TERREMOTO 8,8 Richter in CILE, parte lo tsunami
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TERREMOTO 8,8 Richter in CILE, parte lo tsunami
La Stampa
Una scossa spaventosa di magnitudo 8,8 ha colpito il Cile, quando erano nel paese nel 3.34 del mattino; una volta di più il sisma colpisce di notte una popolazione addormentata. Pochissimo si sa per ora delle conseguenze. Secondo il sito della Us Geological Survey, l’epicentro del sisma è stato nell’Oceano Pacifico al largo di Maule, a 59 chilometri di profondità e a 325 chilometri a sudovest della capitale Santiago. I centri più vicini sono Chillan a 100 km a nord, Talca a 105 chilometri a ovest, Conception a 115 ckm a nord est dall’epicentro. Poche notizie filtrano per ora da queste località, si sa che i morti sarebbero almeno sei.
La scossa è stata avvertita fino in Argentina, e fortissima anche nella capitale Santiago dove alcuni edifici sono crollati e ampie zone sono rimaste senza luce e senza collegamenti telefonici; molte persone si sono riversate per strada. Secondo il Pacific Tsunami Warning Center la forte scossa ha generato uno tsunami. L’allarme è stato esteso a Colombia, Panama, Costa Rica e Antartico. Anche il Giappone ha lanciato un allarme tsunami per i paesi del Pacifico. «La lettura del livello del mare indica che si è generato uno tsunami. Potrebbe essere distruttivo lungo la costa nei pressi dell’epicentro e potrebbe minacciare anche le coste a una distanza maggiore», ha riferito il Pacific Tsunami Warning. Il ministero degli Esteri sta verificando la situazione. Ci sono circa 39.000 cittadini italiani in Cile, contando coloro che hanno il doppio passaporto, ma si stima che siano centinaia di migliaia le persone che hanno ascendenze nell’emigrazione italiana.
La capitale Santiago è rimasta temporaneamente senza luce e senza collegamenti telefonici e molte persone si sono riversate per strada: alcuni edifici risulterebbero danneggiati e si sarebbero registrati dei crolli. Il servizio geologico americano Usgs ha registrato una replica del sisma che ha colpito il Cile di magnitudo 6,2.
Una scossa spaventosa di magnitudo 8,8 ha colpito il Cile, quando erano nel paese nel 3.34 del mattino; una volta di più il sisma colpisce di notte una popolazione addormentata. Pochissimo si sa per ora delle conseguenze. Secondo il sito della Us Geological Survey, l’epicentro del sisma è stato nell’Oceano Pacifico al largo di Maule, a 59 chilometri di profondità e a 325 chilometri a sudovest della capitale Santiago. I centri più vicini sono Chillan a 100 km a nord, Talca a 105 chilometri a ovest, Conception a 115 ckm a nord est dall’epicentro. Poche notizie filtrano per ora da queste località, si sa che i morti sarebbero almeno sei.
La scossa è stata avvertita fino in Argentina, e fortissima anche nella capitale Santiago dove alcuni edifici sono crollati e ampie zone sono rimaste senza luce e senza collegamenti telefonici; molte persone si sono riversate per strada. Secondo il Pacific Tsunami Warning Center la forte scossa ha generato uno tsunami. L’allarme è stato esteso a Colombia, Panama, Costa Rica e Antartico. Anche il Giappone ha lanciato un allarme tsunami per i paesi del Pacifico. «La lettura del livello del mare indica che si è generato uno tsunami. Potrebbe essere distruttivo lungo la costa nei pressi dell’epicentro e potrebbe minacciare anche le coste a una distanza maggiore», ha riferito il Pacific Tsunami Warning. Il ministero degli Esteri sta verificando la situazione. Ci sono circa 39.000 cittadini italiani in Cile, contando coloro che hanno il doppio passaporto, ma si stima che siano centinaia di migliaia le persone che hanno ascendenze nell’emigrazione italiana.
