Astronomia: dimostrazione
2 partecipanti
Pagina 1 di 1
Astronomia: dimostrazione
In questo thread potete parlare di astronomia.
Ecco alcuni articoli sull'astronomia; aprite voi altri threads in questa categoria.
Ecco alcuni articoli sull'astronomia; aprite voi altri threads in questa categoria.
Ultima modifica di Maurizio il Mer Mag 27, 2009 6:00 pm - modificato 3 volte.
Re: Astronomia: dimostrazione
Definizione di ASTRONOMIA
Fonte: WIKIPEDIA
L'astronomia, che etimologicamente significa leggi delle stelle (dal greco: αστρονομία = άστρον + νόμος), è la scienza il cui oggetto è l'osservazione e la spiegazione degli eventi celesti. Studia le origini e l'evoluzione, le proprietà fisiche, chimiche e temporali degli oggetti che formano l'Universo e che possono essere osservati sulla sfera celeste.
L'astronomia non va confusa con l'astrologia, una pseudoscienza la quale sostiene che i fenomeni celesti abbiano un'influenza sugli eventi che accadono sulla Terra ed in particolare sull'uomo. Anche se le due discipline hanno un'origine comune, esse sono totalmente differenti: gli astronomi hanno abbracciato il metodo scientifico a differenza degli astrologi.
Fonte: WIKIPEDIA
L'astronomia, che etimologicamente significa leggi delle stelle (dal greco: αστρονομία = άστρον + νόμος), è la scienza il cui oggetto è l'osservazione e la spiegazione degli eventi celesti. Studia le origini e l'evoluzione, le proprietà fisiche, chimiche e temporali degli oggetti che formano l'Universo e che possono essere osservati sulla sfera celeste.
L'astronomia non va confusa con l'astrologia, una pseudoscienza la quale sostiene che i fenomeni celesti abbiano un'influenza sugli eventi che accadono sulla Terra ed in particolare sull'uomo. Anche se le due discipline hanno un'origine comune, esse sono totalmente differenti: gli astronomi hanno abbracciato il metodo scientifico a differenza degli astrologi.
Re: Astronomia: dimostrazione
noi a scuola dovevamo fare la verifica e la prof quando è arrivata in classe ci ha detto che era solo un'esercitazione!!!
Miki- Utente speciale
- Numero di messaggi : 11
Punti : 574352
Valutazione dei messaggi : 44
Data d'iscrizione : 09.04.09
Località : Ivrea
Re: Astronomia: dimostrazione
LASTAMPA.it
Prima italiana nello spazio
Sono un’europea di nazionalità italiana». Samantha Cristoforetti, 32 anni, è meravigliosamente «glocal», top gun poliglotta che macina inglese, francese, tedesco e russo e ragazza trentina che non dimentica i paesaggi dell’Ortles e del Cevedale dove è nata. Da ieri è anche astronauta. La prima italiana e l’unica del team Esa. «Sì, sono un’astronauta - ha detto ieri in una conferenza stampa a Parigi -. Ma che io sia una donna è un aspetto personale. Non so se questo abbia o meno un significato più ampio. Non sta a me dirlo». Il tono è dolce, ma è una sfida decifrare le emozioni di Samantha. E’ stata addestrata a non perdere mai il controllo. Insieme con altri 5 esploratori è la perfetta recluta del XXI secolo, scelta dall’ente spaziale europeo per orbitare sulla Stazione ISS, tornare sulla Luna e trasformare ciò che sta al di là dell’atmosfera nella seconda casa dell’umanità. «E’ un momento incredibile»: accanto a lei c’era un altro pilota di caccia, Luca Parmitano, di Paternò, provincia di Catania. L’Italia brilla a sorpresa, mettendo in ombra il francese Thomas Pesquet (pilota civile), il tedesco Alexander Gerst (geologo), il britannico Timothy Peake (ingegnere) e il danese Andreas Mogensen (ingegnere anche lui). «Siamo un grande gruppo», li ha lodati Samantha, che è minuta, con i capelli corti, gli occhi castani e un cervello speciale. Avvolta nella monacale maglia scura con il logo dell’Esa, aveva sospirato: «Non ho grandi rapporti con la moda».
