Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
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Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
Si trova nel Nord ' Italia.. è di origine morenica e sta In Lombardia, nella Provincia dei 7 Laghi (Maggiore, Varese, Comabbio, Monate, Ghirla, Ganna, Delio)...
IL LAGO DI MONATE
Il lago di Monate costituisce senz'altro uno dei gioielli più preziosi di quella collana di laghi che caratterizzano in modo inequivocabile il panorama del varesotto.
Formatosi in epoca glaciale ( quaternario artico – ghiacciaio Verbano), il lago di Monate è circondato da colline moreniche e alimentato dalle acque di polle sorgive.
La sua conca è così delimitata:
•a Nord la punta di villa Rucellai a Monate (quota 298);
•a Est il colle sopra il Chiossetto di Travedona (quota 349);
•a Sud Est il colle verso Ternate (quota 370);
•a Sud e Sud Ovest il Monte Pelada e la collina di Cascina del Monte, tra Osmate e Comabbio (quote 471 e 457);
•a Ovest l’anfiteatro si conchiude con le basse colline di Cadrezzate.
La sua posizione è parte integrante del sistema di bacini lacuali composta dal lago di Comabbio a meridione, quello di Varese a levante e del lago Maggiore a ponente, nonchè della bassa pianura delle torbiere della Brabbia, di Inarzo e di Cazzago.
Ha un solo emissario, il torrente Acquanegra che esce a Travedona e dopo un lungo e tortuoso viaggio attraverso le ondulazioni intermoreniche e aver toccato i comuni di Biandronno, Bregano, Malgesso, Brebbia ed Ispra, sfocia nel lago Maggiore.
In passato questo torrente fu anche chiamato Roggia Vidona e le sue acque furono sfruttate per muovere le pale di diversi mulini a Travedona e a Biandronno, nonchè la cartiera Stefanini presso Ispra: lo dimostra anche la mappa geo-topografica allegata all’istrumento notarile con cui i laghi di Varese, Comabbio, Monate e Biandronno (oggi prosciugato) furono venduti nel 1652 al vescovo Biglia di Pavia.
La conformazione delle sue rive e la loro forte privatizzazione ha contribuito almeno in parte a evitare che il lago di Monate (come purtroppo è avvenuto per molti altri laghi) fosse accerchiato da insediamenti industriali e dal turismo d'assalto, con le note conseguenze sulla qualità delle acque. Grazie anche ad una previdente e saggia ordinanza, in forza alla quale è vietata la navigazione a motore, il lago è tuttora uno dei pochissimi bacini di origine glaciale balneabile.
Il lago di Monate, unitamente a quello di Comabbio, è sempre stato considerato un'importante fonte di risorse alimentari ed i suoi diritti di pesca sono sempre stati proprietà di grandi famiglie (Biglia, Litta, Arese, Besozzi, Ponti, Borghi, Crespi) che con lo scopo di incrementarne il patrimonio ittico introdussero nuove specie importate dall'estero (persico-trota,trota-arcobaleno, coregone) che si aggiunsero ai pesci nostrani.
Venne altresì avviata un'attività commerciale per la coltivazione e la vendita di piante acquatiche e palustri, molte delle quali importate dalle Americhe e che hanno trovato un perfetto habitat in queste acque e che ancora oggi, a distanza di più di mezzo secolo dalla cessazione di questa attività, continuano ad abbellire le sponde del lago..
Caratteristiche fisiche
Superficie del bacino imbrifero, misurata in proiezione orizzontale: kmq 5,75
Superficie dello specchio d'acqua: kmq 2,52
Sviluppo della costa: km 7,75
Quota media sul mare dello specchio d'acqua: m 2,66
Profondità massima: m 34
Profondità media: m 18
Gli insediamenti palafitticoli
Notevoli sono stati i ritrovamenti palafitticoli nel lago di Monate, in particolare in tre stazioni presitoriche denominate, Sabbione , Pozzolo e Occhio, dove gli scavi hanno dato la possibilità di portare alla luce utensili, oggetti vari e persino piroghe monoxile datate 2.500 a.C.
