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Messaggio Da Maurizio Mer Ott 28, 2009 1:30 pm

HALLOWEEN 225px-Halloween
Jack-o'-lantern, una zucca illuminata, è il simbolo di Halloween
Halloween (corrispondente alla vigilia della festa cattolica di Ognissanti) è il nome di una festa popolare di origine pre-cristiana, ora tipicamente statunitense e canadese, che si celebra la sera del 31 ottobre. Tuttavia, le sue origini antichissime affondano nel più remoto passato delle tradizioni europee: viene fatta risalire a quando le popolazioni tribali usavano dividere l'anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre, preparandosi la terra all'inverno, era necessario ricoverare il bestiame in luogo chiuso per garantirgli la sopravvivenza alla stagione fredda: è questo il periodo di Halloween.

Nella dimensione circolare del tempo, caratteristica della cultura celtica, Samhain si trovava in un punto fuori dalla dimensione temporale che non apparteneva né all'anno vecchio e neppure al nuovo; in quel momento il velo che divideva dalla terra dei morti (Tir na n'Og) si assottigliava ed i vivi potevano accedervi.
I Celti non temevano i propri morti e lasciavano per loro del cibo sulla tavola in segno di accoglienza per quanti facessero visita ai vivi. Da qui l'usanza del trick-or-treat ("dolcetto o scherzetto?").
Oltre a non temere gli spiriti dei defunti, i Celti non credevano nei demoni quanto piuttosto nelle fate e negli elfi, entrambe creature considerate però pericolose: le prime per un supposto risentimento verso gli esseri umani; i secondi per le estreme differenze che intercorrevano appunto rispetto all'uomo. Secondo la leggenda, nella notte di Samhain questi esseri erano soliti fare scherzi anche pericolosi agli uomini e questo ha portato alla nascita e al perpetuarsi di molte altre storie terrificanti.
Si ricollega forse a questo la tradizione odierna e più recente per cui i bambini, travestiti da streghe, zombie, fantasmi e vampiri, bussano alla porta urlando con tono minaccioso: "Dolcetto o scherzetto?" ("Trick or treat" nella versione inglese). Per allontanare la sfortuna, inoltre, è necessario bussare a 13 porte diverse.
Il nome "Halloween" deriva da "All Hallows Eve", che vuole dire appunto "Vigilia di tutti i santi", perciò "Vigilia della festa di tutti i santi", festa che ricorre, appunto, il 1° novembre.
Con il dominio romano, Samhain fu assimilata all'equivalente celebrazione di Pomona, una festa del raccolto, cosicché uscì dai confini etnici sviluppandosi in diverse varianti.
Il cristianesimo, come già la dominazione romana, tentò di incorporare le vecchie festività pagane dando loro una connotazione compatibile con il suo messaggio.
Papa Bonifacio IV istituì la festa di tutti i santi; nella festa, istituita il 13 maggio 610 e celebrata ogni anno in quello stesso giorno, venivano onorati i cristiani uccisi in nome della fede. Per oltre due secoli le due festività procedettero affiancate, sino a che papa Gregorio III (731-741) ne fece coincidere le date. Secondo altre fonti, fu invece Sant'Odilone di Cluny che nel 1048 decise di spostare la celebrazione cattolica all'inizio di novembre al fine di detronizzare il culto di Samhain. Quell'anno l'Ognissanti fu spostata dal 13 maggio al 1 novembre per dare ai cristiani l'opportunità di ricordare tutti i santi e, il giorno dopo, tutti i cristiani defunti (Commemorazione dei Defunti). Per questo nei paesi di lingua inglese la festa divenne Hallowmas, che significa "messa in onore dei santi"; la vigilia divenne All Hallows Eve, che si trasformò nel nome attuale, Halloween.