Non le si attribuiscono fidanzati, mentre il suo sogno - è evidente - è sempre stato volare. «Fin da bambina». L’aveva realizzato arruolandosi nell’Aeronautica Militare e diventando una delle prime donne con le stellette. Oggi è tenente pilota e sa domare i caccia AM-X e AM-XT del 32° stormo di Amendola (Foggia). Prima si era laureata in ingegneria meccanica a Monaco e in scienze aeronautiche all’Accademia di Pozzuoli. Da sempre legge e snobba la tv - «tanto che quella che avevo l’ho portata a casa dei miei» - e confessa di amare «soprattutto i balli latinoamericani» e di avere un’infinità di hobby: apnea e sci, speleologia e mountain bike, oltre allo yoga. Le servirà tra le stelle a tenere a freno la tigre dei pensieri e ad addomesticare l’angoscia e le è servito per vincere la competizione di oltre 8 mila candidati. L’hanno controllata, interrogata, stressata oltre ogni limite. L’obiettivo al centro di Colonia era sondare le sue «capacità psicoattitudinali», vale a dire come si reagisce agli imprevisti, alla claustrofobia, alla mancanza di privacy. «E’ stato un anno di attesa e non so come sarebbe finita senza il sostegno della mia famiglia». Quando partirà, in una data ancora imprecisata, dopo altri 4 anni di addestramento, vivrà avventure che oggi pochi riescono a immaginare. Gli shuttle saranno stati pensionati e al loro posto si sfoggerà un mix di vecchio e nuovo: le sempreverdi Soyuz russe e gli inediti Orion americani (la versione rivista del glorioso Apollo), affiancati probabilmente dalle prime navicelle «made in Europe».
Faranno la spola con la Stazione ISS, finalmente attrezzata per esperimenti e osservazioni, e andranno avanti e indietro con il nostro satellite, che la Nasa e l’Esa puntano a colonizzare. Ai non addetti ai lavori sembra fantascienza, ma per Samantha è solo l’inizio di un progetto ambizioso. «Sono una fan di Star Trek» e infatti sono state le missioni del capitano Kirk a spingerla al traguardo raggiunto ieri insieme con le immagini delle prime passeggiate in microgravità per riparare il telescopio Hubble. «La cosa più importante è sognare e tenere vivo il sogno. Non si sa mai quando arriva l’occasione».
Prima italiana nello spazio
Sono un’europea di nazionalità italiana». Samantha Cristoforetti, 32 anni, è meravigliosamente «glocal», top gun poliglotta che macina inglese, francese, tedesco e russo e ragazza trentina che non dimentica i paesaggi dell’Ortles e del Cevedale dove è nata. Da ieri è anche astronauta. La prima italiana e l’unica del team Esa. «Sì, sono un’astronauta - ha detto ieri in una conferenza stampa a Parigi -. Ma che io sia una donna è un aspetto personale. Non so se questo abbia o meno un significato più ampio. Non sta a me dirlo». Il tono è dolce, ma è una sfida decifrare le emozioni di Samantha. E’ stata addestrata a non perdere mai il controllo. Insieme con altri 5 esploratori è la perfetta recluta del XXI secolo, scelta dall’ente spaziale europeo per orbitare sulla Stazione ISS, tornare sulla Luna e trasformare ciò che sta al di là dell’atmosfera nella seconda casa dell’umanità. «E’ un momento incredibile»: accanto a lei c’era un altro pilota di caccia, Luca Parmitano, di Paternò, provincia di Catania. L’Italia brilla a sorpresa, mettendo in ombra il francese Thomas Pesquet (pilota civile), il tedesco Alexander Gerst (geologo), il britannico Timothy Peake (ingegnere) e il danese Andreas Mogensen (ingegnere anche lui). «Siamo un grande gruppo», li ha lodati Samantha, che è minuta, con i capelli corti, gli occhi castani e un cervello speciale. Avvolta nella monacale maglia scura con il logo dell’Esa, aveva sospirato: «Non ho grandi rapporti con la moda».
