza molto mossi o agitati. Le spiagge esposte dell'Adriatico si sono così trovate ad affrontare una giornata più fresca e zona di diverse zone litoranee esposte sul Tirreno.
L'attuale delicato equilibrio fra la campana anticiclonica e l'area instabile sui Balcani si reggerà più o meno con le stesse modalità per qualche giorno, ma da metà settimana la circolazione ciclonica orientale tenderà ad espandersi verso le nostre regioni meridionali, ponendo un accentuazione delle condizioni d'instabilità, con tempo incerto o variabile accompagnato da locali episodi temporaleschi.
GIORNATA NUVOLOSA: Canavese e VdA - 12/09/2009
GIORNATA NUVOLOSA FRA PIEMONTE E VALLE D'AOSTA
Giornata decisamente nuvolosa fra Canavese e Valle d'Aosta quella odierna, come ho avuto modo di osservare. Trattasi in prevalenza di nubi a medie e medio-alte (come quota): quindi stratocumuli e cirrostrati. Inoltre, maggiore schiarite nella zona della conca di Aosta, e nuvolosità più insistente fra Alto Canavese e Bassa Vallée. Questa la situazione osservata in mattinata (h. 9 - 12). Il tutto accompagnato da valori non lontani dalle medie storiche di riferimento per il periodo (seconda decade di settembre). Valori minimi diffusamente compresi fra 16 e 17° nel fondovalle fra Ivrea e Saint-Vincent:
- Ivrea Torre Maridon: 16,7°
- Ivrea San Giovanni: 16,0°
- Quincinetto QUINCImeteo: 17,6°
...alcuni dei valori minimi rilevati in mattinata, abbastanza uniformi a causa della nuvolosità piuttosto insistente, in particolar modo nella parte centrale della nottata. Solitamente, le temperature sono relativamente più basse nella zona di Ivrea e più alte fra Borgofranco di Ivrea (qualche km a N della città) e Pont-Saint-Martin (all'inizio della VdA), particolarmente calda la zona di Quincinetto. La mattinata si è mantenuta fresca, con pochi sprazzi di sole, almeno nel fondovalle. Verso le 10:30, temperature ancora diffusamente attorno ai 20°. Quasi calme le brezze, inibite dallo scarso soleggiamento. Segnalato inoltre qualche fenomeno fra il Col di Joux a partire dalla località di Joux (1650 M; Comune di Saint-Vincent) fino a Champoluc (1573 M) prima delle 11. Più insistenti fra Brusson e le pendici orientali del Col di Joux, le prp sono comunque risultate deboli e non particolarmente persistenti, ma hanno mantenuto la temperatura fresca originando nubi basse sui crinali e sui pendii a mezza costa. La temperatura fresca è tuttora, le nubi sono nuovamente in fase di compattamento. Vento calmo. 12,9° qui a Champoluc, alla base degli impianti di risalita.
Giornata decisamente nuvolosa fra Canavese e Valle d'Aosta quella odierna, come ho avuto modo di osservare. Trattasi in prevalenza di nubi a medie e medio-alte (come quota): quindi stratocumuli e cirrostrati. Inoltre, maggiore schiarite nella zona della conca di Aosta, e nuvolosità più insistente fra Alto Canavese e Bassa Vallée. Questa la situazione osservata in mattinata (h. 9 - 12). Il tutto accompagnato da valori non lontani dalle medie storiche di riferimento per il periodo (seconda decade di settembre). Valori minimi diffusamente compresi fra 16 e 17° nel fondovalle fra Ivrea e Saint-Vincent:
- Ivrea Torre Maridon: 16,7°
- Ivrea San Giovanni: 16,0°
- Quincinetto QUINCImeteo: 17,6°
...alcuni dei valori minimi rilevati in mattinata, abbastanza uniformi a causa della nuvolosità piuttosto insistente, in particolar modo nella parte centrale della nottata. Solitamente, le temperature sono relativamente più basse nella zona di Ivrea e più alte fra Borgofranco di Ivrea (qualche km a N della città) e Pont-Saint-Martin (all'inizio della VdA), particolarmente calda la zona di Quincinetto. La mattinata si è mantenuta fresca, con pochi sprazzi di sole, almeno nel fondovalle. Verso le 10:30, temperature ancora diffusamente attorno ai 20°. Quasi calme le brezze, inibite dallo scarso soleggiamento. Segnalato inoltre qualche fenomeno fra il Col di Joux a partire dalla località di Joux (1650 M; Comune di Saint-Vincent) fino a Champoluc (1573 M) prima delle 11. Più insistenti fra Brusson e le pendici orientali del Col di Joux, le prp sono comunque risultate deboli e non particolarmente persistenti, ma hanno mantenuto la temperatura fresca originando nubi basse sui crinali e sui pendii a mezza costa. La temperatura fresca è tuttora, le nubi sono nuovamente in fase di compattamento. Vento calmo. 12,9° qui a Champoluc, alla base degli impianti di risalita.
