L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
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Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Impressionante!
Non oso pensare gli effetti dell'eventuale eruzione dell'altro vulcano...!
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Luca95- Moderatore
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Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
In realtà, l'altro vulcano erutta più spesso di questo e mi pare che sia di un altro tipo: più lava e meno cenere.Luca95 ha scritto:Impressionante!
Non oso pensare gli effetti dell'eventuale eruzione dell'altro vulcano...!
Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Fonte: La Stampa
Il pulviscolo viaggia intorno ai 4 mila metri e rischiamo di non accorgerci del suo passaggio ad alta quota
LUCA MERCALLI
Trasportata dalle mutevoli correnti atmosferiche la nube di cenere vulcanica islandese - sebbene rarefatta - ha ormai raggiunto anche i cieli italiani, specialmente quelli sopra le regioni settentrionali. In molti forse si aspettavano di veder transitare un oscuro strato di polveri in grado di annebbiare il sole, ma in realtà, se non avessimo appreso dalle cronache che tremila chilometri più a Nord-Ovest era in corso un’imponente eruzione, e se non ci fossero i problemi al traffico aereo, da terra praticamente non ci saremmo accorti di nulla. In questo caso, e almeno per ora, le sottili polveri ovattano lievemente l’aria d’alta quota, anche meno di quanto faccia una normale giornata di foschia a cui le città padane sono ben abituate. Certo è che gli aerei rischierebbero gravi danni nell’attraversare la nube di particelle in sospensione, dalla smerigliatura del parabrezza fino all’arresto dei motori. Allora, giustamente, tutti fermi a terra.
Senza tragedie ma con forza, la Natura sta dunque mostrando la sua potenza - anche nei confronti di una società ipertecnologica come la nostra - come già Leopardi scrisse 200 anni fa nel «Dialogo della Natura e di un Islandese», la più famosa delle sue «Operette morali». Ieri notte gli strumenti di MeteoSvizzera segnalavano il passaggio delle ceneri sopra le Alpi, inizialmente a circa 6000 metri, mentre al mattino il pennacchio caliginoso è lentamente sceso intorno a 4000 metri, tanto che lo si poteva intercettare anche salendo in funivia sulle nevi del Plateau Rosa, sopra Cervinia. E oggi le polveri vulcaniche proseguiranno il loro viaggio verso sud, interessando entro domani anche l’Italia centro-meridionale seppure ulteriormente diluite, escludendo probabilmente la Sicilia.
Ormai è possibile prevedere con buona accuratezza gli spostamenti di una nube di ceneri o inquinanti in sospensione nell’aria utilizzando degli specifici modelli numerici di dispersione. Questi si basano in prevalenza sulla situazione meteorologica - che determina la direzione delle correnti aeree alle diverse altitudini nell’atmosfera - e sulle proprietà chimiche e fisiche del tipo di inquinanti, gassosi o formati da particelle solide. A differenza dei gas, infatti, le ceneri vulcaniche - minuscoli frammenti di rocce e minerali - tendono a depositarsi molto lentamente al suolo sotto l’effetto del loro peso o, molto più velocemente, nel caso vengano inglobate nelle precipitazioni atmosferiche.
E’ quindi importante non solo prevedere la direzione dei venti, ma anche le condizioni meteorologiche che potrebbero favorire o meno la permanenza delle polveri in sospensione ad alta quota. Purtroppo all’orizzonte non si profilano sulle nostre regioni precipitazioni significative in grado di ripulire efficacemente l’aria; le deboli piogge sparse di oggi al Nord Italia potrebbero al massimo far depositare un po’ di polvere al suolo, ma a inizio settimana tornerà tempo più stabile e soleggiato.
Intanto secondo i vulcanologi l’eruzione in corso continuerà a proiettare ceneri in atmosfera; la situazione perlomeno sull’Europa centro-settentrionale non sembra dunque destinata a migliorare nei prossimi giorni. Ma per fortuna le ceneri emesse dall’Eyjafjallajokull non sono pericolose per la salute. Di diversa natura e ben più drammatico fu, il 26 aprile 1986, il disastro di Cernobil, uno dei primi casi in cui l’utilizzo dei modelli di dispersione fu determinante nel prevedere le traiettorie delle sostanze radioattive. Allora inizialmente i venti da Sud-Est portarono la maggior parte dei radionuclidi verso la Scandinavia, ma poi una rotazione delle correnti da Nord-Est spinse la pericolosa nube fin sul Nord Italia, dove giunse il 1° maggio. A 24 anni di distanza le conoscenze scientifiche e le capacità informatiche sono ulteriormente evolute, e consentono di sapere con alcuni giorni di anticipo quali aeroporti potranno riprendere l’attività.
Il pulviscolo viaggia intorno ai 4 mila metri e rischiamo di non accorgerci del suo passaggio ad alta quota
LUCA MERCALLI
Trasportata dalle mutevoli correnti atmosferiche la nube di cenere vulcanica islandese - sebbene rarefatta - ha ormai raggiunto anche i cieli italiani, specialmente quelli sopra le regioni settentrionali. In molti forse si aspettavano di veder transitare un oscuro strato di polveri in grado di annebbiare il sole, ma in realtà, se non avessimo appreso dalle cronache che tremila chilometri più a Nord-Ovest era in corso un’imponente eruzione, e se non ci fossero i problemi al traffico aereo, da terra praticamente non ci saremmo accorti di nulla. In questo caso, e almeno per ora, le sottili polveri ovattano lievemente l’aria d’alta quota, anche meno di quanto faccia una normale giornata di foschia a cui le città padane sono ben abituate. Certo è che gli aerei rischierebbero gravi danni nell’attraversare la nube di particelle in sospensione, dalla smerigliatura del parabrezza fino all’arresto dei motori. Allora, giustamente, tutti fermi a terra.