•Stazione del Sabbione
E’ sita nel comune di Cadrezzate a circa 50 m dalla riva e si estende per una lunghezza di 140 m da nord a sud ed una larghezza media di 50m da est a ovest con una superficie complessiva di circa 7000 mq a forma di rettangolo con il lato lungo parallelo alla costa, ad una profondità media da 2 a 6 metri.
•Stazione del Pozzolo
Posto anch’esso nel comune di Cadrezzate a circa 30 m dalla spiaggia-parco nella zona prospicente il cimitero, l’insediamento si stende su una superficie di 600 mq, con una larghezza di 20 m ed una lunghezza di 30 m, presentando le medesime caratteristiche morfologiche del Sabbione. La vegetazione subacquea ha invaso gran parte della superficie, ostacolando notevolmente ogni tentativo di ricerca.
•Stazione dell’Occhio
E’ sita nel territorio di Travedona Monate, a sinistra dell’attuale lido di Monate, a 30 m dalla riva e ad una profondità variabile tra 2 e 5 m.. Ha una forma irregolarmente rettangolare con un lato parallelo alla costa di circa 30 m ed un’estensione verso il lago di 20 m. Il complesso è caratterizzato da un grande ammasso di cumuli sassosi, da cui emergono le estremità dei pali, ben squadrati, che si elevano fino a 30 cm dal fondo del lago.
Numerosi sono i reperti archeologici recuperati negli insediamenti palafitticoli nel corso delle ricerche effettuate verso la fine dell’Ottocento. Il raschiamento del fondo, effettuato per lo più con una draga, per prelevare i manufatti, ha compromesso però ogni informazione sull’esatta giacitura dei reperti e quindi la loro datazione stratigrafica. I reperti sono costituiti da vasellame domestico con decorazioni plastiche ottenute con l’impressione di unghie o polpastrelli.
Tra i materiali non ceramici si trovano colatoi, rocchetti, pesi di telaio mentre numerosi sono gli strumenti in pietra. In porfido, granito o calcare vi sono mazze, ottenute da ciottoli sui quali è stata praticata una scanalatura trasversale per fissare il manico.
Numerosi sono anche le macine in pietra che venivano utilizzate per la lavorazione dei semi di corniolo e altri, mediante macinelli,
Abbondante è lo strumentario in selce, rappresentato da strumenti “foliati” come punte di freccia, raschiatoi, armature di falcetto, ma sono presenti anche strumenti su scheggia e su lama, come grattatoi e bulini.
Gli oggetti in bronzo non sono molto frequenti e poche le forme rappresentate: asce, spilloni, pugnali, armi, aghi, lesine.
L’insieme di questi reperti, pur nella mancanza di una datazione stratigrafica, fornisce indicazioni sull’economia delle popolazioni che hanno abitato il lago di Monate nell’età del Bronzo medio e recente ( dal sedicesimo al dodicesimo secolo a.C.) e consente di affermare che le attività economiche erano principalmente l’agricoltura, la caccia, la raccolta, la tessitura e l’allevamento. I resti vegetali, per lo più nocciolo, corniolo, ghiande e more, fanno pensare che accanto ad un’economia agricola fosse presente la raccolta di prodotti naturali usati per l’alimentazione.
I ritrovamenti di forme di fusione, crogioli, ugelli, testimoniano una limitata attività legata alla lavorazione del bronzo mentre una grande quantità di fusarole, rocchetti e pesi di telaio, documentato la tessitura, probabilmente legata alle esigenze della comunità.
I reperti sono depositati nei musei di Varese, Como, Gallarate e Legnano.
Le piroghe monoxili
Nel lago sono state ritrovate anche 3 piroghe, scavate da un unico tronco di legno:
•La prima è stata scoperta il 10 giugno 1895 da alcuni pescatori in località Cassinella, tra il Moncucco e Travedona Monate ed è depositata al Museo Civico di Como.
