Milano,lasciato dalla ragazza picchia a morte la prima persona che gli capita a tiro

lastampa

La fidanzata lo lascia. Lui, Oleg F., un giovane ucraino di 25 anni alto 1,80 metri, fisico asciutto, con problemi psichici, un piccolo precedente per furto e la passione per la boxe, scende in strada e uccide a pugni la prima donna che gli capita a tiro, una filippina di 41 anni. È accaduto a Milano in viale Abruzzi intorno alle otto di questa mattina. In base alle ricostruzione fornita dalla Questura di Milano, la madre di Oleg intorno alle otto chiama il 113 preoccupata perchè il figlio, scosso dalla fine di una relazione sentimentale, è scappato di casa, in evidente stato di agitazione, minacciando che avrebbe picchiato qualcuno. Dopo pochi minuti, un passante in Viale Abruzzi 64, a circa 200 metri dall’abitazione di Oleg, chiama il 113 per segnalare che un uomo stava aggredendo ferocemente una donna. Secondo le prime ricostruzioni Oleg avrebbe avvicinato la donna per rubarle la borsa, ma non riuscendoci l’ha spinta contro il portone di un palazzo e ha poi iniziato a colpirla violentemente.

Quasi immediato l’arrivo della prima volante, in servizio di pattugliamento in zona, subito affiancata da una seconda pattuglia, necessaria per contenere e fermare Oleg, in preda a un raptus di autentica follia. Le condizioni delle donna filippina, riversa a terra, ricoperta di sangue e con il volto sfigurato sono apparse subito gravissime. Immediato l’arrivo del 113 che ha impiegato circa 30 minuti per rianimare la donna, poi trasportata in codice rosso al Fatebenefratelli dove purtroppo è deceduta intorno alle 11.30 per le gravissimi lesioni riportate, soprattutto al volto. L’aggressore, Oleg, invece, è ricoverato al pronto soccorso del Niguarda per le gravi lesioni riportate alle mani, in particolare alle nocche, nel furioso pestaggio e molto probabilmente sarà poi trasferito nel reparto psichiatrico dello stesso ospedale.

Nella perquisizione effettuata a casa del giovane, gli agenti hanno trovato un certificato medico di abilitazione al pugilato, documentazione medica che attesta problemi psichici pregressi di Oleg, un taser, cioè un immobilizzatore di persone elettrico, un coltello da caccia modello rambo e un bilancino, che però gli inquirenti escludono al momento sia legato a questioni di droga.

Da chiudere in galera per il resto della sua vita!! Ed è pure poco!!

hai ragione...carcere a vita ...come si fa a troncare la vita di una povera innocente così brutalmente e senza motivo