Terzo fondamentale : il vento

Trattiamo oggi un altro aspetto decisamente interessante della meteorologia, qual è il vento. Innanzitutto, come sempre, poniamoci questa domanda: cos'è? In parole povere, il vento è uno spostamento d'aria. Sembra una definizione banale, ma il vento è proprio questo. Più interessante capire da cosa si origina. Il vento è dovuto dalla differenza di temperatura fra due punti. In genere, specialmente al suolo, l'aria fredda e stabile, più pesante, tende a scorrere in direzione di quella più calda e perturbata, mentre in quota può succedere l'inverso e cioè l'aria calda e umida si sposta verso quella stabile. Dunque, si può affermare che il vento al suolo proviene da una zona di alta pressione (aria stabile e pesante) e si dirige verso la zona di bassa pressione (aria instabile e leggera). Il vento sarà tanto più forte quanto, a pari distanza, la differenza termica fra due punti (si intende alla stessa quota) sarà più accentuata, dando origine anche a isobare più ravvicinate, che stanno proprio a significare una ventilazione maggiore (le isobare sono linee immaginarie che collegano più punti con la stessa pressione atmosferica). Questo, diciamo, è l'aspetto più "teorico" dell'andamento della ventilazione, è una regola generale di solito valida. C'è inoltre da ricordare che, attorno a una perturbazione (bassa pressione) il vento circola in maniera antioraria nell'emisfero boreale e in modo orario in quello australe (avviene il contrario per le alte pressioni). Queste norme hanno applicazione in un regime dinamico, cioè quando avviene lo scontro fra un'area di alta pressione con una di bassa pressione. A proposito di dinamismo, le condizioni ideali per la formazione di un bel temporale (abbreviazione: ts) sono quelle di venti incrociati suolo-quota (ad esempio NE nordest e NW nordovest). In condizioni stabili, ha origine però un altro importante fenomeno, cioè il regime delle brezze, particolarmente sentito nei luoghi che sono anche maggiormente soggette ai venti "dinamici" e cioè il mare e la montagna. La brezza generalmente spira da un punto più freddo rispetto a un punto più caldo: quindi di giorno dal mare verso l'interno e dalla valle verso le montagne esposte al sole, di notte dalla terra verso il mare e dalle montagne verso la valle. Chiaramente, questa è una regola generale, ogni località è soggetta in una certa misura alla brezza. Infine, circa il vento, ma ne parleremo più approfonditamente in seguito, un altro aspetto importante da tenere in considerazione è il cosiddetto "windchill" cioè il raffreddamento da vento: infatti, più il vento è forte più il calore viene rimosso velocemente e in misura maggiore.

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