Ivrea, rapina finita in omicidio
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Ivrea, rapina finita in omicidio
Fonte: La Stampa
Violenza e morte in una casa del Canavese: durante una rapina a due anziani coniugi, la donna, dopo essere stata imbavagliata dai malviventi, è morta, probabilmente per asfissia. Se l’è invece miracolosamente cavata il marito: solo ferite leggere e contusioni per lui. Il dramma è stato fulmineo: tutto si è svolto in pochi minuti, da quando, tre banditi hanno fatto irruzione verso le 7,30, nella casa di Antonio Puddesu, 79 anni e la moglie, Matilde Ruggiero, 77, nel quartiere San Giovanni, a Ivrea (Torino). Rapina classica, messa a segno da gente molto bene informata delle caratteristiche delle vittime: oltre all’età avanzata, infatti, l’uomo è cieco e non a caso i malviventi si sono rivolti alla donna - secondo quanto ricostruito dai carabinieri - per sapere dov’era il denaro, dopo aver immobilizzato entrambi. Tutto si è svolto in pochi minuti: la donna ha cercato di prendere tempo, visibilmente terrorizzata, mentre il marito prendeva decisamente l’iniziativa chiedendo con forza ai delinquenti di lasciare in pace almeno la moglie.
Niente da fare: l’uomo veniva percosso e minacciato di morte, mentre la donna era appena stata imbavagliata con l’applicazione di vistosi cerotti sulla bocca per impedirle di urlare. Questo trattamento sarebbe risultato poi fatale: la donna, infatti, all’arrivo delle forze dell’ordine, dopo che i malviventi si erano allontanati, dileguandosi, ha accusato una crisi respiratoria molto seria. Il marito, con una terribile forza d’animo, nel frattempo era riuscito a liberarsi e a chiamare aiuto, ma all’arrivo dell’ambulanza, Matilde Ruggiero era già morta. I rapinatori sono comunque riusciti nel proprio intento, rubando il denaro in quantità che le forze dell’ordine non hanno ancora quantificato.
L’uomo, accompagnato in ospedale, ha mantenuto sufficiente lucidità per raccontare ai carabinieri l’accaduto. Nel corso della sua deposizione è risultato anche che avesse subito una rapina in strada alcune settimane fa: saranno poi gli uomini del comandante provinciale Antonio De Vita, che hanno interrogato anche gli abitanti del piccolo condominio in cui vivevano i coniugi, a stabilire che non vi fossero siano connessioni tra i fatti. Dalle prime indagini risulta che i malviventi potrebbero essere italiani. Avrebbero accerchiato Puddesu appena sceso nel cortile di casa, come era solito fare per accertarsi delle condizioni meteo e poi convinto a entrare in casa, tanto è vero che non sono stati riscontrati segni di effrazione. La somma fruttata dalla rapina ai malviventi è misera, circa 20 mila euro, che i coniugi custodivano in casa in una cassetta di sicurezza. Quella delle rapine seriali (i due anziani ne avevano subite addirittura due nelle scorse settimane) è solo una coincidenza: la sfortuna, evidentemente, si è accanita contro i coniugi Puddesu in questo periodo. Ulteriore sfortuna, i delinquenti erano dilettanti, perchè hanno stretto troppo il nastro isolante sulla bocca della donna, causandone la morte. Adesso quindi dovranno rispondere di omicidio aggravato, oltre chè di rapina.
è avvenuta nel mio quartiere,ci passo spesso lì davanti!
Violenza e morte in una casa del Canavese: durante una rapina a due anziani coniugi, la donna, dopo essere stata imbavagliata dai malviventi, è morta, probabilmente per asfissia. Se l’è invece miracolosamente cavata il marito: solo ferite leggere e contusioni per lui. Il dramma è stato fulmineo: tutto si è svolto in pochi minuti, da quando, tre banditi hanno fatto irruzione verso le 7,30, nella casa di Antonio Puddesu, 79 anni e la moglie, Matilde Ruggiero, 77, nel quartiere San Giovanni, a Ivrea (Torino). Rapina classica, messa a segno da gente molto bene informata delle caratteristiche delle vittime: oltre all’età avanzata, infatti, l’uomo è cieco e non a caso i malviventi si sono rivolti alla donna - secondo quanto ricostruito dai carabinieri - per sapere dov’era il denaro, dopo aver immobilizzato entrambi. Tutto si è svolto in pochi minuti: la donna ha cercato di prendere tempo, visibilmente terrorizzata, mentre il marito prendeva decisamente l’iniziativa chiedendo con forza ai delinquenti di lasciare in pace almeno la moglie.
Niente da fare: l’uomo veniva percosso e minacciato di morte, mentre la donna era appena stata imbavagliata con l’applicazione di vistosi cerotti sulla bocca per impedirle di urlare. Questo trattamento sarebbe risultato poi fatale: la donna, infatti, all’arrivo delle forze dell’ordine, dopo che i malviventi si erano allontanati, dileguandosi, ha accusato una crisi respiratoria molto seria. Il marito, con una terribile forza d’animo, nel frattempo era riuscito a liberarsi e a chiamare aiuto, ma all’arrivo dell’ambulanza, Matilde Ruggiero era già morta. I rapinatori sono comunque riusciti nel proprio intento, rubando il denaro in quantità che le forze dell’ordine non hanno ancora quantificato.
L’uomo, accompagnato in ospedale, ha mantenuto sufficiente lucidità per raccontare ai carabinieri l’accaduto. Nel corso della sua deposizione è risultato anche che avesse subito una rapina in strada alcune settimane fa: saranno poi gli uomini del comandante provinciale Antonio De Vita, che hanno interrogato anche gli abitanti del piccolo condominio in cui vivevano i coniugi, a stabilire che non vi fossero siano connessioni tra i fatti. Dalle prime indagini risulta che i malviventi potrebbero essere italiani. Avrebbero accerchiato Puddesu appena sceso nel cortile di casa, come era solito fare per accertarsi delle condizioni meteo e poi convinto a entrare in casa, tanto è vero che non sono stati riscontrati segni di effrazione. La somma fruttata dalla rapina ai malviventi è misera, circa 20 mila euro, che i coniugi custodivano in casa in una cassetta di sicurezza. Quella delle rapine seriali (i due anziani ne avevano subite addirittura due nelle scorse settimane) è solo una coincidenza: la sfortuna, evidentemente, si è accanita contro i coniugi Puddesu in questo periodo. Ulteriore sfortuna, i delinquenti erano dilettanti, perchè hanno stretto troppo il nastro isolante sulla bocca della donna, causandone la morte. Adesso quindi dovranno rispondere di omicidio aggravato, oltre chè di rapina.
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