E dopo i cotei di Rovato e il "White Chirstmas" di Coccaglio...

3mila persone al corteo ANTI-RAZZISMO di Coccaglio, tenutosi oggi.

Una grandissima partecipazione, anche del popolo rovatese...

Coccaglio, in tremila
al corteo anti-razzismo


Termina senza incidenti
la manifestazione per le vie
della cittadina
franciacortina
La manifestazione



Il blocco ferroviario alla stazione cittadina è stato alla fine l'unico momento di tensione della giornata di protesta indetta da associazioni e movimenti contro
il razzismo ieri pomeriggio a Coccaglio. Un lungo corteo, almeno 3mila i partecipanti, ha sfilato per le vie della cittadina franciacortina per protestare contro l'operazione "White Christmas", la campagna di controlli degli immigrati decisa dall'amministrazione comunale di centrodestra che tante proteste ha sollevato nel Paese

Sono contrario alle manifestazioni in piazza, tuttavia ritengo che questa sia una protesta giusta... perlomeno, si cambi il nome dell'"operazione"... anche se non serve a nulla (o a poco) scendere in piazza.

Un corteo di tremila persone per dire no a White Christmas

COCCAGLIO. Ieri in paese la manifestazione organizzata dalle associazioni per i diritti degli immigrati
Agnoletto: «Sicurezza? Gli stupri al 90% sono compiuti da italiani» Fenaroli: «Cassa integrazione differenziata: Lega irresponsabile»
I manifestanti reggevano moltissimi cartelli che esprimevano dissenso contro il razzismoFOTOLIVE



Un lungo corteo, almeno 3mila i partecipanti, aperto dallo striscione «Rifiutiamo ogni forma di razzismo e violenza», ha sfilato ieri per le vie della cittadina franciacortina di Coccaglio per protestare contro l'operazione «White Christmas», la campagna di controlli degli immigrati decisa dall'Amministrazione di centrodestra, guidata dal sindaco Franco Claretti, operazione che avrebbe dovuto concludersi prima di Natale con l'espulsione dei clandestini.
MOLTI gli immigrati presenti alla manifestazione di ieri, specchio di quel mondo del lavoro che suda nei cantieri o in fabbrica, o magari nelle abitazioni, per un'attività di cura degli anziani. Con gli immigrati anche i figli, molti dei quali nati in Italia, che vanno a scuola e che ieri scandivano in perfetto italiano gli slogan per chiedere rispetto. Tante anche le bandiere, da quelle delle associazioni, a quelle della Cgil e dei sindacati di base, fino a quelle di «Sinistra e Libertà» e di Rifondazione.
«La destra non dà risposte alla crisi, ma fomenta la caccia agli immigrati», afferma Vittorio Agnoletto, ex parlamentare europeo indipendente, di Rifondazione.
E ALLA DOMANDA se esista un problema di sicurezza, replica quasi stizzito: «Ma di cosa stiamo parlando? Partendo dal presupposto che la responsabilità penale è sempre individuale, è bene ricordarsi che il 90 per cento degli stupri viene commessso da italiani, nella maggior parte dei casi in famiglia».
Marco Fenaroli, segretario provinciale della Cgil, allarga la riflessione e cita la proposta leghista sulla cassa integrazione differenziata, per parlare dell'«irresponsabilità» di chi sta al governo e che accentua problemi e differenze. Fiorenzo Bertocchi, segretario provinciale di Rifondazione, si rammarica invece che alcune forze politiche (Pd e Idv, ndr) abbiano deciso di disertare una manifestazione così importante. A pochi passi passa una ragazza che porta un cartello con la scritta: «Crisi, mafia e corruzione...l'unico reato è l'immigrazione».
Daniele Farina, figura storica del centro sociale Leoncavallo, ora coordinatore di Sinistra e Libertà a Milano, osserva che da Coccaglio ai piani più alti della politica «è evidente che c'è una classe dirigente inadeguata a dare risposte sulla crisi o ai grandi temi posti dalla globalizzazione». Gianna Baresi, tra le animatrici di Sinistra e Libertà a Brescia, parla dell'annunciata costruzione in provincia del Centro di identificazione ed espulsione. «Una risposta sbagliata - afferma -. Se Rolfi ha dei problemi, si faccia il suo recinto e ci si metta dentro lui».
Ibrahime Niane, Coordinamento immigrati Franciacorta, si dice invece preoccupato dal clima di paura crescente tra gli immigrati, che dopo il pestaggio di Rovato «hanno paura a girare da soli». Poco prima dell'arrivo in piazza, dal balcone di una palazzina si affaccia un anziano e inizia ad applaudire i manifestanti. A Coccaglio sembra più Natale che «White Christmas».

