Crisi, gli italiani usano meno l'auto
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Crisi, gli italiani usano meno l'auto
Fonte: Ansa
La crisi economica ha aiutato 13 italiani su 100 ad essere meno dipendenti dall'automobile e, a sorpresa, fra i mezzi sostitutivi alla quattro ruote la bicicletta supera lo scooter. E' quanto risulta dal Rapporto Aci-Censis presentato a Roma. Sebbene l'auto resti di gran lunga il mezzo preferito dagli italiani (91,1% delle preferenze nel 2009 negli spostamenti ricorrenti) l'aumento del prezzo della benzina a 1,5 euro al litro, ha spinto 21 italiani su 100 a ridurre l'uso del mezzo, 13 di loro hanno poi mantenuto le buone abitudini anche quando la benzina è scesa a 1,15 euro al litro.
La grande maggioranza degli automobilisti (64%) considera il prezzo della benzina "molto superiore al giusto" e il 57,3% considera "smisurato" il costo dell'assicurazione. In ogni caso si spende meno per il carburante (-5,2%) e per l'assicurazione (-7,3%) molto di più per parcheggi (+50%) e multe (+57%). Rispetto al 2008, gli automobilisti italiani hanno percorso meno chilometri (-3,7%), hanno usato l'auto per meno giorni (4,9 e non 5,3) alla settimana, hanno ridotto il numero degli spostamenti giornalieri inferiori al chilometro (0,2 contro 0,6) e il numero degli spostamenti effettuati nei giorni festivi (2,0 contro 2,2).
Per sostituire l'auto la "seconda scelta" più "naturale" è stata rappresentata dai mezzi pubblici, utilizzati dal 41,2% degli intervistati. Ma rinunciare alle quattro ruote può anche voler dire spostarsi a piedi (34,3%) o utilizzare la bicicletta, che con il 16,3% delle preferenze "supera", seppure di poco la moto/scooter (15,7%). Ultima opzione il "car-sharing" fai da te (13,1%).AUTOMOBILISTI AMANO GLI ECO-INCENTIVI - Gli incentivi incontrano il favore degli automobilisti italiani perche' aiutano a ridurre l'inquinamento atmosferico (34,8%), contribuiscono al rilancio di un settore in forte difficolta' con effetti positivi sul mercato del lavoro (22,2%), agevolano lo svecchiamento del parco veicoli circolante (21,6%). E' quanto risulta dal rapporto Aci-Censis.
Contrario agli incentivi l'11,2% perche' le risorse pubbliche andrebbero investite in altri settori. Grande successo per gli eco-incentivi (agevolazioni economiche per chi acquista un auto a metano elettrica, o ibrida in sostituzione di un auto euro 1-2) che per oltre il 74% degli automobilisti contribuiscono a rendere il parco veicoli circolante piu' ''ecologico'' e, fattore di non scarsa rilevanza, per il 69% degli intervistati, inducono all'acquisto di auto a minore impatto inquinante. Per effetto degli eco-incentivi e del costante aumento del prezzo della benzina, tra coloro che intendono acquistare (entro il 2010 o nel prossimo futuro) una nuova vettura (il 20% del campione), appare significativa la quota di chi scegliera' un auto a GPL (14,3%)o a metano (13,7%). Il diesel supera il modello benzina anche se con una lieve differenza (+1,7 punti percentuali) mentre le auto elettriche (1,2%) e ibride (3,8%), seppur in crescita, appaiono ancora una scelta per pochi.
SU INQUINAMENTO PATENTATI SI AUTOASSOLVONO - Sui danni da inquinamento e i danni ambientali per effetto serra gli automobilisti tendono ad assolversi e a puntare il dito sugli scarichi e i veicoli industriali. Lo rivela il rapporto Aci-Censis, nel quale si rileva che oggi (47,5%) piu' che nel 2004 (22,3%) i patentati indicano scarichi e veicoli industriali come fattori a piu' alto impatto contaminante ,mentre il potere inquinante delle auto viene percepito come meno significativo. Lo segnala infatti il 32,7% degli intervistati, contro il 52,5% del 2004 (-19,8%). Di conseguenza i patentati italiani giudicano ''poco o per nulla efficienti'' le politiche per fronteggiare il problema del traffico (43,9%) ed oltre il 54,3% giudica inadeguate quelle rivolte a contenere l'inquinamento.
Poco entusiasmo suscitano provvedimenti come ''le targhe alterne'' e l'estensione delle fasce orarie a traffico limitato e delle ztl (in una scala da 1 a 5 non si arriva al 3%). L'estensione delle ztl viene riconosciuta come abbastanza efficace (punteggio medio 3,12) solo nei comuni con oltre 250mila abitanti. Giudizio piu' tiepido sull'efficacia dell'incremento delle isole pedonali (3,02). Quanto ai provvedimenti antismog gli italiani preferiscono puntare sul trasporto pubblico. I punteggi medi piu' alti, infatti, vanno all'incremento dei mezzi pubblici extraurbani (3,47) e urbani (3,46). E anche il totale rinnovo dei veicoli del trasporto pubblico locale (3,12) rientra nei primi 5 provvedimenti considerati piu' efficaci.
INCIDENTI IN CALO (-5,4%) MA RISCHIO ALCOL - Nei primi sei mesi del 2009 gli incidenti d'auto sono diminuiti del 5,4%, sensibile il calo delle vittime (-27,6%), piu' modesto quello dei feriti (-4,3%). Si conferma cosi' la tendenza alla riduzione degli incidenti stradali che ogni giorno causano in media la morte di 14 persone e il ferimento di 893, per un costo sociale di circa 30.386 milioni di euro pari al 2% del Pil. E' quanto rivela il rapporto Aci-Censis sulla base dei dati raccolti. dall'Osservatorio Asaps-Il Centauro (Polizia di Stato).
Eccesso di velocita' (59,3%) e alcol (59,1%) sono considerati le principali cause degli incidenti. Piu' controlli e sanzioni (45%) e divieto assoluto di bere per chi guida (20%) sono, le misure che gli automobilisti ritengono piu' efficaci per combattere la piaga della guida in stato d'ebbrezza. A rischio soprattutto i giovani fra i 18 e 24 anni che consumano alcol in maniera occasionale o fuori pasti. Cresce il cosidetto binge drinking (bere 6 o piu' bicchieri di bevande alcoliche in un'unica occasione) che nel 2008 ha coinvolto 8,5 milioni di under trenta. Questo uso pericoloso di alcol riguarda soprattutto chi frequenta assiduamente le discoteche. Fra i maschi che vanno in discoteca piu' di 12 volte l'anno, il 35,1% dichiara di consumare alcol in modo rischioso, le femmine sono il 12,8%. La percentuale diminuisce (24,2% per i maschi, 6,2% per le femmine) fra chi non va in discoteca.
Ma la cifra piu' preoccupante e' il 3,4% degli under 25 che pur sapendo di doversi mettere alla guida non limita il consumo di alcol. In questo quadro, non sorprende che nei week-end si registri il 25,2% degli incidenti ed il 34,4 % dei decessi. In particolare, il venerdi' e il sabato notte (tra le 22 e le 6) si verifica il 44,6% del totale degli incidenti notturni. Per fortuna aumentano i controlli. Nel 2009 il 9,2% degli intervistati e' stato testato dall'etilometro almeno una volta (erano 8% nel 2007).
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