Situazione ghiacci artici
Situazione ghiacci artici
Il Servizio Meteorologico Danese ci propone una serie di osservazioni delle temperature della zona adiacente al Polo Nord (media di tutte le zone poste a nord dell'80° parallelo), che inizia dall'anno 1958.
Vista l'assoluta mancanza di una rete di stazioni meteorologiche fisse su queste zone (ci sono solo rilevazioni estemporanee da parte di navi rompighiaccio, e, da qualche anno, da parte di un'unica stazione proprio sul Polo), il Servizio Meteo Danese ha provveduto a fare un conteggio particolare.
Si è calcolato infatti la media delle analisi delle ore 00 e delle ore 12 delle temperature misurate nei "punti di griglia" dei modelli matematici, in particolare tutte le Rianalisi del modello europeo ECMWF tra il 1958 ed il 2002, mentre in seguito si sono usati modelli ancora più raffinati su scala locale.
Il risultato è un grafico che mostra l'andamento medio delle temperature misurate in gradi Kelvin, nel corso dell'anno, comparato con quello che è l'andamento delle temperature artiche dell'anno corrente.
Bisogna ricordare che 1 Kelvin = 1° Centigrado, mentre la temperatura di 273,15 K equivale al nostro Zero centigrado.
Fatta questa piccola conversione, notiamo come, mediamente, la zona polare rimanga con temperature positive solamente per un breve periodo dell'anno, grosso modo tra metà Giugno e la fine di Agosto, per poi precipitare verso valori negativi, con un minimo termico piuttosto stabile tra la fine di Dicembre e la terza decade di Febbraio, quando le temperature polari si aggirano attorno ai -30°C.
Sorprendentemente, per chi non conosce a fondo la climatologia, notiamo così come le temperature del nostro Polo Nord siano di gran lunga più elevate dei minimi termici che si misurano in Siberia, dove il clima prettamente continentale (mentre il nostro Polo è costituito da solo Oceano ghiacciato), permette dei minimi termici attorno ai -60°C.
Studiando l'andamento di quest'anno, notiamo come le temperature artiche siano state ben superiori alla norma, anche di venti gradi centigradi, tra fine Gennaio ed inizio Febbraio (rimanendo comunque molto al di sotto dello zero).
Le temperature polari sono state poi, nel corso dell'Estate 2009, praticamente nella norma, tra Luglio ed Agosto, mentre sono state sotto la norma per il mese di Giugno.
Questo andamento fresco della stagione estiva lo si riflette anche sull'estensione dei Ghiacci Polari che, malgrado gli allarmi forse troppo tempestivi lanciati nelle settimane passate, sembra aver ripreso vigore, con ghiacci marini che presentano una superficie di estensione superiore a quella dei due anni passati, quando aveva raggiunto un minimo storico trentennale.
Già si era intuita tale situazione, con la "chiusura" del famoso "Passaggio a Nord Ovest" a nord del Canada, che invece era transitabile dalle imbarcazioni negli anni 2007 e 2008.
Da segnalare che le temperature polari sono tornate su valori negativi da qualche giorno, in marcia verso la nuova stagione fredda incipiente.
Da segnalare infine che la nuova stazione, dotata di webcam, situata quasi direttamente sul Polo Nord (ad 89° 64' N, anche se subisce variazioni di latitudine in quanto trasportata dai movimenti dei ghiacci marini), non ha mai segnalato temperature sopra lo zero in tutta la stagione estiva.
Fonte: METEOGIORNALE
Vista l'assoluta mancanza di una rete di stazioni meteorologiche fisse su queste zone (ci sono solo rilevazioni estemporanee da parte di navi rompighiaccio, e, da qualche anno, da parte di un'unica stazione proprio sul Polo), il Servizio Meteo Danese ha provveduto a fare un conteggio particolare.
Si è calcolato infatti la media delle analisi delle ore 00 e delle ore 12 delle temperature misurate nei "punti di griglia" dei modelli matematici, in particolare tutte le Rianalisi del modello europeo ECMWF tra il 1958 ed il 2002, mentre in seguito si sono usati modelli ancora più raffinati su scala locale.
Il risultato è un grafico che mostra l'andamento medio delle temperature misurate in gradi Kelvin, nel corso dell'anno, comparato con quello che è l'andamento delle temperature artiche dell'anno corrente.
Bisogna ricordare che 1 Kelvin = 1° Centigrado, mentre la temperatura di 273,15 K equivale al nostro Zero centigrado.
Fatta questa piccola conversione, notiamo come, mediamente, la zona polare rimanga con temperature positive solamente per un breve periodo dell'anno, grosso modo tra metà Giugno e la fine di Agosto, per poi precipitare verso valori negativi, con un minimo termico piuttosto stabile tra la fine di Dicembre e la terza decade di Febbraio, quando le temperature polari si aggirano attorno ai -30°C.