La capitale Santiago è rimasta temporaneamente senza luce e senza collegamenti telefonici e molte persone si sono riversate per strada: alcuni edifici risulterebbero danneggiati e si sarebbero registrati dei crolli. Il servizio geologico americano Usgs ha registrato una replica del sisma che ha colpito il Cile di magnitudo 6,2.
Re: TERREMOTO 8,8 Richter in CILE, parte lo tsunami
situazione davvero crtica.
ieri poco prima delle 22.30 la notizia di un forte terremoto in giappone.
ieri poco prima delle 22.30 la notizia di un forte terremoto in giappone.
Luca95- Moderatore
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Re: TERREMOTO 8,8 Richter in CILE, parte lo tsunami
saranno collegati?Luca95 ha scritto:situazione davvero crtica.
ieri poco prima delle 22.30 la notizia di un forte terremoto in giappone.
comunque in Giappone non ci sono danni di rilievo per quel terremoto...
Re: TERREMOTO 8,8 Richter in CILE, parte lo tsunami
La Stampa
Una scossa spaventosa di magnitudo 8,8 ha colpito il Cile, quando erano nel paese nel 3.34 del mattino; una volta di più il sisma colpisce di notte una popolazione addormentata. Pochissimo si sa per ora delle conseguenze. Secondo il sito della Us Geological Survey, l’epicentro del sisma è stato nell’Oceano Pacifico al largo di Maule, a 59 chilometri di profondità e a 325 chilometri a sudovest della capitale Santiago. I centri più vicini sono Chillan a 100 km a nord, Talca a 105 chilometri a ovest, Conception a 115 ckm a nord est dall’epicentro. Poche notizie filtrano per ora da queste località, si sa che i morti sarebbero oltre settanta.
La scossa è stata avvertita fino in Argentina, e fortissima anche nella capitale Santiago dove alcuni edifici sono crollati e ampie zone sono rimaste senza luce e senza collegamenti telefonici; molte persone si sono riversate per strada. Secondo il Pacific Tsunami Warning Center la forte scossa ha generato uno tsunami. L’allarme è stato esteso a Colombia, Panama, Costa Rica e Antartico. Anche il Giappone ha lanciato un allarme tsunami per i paesi del Pacifico. «La lettura del livello del mare indica che si è generato uno tsunami. Potrebbe essere distruttivo lungo la costa nei pressi dell’epicentro e potrebbe minacciare anche le coste a una distanza maggiore», ha riferito il Pacific Tsunami Warning. Le autorità statunitensi hanno esteso a tutta l’America centrale e alla Polinesia francese l’allarme tsunami diffuso dopo il forte terremoto che ha colpito il Cile. Sulla costa cilena ci sono onde alte tre metri. Entro un'ora l'onda dovrebbe raggiungere l'isola di Pasqua. Michelle Bachelet ha riferito che sono in corso le operazioni di evacuazione dell’isola.
La capitale Santiago è rimasta temporaneamente senza luce e senza collegamenti telefonici e molte persone si sono riversate per strada: alcuni edifici risulterebbero danneggiati e si sarebbero registrati dei crolli. Il servizio geologico americano Usgs ha registrato una replica del sisma che ha colpito il Cile di magnitudo 6,2.Al momento non risultano italiani coinvolti nel sisma che ha colpito il Cile la notte scorsa: a renderlo noto sono fonti della Farnesina, ricordando che risultano iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) come residenti nel paese oltre 50mila connazionali, 500 dei quali nella città di Concepcion. La Farnesina sta verificando l’evolversi della situazione, sono in corso tutte le verifiche del caso: l’unità di crisi è stata attivata fin da subito e si sta seguendo la situazione sul terreno attraverso l’ambasciata a Santiago. Una situazione in divenire, ancora molto caotica, sottolineano le fonti: è difficile avere informazioni perchè lì è ancora notte, e ci vorrà quaslche ora prima che si possa chiarire la situazione.Il presidente cileno, Michelle Bachelet, ha dichiarato lo stato di catastrofe a seguito del sisma che ha colpito il paese.
