Pioggia e frane, Calabria in ginocchio
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Pioggia e frane, Calabria in ginocchio
Fonte: La Stampa
Pioggia, gelo, neve. Secondo gli esperti per la restante metà di febbraio il maltempo non allenterà la presa sull’Italia. E gli effetti delle condizioni di tempo perturbato si stanno già facendo sentire. In particolare in Calabria dove le precipitazioni intense che si stanno abbattendo sulla regione hanno causato l’ingrossamento di fiumi e torrenti provocando numerose frane.
E' emergenza a Maierato, il piccolo centro nei pressi di Vibo Valentia colpito da un forte movimento franoso, per cui la Prefettura ha deciso lo sgombero totale per precauzione. A scendere in campo anche il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero che afferma: «Con Maierato sta franando l’intera Calabria. Non è un’esagerazione e neppure una novità poichè sono recenti le lacrime per altri disastri naturali». In attesa del pomeriggio, dove Loiero ha convocato una riunione straordinaria della giunta per dichiarare lo stato di calamità naturale e coinvolgere il governo nazionale negli interventi immediati a favore delle popolazioni evacuate e nei progetti di ricostruzione di cui lo Stato dovrà farsi carico, situazione critica anche nel cosentino dove si registra l’evacuazione di alcuni caseggiati e diverse strade chiuse.
Ma oltre alla bassa pressione, il gelo polare che sta creando grandi difficoltà in Europa del nord e centrale sta valicando le Alpi. Questa notte meno 11 a Courmayeur e meno 10 a Livigno. E nei prossimi giorni non andrà meglio. Alle porte dell’Italia secondo i meteorologi si starebbero per affacciare nuovi fronti nuvolosi che porteranno altra neve e piogge in modo particolare al nord e al centro del paese. Nel frattempo sulla Sila, sempre in Calabria, si registra un manto nevoso dallo spessore record: in alcuni punti ha toccato i tre metri. Ai danni dei giorni scorsi, nel Cosentino, si sono aggiunte due nuove frane: una ha provocato l’interruzione della strada provinciale per Lattarico e l’altra ha interessato il territorio del comune di San Marco Argentano.
Il maltempo dei giorni scorsi ha provocato la rottura di alcune condotte idriche privando di acqua potabile numerosi quartieri di Cosenza e dei centri vicini. I vigili del fuoco sono stati costretti a rifornire d’acqua con le autobotti, una clinica privata ortopedica. Quasi tutti i comuni della provincia sono stati interessati da frane e smottamenti con gravi problemi alla viabilità. Ventidue strade provinciali sono ancora chiuse e da ieri sera è chiusa anche la strada che dalla statale 18 conduce a Cetraro. Nel catanzarese, continua il movimento della frana verificatasi nel quartiere Ianò, a nord della città, che ha portato nei giorni scorsi all’evacuazione di 150 persone.
Intanto è in corso da questa mattina l’evacuazione del comune di Maierato, piccolo centro di 2 mila abitanti circa del vibonese, interessato ieri da una frana di grandi proporzioni. L’intero costone di una collina è franato scendendo a valle. Tutti gli abitanti di Maierato hanno dovuto lasciare le case. La decisione è stata presa a scopo precauzionale dal sindaco, Sergio Rizzo, che ha definito lo scenario «apocalittico». «La frana - ha detto il sindaco - minaccia una parte importante del paese e vista l’incertezza delle condizioni meteo abbiamo deciso di non rischiare». Per il momento non si registrano danni a persone o cose, ma la situazione potrebbe degenerare a causa della grande quantità di pioggia caduta nella zona negli ultimi giorni che ha permeato il terreno.
