21 settembre 1977
21 settembre 1977
Fonte: METEOGIORNALE
Era il 17 Settembre 1977, quando un robusto anticiclone posizionato sulle Isole Britanniche (massimo barico di 1035 hPa), si innalzava fino a toccare la Groenlandia.
Questo permetteva, sul suo bordo occidentale, una discesa di un Polo Freddo di origine scandinava, diretto dalla Finlandia fino alla Svizzera, secondo un asse Nord Est - Sud Ovest.
Esso raggiungeva la zona elvetica nel primo pomeriggio del giorno 18 Settembre, con isoterme di -30°C a 5520 metri di quota, e di 0°C a circa 1500 metri di altezza, provocando una prima consistente ondata di freddo sulla nostra Penisola, una delle più potenti irruzioni fredde mai verificatesi dal dopoguerra ad oggi sull'Italia, nel mese di Settembre.
Contemporaneamente, una perturbazione originatasi sul Nord Africa risalì sulla nostra Penisola, andandosi a rinvigorire grazie all'effetto dell'aria fredda che ancora affluiva dall'Europa Settentrionale.
I giorni 20 e 21 Settembre si presentarono quindi, oltre che freddi, anche intensamente perturbati su tutta la nostra Penisola, con anche abbondanti nevicate su Alpi ed Appennino Settentrionale.
Ma esaminiamo quali furono le condizioni meteorologiche sulla nostra Penisola durante quei freddissimi giorni di oltre trent'anni fa.
Il giorno 18 Settembre le condizioni del tempo si fecero precocemente autunnali sulla nostra Penisola, con venti di tramontana e maltempo.
La temperatura scese al di sotto dello zero sulle Alpi (-3°C sulla Paganella, -2°C al Passo Rolle, -8°C al P. Rosà, -4°C ai 2400 metri della Grigna Settentrionale, -6°C ai 2680 metri del Monte Fraiteve, in Piemonte), e sull'Appennino Settentrionale (il Monte Cimone, in Emilia, registrò una minima di -3°C ed una massima di 0°C).
1 cm di neve cadde sulla Paganella, in Trentino, e 2 cm di neve sul Monte Cimone.
In Friuli Tarvisio, a 770 metri di quota, registrò 17 mm di pioggia, con una minima di +2°C ed una massima di +4°C.
Le località padane invece registrarono tutte quante temperature minime al di sotto dei dieci gradi, comprese tra +6° e +9°C, con piogge soprattutto in Friuli, Emilia Romagna (20 mm a Rimini), mentre Trieste, sotto una bora ad 83 kmh, registrò una minima di +7° ed una massima di +10°C.
Il caldo rimase solamente al Sud, in particolare sulla Sicilia, dove si superarono anche i trenta gradi (+34°C a Catania).
Il 19 Settembre si registrarono temperature da record sia in montagna (-9°C sul P. Rosà, -4°C sulla Paganella, -5°C sul Monte Cimone), che in pianura sul Nord Italia (+2,0°C a Bolzano, +3°C ad Aviano e Ferrara, +4°C a Treviso e Piacenza, +5°C a Venezia).
Tutto questo mentre le piogge interessavano, particolarmente intense, il Centro Italia, con 38 mm a Roma Fiumicino, mentre a Frontone, nelle Marche, caddero 29 mm di pioggia con soli +9°C di temperatura massima.
Il 20 Settembre si registrarono le minime di +1°C alla Malpensa, e di +3°C a Novara ed a Cuneo, mentre sul Monte Cimone nevicò nuovamente con una temperatura di -3°C.
Da notare, tuttavia, che il Sud Italia rimase sotto correnti calde meridionali, tanto che si registrarono temperature di +29°C a Brindisi, +30°C a Crotone, e +31°C a Catania.
Il 21 Settembre caddero di nuovo alcuni cm di neve sul Monte Cimone (-2°C) ed al Passo Rolle, in Trentino (-1°C), mentre Venezia scese al suo minimo storico settembrino di +5°C.
Il 22 Settembre il Monte Cimone registrò il suo quarto giorno consecutivo di neve, con temperatura di -2°C; i valori termici scesero fino a -3°C al Passo Rolle, +3°C al Milano Malpensa ed a Torino, e a +4°C a Vicenza.
Le temperature rimasero basse anche nei giorni successivi: i valori tornarono sopra lo zero, sulla media montagna alpina ed appenninica, solamente il giorno 26 Settembre.