Non le si attribuiscono fidanzati, mentre il suo sogno - è evidente - è sempre stato volare. «Fin da bambina». L’aveva realizzato arruolandosi nell’Aeronautica Militare e diventando una delle prime donne con le stellette. Oggi è tenente pilota e sa domare i caccia AM-X e AM-XT del 32° stormo di Amendola (Foggia). Prima si era laureata in ingegneria meccanica a Monaco e in scienze aeronautiche all’Accademia di Pozzuoli. Da sempre legge e snobba la tv - «tanto che quella che avevo l’ho portata a casa dei miei» - e confessa di amare «soprattutto i balli latinoamericani» e di avere un’infinità di hobby: apnea e sci, speleologia e mountain bike, oltre allo yoga. Le servirà tra le stelle a tenere a freno la tigre dei pensieri e ad addomesticare l’angoscia e le è servito per vincere la competizione di oltre 8 mila candidati. L’hanno controllata, interrogata, stressata oltre ogni limite. L’obiettivo al centro di Colonia era sondare le sue «capacità psicoattitudinali», vale a dire come si reagisce agli imprevisti, alla claustrofobia, alla mancanza di privacy. «E’ stato un anno di attesa e non so come sarebbe finita senza il sostegno della mia famiglia». Quando partirà, in una data ancora imprecisata, dopo altri 4 anni di addestramento, vivrà avventure che oggi pochi riescono a immaginare. Gli shuttle saranno stati pensionati e al loro posto si sfoggerà un mix di vecchio e nuovo: le sempreverdi Soyuz russe e gli inediti Orion americani (la versione rivista del glorioso Apollo), affiancati probabilmente dalle prime navicelle «made in Europe».
Faranno la spola con la Stazione ISS, finalmente attrezzata per esperimenti e osservazioni, e andranno avanti e indietro con il nostro satellite, che la Nasa e l’Esa puntano a colonizzare. Ai non addetti ai lavori sembra fantascienza, ma per Samantha è solo l’inizio di un progetto ambizioso. «Sono una fan di Star Trek» e infatti sono state le missioni del capitano Kirk a spingerla al traguardo raggiunto ieri insieme con le immagini delle prime passeggiate in microgravità per riparare il telescopio Hubble. «La cosa più importante è sognare e tenere vivo il sogno. Non si sa mai quando arriva l’occasione».
Re: Astronomia: dimostrazione
Apprezzo il grande lavoro che hai fatto su questo forum! Quanto ci hai messo a crearlo?Maurizio ha scritto:LASTAMPA.it
Prima italiana nello spazio
Sono un’europea di nazionalità italiana». Samantha Cristoforetti, 32 anni, è meravigliosamente «glocal», top gun poliglotta che macina inglese, francese, tedesco e russo e ragazza trentina che non dimentica i paesaggi dell’Ortles e del Cevedale dove è nata. Da ieri è anche astronauta. La prima italiana e l’unica del team Esa. «Sì, sono un’astronauta - ha detto ieri in una conferenza stampa a Parigi -. Ma che io sia una donna è un aspetto personale. Non so se questo abbia o meno un significato più ampio. Non sta a me dirlo». Il tono è dolce, ma è una sfida decifrare le emozioni di Samantha. E’ stata addestrata a non perdere mai il controllo. Insieme con altri 5 esploratori è la perfetta recluta del XXI secolo, scelta dall’ente spaziale europeo per orbitare sulla Stazione ISS, tornare sulla Luna e trasformare ciò che sta al di là dell’atmosfera nella seconda casa dell’umanità. «E’ un momento incredibile»: accanto a lei c’era un altro pilota di caccia, Luca Parmitano, di Paternò, provincia di Catania. L’Italia brilla a sorpresa, mettendo in ombra il francese Thomas Pesquet (pilota civile), il tedesco Alexander Gerst (geologo), il britannico Timothy Peake (ingegnere) e il danese Andreas Mogensen (ingegnere anche lui). «Siamo un grande gruppo», li ha lodati Samantha, che è minuta, con i capelli corti, gli occhi castani e un cervello speciale. Avvolta nella monacale maglia scura con il logo dell’Esa, aveva sospirato: «Non ho grandi rapporti con la moda».