Senza tragedie ma con forza, la Natura sta dunque mostrando la sua potenza - anche nei confronti di una società ipertecnologica come la nostra - come già Leopardi scrisse 200 anni fa nel «Dialogo della Natura e di un Islandese», la più famosa delle sue «Operette morali». Ieri notte gli strumenti di MeteoSvizzera segnalavano il passaggio delle ceneri sopra le Alpi, inizialmente a circa 6000 metri, mentre al mattino il pennacchio caliginoso è lentamente sceso intorno a 4000 metri, tanto che lo si poteva intercettare anche salendo in funivia sulle nevi del Plateau Rosa, sopra Cervinia. E oggi le polveri vulcaniche proseguiranno il loro viaggio verso sud, interessando entro domani anche l’Italia centro-meridionale seppure ulteriormente diluite, escludendo probabilmente la Sicilia.
Ormai è possibile prevedere con buona accuratezza gli spostamenti di una nube di ceneri o inquinanti in sospensione nell’aria utilizzando degli specifici modelli numerici di dispersione. Questi si basano in prevalenza sulla situazione meteorologica - che determina la direzione delle correnti aeree alle diverse altitudini nell’atmosfera - e sulle proprietà chimiche e fisiche del tipo di inquinanti, gassosi o formati da particelle solide. A differenza dei gas, infatti, le ceneri vulcaniche - minuscoli frammenti di rocce e minerali - tendono a depositarsi molto lentamente al suolo sotto l’effetto del loro peso o, molto più velocemente, nel caso vengano inglobate nelle precipitazioni atmosferiche.
E’ quindi importante non solo prevedere la direzione dei venti, ma anche le condizioni meteorologiche che potrebbero favorire o meno la permanenza delle polveri in sospensione ad alta quota. Purtroppo all’orizzonte non si profilano sulle nostre regioni precipitazioni significative in grado di ripulire efficacemente l’aria; le deboli piogge sparse di oggi al Nord Italia potrebbero al massimo far depositare un po’ di polvere al suolo, ma a inizio settimana tornerà tempo più stabile e soleggiato.
Intanto secondo i vulcanologi l’eruzione in corso continuerà a proiettare ceneri in atmosfera; la situazione perlomeno sull’Europa centro-settentrionale non sembra dunque destinata a migliorare nei prossimi giorni. Ma per fortuna le ceneri emesse dall’Eyjafjallajokull non sono pericolose per la salute. Di diversa natura e ben più drammatico fu, il 26 aprile 1986, il disastro di Cernobil, uno dei primi casi in cui l’utilizzo dei modelli di dispersione fu determinante nel prevedere le traiettorie delle sostanze radioattive. Allora inizialmente i venti da Sud-Est portarono la maggior parte dei radionuclidi verso la Scandinavia, ma poi una rotazione delle correnti da Nord-Est spinse la pericolosa nube fin sul Nord Italia, dove giunse il 1° maggio. A 24 anni di distanza le conoscenze scientifiche e le capacità informatiche sono ulteriormente evolute, e consentono di sapere con alcuni giorni di anticipo quali aeroporti potranno riprendere l’attività.
Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Video
1) http://lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=17&IDalbum=25813&tipo=VIDEO
2) http://lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=17&IDalbum=25787&tipo=VIDEO
Fotogallery
http://lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=17&IDalbum=25771&tipo=FOTOGALLERY
1) http://lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=17&IDalbum=25813&tipo=VIDEO
2) http://lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=17&IDalbum=25787&tipo=VIDEO
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http://lastampa.it/multimedia/multimedia.asp?IDmsezione=17&IDalbum=25771&tipo=FOTOGALLERY
Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Bertolaso...
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo479386.shtml
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo479386.shtml
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Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
E' stato rinviato il Gp del Giappone (motociclismo)
http://www.sportmediaset.mediaset.it/motogp/articoli/articolo31438.shtml?from=tgcom
Non ci dovrebbero essere problemi, invece, per la partita di Champions: i giocatori del Barcellona, spiega l'allentore, si sposteranno in pullman.
http://www.sportmediaset.mediaset.it/motogp/articoli/articolo31438.shtml?from=tgcom
Non ci dovrebbero essere problemi, invece, per la partita di Champions: i giocatori del Barcellona, spiega l'allentore, si sposteranno in pullman.
Luca95- Moderatore
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Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Già, hanno la fortuna del pullman privato... anche perché i treni sono tutti prenotatiLuca95 ha scritto:E' stato rinviato il Gp del Giappone (motociclismo)
http://www.sportmediaset.mediaset.it/motogp/articoli/articolo31438.shtml?from=tgcom
Non ci dovrebbero essere problemi, invece, per la partita di Champions: i giocatori del Barcellona, spiega l'allentore, si sposteranno in pullman.
Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Certo che devono fare un bel viaggettoMaurizio ha scritto:Già, hanno la fortuna del pullman privato... anche perché i treni sono tutti prenotatiLuca95 ha scritto:E' stato rinviato il Gp del Giappone (motociclismo)
http://www.sportmediaset.mediaset.it/motogp/articoli/articolo31438.shtml?from=tgcom
Non ci dovrebbero essere problemi, invece, per la partita di Champions: i giocatori del Barcellona, spiega l'allentore, si sposteranno in pullman.
