17 gesti per ridurre l'emissione di CO2
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17 gesti per ridurre l'emissione di CO2
Fonte: La Stampa
Mentre i grandi del mondo lavorano a un accordo globale contro i cambiamenti climatici, anche noi nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per ridurre le emissioni di gas serra. Infatti, dal car sharing al modo di stendere il bucato o usare la doccia, piccoli gesti all’interno delle mura domestiche possono tradursi in un taglio annuo del 20% delle emissioni domestiche, ovvero una riduzione totale delle emissioni nazionali del 7,4% in 10 anni. Secondo quanto riferito sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze ’PNAS’, 17 azioni sono cruciali per ridurre le emissioni annuali di CO2, il tutto senza modificare la qualità di vita di ciascuno.
La ricerca è stata condotta da Thomas Dietz della Michigan State University presso la East Lansing. «Le 17 tipologie di azioni - scrivono gli autori su PNAS - vanno dall’adottare apparecchiature domestiche più efficienti e nell’usare meglio le apparecchiature stesse, e si dividono in 5 categorie principali: climatizzazione dell’ambiente domestico con installazione di sistemi efficienti di isolamento, installazione di apparecchiature efficienti per il raffreddamento degli ambienti, manutenzione e uso corretti di dette apparecchiature, comportamenti quotidiani». I programmi basati sui permessi di emissione di CO2 e sul pagamento per gli esuberi rispetto al tetto massimo stabilito (cap-and-trade) e le politiche per incentivare l’innovazione tecnologica potrebbero non essere sufficienti per raggiungere gli obiettivi a breve e a lungo termine di riduzione delle emissioni, spiegano gli autori.
Basti pensare che l’uso diretto di energia nelle case è responsabile del 38% di tutte le emissioni di CO2 in Usa, rilevano i ricercatori, ovvero qualcosa come 626 milioni di tonnellate l’anno (dato 2005). Ciò corrisponde approssimativamente all’8% delle emissioni globali, una quota superiore a quella delle emissioni di un intero paese (Cina esclusa). È chiaro quindi che ciascuno di noi può fare tanto per ridurre le emissioni di CO2, partendo dai propri comportamenti in casa. Gli esperti hanno stimato l’impatto di alcuni di questi comportamenti e tenuto conto anche del margine di miglioramento per ciascuno, ovvero della percentuale di coloro che non li ha ancora adottati e potrebbe farlo. È emerso che i comportamenti più ’verdì sono l’installazione di impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria di ultima generazione, altamente efficienti, con la corretta manutenzione degli stessi e l’uso corretto (per esempio il ricambio dei filtri, le temperature fissate - nè troppo alte nè troppo basse); sempre in questo ambito rientra l’installazione di impianti di isolamento termico (finestre high-tech, pannelli isolanti per il tetto etc).
Dallo studio è emerso che qualora tutti adottassero questo comportamento (la percentuale di coloro che non l’hanno ancora fatto è altissima, 90%) in Usa si avrebbe una riduzione delle emissioni di CO2 di 34,4 tonellate annue. Tantissimo può fare l’uso corretto dell’auto: dal car sharing all’uso di macchine con consumo efficiente, dal ’trip chaining’, ossia combinare vari impegni con diverse destinazioni in un unico viaggio, al comportamento alla guida permetterebbe un risparmio di oltre 110 tonnellate di emissioni di CO2. Ma poi ci sono comportamenti molto più ’banalì: stendere il bucato evitando l’uso di asciugatori, non usare temperature elevate in lavatrice, usare docce con getto d’acqua contenuto, usare elettrodomestici efficienti e a basso consumo, limitare la temperatura dello scaldabagno. «Le nostre stime - concludono - forniscono una guida iniziale di quelli che sono i risultati raggiungibili in termini di riduzione delle emissioni di CO2 attraverso la promozione attiva di comportamenti virtuosi a casa».
Mentre i grandi del mondo lavorano a un accordo globale contro i cambiamenti climatici, anche noi nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa per ridurre le emissioni di gas serra. Infatti, dal car sharing al modo di stendere il bucato o usare la doccia, piccoli gesti all’interno delle mura domestiche possono tradursi in un taglio annuo del 20% delle emissioni domestiche, ovvero una riduzione totale delle emissioni nazionali del 7,4% in 10 anni. Secondo quanto riferito sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze ’PNAS’, 17 azioni sono cruciali per ridurre le emissioni annuali di CO2, il tutto senza modificare la qualità di vita di ciascuno.
La ricerca è stata condotta da Thomas Dietz della Michigan State University presso la East Lansing. «Le 17 tipologie di azioni - scrivono gli autori su PNAS - vanno dall’adottare apparecchiature domestiche più efficienti e nell’usare meglio le apparecchiature stesse, e si dividono in 5 categorie principali: climatizzazione dell’ambiente domestico con installazione di sistemi efficienti di isolamento, installazione di apparecchiature efficienti per il raffreddamento degli ambienti, manutenzione e uso corretti di dette apparecchiature, comportamenti quotidiani». I programmi basati sui permessi di emissione di CO2 e sul pagamento per gli esuberi rispetto al tetto massimo stabilito (cap-and-trade) e le politiche per incentivare l’innovazione tecnologica potrebbero non essere sufficienti per raggiungere gli obiettivi a breve e a lungo termine di riduzione delle emissioni, spiegano gli autori.
Basti pensare che l’uso diretto di energia nelle case è responsabile del 38% di tutte le emissioni di CO2 in Usa, rilevano i ricercatori, ovvero qualcosa come 626 milioni di tonnellate l’anno (dato 2005). Ciò corrisponde approssimativamente all’8% delle emissioni globali, una quota superiore a quella delle emissioni di un intero paese (Cina esclusa). È chiaro quindi che ciascuno di noi può fare tanto per ridurre le emissioni di CO2, partendo dai propri comportamenti in casa. Gli esperti hanno stimato l’impatto di alcuni di questi comportamenti e tenuto conto anche del margine di miglioramento per ciascuno, ovvero della percentuale di coloro che non li ha ancora adottati e potrebbe farlo. È emerso che i comportamenti più ’verdì sono l’installazione di impianti di riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria di ultima generazione, altamente efficienti, con la corretta manutenzione degli stessi e l’uso corretto (per esempio il ricambio dei filtri, le temperature fissate - nè troppo alte nè troppo basse); sempre in questo ambito rientra l’installazione di impianti di isolamento termico (finestre high-tech, pannelli isolanti per il tetto etc).
Dallo studio è emerso che qualora tutti adottassero questo comportamento (la percentuale di coloro che non l’hanno ancora fatto è altissima, 90%) in Usa si avrebbe una riduzione delle emissioni di CO2 di 34,4 tonellate annue. Tantissimo può fare l’uso corretto dell’auto: dal car sharing all’uso di macchine con consumo efficiente, dal ’trip chaining’, ossia combinare vari impegni con diverse destinazioni in un unico viaggio, al comportamento alla guida permetterebbe un risparmio di oltre 110 tonnellate di emissioni di CO2. Ma poi ci sono comportamenti molto più ’banalì: stendere il bucato evitando l’uso di asciugatori, non usare temperature elevate in lavatrice, usare docce con getto d’acqua contenuto, usare elettrodomestici efficienti e a basso consumo, limitare la temperatura dello scaldabagno. «Le nostre stime - concludono - forniscono una guida iniziale di quelli che sono i risultati raggiungibili in termini di riduzione delle emissioni di CO2 attraverso la promozione attiva di comportamenti virtuosi a casa».
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