Non le si attribuiscono fidanzati, mentre il suo sogno - è evidente - è sempre stato volare. «Fin da bambina». L’aveva realizzato arruolandosi nell’Aeronautica Militare e diventando una delle prime donne con le stellette. Oggi è tenente pilota e sa domare i caccia AM-X e AM-XT del 32° stormo di Amendola (Foggia). Prima si era laureata in ingegneria meccanica a Monaco e in scienze aeronautiche all’Accademia di Pozzuoli. Da sempre legge e snobba la tv - «tanto che quella che avevo l’ho portata a casa dei miei» - e confessa di amare «soprattutto i balli latinoamericani» e di avere un’infinità di hobby: apnea e sci, speleologia e mountain bike, oltre allo yoga. Le servirà tra le stelle a tenere a freno la tigre dei pensieri e ad addomesticare l’angoscia e le è servito per vincere la competizione di oltre 8 mila candidati. L’hanno controllata, interrogata, stressata oltre ogni limite. L’obiettivo al centro di Colonia era sondare le sue «capacità psicoattitudinali», vale a dire come si reagisce agli imprevisti, alla claustrofobia, alla mancanza di privacy. «E’ stato un anno di attesa e non so come sarebbe finita senza il sostegno della mia famiglia». Quando partirà, in una data ancora imprecisata, dopo altri 4 anni di addestramento, vivrà avventure che oggi pochi riescono a immaginare. Gli shuttle saranno stati pensionati e al loro posto si sfoggerà un mix di vecchio e nuovo: le sempreverdi Soyuz russe e gli inediti Orion americani (la versione rivista del glorioso Apollo), affiancati probabilmente dalle prime navicelle «made in Europe».
Faranno la spola con la Stazione ISS, finalmente attrezzata per esperimenti e osservazioni, e andranno avanti e indietro con il nostro satellite, che la Nasa e l’Esa puntano a colonizzare. Ai non addetti ai lavori sembra fantascienza, ma per Samantha è solo l’inizio di un progetto ambizioso. «Sono una fan di Star Trek» e infatti sono state le missioni del capitano Kirk a spingerla al traguardo raggiunto ieri insieme con le immagini delle prime passeggiate in microgravità per riparare il telescopio Hubble. «La cosa più importante è sognare e tenere vivo il sogno. Non si sa mai quando arriva l’occasione».
Ospite- Ospite
Re: Astronomia: dimostrazione
Circa un'ora, ci sono stati vari restauri... se ti riferisci all'articolo, l'ho tratto da LASTAMPA.it!
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Lun Lug 09, 2012 9:01 pm Da marcol200
» NC Canavese: aprile-maggio 2012
Mer Apr 18, 2012 7:22 pm Da Maurizio
» Tramonto mozzafiato - Ivrea, Lago Sirio 12/03/2012
Dom Apr 08, 2012 3:16 pm Da nevemania
» Nowcasting CANAVESANO / marzo 2012
Mer Mar 21, 2012 5:27 pm Da Maurizio
» NowCasting Marzo 2012
Lun Mar 12, 2012 1:05 pm Da nevemania
» Ondata di gelo - gli effetti
Gio Mar 08, 2012 7:46 pm Da Maurizio
» Nowcasting Canavesano - febbraio 2012
Sab Feb 04, 2012 7:15 pm Da Maurizio
» Nowcasting VdA - febbraio 2012
Sab Feb 04, 2012 7:14 pm Da Maurizio
» Nowcasting Canavese e Valli di Lanzo - Dicembre 2011
Lun Gen 09, 2012 3:03 pm Da Maurizio
» Nowcasting Valle D'aosta - Dicembre 2011
Sab Gen 07, 2012 8:03 pm Da Maurizio