Luca95- Moderatore
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Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Migliorano le cose nei cieli italiani...
Nube, "miglioramenti in Italia"
Enac potrebbe autorizzare i voli
Migliora la situazione dei cieli italiani e l'Enac potrebbe decidere la riapertura dei voli. In base ai più recenti bollettini sullo stato della nube vulcanica islandese. L'Ente nazionale dell'aviazione civile spiega che "la situazione sullo spazio aereo del Nord Italia ha registrato un netto miglioramento". Si aspetta quindi l'emissione del prossimo bollettino, previsto per le 20, per disporre la riapertura dell'intero spazio aereo italiano.
Intanto un "immediato riesame" delle misure precauzionali finora adottate in Europa in materia di traffico aereo è stato chiesto dalla Aea (Associazione delle compagnie aeree europee) e dall'Aci Europe, l'organizzazione che raggruppa gli aeroporti. Le due organizzazioni, in particolare, chiedono di valutare se le misure finora adottate siano effettivamente "proporzionate" ai rischi reali.
"L'eruzione del vulcano in Islanda - si legge in una nota diffusa a Bruxelles - non è un fatto senza precedenti e le procedure adottate in altre parti del mondo in circostanze analoghe non sembrano indicare la necessità di restrizioni quali quelle attualmente in atto in Europa".
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/
Nube, "miglioramenti in Italia"
Enac potrebbe autorizzare i voli
Migliora la situazione dei cieli italiani e l'Enac potrebbe decidere la riapertura dei voli. In base ai più recenti bollettini sullo stato della nube vulcanica islandese. L'Ente nazionale dell'aviazione civile spiega che "la situazione sullo spazio aereo del Nord Italia ha registrato un netto miglioramento". Si aspetta quindi l'emissione del prossimo bollettino, previsto per le 20, per disporre la riapertura dell'intero spazio aereo italiano.
Intanto un "immediato riesame" delle misure precauzionali finora adottate in Europa in materia di traffico aereo è stato chiesto dalla Aea (Associazione delle compagnie aeree europee) e dall'Aci Europe, l'organizzazione che raggruppa gli aeroporti. Le due organizzazioni, in particolare, chiedono di valutare se le misure finora adottate siano effettivamente "proporzionate" ai rischi reali.
"L'eruzione del vulcano in Islanda - si legge in una nota diffusa a Bruxelles - non è un fatto senza precedenti e le procedure adottate in altre parti del mondo in circostanze analoghe non sembrano indicare la necessità di restrizioni quali quelle attualmente in atto in Europa".
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RIPRENDE AD ERUTTARE IL VULCANO ISLANDESE!!!
Bene, ho sentito anchio la notizia poco fa! Ottima notizia!Luca95 ha scritto:Migliorano le cose nei cieli italiani...
Nube, "miglioramenti in Italia"
Enac potrebbe autorizzare i voli
Migliora la situazione dei cieli italiani e l'Enac potrebbe decidere la riapertura dei voli. In base ai più recenti bollettini sullo stato della nube vulcanica islandese. L'Ente nazionale dell'aviazione civile spiega che "la situazione sullo spazio aereo del Nord Italia ha registrato un netto miglioramento". Si aspetta quindi l'emissione del prossimo bollettino, previsto per le 20, per disporre la riapertura dell'intero spazio aereo italiano.
Intanto un "immediato riesame" delle misure precauzionali finora adottate in Europa in materia di traffico aereo è stato chiesto dalla Aea (Associazione delle compagnie aeree europee) e dall'Aci Europe, l'organizzazione che raggruppa gli aeroporti. Le due organizzazioni, in particolare, chiedono di valutare se le misure finora adottate siano effettivamente "proporzionate" ai rischi reali.
"L'eruzione del vulcano in Islanda - si legge in una nota diffusa a Bruxelles - non è un fatto senza precedenti e le procedure adottate in altre parti del mondo in circostanze analoghe non sembrano indicare la necessità di restrizioni quali quelle attualmente in atto in Europa".
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Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Fra un'ora potrebbero riaprire tutti gli aereoporti del nord Italia
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Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Quindi anticipatamente...prima avevano detto le 8 di domaniLuca95 ha scritto:Fra un'ora potrebbero riaprire tutti gli aereoporti del nord Italia
Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
La Stampa
Anche oggi, tutti a terra. È una domenica di fortissimi disagi in tutti gli aeroporti del Nord Italia per il blocco del traffico aereo, che tuttavia potrebbe venire interrotto nelle prossime ore. Lo stop, deciso a causa della nube di cenere provocata dall’eruzione del vulcano islandese, doveva durare fino a domani mattina alle 8 ma l'Enac già nelle prossime ore dovrebbe disporre la riapertura dello spazio aereo.
Oggi al Nord tutti i voli sono stati cancellati, con moltissimi passeggeri che stazionano negli aeroporti ormai dai oltre 24 ore. Il blocco del trasporto aereo in gran parte dell’Europa è arrivato al quarto giorno consecutivo e alcune compagnie (Klm, Lufthansa, Air France) hanno deciso di effettuare voli di prova senza passeggeri per verificare se le condizioni atmosferiche possono consentire la ripresa dei collegamenti. Nella mattinata tutti o quasi i Paesi dell’Europa centro-settentrionale hanno comunque annunciato il prolungamento della chiusura del loro spazio aereo fino alle 20 di questa sera se non direttamente fino a domani.
