Novità nuovo anno scolastico
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Novità nuovo anno scolastico
LASTAMPA.it
A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini ha fatto il punto sulle principali novità introdotte nelle scuole, dalle elementari alle superiori.
Alcuni studenti, quelli che in base all’autonomia scolastica, sono già tornati tra i banchi nei giorni scorsi, le stanno già sperimentando. Per la maggior parte delle scuole, invece, saranno operative da lunedì prossimo.
Ecco le novità per l’anno scolastico 2009/2010:
- ASILO A DUE ANNI E MEZZO: i bambini potranno essere iscritti alla scuola materna a due anni e mezzo, dai tre come previsto in precedenza.
- MAESTRO UNICO: sono abolite le compresenze di insegnati e, a partire delle classi prime della scuola primaria, si passerà al modello educativo del maestro unico prevalente. Le altre classi si adegueranno in modo graduale. Ogni quadro orario, che sia da 24, 27, 30 o 40 ore, prevederà il maestro unico.
- CONFERMATO IL TEMPO PIENO: con l’introduzione del maestro unico, l’eliminazione delle compresenze ed alcuni risparmi dovuti alla razionalizzazione degli organici, il ministero fa presente che si libereranno insegnati per il tempo pieno: le classi per le quali erano previste 40 ore settimanali erano settemila nell’anno scolastico 2008/2009, saranno pià di novemila a partire da quest’ anno. Questo aumento sarà possibile - spiega il ministero - per la soppressione delle compresenze e il dimensionamento della rete scolastica, circa 350 scuole, infatti, sono state accorpate con l’impegno delle Regioni.
- MENO ORE ALLE MEDIE: sono stati eliminati gli insegnamenti facoltativi e opzionali che avevano allungato l’orario. Il tempo scuola è stato così ridotto a 30 ore settimanali. Non ci sarà più così, di norma, il tempo prolungato che potrà essere autorizzato solo in presenza di requisiti strutturali e di servizio. Potrà essere di 36 ore elevabili a 40 ore, solo se richiesto dalla maggioranza delle famiglie. Il voto dell’esame di terza media Da questo anno scolastico il voto finale di terza media sarà calcolato facendo la media aritmetica delle prove orali, di quelle scritte (inclusa la prova nazionale Invalsi) e del voto di ammissione.
- ALLA MATURITÀ SE SUFFICIENTI IN TUTTE LE MATERIE: Agli esami di Stato saranno ammessi solo gli studenti che hanno «6» in tutte le materie, comprese la condotto.
- SCUOLA DIGITALE: Pagelle consultabili on line e sms ai genitori per segnalare assenze. Le scuole potranno organizzare sistemi per avvisare i genitori quando i ragazzi sono assenti, come avviene già in molte scuole del Paese.
- ASSUNZIONI PRECARI: Per l’anno scolastico 2009/10, sono stati immessi in ruolo 8.000 docenti ed assunti 8.000 unità di personale ATA e 647 dirigenti scolastici.
Comunque, secondo me, alcune misure come voti in numeri e il maestro unico sono solo una pubblicità... e non hanno risvolti pratici... infatti, cosa cambia i voti in numeri o in giudizio? E il maestro unico anzi rischia di non avere preparazioni specifiche per un insegnamento più approfondito... per quanto riguarda i precari, sembra che i tagli operati ai fondi per la scuola avranno ripercussioni... naturalmente queste sono solo delle mie osservazioni
A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini ha fatto il punto sulle principali novità introdotte nelle scuole, dalle elementari alle superiori.
Alcuni studenti, quelli che in base all’autonomia scolastica, sono già tornati tra i banchi nei giorni scorsi, le stanno già sperimentando. Per la maggior parte delle scuole, invece, saranno operative da lunedì prossimo.
Ecco le novità per l’anno scolastico 2009/2010:
- ASILO A DUE ANNI E MEZZO: i bambini potranno essere iscritti alla scuola materna a due anni e mezzo, dai tre come previsto in precedenza.