Dimensioni : lunghezza m 3,22; larghezza m 0,58 a poppa e m 0,54 a prua;
all’interno è lunga m 3
•La seconda venne rinvenuta nel 1900 in località imprecisata e venne depositata a Varano presso la famiglia Borghi.
Dimensioni : lunghezza m 3; larghezza m 0,63; all’interno è lunga m 2,84 e larga m 0,56.
•La terza piroga fu recuperata nel 1971 ed è depositata presso i Musei Civici di Varese.
IL LAGO DI MONATE
Il lago di Monate costituisce senz'altro uno dei gioielli più preziosi di quella collana di laghi che caratterizzano in modo inequivocabile il panorama del varesotto.
Formatosi in epoca glaciale ( quaternario artico – ghiacciaio Verbano), il lago di Monate è circondato da colline moreniche e alimentato dalle acque di polle sorgive.
La sua conca è così delimitata:
•a Nord la punta di villa Rucellai a Monate (quota 298);
•a Est il colle sopra il Chiossetto di Travedona (quota 349);
•a Sud Est il colle verso Ternate (quota 370);
•a Sud e Sud Ovest il Monte Pelada e la collina di Cascina del Monte, tra Osmate e Comabbio (quote 471 e 457);
•a Ovest l’anfiteatro si conchiude con le basse colline di Cadrezzate.
La sua posizione è parte integrante del sistema di bacini lacuali composta dal lago di Comabbio a meridione, quello di Varese a levante e del lago Maggiore a ponente, nonchè della bassa pianura delle torbiere della Brabbia, di Inarzo e di Cazzago.
Ha un solo emissario, il torrente Acquanegra che esce a Travedona e dopo un lungo e tortuoso viaggio attraverso le ondulazioni intermoreniche e aver toccato i comuni di Biandronno, Bregano, Malgesso, Brebbia ed Ispra, sfocia nel lago Maggiore.
In passato questo torrente fu anche chiamato Roggia Vidona e le sue acque furono sfruttate per muovere le pale di diversi mulini a Travedona e a Biandronno, nonchè la cartiera Stefanini presso Ispra: lo dimostra anche la mappa geo-topografica allegata all’istrumento notarile con cui i laghi di Varese, Comabbio, Monate e Biandronno (oggi prosciugato) furono venduti nel 1652 al vescovo Biglia di Pavia.
La conformazione delle sue rive e la loro forte privatizzazione ha contribuito almeno in parte a evitare che il lago di Monate (come purtroppo è avvenuto per molti altri laghi) fosse accerchiato da insediamenti industriali e dal turismo d'assalto, con le note conseguenze sulla qualità delle acque. Grazie anche ad una previdente e saggia ordinanza, in forza alla quale è vietata la navigazione a motore, il lago è tuttora uno dei pochissimi bacini di origine glaciale balneabile.
Il lago di Monate, unitamente a quello di Comabbio, è sempre stato considerato un'importante fonte di risorse alimentari ed i suoi diritti di pesca sono sempre stati proprietà di grandi famiglie (Biglia, Litta, Arese, Besozzi, Ponti, Borghi, Crespi) che con lo scopo di incrementarne il patrimonio ittico introdussero nuove specie importate dall'estero (persico-trota,trota-arcobaleno, coregone) che si aggiunsero ai pesci nostrani.
Venne altresì avviata un'attività commerciale per la coltivazione e la vendita di piante acquatiche e palustri, molte delle quali importate dalle Americhe e che hanno trovato un perfetto habitat in queste acque e che ancora oggi, a distanza di più di mezzo secolo dalla cessazione di questa attività, continuano ad abbellire le sponde del lago..