Anche la Francia, a causa del movimento della nube di cenere vulcanica proveniente dal’Islanda, ha deciso oggi di chiudere tutti gli aeroporti del Paese. E pure la Spagna ha cominciato ad essere coinvolta dall’emergenza: le autorità nazionali hanno deciso di sospendere l’attività in undici scali, tra i quali Bacellona. resta invece operativo, per il momento, l’aeroporto di Madrid. Stop ai voli fino alle 20 di oggi in Gran Bretagna. Lo stato di emergenza venutosi a creare nel trasporto aereo ha spinto alcune compagnie a effettuare voli "test" per riposizionare i suoi aeromobili in vista di una ripresa delle attività e per verificare le condizioni atmosferiche.
L’olandese Klm ha fatto volare questa mattina un suo 737 dall’aeroporto Schipol di Amsterdam fino a quello di Dusseldorf, in Germania, dove, secondo un portavoce della compagnia, l’aeromobile è giunto senza danni con un equipaggio di 20 persone a bordo. Ieri pomeriggio era stata la tedesca Lufthansa ad aver testato le condizioni atmosferiche facendo trasferire alcuni dei suoi aeroplani da Monaco di Baviera a Francoforte. Gli aerei erano giunti a destinazione volando a bassa quota e senza danni. Mentre comincia a farsi strada l’ipotesi che le compagnie aeree chiedano all’Ue di intervenire in loro aiuto dichiarando una sorta di stato di crisi, c’è chi ha deciso di tentare comunque la sorte: un jet executive proveniente dagli Stati Uniti è riuscito a raggiungere Kiruna, nel Nord della Svezia, passando attraverso un corridoio aereo aperto nel Nord della Norvegia.
Non va meglio l'Italia. A Milano la situazione è particolarmente critica, a causa della concomitanza con il salone internazionale del mobile, in svolgimento alla Fiera di Milano-Rho, che ha portato nel capoluogo lombardo decine di migliaia di visitatori. Gli alberghi sono tutti prenotati e risulta difficile riuscire trovare una stanza. Per proseguire il viaggio molti passeggeri hanno preso d’assalto i treni, tutti prenotati fino al 23, e auto a noleggio, ormai introvabili. Nuova giornata con traffico sconvolto anche a Fiumicino. Con compostezza mista a rassegnazione, a fronte delle numerose cancellazioni verso il nord ed est Europa ed il nord Italia, sono per lo più, stranieri i passeggeri rimasti a terra ad affollare lo scalo. Intanto le autorità del Regno Unito hanno deciso di prolungare la chiusura dello spazio aereo britannico fino alle 19 locali (le 20 in Italia) di oggi, in ragione della nube di cenere.
Ecco il punto delle situazione nei vari Paesi:
AUSTRIA: aeroporti chiusi fino alle 2 di lunedì; spazio aereo chiuso sotto i 7.500 metri, possibili invece i sorvoli.
BELGIO: spazio aereo chiuso fino alle 20; il vettore Bruxelles Airlines ha cancellato tutti i voli fino alle 12 di lunedì.
BOSNIA: spazio aereo chiuso, eccetto che sulle zone meridionali del Paese.
BULGARIA: spazio aereo chiuso dalle 8.
CROAZIA: spazio aereo chiuso dalle 8, eccetto sulle zone meridionali del Paese.
DANIMARCA: spazio aereo chiuso fino alle 2 di lunedì.
FINLANDIA: spazio aereo chiuso fino alle 17.
FRANCIA: diversi aeroporti francesi chiusi per la nube sono stati riaperti. Il provvedimento riguarda gli scali di Bordeaux, Marsiglia e Nizza. Altri aeroporti del sud ovest (Tolosa Montpellier, Pau, Tarbes, Biarritz et Perpignan) sono sempre rimasti aperti.
GERMANIA: traffico interrotto almeno fino alle 20 di domenica; la Lufthansa ha annullato tutti i voli fino alle stessa ora.
IRLANDA: aeroporti chiusi fino alle 14 di lunedì; il vettore low cost Ryan Air ha annunciato la sospensione della maggior parte dei suoi voli fino alla stessa ora, mentre Easyjet ha cancellato tutti i voli previsti per domenica.
ITALIA: chiusi gli aeroporti di Torino, Milano, Bergamo, Venezia e Bologna almeno fino alle 8 di lunedì.
MONTENEGRO: spazio aereo chiuso.
NORVEGIA: spazio aereo chiuso; la Sas ha annullato tutti i voli fino a lunedì, eccetto alcuni collegamenti interni.
OLANDA: spazio aereo chiuso.
PAESI BALTICI: spazio aereo chiuso.
POLONIA: spazio aereo chiuso eccetto che per il sorvolo; la compagnia di bandiera Lot ha cancellato tutti i voli fino alle 14 di lunedì.
REGNO UNITO: chiusura dello spazio aereo prorogata almeno fino alle 2 di lunedì; la British Airways ha cancellato tutti i voli previsti lunedì.
REPUBBLICA CECA: spazio aereo chiuso fino alle 12 di lunedì.
ROMANIA: spazio aereo chiuso, permesso solo il sorvolo.
SERBIA: spazio aereo chiuso.
SLOVACCHIA: voli annullati almeno fino alle 23.59 di domenica.
SLOVENIA: chiusi gli aeroporti internazionali.
