Parco Regionale Campo dei Fiori: è nata una nuova asinella!
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Parco Regionale Campo dei Fiori: è nata una nuova asinella!
Santa Maria del Monte, Varese
E’ nata un’asinella al Campo dei Fiori
Sono in tutto quattro gli asini del Parco regionale impiegati in un progetto di pascolo controllato. È una piccola asinella, che andrà a ripopolare il gruppo di animali impiegati in un progetto di pascolo controllato
Un nuovo arrivato al Parco Campo dei Fiori. Si tratta di una piccola asinella, che andrà a ripopolare il gruppo di animali impiegati in un progetto di pascolo controllato, finalizzato a contenere il prolificare di specie arbustive che invadono i prati dell’area protetta, con particolare riguardo per i prati magri.
L’adozione di quattro asini risale al 2003 ed è stato finanziato attraverso un contributo di Regione
Lombardia: oggi, con un paio di nascite e decessi, sono nuovamente quattro gli animali di proprietà del Parco gestiti da un imprenditore agricolo, grazie ad un contratto stipulato nel contesto del progetto regionale P.S.A. Lo scopo del progetto è recuperare e sviluppare quelle pratiche della tradizione agricola utili alla conservazione di un habitat naturale di grande pregio come le radure prative all’interno delle aree boscate. Gli asini, dall’inizio della primavera fino ai primi freddi dell’inverno, vivono sul monte all’aria aperta. Periodicamente gli animali vengono spostati in zone diverse e lasciati pascolare nei prati. Mangiando erba e arbusti in crescita, gli animali aiutano a mantenere il prato curato evitando che le aree siano soffocate dall’avanzamento del bosco.
I prati erano un tempo l’elemento caratterizzante del monte Campo dei Fiori, e il nome ne è la testimonianza. Il progressivo abbandono dell’attività agricola ha avuto come conseguenza lo sviluppo invasivo di alberi e arbusti e la graduale scomparsa delle praterie. Il cambiamento della copertura vegetale ha avuto ripercussioni sulla fauna che popola l’ambiente con evidenti conseguenze sull’ecosistema.
Questa iniziativa di pascolo controllato si inserisce in un programma più ampio per la tutela dei prati magri. L’ habitat è di fondamentale importanza per la biodiversità ed è catalogato tra quelli di interesse prioritario di conservazione ai sensi della direttiva 92/43/CEE dalla Commissione Europea. Queste aree aride sul suolo calcareo, aride e soleggiate, sono infatti popolate di fiori e insetti unici. Tra il 1997 e il 2004 il Parco Campo dei Fiori ha ottenuto due finanziamenti regionali ed europei per il progetto LIFE Natura: i fondi sono stati indirizzati per tutelare i chirotteri e realizzare azioni di recupero e miglioramento di aree calcaree, come prati magri, grotte e formazioni di travertino.
E’ nata un’asinella al Campo dei Fiori
Sono in tutto quattro gli asini del Parco regionale impiegati in un progetto di pascolo controllato. È una piccola asinella, che andrà a ripopolare il gruppo di animali impiegati in un progetto di pascolo controllato
Un nuovo arrivato al Parco Campo dei Fiori. Si tratta di una piccola asinella, che andrà a ripopolare il gruppo di animali impiegati in un progetto di pascolo controllato, finalizzato a contenere il prolificare di specie arbustive che invadono i prati dell’area protetta, con particolare riguardo per i prati magri.
L’adozione di quattro asini risale al 2003 ed è stato finanziato attraverso un contributo di Regione
Lombardia: oggi, con un paio di nascite e decessi, sono nuovamente quattro gli animali di proprietà del Parco gestiti da un imprenditore agricolo, grazie ad un contratto stipulato nel contesto del progetto regionale P.S.A. Lo scopo del progetto è recuperare e sviluppare quelle pratiche della tradizione agricola utili alla conservazione di un habitat naturale di grande pregio come le radure prative all’interno delle aree boscate. Gli asini, dall’inizio della primavera fino ai primi freddi dell’inverno, vivono sul monte all’aria aperta. Periodicamente gli animali vengono spostati in zone diverse e lasciati pascolare nei prati. Mangiando erba e arbusti in crescita, gli animali aiutano a mantenere il prato curato evitando che le aree siano soffocate dall’avanzamento del bosco.
I prati erano un tempo l’elemento caratterizzante del monte Campo dei Fiori, e il nome ne è la testimonianza. Il progressivo abbandono dell’attività agricola ha avuto come conseguenza lo sviluppo invasivo di alberi e arbusti e la graduale scomparsa delle praterie. Il cambiamento della copertura vegetale ha avuto ripercussioni sulla fauna che popola l’ambiente con evidenti conseguenze sull’ecosistema.
Questa iniziativa di pascolo controllato si inserisce in un programma più ampio per la tutela dei prati magri. L’ habitat è di fondamentale importanza per la biodiversità ed è catalogato tra quelli di interesse prioritario di conservazione ai sensi della direttiva 92/43/CEE dalla Commissione Europea. Queste aree aride sul suolo calcareo, aride e soleggiate, sono infatti popolate di fiori e insetti unici. Tra il 1997 e il 2004 il Parco Campo dei Fiori ha ottenuto due finanziamenti regionali ed europei per il progetto LIFE Natura: i fondi sono stati indirizzati per tutelare i chirotteri e realizzare azioni di recupero e miglioramento di aree calcaree, come prati magri, grotte e formazioni di travertino.
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