«È stata una cosa veramente impressionante, anche perchè tutto è successo nel cuore della notte». È ancora scossa Silvia Bartolini, presidente della consulta degli Emiliano-romagnoli nel mondo. Deve essere sembrato un’eternità quel «minuto e mezzo» - tanto è durata la scossa di terremoto avvertita a Santiago del Cile - da chi si trovava nella capitale intorno alle 3.30 del mattino. A parte qualche calcinaccio staccatosi dalle mura dell’hotel e qualche tubatura che non ha retto all’impatto della scossa, Bartolini ha riferito che, perlomeno, nell’albergo dove si trova non si registrano grandi danni. «Da circa un’oretta è tornata la luce, mentre continuiamo ad avere problemi con le linee telefoniche», ha detto ancora la testimone. Silvia Bartolini si trova a Santiago del Cile per una riunione dei giovani Emiliano-romagnoli nel mondo. Un centinaio di ragazzi che dovrebbero raggiungerla nella capitale cilena tra oggi e domani. «Dobbiamo verificare l’agibilità degli aeroporti e valutare se sia il caso di far partire quelli che ancora si trovano in Italia», ha detto Bartolini.
Una scossa spaventosa di magnitudo 8,8 ha colpito il Cile, quando erano nel paese nel 3.34 del mattino; una volta di più il sisma colpisce di notte una popolazione addormentata. Pochissimo si sa per ora delle conseguenze. Secondo il sito della Us Geological Survey, l’epicentro del sisma è stato nell’Oceano Pacifico al largo di Maule, a 59 chilometri di profondità e a 325 chilometri a sudovest della capitale Santiago. I centri più vicini sono Chillan a 100 km a nord, Talca a 105 chilometri a ovest, Conception a 115 ckm a nord est dall’epicentro. Poche notizie filtrano per ora da queste località, si sa che i morti sarebbero oltre settanta.
La scossa è stata avvertita fino in Argentina, e fortissima anche nella capitale Santiago dove alcuni edifici sono crollati e ampie zone sono rimaste senza luce e senza collegamenti telefonici; molte persone si sono riversate per strada. Secondo il Pacific Tsunami Warning Center la forte scossa ha generato uno tsunami. L’allarme è stato esteso a Colombia, Panama, Costa Rica e Antartico. Anche il Giappone ha lanciato un allarme tsunami per i paesi del Pacifico. «La lettura del livello del mare indica che si è generato uno tsunami. Potrebbe essere distruttivo lungo la costa nei pressi dell’epicentro e potrebbe minacciare anche le coste a una distanza maggiore», ha riferito il Pacific Tsunami Warning. Le autorità statunitensi hanno esteso a tutta l’America centrale e alla Polinesia francese l’allarme tsunami diffuso dopo il forte terremoto che ha colpito il Cile. Sulla costa cilena ci sono onde alte tre metri. Entro un'ora l'onda dovrebbe raggiungere l'isola di Pasqua. Michelle Bachelet ha riferito che sono in corso le operazioni di evacuazione dell’isola.
La capitale Santiago è rimasta temporaneamente senza luce e senza collegamenti telefonici e molte persone si sono riversate per strada: alcuni edifici risulterebbero danneggiati e si sarebbero registrati dei crolli. Il servizio geologico americano Usgs ha registrato una replica del sisma che ha colpito il Cile di magnitudo 6,2.Al momento non risultano italiani coinvolti nel sisma che ha colpito il Cile la notte scorsa: a renderlo noto sono fonti della Farnesina, ricordando che risultano iscritti all’Aire (Anagrafe degli italiani residenti all’estero) come residenti nel paese oltre 50mila connazionali, 500 dei quali nella città di Concepcion. La Farnesina sta verificando l’evolversi della situazione, sono in corso tutte le verifiche del caso: l’unità di crisi è stata attivata fin da subito e si sta seguendo la situazione sul terreno attraverso l’ambasciata a Santiago. Una situazione in divenire, ancora molto caotica, sottolineano le fonti: è difficile avere informazioni perchè lì è ancora notte, e ci vorrà quaslche ora prima che si possa chiarire la situazione.Il presidente cileno, Michelle Bachelet, ha dichiarato lo stato di catastrofe a seguito del sisma che ha colpito il paese.