Re: Situazione meteo attuale...
Fonte: METEOGIORNALE
Il fine settimana non propone novità significative su scala europea: una cellula anticiclonica insiste sul Vicino Atlantico, in corrispondenza dei settori nord-occidentali del Continente, con i massimi barici centrati sull'Irlanda. Questa particolare posizione dell'alta pressione contribuisce ad alimentare, tramite un flusso di correnti fresche nord-orientale, la lacuna barica attiva su gran parte del bacino centro-occidentale del Mediterraneo, dove si sono pertanto rinnovate condizioni di parziale instabilità.
Il perno di questa debole circolazione ciclonica si è definitivamente spostato verso la Grecia e l'Egeo, con i temporali violenti che sono nuovamente tornati protagonisti su diverse zone della Turchia, a causa di nuovi vigorosi contrasti termici innescati da una risalita di masse d'aria molto calde dai vicini territori del Medio Oriente.
Importanti novità s'iniziano intanto a scorgere ad alte latitudini europee e più precisamente lungo la Penisola Scandinava, ove è in azione un affondo freddo in discesa sul bordo orientale dell'alta pressione britannica. Questa discesa fresca ed instabile accompagnerà un vortice di bassa pressione, il quale sarà responsabile dell'importante cambio circolatorio e del corposo peggioramento attesi già in apertura della prossima settimana.
L'arrivo dell'autunno procede dunque spedito, ma cos'è accaduto oggi sul nostro Paese? Sostanzialmente la giornata è stata piuttosto simile a ieri, con condizioni d'instabilità non così marcate grazie allo spostamento del grosso della circolazione ciclonica verso i settori del Mar Egeo. Un parziale miglioramento si è così consolidato all'estremo Sud e specie sulla Sicilia, ove fino a ieri si erano avute precipitazioni temporalesche localmente abbondanti. Sempre ieri, in serata, alcuni episodi temporaleschi si erano generati in Lombardia sulle Prealpi Orobiche , con accumuli più consistenti sulla Brianza. Marginalmente interessata anche Milano, dove è tornata un po' di pioggia dopo alcune settimane.
Qualche rovescio quest'oggi ha colpito principalmente le aree appenniniche nelle ore pomeridiane, ma anche alcune zone dell'Adriatico. Un violento nubifragio si è scatenato fin dalle primissime ore sul Gargano, rimanendo in loco per alcune ore ed autorigenerandosi continuamente. La violenza delle precipitazioni ha determinato una situazione localmente alluvionale, in particolar modo nei dintorni di San Giovanni Rotondo, pressoché isolata nelle vie d'acceso a causa della quantità di fango e detriti portati a valle per l'esondazione di molti corsi d'acqua.
Il bilancio di quest'episodio di maltempo estremo è stato pesantissimo, con molte strade impraticabili ed oltre 2500 famiglie di San Giovanni Rotondo rimaste senza energia elettrica. Sono state anche salvate almeno 6 persone rimaste intrappolate in mezzo all'acqua, ma purtroppo, nel pomeriggio odierno, è stato rinvenuto un corpo senza vita, probabilmente di un anziano contadino letteralmente sorpreso dal nubifragio e dal fiume di fango che l'ha travolto.