SPAGNA: l'ente per la sicurezza aerea spagnolo (Aena) ha deciso la riapertura dalle 15.30 di tutti gli scali del nord del Paese. Tra gli aeroporti non operativi figurava quello di Barcellona, il secondo del Paese, mentre le restrizioni non avevano interessato l’aeroporto di Madrid.
SVEZIA: spazio aereo chiuso.
SVIZZERA: spazio aereo chiuso fino alle 14 di lunedì.
UCRAINA: chiusi quasi tutti gli aeroporti fra cui quello internazionale di Kiev.
UNGHERIA: spazio aereo chiuso fino alle 12 di lunedì.
Anche oggi, tutti a terra. È una domenica di fortissimi disagi in tutti gli aeroporti del Nord Italia per il blocco del traffico aereo, che tuttavia potrebbe venire interrotto nelle prossime ore. Lo stop, deciso a causa della nube di cenere provocata dall’eruzione del vulcano islandese, doveva durare fino a domani mattina alle 8 ma l'Enac già nelle prossime ore dovrebbe disporre la riapertura dello spazio aereo.
Oggi al Nord tutti i voli sono stati cancellati, con moltissimi passeggeri che stazionano negli aeroporti ormai dai oltre 24 ore. Il blocco del trasporto aereo in gran parte dell’Europa è arrivato al quarto giorno consecutivo e alcune compagnie (Klm, Lufthansa, Air France) hanno deciso di effettuare voli di prova senza passeggeri per verificare se le condizioni atmosferiche possono consentire la ripresa dei collegamenti. Nella mattinata tutti o quasi i Paesi dell’Europa centro-settentrionale hanno comunque annunciato il prolungamento della chiusura del loro spazio aereo fino alle 20 di questa sera se non direttamente fino a domani.
Anche la Francia, a causa del movimento della nube di cenere vulcanica proveniente dal’Islanda, ha deciso oggi di chiudere tutti gli aeroporti del Paese. E pure la Spagna ha cominciato ad essere coinvolta dall’emergenza: le autorità nazionali hanno deciso di sospendere l’attività in undici scali, tra i quali Bacellona. resta invece operativo, per il momento, l’aeroporto di Madrid. Stop ai voli fino alle 20 di oggi in Gran Bretagna. Lo stato di emergenza venutosi a creare nel trasporto aereo ha spinto alcune compagnie a effettuare voli "test" per riposizionare i suoi aeromobili in vista di una ripresa delle attività e per verificare le condizioni atmosferiche.
L’olandese Klm ha fatto volare questa mattina un suo 737 dall’aeroporto Schipol di Amsterdam fino a quello di Dusseldorf, in Germania, dove, secondo un portavoce della compagnia, l’aeromobile è giunto senza danni con un equipaggio di 20 persone a bordo. Ieri pomeriggio era stata la tedesca Lufthansa ad aver testato le condizioni atmosferiche facendo trasferire alcuni dei suoi aeroplani da Monaco di Baviera a Francoforte. Gli aerei erano giunti a destinazione volando a bassa quota e senza danni. Mentre comincia a farsi strada l’ipotesi che le compagnie aeree chiedano all’Ue di intervenire in loro aiuto dichiarando una sorta di stato di crisi, c’è chi ha deciso di tentare comunque la sorte: un jet executive proveniente dagli Stati Uniti è riuscito a raggiungere Kiruna, nel Nord della Svezia, passando attraverso un corridoio aereo aperto nel Nord della Norvegia.
Non va meglio l'Italia. A Milano la situazione è particolarmente critica, a causa della concomitanza con il salone internazionale del mobile, in svolgimento alla Fiera di Milano-Rho, che ha portato nel capoluogo lombardo decine di migliaia di visitatori. Gli alberghi sono tutti prenotati e risulta difficile riuscire trovare una stanza. Per proseguire il viaggio molti passeggeri hanno preso d’assalto i treni, tutti prenotati fino al 23, e auto a noleggio, ormai introvabili. Nuova giornata con traffico sconvolto anche a Fiumicino. Con compostezza mista a rassegnazione, a fronte delle numerose cancellazioni verso il nord ed est Europa ed il nord Italia, sono per lo più, stranieri i passeggeri rimasti a terra ad affollare lo scalo. Intanto le autorità del Regno Unito hanno deciso di prolungare la chiusura dello spazio aereo britannico fino alle 19 locali (le 20 in Italia) di oggi, in ragione della nube di cenere.
Ecco il punto delle situazione nei vari Paesi:
AUSTRIA: aeroporti chiusi fino alle 2 di lunedì; spazio aereo chiuso sotto i 7.500 metri, possibili invece i sorvoli.
BELGIO: spazio aereo chiuso fino alle 20; il vettore Bruxelles Airlines ha cancellato tutti i voli fino alle 12 di lunedì.
BOSNIA: spazio aereo chiuso, eccetto che sulle zone meridionali del Paese.
BULGARIA: spazio aereo chiuso dalle 8.
CROAZIA: spazio aereo chiuso dalle 8, eccetto sulle zone meridionali del Paese.
DANIMARCA: spazio aereo chiuso fino alle 2 di lunedì.
FINLANDIA: spazio aereo chiuso fino alle 17.
FRANCIA: diversi aeroporti francesi chiusi per la nube sono stati riaperti. Il provvedimento riguarda gli scali di Bordeaux, Marsiglia e Nizza. Altri aeroporti del sud ovest (Tolosa Montpellier, Pau, Tarbes, Biarritz et Perpignan) sono sempre rimasti aperti.