«Ma il nostro paese non è razzista»

TRA LA GENTE. I concittadini del sindaco Claretti hanno letto con preoccupazione il nome di Coccaglio sui «media»
La protesta sui binari della stazione di Brescia.FOTOLIVE



«Non siamo razzisti» dicono i sostenitori del sindaco Franco Claretti. Ma se i leghisti accusano i «media» di gonfiare la vicenda White Christmas, altri ritengono sbagliata la scelta del nome e altri ancora temono che sia solo l'inizio. «Manifestare è giusto» dice Marino, 48 anni «ma a me e a tanti dà fastidio che Coccaglio sia sulla bocca di tutti per questo e non per Luca Marenzio, cui è dedicata la piazza, che secoli fa è stato un immigrato a Roma e Londra; il suo nome è portato in tutto il mondo da gruppi musicali». Gianluigi: «Certe persone con certi incarichi dovrebbero sempre moderare le parole: un prete non può bestemmiare in chiesa, il sindaco non può chiamare pulizia un controllo». Due donne contestano: «La manifestazione è una vergogna, nata da una bufala: il sindaco in televisione ha negato di avere detto quelle parole». E Mario e Luciano: «Il lavoro non c'è neanche per noi e gli animi sono un po' caldi. Noi siamo con il sindaco, non vogliamo clandestini. Ma il nome White Christmas non è stata una sua scelta». Fausto: «Manifestazione folkloristica, forse un po' esagerata, dovuta ad un assessore che ha usato un termine a dir poco improprio». Alex: «Speriamo che con oggi sia finita». Giorgio: «Chi ha il permesso di soggiorno e lavora può stare qui ed è giusto abbia la cittadinanza. L'operazione è stata travisata e gonfiata».
SI AGGIUNGONO altre voci. Quella di Battista, che difende il suo paese: «Coccaglio non è razzista. Non è giusto bloccare un paese così: così come non è stato giusto chiudere i negozi». Piero: «La Lega ha vinto perché gli altri si sono divisi: a Coccaglio il sindaco ha fatto tanto fumo e gli altri ci hanno messo benzina». Ma Stefano osserva: «Il dramma è che a Coccaglio non c'era neppure l'alibi della sicurezza: adesso siamo sulla prime pagine di tutti i giornali».
SPIEGA Fabio: «Ci è stato consigliato di chiudere: un paese così non ha mai visto una manifestazione di questa portata, magari non era il caso e si poteva tenere aperto». Giovanni dà un'interpretazione più articolata: «Tutti hanno diritto di vivere, nessuno lascia la sua terra se non è costretto: ogni persona ha il diritto di vivere ma nessuno ha diritto di delinquere, a Coccaglio, come a Rovato o a Orzinuovi, ovunque».
Quello che sembra accomunare i giudizi, soprattutto dei più giovani, è il giudizio negativo sulla scelta del nome. Alberto, impegnato nella raccolta di cibo: «Chiamare White Christmas un'operazione contro gente di colore è una provocazione di pessimo gusto, conta poco poi dire che non era vero». E Isaia dell'orchestra di Radioclochard di Brescia: «Non abbiamo parole per definire chi ha voluto l'operazione e l'ha chiamata White Christmas».
L'ultima osservazione è quella di Vera: «Mi ha indignato che abbiano usato il nome del Natale, festa dell'accoglienza, per questa operazione. Non vado in Chiesa ma non sopporto che il Natale sia stato strumentalizzato in questo modo».

Tu cosa ne pensi Luca?

Sinceramente, dopo l'ultimo corteo a Rovato, dove 500 persone hanno insultato pesantemente tutto il popolo extracomunitario, io sono stato d'accordo al corteo a Coccaglio, anche per dimostrare che il popolo rovatese non è così.

Luca95 ha scritto:Sinceramente, dopo l'ultimo corteo a Rovato, dove 500 persone hanno insultato pesantemente tutto il popolo extracomunitario, io sono stato d'accordo al corteo a Coccaglio, anche per dimostrare che il popolo rovatese non è così.

Concordo pienamente!