- MAESTRO UNICO: sono abolite le compresenze di insegnati e, a partire delle classi prime della scuola primaria, si passerà al modello educativo del maestro unico prevalente. Le altre classi si adegueranno in modo graduale. Ogni quadro orario, che sia da 24, 27, 30 o 40 ore, prevederà il maestro unico.
- CONFERMATO IL TEMPO PIENO: con l’introduzione del maestro unico, l’eliminazione delle compresenze ed alcuni risparmi dovuti alla razionalizzazione degli organici, il ministero fa presente che si libereranno insegnati per il tempo pieno: le classi per le quali erano previste 40 ore settimanali erano settemila nell’anno scolastico 2008/2009, saranno pià di novemila a partire da quest’ anno. Questo aumento sarà possibile - spiega il ministero - per la soppressione delle compresenze e il dimensionamento della rete scolastica, circa 350 scuole, infatti, sono state accorpate con l’impegno delle Regioni.
- MENO ORE ALLE MEDIE: sono stati eliminati gli insegnamenti facoltativi e opzionali che avevano allungato l’orario. Il tempo scuola è stato così ridotto a 30 ore settimanali. Non ci sarà più così, di norma, il tempo prolungato che potrà essere autorizzato solo in presenza di requisiti strutturali e di servizio. Potrà essere di 36 ore elevabili a 40 ore, solo se richiesto dalla maggioranza delle famiglie. Il voto dell’esame di terza media Da questo anno scolastico il voto finale di terza media sarà calcolato facendo la media aritmetica delle prove orali, di quelle scritte (inclusa la prova nazionale Invalsi) e del voto di ammissione.
- ALLA MATURITÀ SE SUFFICIENTI IN TUTTE LE MATERIE: Agli esami di Stato saranno ammessi solo gli studenti che hanno «6» in tutte le materie, comprese la condotto.
- SCUOLA DIGITALE: Pagelle consultabili on line e sms ai genitori per segnalare assenze. Le scuole potranno organizzare sistemi per avvisare i genitori quando i ragazzi sono assenti, come avviene già in molte scuole del Paese.
- ASSUNZIONI PRECARI: Per l’anno scolastico 2009/10, sono stati immessi in ruolo 8.000 docenti ed assunti 8.000 unità di personale ATA e 647 dirigenti scolastici.
Comunque, secondo me, alcune misure come voti in numeri e il maestro unico sono solo una pubblicità... e non hanno risvolti pratici... infatti, cosa cambia i voti in numeri o in giudizio? E il maestro unico anzi rischia di non avere preparazioni specifiche per un insegnamento più approfondito... per quanto riguarda i precari, sembra che i tagli operati ai fondi per la scuola avranno ripercussioni... naturalmente queste sono solo delle mie osservazioni
Re: Novità nuovo anno scolastico
fonte lastampa
Sarà un primo giorno di scuola contrassegnato dalle manifestazioni contro l’annullamento di 42 mila posti di docenti e 15 mila di personale Ata e la soluzione in dirittura d’arrivo dei contratti di "disponibilità": oggi saranno in piazza i sindacati della Flc-Cgil, della Gilda, dei Cobas e le associazioni dei precari.
Presidi e sit-in sono stati organizzati in diverse città d’Italia, ma la maggior parte delle proteste saranno concentrate davanti al ministero dell’Istruzione. Tagli agli organici, classi con sempre più alunni, ritorno del maestro prevalente, accorpamenti delle sedi più piccole, decurtazione dei fondi destinati agli istituti, docenti sganciati dalle attività complementari per dedicarsi solo alle lezioni. Ma anche un’ulteriore stretta sulla valutazione degli studenti: sarà un anno contrassegnato dalla politica dei risparmi e del rigore quello che da oggi in 13 regioni e poi man mano in tutte le altre, si apprestano a vivere 8 milioni di studenti ed oltre un milione tra docenti e lavoratori.