Caratteristiche fisiche
Superficie del bacino imbrifero, misurata in proiezione orizzontale: kmq 5,75
Superficie dello specchio d'acqua: kmq 2,52
Sviluppo della costa: km 7,75
Quota media sul mare dello specchio d'acqua: m 2,66
Profondità massima: m 34
Profondità media: m 18
Gli insediamenti palafitticoli
Notevoli sono stati i ritrovamenti palafitticoli nel lago di Monate, in particolare in tre stazioni presitoriche denominate, Sabbione , Pozzolo e Occhio, dove gli scavi hanno dato la possibilità di portare alla luce utensili, oggetti vari e persino piroghe monoxile datate 2.500 a.C.
•Stazione del Sabbione
E’ sita nel comune di Cadrezzate a circa 50 m dalla riva e si estende per una lunghezza di 140 m da nord a sud ed una larghezza media di 50m da est a ovest con una superficie complessiva di circa 7000 mq a forma di rettangolo con il lato lungo parallelo alla costa, ad una profondità media da 2 a 6 metri.
•Stazione del Pozzolo
Posto anch’esso nel comune di Cadrezzate a circa 30 m dalla spiaggia-parco nella zona prospicente il cimitero, l’insediamento si stende su una superficie di 600 mq, con una larghezza di 20 m ed una lunghezza di 30 m, presentando le medesime caratteristiche morfologiche del Sabbione. La vegetazione subacquea ha invaso gran parte della superficie, ostacolando notevolmente ogni tentativo di ricerca.
•Stazione dell’Occhio
E’ sita nel territorio di Travedona Monate, a sinistra dell’attuale lido di Monate, a 30 m dalla riva e ad una profondità variabile tra 2 e 5 m.. Ha una forma irregolarmente rettangolare con un lato parallelo alla costa di circa 30 m ed un’estensione verso il lago di 20 m. Il complesso è caratterizzato da un grande ammasso di cumuli sassosi, da cui emergono le estremità dei pali, ben squadrati, che si elevano fino a 30 cm dal fondo del lago.
Numerosi sono i reperti archeologici recuperati negli insediamenti palafitticoli nel corso delle ricerche effettuate verso la fine dell’Ottocento. Il raschiamento del fondo, effettuato per lo più con una draga, per prelevare i manufatti, ha compromesso però ogni informazione sull’esatta giacitura dei reperti e quindi la loro datazione stratigrafica. I reperti sono costituiti da vasellame domestico con decorazioni plastiche ottenute con l’impressione di unghie o polpastrelli.
Tra i materiali non ceramici si trovano colatoi, rocchetti, pesi di telaio mentre numerosi sono gli strumenti in pietra. In porfido, granito o calcare vi sono mazze, ottenute da ciottoli sui quali è stata praticata una scanalatura trasversale per fissare il manico.
Numerosi sono anche le macine in pietra che venivano utilizzate per la lavorazione dei semi di corniolo e altri, mediante macinelli,
Abbondante è lo strumentario in selce, rappresentato da strumenti “foliati” come punte di freccia, raschiatoi, armature di falcetto, ma sono presenti anche strumenti su scheggia e su lama, come grattatoi e bulini.
Gli oggetti in bronzo non sono molto frequenti e poche le forme rappresentate: asce, spilloni, pugnali, armi, aghi, lesine.
L’insieme di questi reperti, pur nella mancanza di una datazione stratigrafica, fornisce indicazioni sull’economia delle popolazioni che hanno abitato il lago di Monate nell’età del Bronzo medio e recente ( dal sedicesimo al dodicesimo secolo a.C.) e consente di affermare che le attività economiche erano principalmente l’agricoltura, la caccia, la raccolta, la tessitura e l’allevamento. I resti vegetali, per lo più nocciolo, corniolo, ghiande e more, fanno pensare che accanto ad un’economia agricola fosse presente la raccolta di prodotti naturali usati per l’alimentazione.
I ritrovamenti di forme di fusione, crogioli, ugelli, testimoniano una limitata attività legata alla lavorazione del bronzo mentre una grande quantità di fusarole, rocchetti e pesi di telaio, documentato la tessitura, probabilmente legata alle esigenze della comunità.
I reperti sono depositati nei musei di Varese, Como, Gallarate e Legnano.