In conclusione, questo è il periodo in cui si possono scatenare più facilmente fenomeni estremi per quanto localizzati, dopo il caldo dell'estate, la cui energia si è immagazzinata sul mare, che rilascia lentamente il calore. Ora bisognerà fare attenzione pertanto alle prime perturbazioni che graffieranno il nostro Paese nella prossima settimana.
Il fine settimana non propone novità significative su scala europea: una cellula anticiclonica insiste sul Vicino Atlantico, in corrispondenza dei settori nord-occidentali del Continente, con i massimi barici centrati sull'Irlanda. Questa particolare posizione dell'alta pressione contribuisce ad alimentare, tramite un flusso di correnti fresche nord-orientale, la lacuna barica attiva su gran parte del bacino centro-occidentale del Mediterraneo, dove si sono pertanto rinnovate condizioni di parziale instabilità.
Il perno di questa debole circolazione ciclonica si è definitivamente spostato verso la Grecia e l'Egeo, con i temporali violenti che sono nuovamente tornati protagonisti su diverse zone della Turchia, a causa di nuovi vigorosi contrasti termici innescati da una risalita di masse d'aria molto calde dai vicini territori del Medio Oriente.
Importanti novità s'iniziano intanto a scorgere ad alte latitudini europee e più precisamente lungo la Penisola Scandinava, ove è in azione un affondo freddo in discesa sul bordo orientale dell'alta pressione britannica. Questa discesa fresca ed instabile accompagnerà un vortice di bassa pressione, il quale sarà responsabile dell'importante cambio circolatorio e del corposo peggioramento attesi già in apertura della prossima settimana.
L'arrivo dell'autunno procede dunque spedito, ma cos'è accaduto oggi sul nostro Paese? Sostanzialmente la giornata è stata piuttosto simile a ieri, con condizioni d'instabilità non così marcate grazie allo spostamento del grosso della circolazione ciclonica verso i settori del Mar Egeo. Un parziale miglioramento si è così consolidato all'estremo Sud e specie sulla Sicilia, ove fino a ieri si erano avute precipitazioni temporalesche localmente abbondanti. Sempre ieri, in serata, alcuni episodi temporaleschi si erano generati in Lombardia sulle Prealpi Orobiche , con accumuli più consistenti sulla Brianza. Marginalmente interessata anche Milano, dove è tornata un po' di pioggia dopo alcune settimane.
Qualche rovescio quest'oggi ha colpito principalmente le aree appenniniche nelle ore pomeridiane, ma anche alcune zone dell'Adriatico. Un violento nubifragio si è scatenato fin dalle primissime ore sul Gargano, rimanendo in loco per alcune ore ed autorigenerandosi continuamente. La violenza delle precipitazioni ha determinato una situazione localmente alluvionale, in particolar modo nei dintorni di San Giovanni Rotondo, pressoché isolata nelle vie d'acceso a causa della quantità di fango e detriti portati a valle per l'esondazione di molti corsi d'acqua.
Il bilancio di quest'episodio di maltempo estremo è stato pesantissimo, con molte strade impraticabili ed oltre 2500 famiglie di San Giovanni Rotondo rimaste senza energia elettrica. Sono state anche salvate almeno 6 persone rimaste intrappolate in mezzo all'acqua, ma purtroppo, nel pomeriggio odierno, è stato rinvenuto un corpo senza vita, probabilmente di un anziano contadino letteralmente sorpreso dal nubifragio e dal fiume di fango che l'ha travolto.
In conclusione, questo è il periodo in cui si possono scatenare più facilmente fenomeni estremi per quanto localizzati, dopo il caldo dell'estate, la cui energia si è immagazzinata sul mare, che rilascia lentamente il calore. Ora bisognerà fare attenzione pertanto alle prime perturbazioni che graffieranno il nostro Paese nella prossima settimana.
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