In mattinata a viale Trastevere si raduneranno i rappresentanti dei lavoratori della conoscenza Cgil: una contestazione che rappresenta il seguito di quella organizzata dallo stesso sindacato, sempre davanti al Miur, appena tre giorni fa: in quell’occasione diversi delegati del sindacato si incatenarono per rappresentare lo stato in cui sarebbe ridotta la scuola italiana. Ancora una volta verrà ribadito il no della Cgil agli ammortizzatori proposti dal governo, ritenuti dallo stesso segretario generale di comparto espressione massima di «soluzioni parziali, insufficienti e inique». La manifestazione andrà a sommarsi al presidio - composto da due camper, un grande gazebo e diversi striscioni contro l’operato del ministro e l’adozione dei contratti di "disponibilità" - che da lunedì scorso ha allestito il "Coordinamento precari" e che in questi giorni ha ricevuto il sostegno di molti precari (anche facenti capo ad alte associazioni) giunti a viale Trastevere da tutta Italia.
Venerdì sera i precari hanno organizzato, nell’ambito della Notte bianca, il "Gelmini dimettiti night": dibattiti ed interventi, duranti i quali è stato più volte chiesto al governo di ritirare i tagli e al ministro dell’Istruzione di dimettersi.
Sarà un primo giorno di scuola contrassegnato dalle manifestazioni contro l’annullamento di 42 mila posti di docenti e 15 mila di personale Ata e la soluzione in dirittura d’arrivo dei contratti di "disponibilità": oggi saranno in piazza i sindacati della Flc-Cgil, della Gilda, dei Cobas e le associazioni dei precari.
Presidi e sit-in sono stati organizzati in diverse città d’Italia, ma la maggior parte delle proteste saranno concentrate davanti al ministero dell’Istruzione. Tagli agli organici, classi con sempre più alunni, ritorno del maestro prevalente, accorpamenti delle sedi più piccole, decurtazione dei fondi destinati agli istituti, docenti sganciati dalle attività complementari per dedicarsi solo alle lezioni. Ma anche un’ulteriore stretta sulla valutazione degli studenti: sarà un anno contrassegnato dalla politica dei risparmi e del rigore quello che da oggi in 13 regioni e poi man mano in tutte le altre, si apprestano a vivere 8 milioni di studenti ed oltre un milione tra docenti e lavoratori.
In mattinata a viale Trastevere si raduneranno i rappresentanti dei lavoratori della conoscenza Cgil: una contestazione che rappresenta il seguito di quella organizzata dallo stesso sindacato, sempre davanti al Miur, appena tre giorni fa: in quell’occasione diversi delegati del sindacato si incatenarono per rappresentare lo stato in cui sarebbe ridotta la scuola italiana. Ancora una volta verrà ribadito il no della Cgil agli ammortizzatori proposti dal governo, ritenuti dallo stesso segretario generale di comparto espressione massima di «soluzioni parziali, insufficienti e inique». La manifestazione andrà a sommarsi al presidio - composto da due camper, un grande gazebo e diversi striscioni contro l’operato del ministro e l’adozione dei contratti di "disponibilità" - che da lunedì scorso ha allestito il "Coordinamento precari" e che in questi giorni ha ricevuto il sostegno di molti precari (anche facenti capo ad alte associazioni) giunti a viale Trastevere da tutta Italia.
Venerdì sera i precari hanno organizzato, nell’ambito della Notte bianca, il "Gelmini dimettiti night": dibattiti ed interventi, duranti i quali è stato più volte chiesto al governo di ritirare i tagli e al ministro dell’Istruzione di dimettersi.
Re: Novità nuovo anno scolastico
quindi molte polemiche per i tagli previsti...ma ecco cosa dice la gelmini (se la tira troppo secondo me... )
fonte:lastampa
Esiste all’interno della scuola una minoranza di dirigenti e di insegnanti che confonde la scuola con l’agone politico». Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ribadisce in un’intervista telefonica a Maurizio Belpietro su Canale 5 che «è legittimo, ovviamente, avere posizioni politiche, però queste vanno espresse nelle sedi opportune: la scuola - spiega il ministro - è un’istituzione, forse la più importante del nostro Paese e in quanto tale va rispettata. Nella scuola si applicano le riforme - conclude - e non si fa politica».