Era il 17 Settembre 1977, quando un robusto anticiclone posizionato sulle Isole Britanniche (massimo barico di 1035 hPa), si innalzava fino a toccare la Groenlandia.
Questo permetteva, sul suo bordo occidentale, una discesa di un Polo Freddo di origine scandinava, diretto dalla Finlandia fino alla Svizzera, secondo un asse Nord Est - Sud Ovest.
Esso raggiungeva la zona elvetica nel primo pomeriggio del giorno 18 Settembre, con isoterme di -30°C a 5520 metri di quota, e di 0°C a circa 1500 metri di altezza, provocando una prima consistente ondata di freddo sulla nostra Penisola, una delle più potenti irruzioni fredde mai verificatesi dal dopoguerra ad oggi sull'Italia, nel mese di Settembre.
Contemporaneamente, una perturbazione originatasi sul Nord Africa risalì sulla nostra Penisola, andandosi a rinvigorire grazie all'effetto dell'aria fredda che ancora affluiva dall'Europa Settentrionale.
I giorni 20 e 21 Settembre si presentarono quindi, oltre che freddi, anche intensamente perturbati su tutta la nostra Penisola, con anche abbondanti nevicate su Alpi ed Appennino Settentrionale.
Ma esaminiamo quali furono le condizioni meteorologiche sulla nostra Penisola durante quei freddissimi giorni di oltre trent'anni fa.
Il giorno 18 Settembre le condizioni del tempo si fecero precocemente autunnali sulla nostra Penisola, con venti di tramontana e maltempo.
La temperatura scese al di sotto dello zero sulle Alpi (-3°C sulla Paganella, -2°C al Passo Rolle, -8°C al P. Rosà, -4°C ai 2400 metri della Grigna Settentrionale, -6°C ai 2680 metri del Monte Fraiteve, in Piemonte), e sull'Appennino Settentrionale (il Monte Cimone, in Emilia, registrò una minima di -3°C ed una massima di 0°C).
1 cm di neve cadde sulla Paganella, in Trentino, e 2 cm di neve sul Monte Cimone.
In Friuli Tarvisio, a 770 metri di quota, registrò 17 mm di pioggia, con una minima di +2°C ed una massima di +4°C.
Le località padane invece registrarono tutte quante temperature minime al di sotto dei dieci gradi, comprese tra +6° e +9°C, con piogge soprattutto in Friuli, Emilia Romagna (20 mm a Rimini), mentre Trieste, sotto una bora ad 83 kmh, registrò una minima di +7° ed una massima di +10°C.
Il caldo rimase solamente al Sud, in particolare sulla Sicilia, dove si superarono anche i trenta gradi (+34°C a Catania).
Il 19 Settembre si registrarono temperature da record sia in montagna (-9°C sul P. Rosà, -4°C sulla Paganella, -5°C sul Monte Cimone), che in pianura sul Nord Italia (+2,0°C a Bolzano, +3°C ad Aviano e Ferrara, +4°C a Treviso e Piacenza, +5°C a Venezia).
Tutto questo mentre le piogge interessavano, particolarmente intense, il Centro Italia, con 38 mm a Roma Fiumicino, mentre a Frontone, nelle Marche, caddero 29 mm di pioggia con soli +9°C di temperatura massima.
Il 20 Settembre si registrarono le minime di +1°C alla Malpensa, e di +3°C a Novara ed a Cuneo, mentre sul Monte Cimone nevicò nuovamente con una temperatura di -3°C.
Da notare, tuttavia, che il Sud Italia rimase sotto correnti calde meridionali, tanto che si registrarono temperature di +29°C a Brindisi, +30°C a Crotone, e +31°C a Catania.
Il 21 Settembre caddero di nuovo alcuni cm di neve sul Monte Cimone (-2°C) ed al Passo Rolle, in Trentino (-1°C), mentre Venezia scese al suo minimo storico settembrino di +5°C.
Il 22 Settembre il Monte Cimone registrò il suo quarto giorno consecutivo di neve, con temperatura di -2°C; i valori termici scesero fino a -3°C al Passo Rolle, +3°C al Milano Malpensa ed a Torino, e a +4°C a Vicenza.
Le temperature rimasero basse anche nei giorni successivi: i valori tornarono sopra lo zero, sulla media montagna alpina ed appenninica, solamente il giorno 26 Settembre.
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