Le piroghe monoxili
Nel lago sono state ritrovate anche 3 piroghe, scavate da un unico tronco di legno:
•La prima è stata scoperta il 10 giugno 1895 da alcuni pescatori in località Cassinella, tra il Moncucco e Travedona Monate ed è depositata al Museo Civico di Como.
Dimensioni : lunghezza m 3,22; larghezza m 0,58 a poppa e m 0,54 a prua;
all’interno è lunga m 3
•La seconda venne rinvenuta nel 1900 in località imprecisata e venne depositata a Varano presso la famiglia Borghi.
Dimensioni : lunghezza m 3; larghezza m 0,63; all’interno è lunga m 2,84 e larga m 0,56.
•La terza piroga fu recuperata nel 1971 ed è depositata presso i Musei Civici di Varese.
Ospite- Ospite
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
Hai scritto tu? comunque molto interessante...se non l'hai fatto tu cita la fonte
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
www.comune.travedonamonate.va.it
sezone geografica
sezone geografica
Ospite- Ospite
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
Maurizio ha scritto:Ok
Cosa ne pensi di questo lago????
(Magari puoi usare una perifrasi un pò più lunga??)
Verrai a visitarlo???
Ospite- Ospite
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
Una perifrasi un po' più lunga...come scrivere Montevecchio invece che Montecchio!
Comunque, penso che se un giorno avrò il tempo di farlo, potrei venire a visitarlo, magari in occasione dello strabiliante luglio comabbiese
Comunque, penso che se un giorno avrò il tempo di farlo, potrei venire a visitarlo, magari in occasione dello strabiliante luglio comabbiese
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
Maurizio ha scritto:Una perifrasi un po' più lunga...come scrivere Montevecchio invece che Montecchio!
Comunque, penso che se un giorno avrò il tempo di farlo, potrei venire a visitarlo, magari in occasione dello strabiliante luglio comabbiese
Siamo ad agosto però....
Ospite- Ospite
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
ho detto quando avrò tempo meglio se in occasione del mitico L.-C.
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
comunque mauri per trovare un fiore all'occhiello morenico per eccellenza basta che fai 100 metri e hai il lago sirio!!! e ho dettto tutto!!
Ospite- Ospite
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
appunto!! preferisco i cinque laghi morenici che i sette varesotti!!
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
NeveIvrea ha scritto:comunque mauri per trovare un fiore all'occhiello morenico per eccellenza basta che fai 100 metri e hai il lago sirio!!! e ho dettto tutto!!
Postatemi resoconti/FOTO dei vostri 5 laghi morenici e io vi posto la storia+FOTO dei 6 che mancano all'appello, tutti suggestivi e ghiacciati ad ogni inverno (alla faccia del GW)!
Ospite- Ospite
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
che foto e resoconti?vieni a farti un bagno al moia e mi dici la differenza!!
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
per parecchio tempo è stato ghiacciato il san michele questo inverno!direi due mesi!NeveIvrea ha scritto:anche qui si ghiacciano!!
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
il resoconto è che nel lago più pulito d'italia nessuno fa il bagno! si vede che i varesotti son pigri!
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
Maurizio ha scritto:il resoconto è che nel lago più pulito d'italia nessuno fa il bagno! si vede che i varesotti son pigri!
Questo lo dici tu...
è una settimana che non si puoò stare.. macchine anche in mezzo ai campi di granoturco!!
C'èun macello di prenotazioni al camping!!
Ospite- Ospite
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
Maurizio ha scritto:campeggiano,mica nuotano
Nuotano, vanno a remi... provano il canottaggio... insomma è stra pieno!!!!
Ospite- Ospite
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
fammi il resoconto,se no non ci credo...voglio foto,video,fotomontaggi..!!
Re: Alla scoperta del Lago più pulito d'Italia
Maurizio ha scritto:fammi il resoconto,se no non ci credo...voglio foto,video,fotomontaggi..!!
Domani vado a far foto...
Ospite- Ospite
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