"La sinistra ha terrorizzato le famiglie per mesi"
La sinistra «ha terrorizzato le famiglie» per mesi, ma ora la disponibilità del tempo pieno per 50mila studenti in più dimostra che il Governo aveva ragione. «Ricordiamo che l’anno scorso - ha spiegato il ministro - per mesi la sinistra ha terrorizzato le famiglie, dicendo che il Governo avrebbe tolto il tempo pieno, lo avrebbe dimezzato e non sarebbe stata più possibile questa opportunità. Dopo un anno con l’introduzione del maestro unico di riferimento ci saranno 50mila ragazzi in più che usufruiranno del tempo pieno. Credo che sia l’esempio più eclatante di come si utilizzi la scuola a fini strumentali e politici». Nonostante i previsti tagli agli organici (in tre anni 130mila docenti e 45mila unità di personale Ata), la formula del maestro unico, adottata da quasi il 70% degli alunni, ha permesso un leggero incremento del tempo pieno, dallo 0,9% al 2%, che corrisponde a circa 50mila bambini in più che ne usufruiranno.
"Tetto del 30% di immigrati in classe"
«In alcuni classi la presenza degli immigrati sfiora il 100 per 100. Queste non sono le condizioni adatte per favorire l’integrazione». Il ministro sottolinea anche la necessità di consentire agli studenti immigrati di integrarsi con gli italiani. «Noi abbiamo annunciato un provvedimento di cui stiamo studiando gli aspetti tecnici che prevederà un tetto del 30 per cento per favorire le condizioni migliori per un’integrazione anche degli alunni stranieri - spiega -. Poi avremo anche una nuova materia che credo sia significativa, l’educazione alla cittadinanza e costituzione. Ossia favorire sia da parte dei nostri ragazzi, sia degli studenti immigrati la conoscenza dei principi basilari del vivere civile». L’azione del governo, spiega poi la Gelmini, è rivolta anche a garantire la «continuità didattica» nelle scuole "tamponando" la diaspora dei circa 200mila professori che ogni anno cambiano cattedra. «Viene consentita una mobilità eccessiva che va a danno degli studenti e della qualità della scuola - spiega il ministro -. Per questo noi stiamo ragionando per fare in modo che la continuità didattica sia possibile e che, quindi, sia data la facoltà ai dirigenti scolastici di mantenere gli insegnanti nella stessa classe, nello stesso istituto almeno per un biennio. Migliorerebbe di molto la qualità della didattica nelle nostre scuole - conclude - ed è un obiettivo che noi ci prefiggiamo».
""Garantire agli insegnanti di religione pari dignità"
Agli insegnanti di religione vanno garantite «le stesse condizioni» degli altri insegnanti. Le Gelmini si è detta «assolutamente d’accordo» con il Vaticano. «Credo - ha spiegato - che l’ora di religione debba avere pari dignità rispetto alle altre materie e che l’Italia non possa non riconoscere l’importanza della religione cattolica nella nostra storia e nella nostra tradizione. Quindi credo - ha concluso -che vadano garantite agli insegnanti di religione cattolica le stesse condizioni degli altri insegnanti».
"Eccessiva mobilità tra i professori"
Concedere ai presidi la facoltà di imporre agli insegnanti di rimanere nella stessa classe per almeno due anni. È il provvedimento a cui sta lavorando il ministero dell’Istruzione per ridurre il numero, circa 200mila, di quelli che ogni anno cambiano studenti: «Viene consentita - ha sottolineato - una mobilità eccessiva, a danno degli studenti e della qualità della scuola. Stiamo ragionando per fare in modo che la continuità didattica sia possibile, e quindi sia data la facoltà ai dirigenti scolastici di mantenere gli insegnanti nella stessa classe dello stesso istituto almeno per un biennio. Credo - ha aggiunto - che questo migliorerebbe di molto la qualità della didattica all’interno delle nostre scuole. È un obiettivo che ci prefiggiamo».
fonte:lastampa
Esiste all’interno della scuola una minoranza di dirigenti e di insegnanti che confonde la scuola con l’agone politico». Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ribadisce in un’intervista telefonica a Maurizio Belpietro su Canale 5 che «è legittimo, ovviamente, avere posizioni politiche, però queste vanno espresse nelle sedi opportune: la scuola - spiega il ministro - è un’istituzione, forse la più importante del nostro Paese e in quanto tale va rispettata. Nella scuola si applicano le riforme - conclude - e non si fa politica».
