Disgelo fra Turchia e Armenia
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Disgelo fra Turchia e Armenia
Fonte: La Stampa
Al via le relazioni diplomatiche tra Turchia e Armenia. I due Paesi hanno firmato a Zurigo uno storico accordo che dovrebbe mettere fine a quasi un secolo di recriminazioni per il genocidio degli armeni sotto l’impero ottomano. Il governo di Berna ha svolto il ruolo di mediatore per un riavvicinamento tra Ankara e l’ex repubblica sovietica. I ministri degli Esteri turco e armeno hanno firmato il protocollo che porterà alla normalizzazione dei rapporti diplomatici e commerciali e alla riapertura delle frontiere.
La Commissione europea accoglie con favore la firma da parte dei ministri degli Esteri dell’Armenia e della Turchia dei protocolli che stabiliscono relazioni diplomatiche e di sviluppo bilaterale, inclusa l’apertura del confine comune. L’esecutivo Ue, si sottolinea in un comunicato, considera la firma un «passo coraggioso» verso la pace e la stabilità nella regione del Caucaso meridionale e «una decisione davvero storica che mostra la disponibilità al compromesso su entrambi i fronti». L’accordo Armenia-Turchia, prosegue la nota, porterà benefici a tutti i paesi della regione.
«La firma dei protocolli - ha sottolineato la commissaria Ue alle relazioni esterne Benita Ferrero-Waldner - conferma il desiderio sia della Turchia che dell’Armenia di voltare pagina e di costruire un nuovo futuro. Questo apre nuove prospettive per la soluzione dei conflitti, specialmente nel Nagorno Karabakh». La Commissione guarda ora oltre alla ratifica e alla gestione dei due protocolli, secondo le scadenze concordate e senza alcuna pre-condizione addizionale. L’esecutivo invita infine entrambi i governi «a impegnarsi pienamente in questo processo senza ritardi» e per quanto concerne l’apertura del confine si dice pronto ad assistere entrambe le parti nella «piena realizzazione» delle potenzialità economiche che l’apertura rappresenta.
LE TAPPE DEL CONTENZIOSO
Questa una cronologia delle principali tappe dall’ostilità al riavvicinamento:
1915-1917: Massacri e deportazioni di armeni ai tempi dell’Impero Ottomano.
Dicembre 1991: La Turchia riconosce l’indipendenza dell’Armenia, ex repubblica sovietica, proclamata tre mesi prima, ma non stabilisce relazioni diplomatiche. Circa i massacri d’inizio
secolo, Ierevan parla di oltre un milione di morti e di genocidio. Per Ankara le vittime sono state fra le 300 mila e le 500 mila.
1993: Ankara chiude la frontiera con l’Armenia cristiana in segno di solidarietà con il turcofono e islamico Azerbaigian in conflitto con Ierevan per il controllo dell’enclave del Nagorno-Karabakh a maggioranza armena.
1994: L’Armenia assume il controllo dell’enclave al termine di un conflitto cominciato sei anni prima, nel 1988.
17-21 gennaio 2000: Apertura della frontiera per il transito in Armenia di una delegazione di uomini d’affari turchi che firmano accordi economici.
29 aprile 2005: Ankara annuncia la possibilità di stabilire relazioni politiche con l’Armenia e propone l’istituzione di una commissione congiunta di storici per indagare sui massacri. Ierevan chiede che prima vengano stabilite relazioni normali.
31 maggio 2006: Ankara annuncia incontri a livello diplomatico alla ricerca di una normalizzazione.
26 novembre 2006: Ierevan, in segno di distensione, afferma che il riconoscimento del genocidio da parte di Ankara non è condizione ’sine qua non’ per rapporti di buon vicinato.
13 gennaio 2007: Uomini d’affari turchi e armeni chiedono la riapertura della frontiera comune.
6 settembre 2008: Storica visita a Ierevan del presidente Abdullah Gul, primo capo di Stato turco a recarsi in Armenia dal 1991, che assiste ad una partita di calcio fra nazionali insieme
con il collega armeno Serge Sarkissian.
6 aprile 2009: Il presidente Usa Barack Obama incontra ad Istanbul i ministri degli Esteri di Turchia ed Armenia e li esorta a trovare rapidamente un accordo per la normalizzazione.
10 aprile 2009: Ankara esclude una normalizzazione senza una previa soluzione del conflitto fra Azerbaigian ed Armenia.
22 aprile 2009: Ankara e Ierevan, mediatore la Svizzera, raggiungono un accordo su una road map verso la normalizzazione.
31 agosto 2009: Ankara e Ierevan concordano su due protocolli per allacciare relazioni diplomatiche e riaprire la frontiera che dovranno essere approvati dai rispettivi Parlamenti.
27 settembre 2009: Ankara annuncia la firma, il 10 ottobre a Zurigo, dei due documenti.
10 ottobre 2009: all’università di Zurigo, in Svizzera, viene firmato lo storico accordo sulla normalizzazione delle relazioni bilaterali, anche se con 4 ore di ritardo sul previsto.
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