L'Italrugby sconfitta dagli Allblacks, ma in campo si vede una squadra forte e determinata
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L'Italrugby sconfitta dagli Allblacks, ma in campo si vede una squadra forte e determinata
Fonte:lastampa
Tante volte si è detto o scritto che l’Italrugby, pur perdendo, ci ha messo voglia e cuore. Mai come stavolta si può sentenziare che gli azzurri, sconfitti 20-6 dalla Nuova Zelanda in un San Siro stracolmo, meritano l’onore delle armi e pubbliche congratulazioni. Una grande squadra, finalmente, con la testa in campo dal primo all’ultimo minuto, capace di svilire il gioco degli All Blacks e di terminare a testa bassa a pochi centimetri da quella marcatura che avrebbe ampiamente meritato.
Trascinati dal tifo degli 80.000 che hanno stipato San Siro, gli azzurri hanno disputato una grandissima gara, subendo dai mitici competitors una sola meta (di Ellison al 26’) e cinque punizioni di McAlister. I punti per l’Italia, che all’intervallo era sotto per 14-3, sono arrivati da due piazzati di Gower, uno per tempo. Cartellino giallo, nella ripresa, a Garcia (3’) e Tialata (38’). Parisse e compagni torneranno in campo tra una settimana, a Udine, per affrontare i campioni del mondo dell’Australia; sabato 28, ad Ascoli, ultimo test-match con Samoa. Spettacolo, emozioni e pelle d’oca anche prima dell’avvio del match. A cantare l’Inno di Mameli c’è Denis Dallan, gli ottantamila del Meazza celebrano l’evento trattenendo il respiro davanti all’haka, la danza tradizionale aborigena che, da sola, varrebbe sempre il prezzo del biglietto.
E' il rugby, sport dove contano forza, intelligenza, orgoglio e passione. Tutte doti che gli azzurri mettono subito in campo, contro un avversario ancora di un altro pianeta. Però i nostri non sfigurano, non solo perchè, dopo soli 3’, Gower centra i pali su punizione per l’effimero vantaggio italiano, ma perchè gli All Blacks sentono subito la pressione di Parisse e compagni, davvero encomiabili per intensità e voglia di mettercela tutta. All’8 quel talento di McAlister fa pari dalla piazzola, tre minuti dopo Mirko Bergamasco coglie una touche da fuoriclasse che infiamma San Siro e mette in guardia i ’tuttinerì, che al 14’ si ritrovano davanti con un altro piazzato del loro kicker, mentre al 23’ Gower ne fallisce uno d’un soffio. Insomma, è partita vera, con il gap per gli ospiti che si fa più evidente in occasione della prima meta: Ellison si ritrova l’ovale sulla sinistra e schiaccia, però ci vuole l’intervento del Tmo per evidenziare come il tallonatore non calpesta la linea dell’out. McAlister fallisce la trasformazione, siglando però al 38’ l’ennesima punizione che spedisce la partita all’intervallo sul 14-3 per la Nuova Zelanda.
La ripresa comincia con una brutta notizia per il XV di Mallett, il cartellino giallo decretato dall’australiano Dickinson a Garcia. Azzurri con l’uomo in meno e a -14 (3-17) per il conseguente piazzato di McAlister. Punti nell’orgoglio, i nostri aumentano energia e concentrazione, sfiorando al 7’ la marcatura con Canale, pressando come poche volte era accaduto la retroguardia ospite, trovando, dopo l’innesto di Sole per Del Fava (poi toccherà anche a Rouyet per il febbricitante Perugini), altri tre punti (6-17) con una punizione precisa di Gower. Proseguono i cambi (Favaro per Zanni, Ongaro per Ghiraldini), McAlister centra il palo al 28’ infilando i pali alla mezzora precisa per il 6-20 che non si schioderà più. L’Italia le prova tutte, stringe d’assedio per dieci minuti gli All Blacks, rifiutando di calciare tra i pali pur di giocare in mischia e trovare una meritata meta. Ci sarebbe potuta anche essere una tecnica per i nostri ma quel che più conta è la consapevolezza che questa Italia è davvero in grado di fare il definitivo salto di qualità.
Tante volte si è detto o scritto che l’Italrugby, pur perdendo, ci ha messo voglia e cuore. Mai come stavolta si può sentenziare che gli azzurri, sconfitti 20-6 dalla Nuova Zelanda in un San Siro stracolmo, meritano l’onore delle armi e pubbliche congratulazioni. Una grande squadra, finalmente, con la testa in campo dal primo all’ultimo minuto, capace di svilire il gioco degli All Blacks e di terminare a testa bassa a pochi centimetri da quella marcatura che avrebbe ampiamente meritato.
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E' il rugby, sport dove contano forza, intelligenza, orgoglio e passione. Tutte doti che gli azzurri mettono subito in campo, contro un avversario ancora di un altro pianeta. Però i nostri non sfigurano, non solo perchè, dopo soli 3’, Gower centra i pali su punizione per l’effimero vantaggio italiano, ma perchè gli All Blacks sentono subito la pressione di Parisse e compagni, davvero encomiabili per intensità e voglia di mettercela tutta. All’8 quel talento di McAlister fa pari dalla piazzola, tre minuti dopo Mirko Bergamasco coglie una touche da fuoriclasse che infiamma San Siro e mette in guardia i ’tuttinerì, che al 14’ si ritrovano davanti con un altro piazzato del loro kicker, mentre al 23’ Gower ne fallisce uno d’un soffio. Insomma, è partita vera, con il gap per gli ospiti che si fa più evidente in occasione della prima meta: Ellison si ritrova l’ovale sulla sinistra e schiaccia, però ci vuole l’intervento del Tmo per evidenziare come il tallonatore non calpesta la linea dell’out. McAlister fallisce la trasformazione, siglando però al 38’ l’ennesima punizione che spedisce la partita all’intervallo sul 14-3 per la Nuova Zelanda.
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Re: L'Italrugby sconfitta dagli Allblacks, ma in campo si vede una squadra forte e determinata
Ma cosa ci aspettevamo che quei quattro scarsoni azzurri battessero i mitici new zelandesi?!
Marco- Outsider
- Numero di messaggi : 119
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Data d'iscrizione : 05.08.09
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Località : LatinaBarcellona
Re: L'Italrugby sconfitta dagli Allblacks, ma in campo si vede una squadra forte e determinata
sì ma io ho visto la partita in effetti l'Italia ha giocato bene
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