«È stata una cosa veramente impressionante, anche perchè tutto è successo nel cuore della notte». È ancora scossa Silvia Bartolini, presidente della consulta degli Emiliano-romagnoli nel mondo. Deve essere sembrato un’eternità quel «minuto e mezzo» - tanto è durata la scossa di terremoto avvertita a Santiago del Cile - da chi si trovava nella capitale intorno alle 3.30 del mattino. A parte qualche calcinaccio staccatosi dalle mura dell’hotel e qualche tubatura che non ha retto all’impatto della scossa, Bartolini ha riferito che, perlomeno, nell’albergo dove si trova non si registrano grandi danni. «Da circa un’oretta è tornata la luce, mentre continuiamo ad avere problemi con le linee telefoniche», ha detto ancora la testimone. Silvia Bartolini si trova a Santiago del Cile per una riunione dei giovani Emiliano-romagnoli nel mondo. Un centinaio di ragazzi che dovrebbero raggiungerla nella capitale cilena tra oggi e domani. «Dobbiamo verificare l’agibilità degli aeroporti e valutare se sia il caso di far partire quelli che ancora si trovano in Italia», ha detto Bartolini.
Re: TERREMOTO 8,8 Richter in CILE, parte lo tsunami
Fonte: La Stampa
Si scava fra le macerie in tutto il Cile a circa 20 ore dal terremoto di 8,8 gradi Richter, che è stato seguito da uno sciame di scosse di assestamento - 71 alla mezzanotte italiana - che hanno toccato anche la magnitudo di 6,9 e da una serie di gigantesche onde anomale che hanno spazzato la costa del paese sudamericano. La presidente Michelle Bachelet nell’ultimo bilancio ha parlato di oltre 300 morti accertati, di 15 dispersi e di almeno due milioni di persone sinistrate: per il ministro dell’interno Edmundo Perez Yoma si tratta di una catastrofe «di proporzioni immani». Il previsto tsunami, che ha risparmiato le Hawaii dov’era particolarmente temuto ed è atteso con allarme in Giappone, ha colpito la costa centrale cilena, abbattendosi con violenza sul porto di Talcahuano, trascinando barche, pescherecci e container sulla terraferma. In precedenza aveva investito l’arcipelago cileno di Juan Fernandez, provocando almeno cinque morti e diversi dispersi sull’isola di Robinson Crusoe. Anche la lontana Isola di Pasqua, famosa per le millenarie statue di pietra di origine misteriosa, è stata posta in stato di allerta e gli abitanti sono stati fatti allontanare dalla costa.
Sulla terraferma il centro più colpito è Concepcion, città costiera di 200.000 abitanti posta circa 500 chilometri a sud di Santiago. Qui sono crollati diversi palazzi e alcuni incendi devastanti. Molto pesante la situazione anche nella provincia di Maule, nella zona dell’epicentro, dove i morti sono almeno un’ottantina e dove il ministero della sanità Julio Montt ha descritto la situazione evocando «scenari danteschi». La presidente Bachelet ha detto che «dei feriti per ora non teniamo il conto» perch‚ ancora difficile da calcolare. Un paio di persone sono inoltre morte durante scosse di assestamento nel nord dell’Argentina. Lo tsunami ha viaggiato attraverso tutto il Pacifico. Mattinata di grande paura alle Hawaii, dove l’allarme è scattato all’alba e dove il governatore ha dichiarato lo stato emergenza. La gente nelle zone a rischio si Š messa in salvo dopo aver fatto scorte di beni di prima necessità e perfino la flotta ha evacuato la baia di Pearl Harbour. Ma alla fine, contro le previsioni degli esperti, le onde anomale si sono rivelate ben poca cosa e l’allarme è stato revocato dopo un paio d’ore, verso l’una di notte italiana. Nel sud del Pacifico, invece, lo tsunami ha investito la Polinesia francese con onde alte circa due metri alle isole Marchesi, causando lievi danni.