Si ebbe, inoltre, una recrudescenza di proibizionismo dal 1630 al 1640, quando la chiesa cattolica fece in modo di far sopprimere ogni festa di tipo pagano legata a questa ricorrenza.
Negli Stati Uniti le diverse tradizioni legate alla festa d'Ognissanti confluirono, fino ad arrivare alle consuete moderne celebrazioni.
Inizialmente era una festa regionale, le cui caratteristiche erano legate alle culture degli immigrati ed alla fede religiosa personale.
In epoca vittoriana furono gli strati più elevati della società ad impadronirsi della festa: era di moda, negli Stati Uniti, organizzare feste, soprattutto a scopo benefico, la notte del 31 ottobre. Era necessario eliminare i collegamenti con la morte ed amplificare i giochi e la parte scherzosa della festa.
Già nel 1910 le fabbriche statunitensi producevano tutta una serie di prodotti legati unicamente a questa festa. Prende in questo periodo la connotazione di "notte degli scherzi" o "notte del diavolo", durante la quale ci si abbandonava all'anarchia ed erano ricorrenti gli atti di vandalismo, fino al punto da ritenere opportuno l'annullamento della festività.
Con la seconda guerra mondiale si fece leva sul patriottismo americano e la festa servì a tenere alto il morale delle truppe ed il vandalismo degli scherzi di peggiore specie venne eliminato.
Terminato il conflitto mondiale i bambini si impossessarono della festa, anche grazie alle aziende, che dedicarono a loro tutta una serie di costumi, dolci e gadget trasformando la festa in un affare commerciale. Alimentarono l'affare con storie di lamette nei dolci e avvelenamenti di caramelle fatte in casa, inducendo gli americani a volgersi verso dolci preconfezionati.
Nella nota serie I Simpson, molte puntate, una per stagione televisiva, sono dedicate ad Halloween, sotto il nome (in italiano) di La paura fa novanta.
È usanza ad Halloween intagliare zucche con volti minacciosi e porvi una candela accesa all'interno.
Questa usanza nasce dall'idea che i defunti vaghino per la terra con dei fuochi in mano e cerchino di portare via con sé i vivi (in realtà questi fuochi sono i fuochi fatui, causati dalla materia in decomposizione sulle sponde delle paludi); è bene quindi che i vivi si muniscano di una faccia orripilante con un lume dentro per ingannare i morti. Questa usanza fa riferimento anche alle streghe, che nei tempi più remoti venivano bruciate sui roghi o impiccate; infatti, si pensava che queste vagassero nell'oscurità della notte per rivendicare la loro morte (abbigliate in maniera più o meno orrenda) ed approfittassero del maggior potere loro conferito durante la notte di Halloween. L'usanza è tipicamente statunitense, ma probabilmente deriva da tradizioni importate da immigrati europei: l'uso di zucche o, più spesso in Europa, di fantocci rappresentanti streghe e di rape vuote illuminate, è documentato anche in alcune località del Piemonte, della Liguria, della Campania, del Friuli (dove si chiamano Crepis o Musons), dell'Emilia-Romagna, dell'alto Lazio e della Toscana, dove la zucca svuotata era nota nella cultura contadina con il nome di zozzo.[1] Anche in varie località della Sardegna la notte della Commemorazione dei Defunti si svolgono riti che hanno strette similitudini con la tipica festa di Halloween d'oltreoceano, in molti paesi si svolge il rito de "Is Animeddas" (Le Streghe), de "Su bene 'e is animas", o de “su mortu mortu”, dove i bambini travestiti bussano alle porte chiedendo doni.
Vi è anche una leggenda che narra di un ragazzo, "Jack",che compiva atti malvagi sulla terra e più di una volta aveva fatto gli scherzi al diavolo, così, quando morì, diventò un fantasma che vaga con una lanterna ricavata da una zucca illuminata (Jack o' lantern).