GERMANIA: traffico interrotto almeno fino alle 20 di domenica; la Lufthansa ha annullato tutti i voli fino alle stessa ora.
IRLANDA: aeroporti chiusi fino alle 14 di lunedì; il vettore low cost Ryan Air ha annunciato la sospensione della maggior parte dei suoi voli fino alla stessa ora, mentre Easyjet ha cancellato tutti i voli previsti per domenica.
ITALIA: chiusi gli aeroporti di Torino, Milano, Bergamo, Venezia e Bologna almeno fino alle 8 di lunedì.
MONTENEGRO: spazio aereo chiuso.
NORVEGIA: spazio aereo chiuso; la Sas ha annullato tutti i voli fino a lunedì, eccetto alcuni collegamenti interni.
OLANDA: spazio aereo chiuso.
PAESI BALTICI: spazio aereo chiuso.
POLONIA: spazio aereo chiuso eccetto che per il sorvolo; la compagnia di bandiera Lot ha cancellato tutti i voli fino alle 14 di lunedì.
REGNO UNITO: chiusura dello spazio aereo prorogata almeno fino alle 2 di lunedì; la British Airways ha cancellato tutti i voli previsti lunedì.
REPUBBLICA CECA: spazio aereo chiuso fino alle 12 di lunedì.
ROMANIA: spazio aereo chiuso, permesso solo il sorvolo.
SERBIA: spazio aereo chiuso.
SLOVACCHIA: voli annullati almeno fino alle 23.59 di domenica.
SLOVENIA: chiusi gli aeroporti internazionali.
SPAGNA: l'ente per la sicurezza aerea spagnolo (Aena) ha deciso la riapertura dalle 15.30 di tutti gli scali del nord del Paese. Tra gli aeroporti non operativi figurava quello di Barcellona, il secondo del Paese, mentre le restrizioni non avevano interessato l’aeroporto di Madrid.
SVEZIA: spazio aereo chiuso.
SVIZZERA: spazio aereo chiuso fino alle 14 di lunedì.
UCRAINA: chiusi quasi tutti gli aeroporti fra cui quello internazionale di Kiev.
UNGHERIA: spazio aereo chiuso fino alle 12 di lunedì.
Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Già, c'è molto ottimismo da parte dell'Enac.Maurizio ha scritto:Quindi anticipatamente...prima avevano detto le 8 di domaniLuca95 ha scritto:Fra un'ora potrebbero riaprire tutti gli aereoporti del nord Italia
Comunque rimarranno chiusi fino a domani gli altri scali europei che risentono della nube islandese.
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Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Aereoporti nuovamente chiusi, dovrebbero riaprire domani alle ore 8. Oggi sono stati aperi solo tra le 7 e le 9, poi nuova chiusura.
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Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Mah!Luca95 ha scritto:Aereoporti nuovamente chiusi, dovrebbero riaprire domani alle ore 8. Oggi sono stati aperi solo tra le 7 e le 9, poi nuova chiusura.
Mio fratello in ritorno dall'America è riuscito ad arrivare fino a Roma...
Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Dopo una pausa di 20 giorni, il vulcano islandese in oggetto è tornato ad eruttare moderatamente con nuvole piroclastiche di circa 4km d'altezza:
http://www.earthice.hi.is/page/ies_E...okull_eruption
http://www.earthice.hi.is/page/ies_E...okull_eruption
TRADUZIONE
Eruzione in Eyjafjallajökull - relazione: 17: 00 GMT, 30 aprile 2010 islandese Meteorological Office e l'Institute of Earth Sciences, Università dell'Islanda compiled da: MJR / MTG / FS / GS / SSJ sulla base: IMO sismica monitoraggio; IES-IMO GPS di monitoraggio dati idrologici IMO; telecamere web del sito eruzione da Vodafone, Mila e Múlakot; le misurazioni di radar Meteo IMO; informazioni da scienziati a Gígjökull; e le osservazioni aeree dalla guardia costiera islandese (piano di osservazione TF-SIF). Pennacchio di eruzione: altezza (s.l.m.): rilevati dal radar meteorologico alle 15: 20 GMT ad un'altezza di 2.8km il sito di eruzione. TF-SIF osservazioni alle 15: 40 GMT confermano un pennacchio di vapore fino a 4.5–5.1 km (15–17, 000 piedi). Nuvole di cenere ad altitudini inferiori osservati alla deriva sud del sito eruzione. Rubrica: Sud e sud-ovest dal sito eruzione, ma probabilmente rimanendo vicino a Eyjafjallajökull venti leggeri. Colore: Bianco (vapore) nuvole altitudini superiori; nuvole grigio scuro (cenere) visti in modo intermittente a bassa quota (vedi sopra). Tefrite fallout: Dark, specifici per le ceneri-caduta segnalato su un'area di 10 km a sud di Eyjafjallajökull tra Núpur e Skógar. Fulmini: Nessun individuazioni oggi più il sito di eruzione (17: 00 GMT). Rumori: Suoni boom segnalati nei pressi di Eyjafjallajökull. Nota aggiuntiva: Plumes del pennacchio bianco hanno notato su Gígjökull (15: 40 GMT); questo vapore rappresenta probabilmente la posizione del flusso di lava fluida settentrione. Meltwater: Web-fotocamera viste mostrano continuo di scarico delle acque di Gígjökull a causa di interazioni di lava-ghiaccio. Alle 05: 00 GMT un'alluvione è stata rilevata lasciando il bacino del Lago di Gígjökull. L'alluvione raggiunto una massima portata circa due ore più tardi il vecchio ponte sopra Markarfljót, ~ 18 km a valle. L'alluvione