Città "intelligenti" per uno sviluppo sostenibile
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Città "intelligenti" per uno sviluppo sostenibile
La Stampa
Città più "intelligenti" per arrivare ad uno sviluppo realmente sostenibile: questa la sfida attuale per un futuro amico dell’ambiente. Per la prima volta infatti nella storia dell’uomo, la maggioranza della popolazione mondiale abita oggi in città. A livello globale, il numero di persone che vivono in centri urbani da oltre un milione di abitanti erano mezzo miliardo nel 1975, ma la stima è che si arrivi a circa 2 miliardi nel 2025. Di qui il ruolo chiave del mondo urbanizzato nel ventunesimo secolo, secondo un recente rapporto dell’Ibm Institute for business value.
I punti da affrontare per un futuro sostenibile sono sei: popolazione, economia, trasporti, comunicazione, acqua ed energia. Si parla di cambiamenti demografici e di costi del sistema sanitario, ma anche di un sistema produttivo che ha bisogno di ridurre i pesi amministrativi, fino ad una rete di trasporti inefficiente: si stima che i costi economici del traffico nella sola New York siano vicini ai 4 miliardi di dollari l’anno.
Prima sfida chiave per il futuro è quella dell’energia, con le città grandi responsabili delle emissioni di Co2. Provvedere ad una fornitura di energia sicura e sostenibile rappresenta quindi il nodo da sciogliere per la prossima generazione di cittadini, considerando che a livello globale una persona su tre invece non ha accesso all’elettricità. Mentre poi l’accesso alla corrente è diffuso nelle città più sviluppate, non sempre è così sicuro, con riserve di energia in continuo calo.
Altro fattore è quello dell’acqua, laddove le città ne consumano grandi quantità, con perdite nella rete che spesso raggiungono il 60% della fornitura. A livello mondiale, 2,8 miliardi di persone vive in aree con problemi per l’approvvigionamento dell’acqua, cifra che si stima arrivi a 4 miliardi nel 2030. La scarsità d’acqua causa perdite alla crescita economica: in California, la questione acqua pesa con un secco 2% sul budget dello Stato.
C’è poi la sfida della comunicazione, visto che dal 2000 la popolazione che naviga sul web è cresciuta di circa il 350%, mentre la maggioranza di quella mondiale, circa 5,1 miliardi di persone, non hanno collegamenti.
Per affrontare tutti questi nodi, il rapporto presenta soluzioni già adottate da alcune città. Come il ticket per le auto a Stoccolma, in Svezia, con riduzione di un quarto del traffico interno e del 14% delle emissioni. Oppure il sistema di monitoraggio delle risorse idriche di Galway, in Irlanda, fino alla riduzione della bolletta per l’energia per uso domestico a Seattle, in Usa.
Ogni questione è correlata ad un’altra, ecco perchè gli amministratori devono mettere a punto una pianificazione integrata, pensando ad una collaborazione con altri centri urbani, stati e governi, puntando non solo sull’ efficienza ma anche sulla gestione intelligente delle risorse.
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