Sorprendentemente, per chi non conosce a fondo la climatologia, notiamo così come le temperature del nostro Polo Nord siano di gran lunga più elevate dei minimi termici che si misurano in Siberia, dove il clima prettamente continentale (mentre il nostro Polo è costituito da solo Oceano ghiacciato), permette dei minimi termici attorno ai -60°C.
Studiando l'andamento di quest'anno, notiamo come le temperature artiche siano state ben superiori alla norma, anche di venti gradi centigradi, tra fine Gennaio ed inizio Febbraio (rimanendo comunque molto al di sotto dello zero).
Le temperature polari sono state poi, nel corso dell'Estate 2009, praticamente nella norma, tra Luglio ed Agosto, mentre sono state sotto la norma per il mese di Giugno.
Questo andamento fresco della stagione estiva lo si riflette anche sull'estensione dei Ghiacci Polari che, malgrado gli allarmi forse troppo tempestivi lanciati nelle settimane passate, sembra aver ripreso vigore, con ghiacci marini che presentano una superficie di estensione superiore a quella dei due anni passati, quando aveva raggiunto un minimo storico trentennale.
Già si era intuita tale situazione, con la "chiusura" del famoso "Passaggio a Nord Ovest" a nord del Canada, che invece era transitabile dalle imbarcazioni negli anni 2007 e 2008.
Da segnalare che le temperature polari sono tornate su valori negativi da qualche giorno, in marcia verso la nuova stagione fredda incipiente.
Da segnalare infine che la nuova stazione, dotata di webcam, situata quasi direttamente sul Polo Nord (ad 89° 64' N, anche se subisce variazioni di latitudine in quanto trasportata dai movimenti dei ghiacci marini), non ha mai segnalato temperature sopra lo zero in tutta la stagione estiva.
Fonte: METEOGIORNALE
Re: Situazione ghiacci artici
3BMETEO
In base alle ultime rilevazioni satellitari del NSIDC e dell'IJIS l'estensione della banchisa artica, al 10 settembre, oscilla tra i 5.1 e i 5.3 milioni di chilometri quadrati. Considerando le attuali condizioni meteorologiche e le proiezioni climatiche per i prossimi 7 giorni possiamo affermare che l'attuale superficie subirà variazioni generalmente inferiori ai 20.000kmq; siamo quindi di fronte al minimo stagionale. Rispetto allo scorso anno il pack ha guadagnato circa 500.000 chilometri quadrati, mentre sul 2007 il progresso sfiora il milione. In termini percentuali parliamo, rispettivamente, del +10% e del +17%. Confrontando il minimo attuale con quello atteso dalla media 1979-2000 osserviamo un deficit pari a 1.4 milioni di chilometri quadrati; si tratta della terza minor estensione estiva degli ultimi 30 anni. Per quanto riguarda l'estate nel suo complesso il 2009 ha mostrato una superficie media maggiore del 3.5% sul 2008 e dell'8% sul 2007 (dati preliminari). I mesi che hanno goduto dei maggiori recuperi sono stati agosto e settembre, mentre giugno e luglio palesano fusioni simili ai due anni precedenti. Il guadagno di quest'anno è stato favorito da scarse rimonte calde di matrice continentale e da correnti preservanti il pack. Se non fosse stato per il fenomeno dell'arctic amplification l'estate 2009 avrebbe prodotto risultato di gran lunga migliori. Affinché il calore in eccesso cumulato negli ultimi quattro anni si dissipi completamente sono necessarie dalle 3 alle 5 stagioni 'positive'.
In base alle ultime rilevazioni satellitari del NSIDC e dell'IJIS l'estensione della banchisa artica, al 10 settembre, oscilla tra i 5.1 e i 5.3 milioni di chilometri quadrati. Considerando le attuali condizioni meteorologiche e le proiezioni climatiche per i prossimi 7 giorni possiamo affermare che l'attuale superficie subirà variazioni generalmente inferiori ai 20.000kmq; siamo quindi di fronte al minimo stagionale. Rispetto allo scorso anno il pack ha guadagnato circa 500.000 chilometri quadrati, mentre sul 2007 il progresso sfiora il milione. In termini percentuali parliamo, rispettivamente, del +10% e del +17%. Confrontando il minimo attuale con quello atteso dalla media 1979-2000 osserviamo un deficit pari a 1.4 milioni di chilometri quadrati; si tratta della terza minor estensione estiva degli ultimi 30 anni. Per quanto riguarda l'estate nel suo complesso il 2009 ha mostrato una superficie media maggiore del 3.5% sul 2008 e dell'8% sul 2007 (dati preliminari). I mesi che hanno goduto dei maggiori recuperi sono stati agosto e settembre, mentre giugno e luglio palesano fusioni simili ai due anni precedenti. Il guadagno di quest'anno è stato favorito da scarse rimonte calde di matrice continentale e da correnti preservanti il pack. Se non fosse stato per il fenomeno dell'arctic amplification l'estate 2009 avrebbe prodotto risultato di gran lunga migliori. Affinché il calore in eccesso cumulato negli ultimi quattro anni si dissipi completamente sono necessarie dalle 3 alle 5 stagioni 'positive'.
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