era di dimensioni paragonabile ai flussi calibrata di ieri. Alle 14: 00 GMT, flusso di meltwater sotto il ponte è stato ~ 200 m3 s–1. Scarico dal Gígjökull è diminuito nel corso del pomeriggio. Fumante di blocchi di roccia sono essere depositati nel bacino del Gígjökull; questi blocchi di lava solidificata probabilmente dall'eruzione. La conducibilità elettrica di Krossá e Steinholtsá rimane elevato (per informazioni, vedere relazioni da 28 e 29 aprile). Condizioni sul sito eruzione: Airborne radar indagini da TF-SIF mostrano un cratere in formato corretto. Lava si sta diffondendo northward dal cratere verso la testa del Gígjökull. Ghiaccio continua a essere fuso per il fronte lavico moltiplicazione. Tremore sismico: intensità paragonabile ai precedenti sei giorni di attività eruttiva. Terremoti: Nessun sismicità localizzabile rilevato sotto Eyjafjallajökull. Deformazione GPS: spostamento orizzontale verso il centro del vulcano, oltre alla subsidenza verticale. Queste osservazioni sono coerenti con la deflazione di un serbatoio di magma sotto Eyjafjallajökull. Magma flusso: nessun misurazioni oggi possibile. Altre osservazioni: nessuna modifica geofisica misurabile all'interno del vulcano Katla. Valutazione complessiva: Plume elevazioni e livelli di scarico magma rimangono simili a sette giorni precedenti di attività. Lava continua a scorrere a nord dal sito eruzione e giù per il ghiacciaio Gígjökull. Esplosiva produzione attività e ceneri di oggi rappresenta una frazione delle condizioni durante l'altezza dell'eruzione (14 – 17 aprile). Al momento, non vi sono indicazioni misurabili che l'eruzione sta per terminare.
Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Più che l'Eyjafjallajökull, direi di tenere d'occhio il possibile risveglio del Katla...
Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Guardate qui come sta eruttando!!! Si è aperta una seconda bocca sul fianco della montagna e il fiume in valle è in piena!!
Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Bella eruzione! ma non credo sia molto pericolosa per il traffico aereo... ho letto sul libro di scienze che l'eruzione del Pinatubo del '91 mandò le ceneri fino in piena stratosfera a 35 km di altezza! Queste del vulcano islandese non arrivano neanche alla tropopausa...
Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Fonte: La Stampa
L’evoluzione della nube di cenere vulcanica proveniente dall’Islanda ha obbligato alla chiusura questa notte di nove aeroporti e, a partire dalle 10:00 di stamattina, di altri sei in Spagna, il che porta a 16 gli aerodromi interessati. Gli ultimi aeroporti chiusi sono quelli di Bilbao, San Sebastian, Vitoria, Zaragoza, Pamplona, La Rioja e Lleida; che si sommano a quelli chiusi dalla notte, Santiago de Compostela, La Coruna, Vigo, Asturias, Santander, Burgos, Leon, Valladolid e Salamanca. Gli aeroporti rimaranno chiusi almeno fino alle 18:00 ora locale; dopo di che, la situazione dipenderà dall’evoluzione della nube di cenere, che è arrivata nello spazio aereo spagnolo intorno alle 02:00 di notte.
L’area interessata dalla nube di cenere vulcanica potrebbe a estendersi verso sud, in Portogallo e forse più a est, verso Barcellona e Marsiglia. Lo ha riferito l’agenzia di controllo del traffico aereo europeo Eurocontrol. Gli aeroporti che sono chiusi o che si apprestano a chiudere sono in Portogallo settentrionale, Spagna del Nord e parte della Francia meridionale. Secondo Eurocontrol, oggi saranno cancellati circa 5.000 voli (mentre venerdì il numero dei voli è stato praticamente in linea con i livelli di traffico normali).
L’evoluzione della nube di cenere vulcanica proveniente dall’Islanda ha obbligato alla chiusura questa notte di nove aeroporti e, a partire dalle 10:00 di stamattina, di altri sei in Spagna, il che porta a 16 gli aerodromi interessati. Gli ultimi aeroporti chiusi sono quelli di Bilbao, San Sebastian, Vitoria, Zaragoza, Pamplona, La Rioja e Lleida; che si sommano a quelli chiusi dalla notte, Santiago de Compostela, La Coruna, Vigo, Asturias, Santander, Burgos, Leon, Valladolid e Salamanca. Gli aeroporti rimaranno chiusi almeno fino alle 18:00 ora locale; dopo di che, la situazione dipenderà dall’evoluzione della nube di cenere, che è arrivata nello spazio aereo spagnolo intorno alle 02:00 di notte.
L’area interessata dalla nube di cenere vulcanica potrebbe a estendersi verso sud, in Portogallo e forse più a est, verso Barcellona e Marsiglia. Lo ha riferito l’agenzia di controllo del traffico aereo europeo Eurocontrol. Gli aeroporti che sono chiusi o che si apprestano a chiudere sono in Portogallo settentrionale, Spagna del Nord e parte della Francia meridionale. Secondo Eurocontrol, oggi saranno cancellati circa 5.000 voli (mentre venerdì il numero dei voli è stato praticamente in linea con i livelli di traffico normali).