"La sinistra ha terrorizzato le famiglie per mesi"
La sinistra «ha terrorizzato le famiglie» per mesi, ma ora la disponibilità del tempo pieno per 50mila studenti in più dimostra che il Governo aveva ragione. «Ricordiamo che l’anno scorso - ha spiegato il ministro - per mesi la sinistra ha terrorizzato le famiglie, dicendo che il Governo avrebbe tolto il tempo pieno, lo avrebbe dimezzato e non sarebbe stata più possibile questa opportunità. Dopo un anno con l’introduzione del maestro unico di riferimento ci saranno 50mila ragazzi in più che usufruiranno del tempo pieno. Credo che sia l’esempio più eclatante di come si utilizzi la scuola a fini strumentali e politici». Nonostante i previsti tagli agli organici (in tre anni 130mila docenti e 45mila unità di personale Ata), la formula del maestro unico, adottata da quasi il 70% degli alunni, ha permesso un leggero incremento del tempo pieno, dallo 0,9% al 2%, che corrisponde a circa 50mila bambini in più che ne usufruiranno.
"Tetto del 30% di immigrati in classe"
«In alcuni classi la presenza degli immigrati sfiora il 100 per 100. Queste non sono le condizioni adatte per favorire l’integrazione». Il ministro sottolinea anche la necessità di consentire agli studenti immigrati di integrarsi con gli italiani. «Noi abbiamo annunciato un provvedimento di cui stiamo studiando gli aspetti tecnici che prevederà un tetto del 30 per cento per favorire le condizioni migliori per un’integrazione anche degli alunni stranieri - spiega -. Poi avremo anche una nuova materia che credo sia significativa, l’educazione alla cittadinanza e costituzione. Ossia favorire sia da parte dei nostri ragazzi, sia degli studenti immigrati la conoscenza dei principi basilari del vivere civile». L’azione del governo, spiega poi la Gelmini, è rivolta anche a garantire la «continuità didattica» nelle scuole "tamponando" la diaspora dei circa 200mila professori che ogni anno cambiano cattedra. «Viene consentita una mobilità eccessiva che va a danno degli studenti e della qualità della scuola - spiega il ministro -. Per questo noi stiamo ragionando per fare in modo che la continuità didattica sia possibile e che, quindi, sia data la facoltà ai dirigenti scolastici di mantenere gli insegnanti nella stessa classe, nello stesso istituto almeno per un biennio. Migliorerebbe di molto la qualità della didattica nelle nostre scuole - conclude - ed è un obiettivo che noi ci prefiggiamo».
""Garantire agli insegnanti di religione pari dignità"
Agli insegnanti di religione vanno garantite «le stesse condizioni» degli altri insegnanti. Le Gelmini si è detta «assolutamente d’accordo» con il Vaticano. «Credo - ha spiegato - che l’ora di religione debba avere pari dignità rispetto alle altre materie e che l’Italia non possa non riconoscere l’importanza della religione cattolica nella nostra storia e nella nostra tradizione. Quindi credo - ha concluso -che vadano garantite agli insegnanti di religione cattolica le stesse condizioni degli altri insegnanti».
"Eccessiva mobilità tra i professori"
Concedere ai presidi la facoltà di imporre agli insegnanti di rimanere nella stessa classe per almeno due anni. È il provvedimento a cui sta lavorando il ministero dell’Istruzione per ridurre il numero, circa 200mila, di quelli che ogni anno cambiano studenti: «Viene consentita - ha sottolineato - una mobilità eccessiva, a danno degli studenti e della qualità della scuola. Stiamo ragionando per fare in modo che la continuità didattica sia possibile, e quindi sia data la facoltà ai dirigenti scolastici di mantenere gli insegnanti nella stessa classe dello stesso istituto almeno per un biennio. Credo - ha aggiunto - che questo migliorerebbe di molto la qualità della didattica all’interno delle nostre scuole. È un obiettivo che ci prefiggiamo».
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