Wikipedia
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Messaggio Da Maurizio Ven Ott 30, 2009 2:10 pm

Dieci milioni di persone, oltre otto milioni di bambini e adolescenti e almeno due milioni di adulti, festeggeranno Halloween, la «notte delle streghe» tra il 31 ottobre e il primo novembre. Una cifra in aumento del 3% rispetto allo scorso anno. Sono le stime di Telefono blu, che rileva un giro d’affari in crescita del 5% sul 2008 e circa 400 milioni di euro, tra party e allestimenti di negozi (150 mln), travestimenti (100 mln), gadget (100 mln) e zucche, cerini e altri oggetti (50 mln).

Il 70% di queste spese, spiega l’associazione, saranno fatte da under 35 e i siti su Halloween sono oramai oltre 5mila; quest'anno per la prima volta per invitare alle feste si utilizzeranno i social networks. Halloween comincia ad essere festeggiato anche nel Sud Italia, dice Telefono blu, dove le feste sono aumentate del 12%. Roma sarà la prima città per il numero di feste organizzate e forse di adesione dei più piccini.

Secondo le stime della Cia (Confederazione italiana agricoltori), però, quello alle porte sarà un Halloween in «tono minore»: nonostante i prezzi sui campi siano diminuiti rispetto al 2008, si prevede infatti una flessione della vendita di zucche del 3-5% nel periodo della festa. Solo le vendite di zucche decorative dovrebbero mantenersi stabili o in lieve aumento (+1,5%). Del resto, segnala la Cia, tutto il business legato alla «notte delle streghe» sarà ridimensionato rispetto agli anni passati: in totale si dovrebbero spendere circa 280 milioni di euro, con un calo del 5% rispetto al 2008. I tagli non dovrebbero risparmiare nulla: costumi, oggetti per addobbi, maschere e ovviamente zucche.

LaStampa
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Messaggio Da Maurizio Ven Ott 30, 2009 2:16 pm

La Stampa
Un villaggio letteralmente «infestato» dai fantasmi. Il «regno degli spiriti» è in Inghilterra, in un piccolo villaggio situato nella contea del Kent. Fino a ora ne hanno contati 12, ma c'è chi giura che siano almeno 16. C'è il fantasma del maestro impiccatosi a scuola, quello del bandito crocifisso, e chi più ne ha più ne metta... La convivenza con gli abitanti del posto è assolutamente pacifica, in linea con i parametri classici dello stile british: quiete e serenità regnano a Pluckley. Ma ogni anno, con l'avvicinarsi della notte di Halloween, il piccolo villaggio viene letteralmente preso d'assalto da orde di appassionati del genere horror: dark, satanisti, ghost-hunters inferociti spezzano la tranquillità del luogo facendo fracasso e compiendo atti vandalici. Al punto che gli abitanti del villaggio, ormai esausti, hanno deciso di bandire la festa di Halloween per quest'anno.


Pubblichiamo qui di sotto la storia raccontata dal blogger Lorenzo Cairoli
Pluckley, nella contea del Kent, vanta un singolare primato: è il villaggio più infestato di tutta l’Inghilterra. Singolari, anche i suoi parassiti. Fantasmi, mica pidocchi. Secondo il «Guinness World Records» i fantasmi che infestano Pluckley sono 12, ma la gente del posto ne conta 4 in più.

C’è il poltergesit dispettoso del Black Horse Pub. C’è il fantasma della venditrice di crescione che adorava fumare la pipa e bere gin distesa sul ponte del Pinnock Bridge e che una sera, più ubriaca del solito, fece rotolare la sua pipa nella cesta del crescione e morì arsa dalle fiamme. C’è il fantasma del maestro, impiccatosi a scuola. C’è il fantasma dall’urlo lancinante, un’operaio che perì inghiottito dalle fiamme della sua fornace. C’è il fantasma del bandito crocifisso a un albero. C’è insomma, in tema di entità, l’imbarazzo della scelta.

Eppure questa Disneyland del soprannaturale non ha proprio nulla di inquietante. Al contrario, è l’epitome del classico villaggio inglese: belle case, un grazioso ufficio postale, il pub, la macelleria – rinomata in tutta la contea per i suoi spezzatini di cervo – e un cimitero bomboniera. E intorno, paesaggi idilliaci e mosaici di campi, brughiere e frutteti che «The Darling Buds of May», una fortunata serie televisiva degli anni novanta in cui recitava anche una Catherina Zeta Jones alle prime armi, fece conoscere a tutti gli inglesi.

Ma ogni anno, specie la notte di Halloween, Pluckley diventa meta di pellegrinaggio di un turismo barbarico e incivile. Un’ordalia di amanti del dark, satanisti, ghost-hunters, teppisti da stadio assedia Pluckley col pretesto del trick ‘r treat, mettendo sossopra il villaggio. Le comitive fanno bisboccia fino all’alba costringendo gli abitanti a un’indesiderata notte bianca, senza contare le devastazioni, i muri del paese deturpati da graffiti, i botti da capodanno, le deiezioni selvagge, i vandalismi nel cimitero.