Re: L'eruzione del vulcano Eyjafjallajokull
Fonte: La Stampa
Dopo alcune settimane di tregua, è riapparso sull’orizzonte europeo lo spettro maligno della nube di cenere dal vulcano islandese, che stamani dall’Atlantico si protende lungo i Pirenei e stende la sua ombra fino a Barcellona, a Madrid, ma anche a Marsiglia, costringendo a terra cinquemila voli fra Spagna del nord e Portogallo. Sedici gli aeroporti chiusi, almeno fino alle 20:00, per decisione dell’autorità aerea spagnola Aena, sulla costa atlantica e nel nord: Santiago di Compostela, A Coruna, Vigo, Asturie, Santander, Burgos, Valladolid, Salamanca, Leon, Saragozza, Bilbao, San Sebastian, Vitoria, Pamplona, La Rioja e Eida.
Un centinaio i voli cancellati anche in Portogallo oggi da e per Lisbona, Porto e Faro, nel sud del Paese. Il ministro delle infrastrutture spagnolo, Jos‚ Blanco, ha indicato che all’inizio del pomeriggio l’evoluzione della nuvola vulcanica che attraversa il nord del Paese potrebbe provocare la chiusura anche degli aeroporti della Catalogna, fra cui quello di Barcellona. Blanco ha parlato anche del possibile fermo anche per l’aeroporto di Madrid. Eurocontrol, l’ente europeo per la sicurezza dei voli, oggi ha annunciato finora il fermo di 5.000 voli da e per le zone interessate dalla nube, portando il totale europeo a 25.000 circa. I voli transatlantici sono stati riprogrammati per evitare la no-fly zone e ci «sta causando ritardi a questi voli». E per oggi è attesa anche la chiusura degli scali nel sud della Francia, fra cui quello di Marsiglia. Nei giorni scorsi la cenere islandese aveva creato qualche perturbazione al traffico aereo dell’Irlanda e della Scozia.
È prevista dalla mezzanotte di oggi alle 7 di domani mattina l’arrivo in Italia della parte bassa della nube di polveri del vulcano islandese Eyjafjallajokul. È quanto risulta dall’aggiornamento del bollettino del Vaac, il Centro di controllo europeo delle polveri vulcaniche ai fini della sicurezza del volo.A portare la nube in Italia, secondo il Vaac, saranno le correnti aeree in quota che, per la presenza di un’area anticiclonica sull’alto Atlantico e di un’area depressionaria a ridosso della penisola iberica saranno dirette da nord verso sud, dall’Islanda alla Spagna, e poi da ovest sud-ovest verso est nord-est, e cioè dalla Spagna in direzione dell’Italia. Questa situazione delle correnti in quota non sembra destinata a cambiare nei prossimi giorni, ma ad intensificarsi.
Dopo alcune settimane di tregua, è riapparso sull’orizzonte europeo lo spettro maligno della nube di cenere dal vulcano islandese, che stamani dall’Atlantico si protende lungo i Pirenei e stende la sua ombra fino a Barcellona, a Madrid, ma anche a Marsiglia, costringendo a terra cinquemila voli fra Spagna del nord e Portogallo. Sedici gli aeroporti chiusi, almeno fino alle 20:00, per decisione dell’autorità aerea spagnola Aena, sulla costa atlantica e nel nord: Santiago di Compostela, A Coruna, Vigo, Asturie, Santander, Burgos, Valladolid, Salamanca, Leon, Saragozza, Bilbao, San Sebastian, Vitoria, Pamplona, La Rioja e Eida.
Un centinaio i voli cancellati anche in Portogallo oggi da e per Lisbona, Porto e Faro, nel sud del Paese. Il ministro delle infrastrutture spagnolo, Jos‚ Blanco, ha indicato che all’inizio del pomeriggio l’evoluzione della nuvola vulcanica che attraversa il nord del Paese potrebbe provocare la chiusura anche degli aeroporti della Catalogna, fra cui quello di Barcellona. Blanco ha parlato anche del possibile fermo anche per l’aeroporto di Madrid. Eurocontrol, l’ente europeo per la sicurezza dei voli, oggi ha annunciato finora il fermo di 5.000 voli da e per le zone interessate dalla nube, portando il totale europeo a 25.000 circa. I voli transatlantici sono stati riprogrammati per evitare la no-fly zone e ci «sta causando ritardi a questi voli». E per oggi è attesa anche la chiusura degli scali nel sud della Francia, fra cui quello di Marsiglia. Nei giorni scorsi la cenere islandese aveva creato qualche perturbazione al traffico aereo dell’Irlanda e della Scozia.
È prevista dalla mezzanotte di oggi alle 7 di domani mattina l’arrivo in Italia della parte bassa della nube di polveri del vulcano islandese Eyjafjallajokul. È quanto risulta dall’aggiornamento del bollettino del Vaac, il Centro di controllo europeo delle polveri vulcaniche ai fini della sicurezza del volo.A portare la nube in Italia, secondo il Vaac, saranno le correnti aeree in quota che, per la presenza di un’area anticiclonica sull’alto Atlantico e di un’area depressionaria a ridosso della penisola iberica saranno dirette da nord verso sud, dall’Islanda alla Spagna, e poi da ovest sud-ovest verso est nord-est, e cioè dalla Spagna in direzione dell’Italia. Questa situazione delle correnti in quota non sembra destinata a cambiare nei prossimi giorni, ma ad intensificarsi.
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