. Lo tsunami causato dal sisma cileno di magnitudo 8.8 ha raggiunto le coste del Giappone con un impatto debole: l’onda registrata nell’arcipelago di Ogasawara, oltre mille chilometri a sud di Tokyo in pieno Pacifico, ha toccato i 10 centimetri di altezza. Lo riferisce la tv pubblica, Nhk. Le autorità della Kamchakta hanno dichiarato il cessato allarme per lo tsunami dopo che una serie di piccole onde provocate dal terremoto scatenatosi ieri in Cile si sono infrante senza provocare apparenti danni sulla costa della penisola nell’estremo oriente della Russia. Lo ha reso noto una portavoce del Ministero russo per le emergenze.
Si scava fra le macerie in tutto il Cile a circa 20 ore dal terremoto di 8,8 gradi Richter, che è stato seguito da uno sciame di scosse di assestamento - 71 alla mezzanotte italiana - che hanno toccato anche la magnitudo di 6,9 e da una serie di gigantesche onde anomale che hanno spazzato la costa del paese sudamericano. La presidente Michelle Bachelet nell’ultimo bilancio ha parlato di oltre 300 morti accertati, di 15 dispersi e di almeno due milioni di persone sinistrate: per il ministro dell’interno Edmundo Perez Yoma si tratta di una catastrofe «di proporzioni immani». Il previsto tsunami, che ha risparmiato le Hawaii dov’era particolarmente temuto ed è atteso con allarme in Giappone, ha colpito la costa centrale cilena, abbattendosi con violenza sul porto di Talcahuano, trascinando barche, pescherecci e container sulla terraferma. In precedenza aveva investito l’arcipelago cileno di Juan Fernandez, provocando almeno cinque morti e diversi dispersi sull’isola di Robinson Crusoe. Anche la lontana Isola di Pasqua, famosa per le millenarie statue di pietra di origine misteriosa, è stata posta in stato di allerta e gli abitanti sono stati fatti allontanare dalla costa.
Sulla terraferma il centro più colpito è Concepcion, città costiera di 200.000 abitanti posta circa 500 chilometri a sud di Santiago. Qui sono crollati diversi palazzi e alcuni incendi devastanti. Molto pesante la situazione anche nella provincia di Maule, nella zona dell’epicentro, dove i morti sono almeno un’ottantina e dove il ministero della sanità Julio Montt ha descritto la situazione evocando «scenari danteschi». La presidente Bachelet ha detto che «dei feriti per ora non teniamo il conto» perch‚ ancora difficile da calcolare. Un paio di persone sono inoltre morte durante scosse di assestamento nel nord dell’Argentina. Lo tsunami ha viaggiato attraverso tutto il Pacifico. Mattinata di grande paura alle Hawaii, dove l’allarme è scattato all’alba e dove il governatore ha dichiarato lo stato emergenza. La gente nelle zone a rischio si Š messa in salvo dopo aver fatto scorte di beni di prima necessità e perfino la flotta ha evacuato la baia di Pearl Harbour. Ma alla fine, contro le previsioni degli esperti, le onde anomale si sono rivelate ben poca cosa e l’allarme è stato revocato dopo un paio d’ore, verso l’una di notte italiana. Nel sud del Pacifico, invece, lo tsunami ha investito la Polinesia francese con onde alte circa due metri alle isole Marchesi, causando lievi danni.
. Lo tsunami causato dal sisma cileno di magnitudo 8.8 ha raggiunto le coste del Giappone con un impatto debole: l’onda registrata nell’arcipelago di Ogasawara, oltre mille chilometri a sud di Tokyo in pieno Pacifico, ha toccato i 10 centimetri di altezza. Lo riferisce la tv pubblica, Nhk. Le autorità della Kamchakta hanno dichiarato il cessato allarme per lo tsunami dopo che una serie di piccole onde provocate dal terremoto scatenatosi ieri in Cile si sono infrante senza provocare apparenti danni sulla costa della penisola nell’estremo oriente della Russia. Lo ha reso noto una portavoce del Ministero russo per le emergenze.
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