«Sono disperata. Non voglio lasciare la mia casa. Voglio restare». Maria, un’ anziana donna che abita a Maierato, non si dà pace. La sua casa è nelle vicinanze della montagna franata e adesso è costretta ad andarsene perchè c’è il rischio che possa crollare. «Non voglio andarmene - dice - non voglio lasciare le mie cose. Prego il Signore che non succeda niente». Per convincerla ad andarsene sono dovuti intervenire i poliziotti e i volontari della protezione civile che stanno cercando di far capire, soprattutto agli anziani, che il rischio è troppo elevato, visto anche che per oggi si prevedono nuove piogge che potrebbero fare ampliare il fronte della frana. «Sono molto triste e preoccupata - dice Maria dopo essersi convinta - e voglio tornare al più presto».
Pioggia, gelo, neve. Secondo gli esperti per la restante metà di febbraio il maltempo non allenterà la presa sull’Italia. E gli effetti delle condizioni di tempo perturbato si stanno già facendo sentire. In particolare in Calabria dove le precipitazioni intense che si stanno abbattendo sulla regione hanno causato l’ingrossamento di fiumi e torrenti provocando numerose frane.
E' emergenza a Maierato, il piccolo centro nei pressi di Vibo Valentia colpito da un forte movimento franoso, per cui la Prefettura ha deciso lo sgombero totale per precauzione. A scendere in campo anche il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero che afferma: «Con Maierato sta franando l’intera Calabria. Non è un’esagerazione e neppure una novità poichè sono recenti le lacrime per altri disastri naturali». In attesa del pomeriggio, dove Loiero ha convocato una riunione straordinaria della giunta per dichiarare lo stato di calamità naturale e coinvolgere il governo nazionale negli interventi immediati a favore delle popolazioni evacuate e nei progetti di ricostruzione di cui lo Stato dovrà farsi carico, situazione critica anche nel cosentino dove si registra l’evacuazione di alcuni caseggiati e diverse strade chiuse.
Ma oltre alla bassa pressione, il gelo polare che sta creando grandi difficoltà in Europa del nord e centrale sta valicando le Alpi. Questa notte meno 11 a Courmayeur e meno 10 a Livigno. E nei prossimi giorni non andrà meglio. Alle porte dell’Italia secondo i meteorologi si starebbero per affacciare nuovi fronti nuvolosi che porteranno altra neve e piogge in modo particolare al nord e al centro del paese. Nel frattempo sulla Sila, sempre in Calabria, si registra un manto nevoso dallo spessore record: in alcuni punti ha toccato i tre metri. Ai danni dei giorni scorsi, nel Cosentino, si sono aggiunte due nuove frane: una ha provocato l’interruzione della strada provinciale per Lattarico e l’altra ha interessato il territorio del comune di San Marco Argentano.
Il maltempo dei giorni scorsi ha provocato la rottura di alcune condotte idriche privando di acqua potabile numerosi quartieri di Cosenza e dei centri vicini. I vigili del fuoco sono stati costretti a rifornire d’acqua con le autobotti, una clinica privata ortopedica. Quasi tutti i comuni della provincia sono stati interessati da frane e smottamenti con gravi problemi alla viabilità. Ventidue strade provinciali sono ancora chiuse e da ieri sera è chiusa anche la strada che dalla statale 18 conduce a Cetraro. Nel catanzarese, continua il movimento della frana verificatasi nel quartiere Ianò, a nord della città, che ha portato nei giorni scorsi all’evacuazione di 150 persone.
Intanto è in corso da questa mattina l’evacuazione del comune di Maierato, piccolo centro di 2 mila abitanti circa del vibonese, interessato ieri da una frana di grandi proporzioni. L’intero costone di una collina è franato scendendo a valle. Tutti gli abitanti di Maierato hanno dovuto lasciare le case. La decisione è stata presa a scopo precauzionale dal sindaco, Sergio Rizzo, che ha definito lo scenario «apocalittico». «La frana - ha detto il sindaco - minaccia una parte importante del paese e vista l’incertezza delle condizioni meteo abbiamo deciso di non rischiare». Per il momento non si registrano danni a persone o cose, ma la situazione potrebbe degenerare a causa della grande quantità di pioggia caduta nella zona negli ultimi giorni che ha permeato il terreno.
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