Così quest’anno Pluckley bandirà Halloween. Niente più ghost-tours, barbecues, maiali arrosto, padiglioni della birra, luna park. Solo poliziotti di ronda e gli abitanti barricati in casa. In fondo, meglio essere infestati da poltergeist e da fantasmi, che non da un’orda di disumani.
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Messaggio Da Maurizio Sab Ott 31, 2009 1:44 pm

Fonte: La Stampa
Le zucche rosse sono "regine" nella notte di Halloween, ma a tavola sono ottime tutto l’anno, e adesso costano anche meno. Gli oltre milioni di bambini e adolescenti e almeno due milioni di adulti che festeggiano la notte di Halloween quest`anno hanno risparmiato sull`acquisto delle zucche vere, che sono più convenienti del passato con prezzi attorno all’euro al chilo, anche se con valori più alti per quelle ornamentali e per quelle già tagliate da utilizzare in cucina nella preparazione di prelibati banchetti. Lo afferma la Coldiretti in occasione della tradizionale ricorrenza originaria del Nord America, celebrata tra il 31 ottobre ed il 1 novembre che, dopo aver preso piede man mano anche in Italia, fa registrare quest`anno un aumento del 5% nei consumi per una spesa di 400 milioni destinati soprattutto a feste, party, allestimenti, maschere e gadget.

Quest`anno i prezzi riconosciuti agli agricoltori sono calati con la produzione nazionale stimata in leggero aumento rispetto ai circa 60 milioni di chili di zucche (oltre un chilo a testa), che sono coltivate soprattutto in Lombardia (Mantova, Cremona, Brescia), Emilia-Romagna (Ferrara), Veneto (Venezia) e Campania. Si tratta per la quasi totalità - precisa la Coldiretti - di prodotti destinati al consumo alimentare anche se non manca la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da «competizione» con esemplari che possono arrivare anche a 400 chili di peso.

Per preparare una zucca stregata occorre scegliere - suggerisce la Coldiretti - una bella zucca dal peso compreso tra i cinque e i dieci chili, rotonda senza imperfezioni perché, più liscia è la superficie, più facile è intagliarla. Con uno scalpello a forma di V bisogna tracciare le linee sul volto della zucca e con un coltello da cucina ben affilato e non troppo flessibile occorre scavare per intagliare i tratti del «volto» in modo da ricavare dei fori da dove fuoriesca la luce. Per inserire al suo interno una candela accesa è sufficiente scavare un buco sul fondo della zucca per ricavare una via d’entrata senza rovinare «l’opera d’arte». Per chi volesse conservare a lungo il ricordo della magica notte delle streghe deve una volta alla settimana passare sulla parte esterna un pò di olio vegetale con un panno morbido e lasciarla in un luogo fresco e asciutto. Successivamente ogni 4-5 giorni immergerla in acqua fresca. In caso di aria particolarmente secca, in casa, di notte è consigliabile coprire la zucca con un panno umido.

In realtà Italia la zucca si acquista più per gola che per far paura e a promuoverla sono soprattutto le numerose sagre e feste paesane che interessano diverse regioni italiane e che si svolgono proprio in questo periodo, piuttosto che la festa di Halloween. La convenienza economica, la versatilità del suo uso in cucina e l`elevato contenuto in antiossidanti come la vitamina A sono tra le motivazioni che ne guidano l`acquisto. L’ortaggio più grande del mondo rappresenta da tempo in Italia una realtà produttiva e gastronomica fortemente radicata sul territorio. Le specialità alimentari con la zucca o con la sua farina - informa la Coldiretti - sono svariate, tra le tante l’utilizzazione più «nobile» è quella dei celebri tortelli di zucca (nelle diverse versioni, con mostarda, marmellata, amaretti o mandorle) per i quali è necessaria una zucca dolce, compatta, non granulosa e un pò farinosa. Ma gettonatissimi sono il risotto e le minestre alla zucca, gli gnocchi e il pane di zucca, la zucca fritta, al forno o ridotta in purè, la crostata di zucca e infine come leccornia i suoi semi tostati e salati. I caplaz in Emilia, la farinata in Liguria, gnocchi e tortelli in Lombardia, la pasta con la varietà napoletana della Campania, quella gialla con peperoni e aglio in Abruzzo, il macco in Sicilia sono infatti solo alcune delle molte ricette tradizionali a base di zucca che - concluso la Coldiretti - si possono gustare per festeggiare anche a tavola la magica notte di Halloween.
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Messaggio Da Maurizio Sab Ott 31, 2009 1:44 pm

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Messaggio Da Maurizio Sab Ott 31, 2009 1:45 pm

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